Finanziamenti agricoli. In arrivo gli anticipi dei premi comunitari. Dosi (Agrinsieme Emilia Romagna): "una buona notizia per gli agricoltori". Verrà erogato il 70% della cosiddetta Domanda Unica 2015.
Bologna, 4 novembre 2015
"L'anticipo del 70% del premio comunitario è una boccata d'ossigeno per gli agricoltori emiliano romagnoli". E' il commento di Antonio Dosi, coordinatore di Agrinsieme Emilia Romagna (che riunisce Confagricoltura, Cia, Fedagri-Confcooperative, Agci-Agrital e Legacoop Agroalimentare e conta in regione oltre 40mila imprese associate) a seguito dell'erogazione del 70% della cosiddetta 'Domanda Unica 2015' da parte di Agrea, l'Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura.
"Esprimiamo soddisfazione per il provvedimento che, con l'erogazione di questa prima tranche, dà liquidità alle imprese – sottolinea Dosi -. Le provvidenze sono più che mai importanti specialmente per i comparti che nel 2015 hanno maggiormente sofferto – aggiunge Dosi – ed ora auspichiamo che tutte le aziende siano pagate entro novembre. Mi preme sottolineare che il positivo risultato è stato conseguito grazie alla collaborazione messa in atto da Agrea con i CAA, Centri di assistenza agricola, che hanno operato per sanare in tempi strettissimi tutte le problematiche emerse dai primi elaborati . Va inoltre riconosciuta l'intensa attività di Agrea che ha lavorato per procedere nel rispetto delle norme atte a validare tutte le aziende agricole. Un ringraziamento particolare va infine all' assessore all'Agricoltura Simona Caselli -conclude il coordinatore di Agrinsieme Emilia Romagna - per il suo determinante impegno affinché venissero liquidati in anticipo gli acconti".
«Siamo i primi in Italia a procedere ai pagamenti e, come autorizzato dalla Commissione Ue, di aumentare dal 50 al 70 per cento gli anticipi Pac - sottolinea soddisfatta l'assessore regionale alla Agricoltura Simona Caselli – consentendo agli agricoltori emiliano romagnoli di avere una iniezione di liquidità specie per quei comparti che nel 2015 hanno avuto un mercato poco remunerativo».