Se ne è discusso lo scorso 25 settembre a Roma.
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di Virgilio --
Parma, 29 settembre 2013 -
I dati confermano una costante crescita di allergie alimentari. Alcuni alimenti tra i quali latte, uova, crostacei e molluschi, sono più a rischio di provocare reazioni allergiche. Alle volte, per frodi o per errori tecnici, le etichette non riportano quali tra i 14 allergeni individuati dalla Ue siano presenti. Da ciò l'idea di utilizzare le nanotecnologie per "intercettare" la presenza di allergeni.
Dall'idea al progetto di ricerca il passo è breve. In occasione del convegno sono stati riporta i risultati di un progetto di ricerca finalizzata del Ministero della Salute che ha avuto ampia partecipazione nazionale degli II.ZZ.SS e di enti di ricerca del settore. Attraverso un approccio multidisciplinare sono state affrontate le problematiche della determinazione degli allergeni nascosti legate alle metodichetradizionali di screening e di conferma e metodiche innovative (nano biosensori e PCR digitale). Nel progetto una parte delle risorse è stata dedicata a investigare una metodologia di comunicazione efficace verso il target più sensibile.
La seconda parte del progetto servirà a produrre dei veri e propri kit, che potranno essere utilizzati dai produttori della filiera alimentare, nei ristoranti o nelle mense. Mentre per le intolleranze è spesso un problema di quantità, per le allergie, poiché prevedono il coinvolgimento del sistema immunitario, anche una minima dose può esser dannosa.