Con Water Lab il Consorzio di Bonifica porta la tecnologia avanzata sui droni per il monitoraggio del territorio e il risparmio di acqua in agricoltura. Il progetto – all'interno di Urban Hub - sarà utile anche per la mappatura dei fronti franosi sull'Appennino.
Piacenza - Guardare al domani con i piedi ben piantati per terra oggi. Il Consorzio di Bonifica di Piacenza ha lanciato proprio in questi giorni un'altra sfida assai importante nel panorama delle attività tecnico scientifiche legate alle applicazioni tecnologicamente avanzate da impiegare nel comparto dell'agricoltura. Dopo aver dato organicità e aver reso fruibile e di utilità pubblica nel proprio comprensorio il sistema informatico intelligente Irrinet-Irriframe ( la piattaforma ideata nei laboratori del CER ) volta a migliorare le performances sul risparmio idrico delle singole imprese agricole e aver contribuito ad estendere ed ottimizzare il sistema Web Gis uniformando in uno sguardo di insieme al comparto il proprio big data consortile (unendo in unica piattaforma dati storici, statistiche e elementi catastali) il Consorzio ha lanciato la sfida anche all'interno del progetto tutto Made in Piacenza Urban Hub. L'ente di strada Val Nure, dopo la presentazione dei propri intenti creativi in occasione dell'inaugurazione ufficiale di Urban Ub nei mesi scorsi , ha reso subito concreta la prima fase del progetto che offrirà una opportunità concreta ad start up con idee vincenti.
"Il Consorzio – ha spiegato Chiara Gemmati Responsabile della Bonifica di Piacenza di Water Lab – ha effettuato la gara di appalto che di fatto da il via alla parte di vera e propria realizzazione di un sistema aeromobile a pilotaggio remoto: un drone che possieda funzioni mirate per il monitoraggio, la mappatura, la raccolta e l'elaborazione di alcuni dati utili per le analisi del terreno e delle colture". La componentistica accessoria e i contenitori per circuiti di bordo del drone dovranno avere il requisito – non di secondo piano di essere realizzato all'interno di Urban Hub utilizzando l'attrezzatura presente nell'area Maker Room.
"Agricoltura di precisione e analisi accurata del ciclo dell'acqua, rilievi topografici di dettaglio con immagini ad alta risoluzione, telemetria, zoom infrarossi con dati statistici su uso del suolo , grado fenologico delle molteplici colture presenti e tenore dell'umidità del terreno – queste – sottolinea il consulente tecnico-scientifico del Consorzio di Bonifica di Piacenza , il piacentino Gian Francesco Tiramani socio fondatore di Fiapr – sono alcune applicazioni rilevantissime che il mondo dell'agricoltura sta imparando progressivamente a conoscere e che nei prossimi anni troveranno largo impiego nella fase di acquisizione dei dati necessari alla pianificazione e programmazione oculata delle colture".
Il progetto di Water Lab è cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna proprio attraverso Urban Hub "Industrie Creative Innovative Piacenza".
" Siamo veramente soddisfatti di poter essere di aiuto al comparto agricolo non solo portando l'acqua quando e dove serve ai nostri prodotti più tipici – ha chiosato il presidente del Consorzio di Bonifica Fausto Zermani – ma anche con la ricerca e l'innovazione tecnologica; in più – e credetemi per me è una cosa veramente rilevantissima perché l'ho presa a cuore – il drone avrà un impiego di evidenza nel monitoraggio e mappatura dei fronti di frana che sul nostro Appennino mettono in grave difficoltà le nostre imprese agricole rimaste eroicamente a presidiare una terra ricca di valori umani ed economici che altrimenti sarebbe dimenticata". La realizzazione del sistema aeromobile di pilotaggio remoto dovrebbe vedere la luce nei primi mesi del prossimo anno.