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Mercoledì, 16 Luglio 2014 09:59

Nel reggiano la prima Sagra della Street Art

Decine di street artist di calibro internazionale il 19 e il 20 luglio si ritroveranno a Trinità e lasceranno il loro segno sui muri di stalle, fienili, latterie e abitazioni messi a disposizione dagli abitanti del centro e dei borghi -

Reggio Emilia, 16 luglio 2014 -

Trinità, piccola frazione del comune di Canossa sulle colline reggiane, accoglierà sabato 19 e domenica 20 luglio, decine di artisti di strada di calibro internazionale per il primo Festival dedicato alla street art. Nessuna resistenza da parte degli abitanti, solo pochissimi «no, grazie», parecchi «Second me ghè mia d'problema» («Nessun problema», ndr). Questa la reazione nel piccolo paese, alla proposta dei ragazzi dell'Associazione culturale Whats, che qualche settimana fa hanno cominciato a girare casa per casa per sondare la disponibilità dei loro compaesani a offrire un muro. 

C'è chi ha chiesto un lupo e chi un geco. Qualcuno ha offerto un contributo spese per la vernice e nessuno si dimenticherà di stappare Lambrusco per gli artisti e i visitatori. Così, decine di street artist lasceranno il loro segno su altrettanti muri di stalle, fienili, latterie e abitazioni disseminati tra il centro e i borghi di Selva, Selvapiana, Monchio delle Olle, Pardella, Vedriano e Albareto. Dalla prossima settimana queste piccole frazioni, compariranno nei portfolio di questi artisti assieme a Londra, Berlino, Valencia e Madrid, per citare alcune delle città che ospitano le loro opere. Di chi parliamo? In rigoroso ordine alfabetico, Astro Naut, Ben Slow, Bibbitò, Collettivo Fx, Gas, Gola Hundun, James Kalinda, Julieta Xlf, Neko, Otto Grozni, Psiko Patik, Random, Reve+, Signora K e Zibe.

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Oltre a incontrarli laddove difficilmente si sarebbe immaginato, la novità sta nel fatto di poter assistere allo spettacolo decisamente raro di vederli all'opera in pieno giorno con spray, rulli e pennelli. Ai visitatori sarà fornita una mappa che li guiderà in un percorso alla scoperta dei vari siti, e che avrà come punto di partenza e di arrivo l'osteria nel centro del paese che negli stessi giorni peraltro sarà animato dalla tradizionale Festa del grano. Arte quindi perfettamente integrata con gnocco fritto, gare di trebbiatura e ballo liscio - o dj set di musica elettronica la sera di sabato e il pomeriggio di domenica, per i più audaci.

Ma perché sagra? "Perché in un paese un festival è una sagra". Non mancano ironia e provocazione in questa etichetta, che però esprime anche l'idea forte che muove questa iniziativa, come spiegano gli organizzatori: "E' un evento nato e reso possibile da un forte rapporto con il luogo. Quando si partecipa a un festival di street art per lo più si arriva e si fa il proprio pezzo, senza doversi immischiare con la realtà. Noi invece agli artisti abbiamo chiesto di rispettare una regola: confrontarsi con l'ambiente, le persone, la storia prima di dipingere un muro".

La risposta degli street artist non è stata diversa da quella degli abitanti: "Sono tutti artisti con grande esperienza - proseguono i ragazzi di Whats - e hanno accettato di venire a dipingere gratuitamente perché occasioni come questa sono importanti per crescere. Sono occasioni per confrontarsi con altri artisti e, in questo caso, anche con un contesto completamente diverso da quello al quale sono abituati. La maggior parte di loro lavora nelle grandi città e ha trovato irresistibile l'idea di dipingere il muro di una stalla con le mucche dentro". Talmente irresistibile che in questi sono già apparsi un gallo all'Osteria Notari, un'upupa su un fienile e un bambino che gioca con una volpe su una casa sulla strada principale del paese. Disegni sui muri: qui la street art la chiamano così. Ed è più semplice per tutti.

(Fonte: Associazione Whats)

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Dieci grandi donne hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento.

di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi
Il coraggio, la determinazione, la professionalità, ma anche la simpatia, l'intelligenza, la generosità, l'entusiasmo, la grandezza e l'autostima, naturalmente coniugati al femminile. Sono queste le emozioni vissute durante la serata di gala tenutasi in occasione del XXV Premio Internazionale Profilo Donna, che ha visto conferire il prestigioso riconoscimento a dieci donne, che si sono distinte nel proprio settore di competenza, mettendoci il cuore e la passione. Con risultati tutt'altro che scontati, perché, oggi, nel mondo del lavoro e delle professioni, ci sono ancora troppo poche donne nei "ruoli che contano", non certo per mancanza di volontà o capacità, ma, molto spesso, per la carenza di alternative o perché messe davanti al bivio "carriera o famiglia".
La suggestiva Piazza Calcagnini d'Este di Formigine, sulla quale di affaccia l'imponente castello, fin dal tramonto si è animata grazie alla presenza di personalità dell'economia, dei media, dell'imprenditoria, ma anche dei rappresentanti del gruppo storico "Oltre il castello", che in abiti ottocenteschi, hanno contribuito a creare un'atmosfera quasi magica.
Trionfale l'ingresso nella piazza di Gina Lollobrigida, ultima vera diva, ma anche cantante, fotografa e scultrice di successo, simbolo della determinazione e dell'emancipazione femminile, madrina della manifestazione.
La serata si è aperta sulle note dell'Orchestra Sinfonica giovanile Città di Cervia, diretta dal maestro Fulvio Penso, seguite dall'omaggio alle Bandiere dei due mondi, realizzate da 50 dei più famosi artisti italiani. Le dieci vincitrici si alternano sul parco, presentate da Cristina Bicciocchi, ideatrice del Premio Profilo Donna, con la partecipazione del conduttore televisivo Marco Senise. La prima a ricevere il premio, un sole ingentilito da una broche centrale, realizzato con la tecnica del vetro riciclato dall'artista Carlo Baldessari, è Jessica Giuliani, giovane stilista e giornalista, cresciuta nell'ambiente della moda, grazie alla passione trasmessale dalla madre, Anna Marchetti, titolare del prestigioso brand di respiro internazionale. Emozionano le parole di Mariavittoria Rava, presidente della Fondazione Francesca Rava – NPH Nuestros Pequenos Hermanos Italia Onlus, intitolata alla sorella prematuramente scomparsa, che si occupa del sostegno dell'infanzia disagiata in Italia e nel mondo, accogliendo bambini orfani e abbandonati nelle case e negli ospedali di nove paesi dell'America Latina, tra cui Haiti. Professionalità, impegno e competenza traspaiono, invece, dall'intervento di Silvia Costa, europarlamentare e neo eletta Presidente della Commissione Cultura al Parlamento Europeo, già Grande Ufficiale della Repubblica Italiana, anche lei tra le premiate 2014. E' nata a Castelfranco Emilia (Mo), Vania Franceschelli, Presidente dell'Ordine del Nocino Modenese, promotore finanziario e responsabile estero di Anasf, Associazione Promotori Finanziari Italiani, un settore, quello della finanza, in cui la componente femminile è ancora scarsa. Vania è anche promotrice del progetto regionale Economic@mente per insegnare la pianificazione finanziaria nelle scuole medie superiori. Fanno sicuramente riflettere le parole di Paola Di Nicola, magistrato e autrice del libro "La Giudice – Una donna in magistratura", in cui affronta il tema della questione di genere nel suo settore di competenza. Splendida ed emozionata Carolina Kostner, stella del pattinaggio artistico internazionale, è l'unica atleta italiana ad avere vinto, in nove anni, 20 medaglie tra Olimpiadi, Mondiali, Europei e Finali di Coppa del Mondo. Anche se, come ha dichiarato "Solo quando hai la medaglia al collo capisci che la cosa davvero importante è la strada percorsa per arrivare fino a lì". Il Premio Profilo Donna 2014 va anche a Francesca Mozer, compagna del cantautore Zucchero Fornaciari e imprenditrice turistica di successo. Dopo aver lavorato negli Stati Uniti come head hunters, cioè "cacciatrice di teste", o, meglio, di cervelli, è tornata in Italia per gestire il resort Eco del Mare, nel Golfo dei Poeti, in Liguria, trasformandolo in uno delle strutture ricettive preferite da una clientela esigente, attirata da sole, mare, ma anche da buona cucina, serate culturali e incontri con personalità. Il segreto di Francesca? "Ogni ospite è come se fosse invitato a casa mia", ha detto, ricordando, tra gli altri, il compianto Indro Montanelli. Commovente il conferimento del premio a Rosaria Marazzi, imprenditrice del Gruppo Marazzi, leader mondiale dell'industria ceramica, che ha saputo amministrare ed espandere nel settore immobiliare e dell'hotellerie, scomparsa lo scorso mese di aprile. Per lei, ritira il premio la figlia Caterina Severi, che sottolinea come questo riconoscimento non sia "alla memoria" della madre, ma "un insegnamento per la nostra famiglia e per tutte le donne". Sale sul palco anche Narcisa Livia Brasseco Pace, attuale Prefetto di Brescia e Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. Ultima, ma solo in ordine di apparizione, la splendida Clarissa Burt, top model e attrice negli anni Ottanta e Novanta, ora manager con la vocazione di migliorare le condizioni di vita delle donne. Fondatrice del Clarissa International Motivational Media for Women e autrice del libro "The Self-Esteeem Regime", in uscita a settembre, è anche beauty editor e ideatrice della linea Clarissa Burt Hair. Nel 2011 è stata nominata Ambasciatrice Americana per la campagna "Walking Africa" finalizzata a sostenere l'assegnazione del Premio Nobel per la Pace alle donne africane.

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Inaugura oggi la nuova mostra del pittore Ciro Meola, alle ore 19.00 da Bardiani Luigi in via della Repubblica 64/b a Parma. La mostra ad ingresso libero rimarrà allestita fino al 5 settembre -

Parma, 5 luglio 2014 -

A partire dalle ore 19.00 le opere, una quindicina in tutto tra cui alcune appena ultimate, faranno da cornice ad un evento dal titolo: "Moda, bellezza, arte e design" che vede coinvolti, oltre a Luigi Bardiani che ospita la mostra, Gian Bertone, Andrea Bocchialini e Massimo Canetti.

"La scelta di esporre in un negozio di antiquariato e design – spiega Meola – è stata dettata dal fatto che vedere le opere inserite in un contesto le rende più vive e piacevolmente fruibili".
L'artista, che miscela materia e tecniche diverse, crea i suoi dipinti ispirandosi alla pop art, rielaborando anche vecchie grafiche pubblicitarie dagli anni '40 agli anni '70, che riesce abilmente ad inserire perfino nelle opere più moderne.
Chi partecipa all'inaugurazione sarà coinvolto attivamente nella creazione di un nuova opere d'arte: potrà infatti creare a piacimento con colori in acrilico su una tela che verrà esposta lungo la via.
"Alla fine della serata chi vorrà potrà essere protagonista in prima persona di quest'opera collettiva in divenire – continua l'artista – attraverso un'esperienza singolare e molto simpatica".
Non mancheranno un rinfresco di benvenuto per i partecipanti, affiancato da un sottofondo musicale che accompagnerà gli ospiti durante la serata.
La mostra, ad ingresso libero, sarà visitabile fino al 5 settembre dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00. Per ulteriori informazioni è possibile contattare i numeri 335 6183217 oppure 342 9892811.

(Fonte: Ufficio Stampa Francesca Caggiati)

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Inaugurazione oggi pomeriggio alle 18:00 della nuova opera in bronzo dell'artista Armando Riva, presso l'Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense -

Parma, 21 giugno 2014 -

C'è sempre "una specie di ricerca del senso primitivo" nelle opere dell'artista Armando Riva, un messaggio quasi spirituale che emerge dalle sue forme plasmate in bronzo, quasi surreali, con una grande forza espressiva. La sua nuova espressione scultorea, intitolata "Il Tuffo", sarà inaugurata oggi, sabato 21 giugno 2014 (ore 18.00) negli spazi del castello che guarda al fiume Po dell'Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR), di Luciano e Massimo Spigaroli. La scultura in bronzo misura 360 cm x 80 x 50 e rappresenta in forma stilizzata, dando spazio al movimento, il tuffo di un corpo, lasciando immaginare lo scorrere di un fiume. All'inaugurazione, alla quale sarà presente l'artista, seguirà un aperitivo di prelibatezze offerto dalla famiglia Spigaroli.
Armando Riva è nato a San Floriano (MI) nel 1947. La sua attività artistica ha spaziato nelle varie arti visive, dalla pittura, alla fotografia, fino al cinema (ha realizzato 7 film) per poi soffermarsi nella scultura. Autore di numerose mostre personali in tutta Italia, si è fatto apprezzare per opere che coniugano innovazione e ricerca estetica sprigionando una forte espressività. Tante le esposizioni in musei, gallerie e luoghi di prestigio. La sua scultura "Cavallo vincente" in bronzo si trova all'ippodromo S. Siro di Milano. Ha attraversato diverse correnti artistiche, dall'espressionismo all'informale, al concettuale degli anni '70 per poi aprirsi a diverse sperimentazioni con differenti materiali e significati. Utilizza spesso colori che sembrano trasudare dalle forme delle sue sculture.

(Fonte: ufficio stampa Ella Studio)

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Il taglio del nastro sarà oggi giugno ore 17.30 con la presentazione di Clementina Santi curatrice della mostra insieme ad Angela Pietranera -

Reggio Emilia, 21 giugno 2014 -

Oggi, sabato 21 giugno alle ore 17.30 presso il Palazzo Cortina sarà inaugurata la mostra "Melchiorre Pietranera attraverso la pittura e la poesia" curata da Angela Pietranera e Clementina Santi. Sarà la stessa Santi a presentare l'importante proposta artistico-culturale di Pietranera, medico della nostra montagna deceduto nel 2003, che per tutta la vita si è dedicato con passione alla pittura e alla poesia. Nato a Reggio Emilia nel 1921, ha iniziato fin da bambino a frequentare lo studio del pittore Giuseppe Menozzi, con il quale ha mantenuto una profonda amicizia. Venuto in montagna nel 1950 come direttore del Dispensario Antitubercolare di Castelnovo ne' Monti, ha partecipato a diverse mostre, l'ultima delle quali nel 2002 voluta dall'allora Assessore alla Cultura Clementina Santi. La mostra che sarà inaugurata alle 17.30 nel cuore di Carpineti è un omaggio alla sua pittura che ha lasciato un segno nel panorama artistico dell'Appennino Tosco-Emiliano. Sarà aperta al sabato e alla domenica fino al 6 luglio dalle 16.30 alle 18.30. Per ulteriori informazioni sull'evento e sull'intero calendario dell'Associazione Culturale Stana! chiamare il numero 338-7378038 o visitare il sito www.stana.biz

(Fonte: ufficio stampa Associazione culturale Stana)

"Dialoghi a confronto" è il titolo della nuova mostra che la Galleria 13 – arte moderna e contemporanea, presenterà nella sua sede in Via Roma 34/b, dal 18 giugno al 21 settembre.

Reggio Emilia, 16 giugno 2014 -

Dopo il grande successo di pubblico dell'esposizione dedicata al pittore Marino Iotti " Paesaggi di Pittura ", la galleria propone una collettiva di Maestri moderni e contemporanei con opere datate dagli anni 50 ad oggi.
La mostra, curata da Sara Cavagnari, inaugurerà mercoledì 18 giugno dalle ore 19:30 alle 22:30, in concomitanza della serata d'apertura dei "Mercoledì Rosa", sei serate di grande intrattenimento per vivere e riscoprire il centro storico.
Dal 18 giugno fino al 23 luglio la mostra si rinnoverà presentando e ponendo in risalto ogni mercoledì sera un opera diversa che si andrà ad aggiungere alla collettiva in una continua mutazione che terrà il pubblico col fiato sospeso. L'intento è quello di coinvolgere il cittadino, avvicinandolo all'arte, tramite l'approfondimento e la conoscenza di alcuni dei maestri di spicco nel vasto panorama artistico italiano.
In esposizione dipinti di Emilio Scanavino, con un olio tamburato e una carta intelata, Enrico Baj, Giorgio De Chirico; una rara opera di Vivaldo Poli del 1955; Salvatore Fiume, Alberto Manfredi, oltre ad artisti più contemporanei come Marino Iotti, Omar Galliani, Ugo Nespolo, Davide Benati, Michelangelo Pistoletto, Turi Simeti e Walter Valentini. Saranno collocate nello spazio espositivo anche una scultura in bronzo dello scultore post-futurista Floriano Bodini; una terracotta di Lovo e alcune sculture in legno e ferro del contemporaneo Marino Iotti.
I dialoghi intrinsechi nell'opera di diversi artisti dialogano tra moderno e contemporaneo, tra diversità formali e similitudini imprescindibili. Una grande varietà di artisti con stili propri e unici messi a confronto attraverso l'approfondimento di ogni singola opera.
La mostra sarà visitabile ogni giovedì, venerdì, sabato e domenica con orario 9:30 - 13:00, 15:30 - 19:30 dal 18 giugno al 21 settembre, chiusura estiva per il mese d'agosto; e ogni mercoledì con apertura serale dalle ore 19:30 alle 22:30 fino al 23 luglio

Fin dalla sua fondazione nel 1973, la Galleria 13 ha lavorato alla promozione dell'arte attraverso uno stretto rapporto con gli artisti moderni che hanno segnato il '900 italiano, da Franco Rognoni ad Alberto Manfredi, da Guttuso ad Enrico Paulucci. Ed in questo delicato periodo storico, con l'intenzione di dare nuovo slancio alla pittura contemporanea e spazio ad un inevitabile cambio generazionale, la Galleria 13 propone una serie di eventi che dal moderno si inseriscono in un nuovo panorama contemporaneo, dalle passate mostre di Franco Rognoni, Gino Gandini e Carla Bedini, ad una più contemporanea esposizione delle più recenti opere del pittore Marino Iotti. Ed ora per tutto il periodo estivo la Galleria 13, inserendosi nel vasto programma dell'iniziativa delle Notti Rosa, propone una collettiva di grandi maestri moderni e contemporanei che si andrà ad arricchire di mercoledì in mercoledì.

Galleria 13 – arte moderna e contemporanea Via Roma 34/b, Reggio Emilia Aperture: giovedì, venerdì, sabato, domenica. Orari: 09:30 – 13:00, 15:30 – 19:30  www.galleria13.com

(Fonte: ufficio stampa Galleria13)

 

 

Inaugura oggi, a Palazzo Principi la grande personale di Romano Salami dedicata al paesaggio, in occasione del centenario della madre.

Reggio Emilia, 31 maggio 2014 -

Si intitola "A cielo aperto" la personale dell'artista Romano Salami, ospitata al museo civico "Il Correggio", e che inaugura oggi, sabato 31 maggio, alle ore 16. Si tratta di 52 opere di soggetto naturalistico, tema centrale della produzione di Salami, in un percorso espositivo inteso come dono alla città di Correggio e che nasce dalla volontà dell'artista di rendere omaggio alla madre, in occasione del centenario.
"Romano Salami", illustra Gabriele Fabbrici, direttore del museo "Il Correggio", ha alle spalle una ragguardevole esperienza, maturata in Italia e all'estero. La natura costituisce il nucleo forte della sua pittura e lui sa renderla con rara efficacia, cogliendone le infinite vibrazioni e il delicato equilibrio di forme, colori, trasparenze, luci e ombre".
"Romano Salami si presenta in questa mostra da autentico Maestro", aggiunge Giuseppe Adani, noto critico e professore di storia dell'arte. "Il centenario di vita di sua madre rende magnifica tale circostanza e fa esultare l'approccio di ciascuno: dell'autore che si apre pure alla figurazione familiare degli affetti, e di noi godiamo di una raggiera di soggetti paesistici quanto mai gratificante".

Romano Salami, "A cielo aperto" - 31 maggio/13 luglio 2014
Museo Civico "Il Correggio", corso Cavour 7, Correggio.
Orari: mercoledì, sabato, domenica e festivi 10 - 12,30 e 15,30 - 19.
Ingresso libero.
Info: tel. 0522.691806 - www.museoilcorreggio.org

Romano Salami è nato a Cadelbosco Sopra nel 1941. Pittore grafico, fin da giovanissimo ha manifestato grande inclinazione per il disegno e la pittura. Dagli anni Novanta dispone di un proprio atelier che gli consente di dedicarsi a tempo pieno all'attività artistica. Non tardano, infatti, ad arrivare riconoscimenti sempre più importanti e moltissime sue opere trovano collocazione in collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero. Oggi è fra gli artisti italiani che più si sono imposti all'attenzione di critici e pubblico e, da abilissimo paesaggista, si è guadagnato l'appellativo di "Maestro dell'acqua e del verde". È socio fondatore del "Movimento Arcaista", che si contrappone all'ondata di alcune tendenze pittoriche improntate alla rincorsa maniacale del successo attraverso l'esasperazione concettuale e provocatoria.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Correggio)

Renato Bruson, ha donato la propria prestigiosa collezione di opere d'arte, composta da 70 importanti dipinti dell'800 e del '900 italiano. Il celebre baritono è legato alla città di Parma, dal debutto al Teatro Regio del 1967, che ha segnato l'inizio di una prestigiosa carriera nei teatri internazionali più importanti -

Parma, 29 maggio 2014 -

Una prestigiosa donazione, quella che ieri pomeriggio, a Palazzo Bossi Bocchi, il celebre baritono Renato Bruson ha donato alla Fondazione Cariparma; la propria collezione di opere d'arte. Un importante corpus di 70 dipinti che rappresentano le più significative firme dell'800 e del '900 italiano, entra così a far parte delle Collezioni d'arte della Fondazione Cariparma e sarà oggetto di una mostra, che verrà allestita presso la Fondazione Cariparma alla fine del mese di settembre.

L'atto di donazione è stato redatto dal Notaio Maria Paola Salsi e sottoscritto dai coniugi Renato Bruson e Tita Tegano e dal Presidente della Fondazione Cariparma Paolo Andrei.

Come noto, il M° Bruson è particolarmente legato alla città di Parma, ad iniziare da quel debutto al Teatro Regio del 1967 che segna il vero e proprio inizio di una carriera sui palcoscenici dei più grandi teatri internazionali; un legame con Parma che il M° Bruson rinnova più volte nel corso di una lunga attività artistica e che, nel 1985, viene suggellato con il conferimento della Cittadinanza Onoraria.

Tale rilevante donazione – che entra a far parte delle Collezioni d'arte della Fondazione Cariparma – è composta da opere di importanti pittori tra cui Giovanni Boldini, Pompeo Mariani, Ettore Tito e Francesco Paolo Michetti; significativa anche la serie dei macchiaioli toscani con opere di Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini e Nicolò Canicci; la raccolta comprende anche dipinti di vedutisti veneziani tra cui i fratelli Ciardi, Leonardo Bazzaro, Pietro Galter e Pietro Fragiacomo.

"Si tratta di un gesto di grande fiducia e stima nei confronti della Fondazione Cariparma e dell'intera comunità parmense" - spiega il Presidente Andrei -: è questo motivo di grande orgoglio e riconoscenza nei confronti del Maestro Bruson e della consorte. L'impegno della Fondazione sarà quello di conservare il considerevole patrimonio artistico ricevuto e di consentirne la massima fruizione."

(Fonte: ufficio stampa Fondazione Cariparma)

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La Collettiva della Scuola d'Arte Canforini inaugura oggi, sabato 31 maggio alle ore 17.00 presso Galleria S. Andrea in via Cavestro 6, Parma -

Parma, 31 maggio 2014 -

L'associazione UCAI sezione di Parma presenta la mostra - 

Al di là della "forza narrativa" dell'Odissea, che con tutta probabilità continuerà ad affascinare anche nei secoli a venire, una delle riflessioni attorno alla mostra sul tema, ad opera delle allieve della Scuola d'Arte Canforini, è sul motivo che ha spinto l'insegnante a guardare ad un argomento di tale imponenza.
 Sarebbe, ad esempio, del tutto sbagliato attribuire la scelta di un tema così universale all'estro momentaneo di chi "inventa" mostre, così come altrettanto fuori strada è cercare in questa mostra una volontà precisa e l'approfondimento, sempre un po' maniacale, di bibliografie troppo accurate e colori e manufatti che odorano della polvere dei secoli. 
Ci troviamo invece di fronte ad una "spontaneità" che nasconde delle sorprese sia per le maestre e le allieve che si sono fatte attrici di questo esercizio collettivo, sia per i visitatori che ne godranno. 
La scelta dei soggetti e la loro riproduzione evidenzia l'interesse della città per il mito di Ulisse che già i nostri "avi" coltivarono, al punto da mettere Circe al centro dei festeggiamenti per le nozze di Ranuccio Farnese.
E' per questo che l'Odissea oggi appartiene a Parma per più dei suoi non casuali legami con la maga incantatrice che il Malosso dipinse mentre restituisce forma umana ai compagni di Ulisse, nella sala delle Leggende del Palazzo Ducale, vi appartiene piuttosto per coincidenze che si perdono sì in queste nostre cittadinissime radici artistiche, ma che continuano a manifestarsi nella contemporaneità.

Francesca Ferrari

Aperta ad INGRESSO GRATUITO da sabato 31 maggio a giovedì 12 giugno 2014:
da martedì a sabato 10-12 e 16-19
domenica 16-19
lunedì chiusura 

www.ucai-parma.it

(Fonte: ufficio stampa Ucai)

 

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Arte e integrazione, inaugurata alla Ricci Oddi la 
mostra nata dal progetto Coopselios vincitore 
de "La Fabbrica del sorriso". 
"L'arteterapia come integrazione extrascolastica per i bambini proseguirà anche l'anno prossimo" -

Piacenza, 26 maggio 2014 -

E' stata inaugurata sabato, la mostra del progetto d'integrazione extrascolastica di Coopselios, vincitore del concorso La Fabbrica del Sorriso di Mediafriends. Nella prestigiosa sede della Galleria d'arte moderna Ricci Oddi, il taglio del nastro della mostra collettiva, che sarà ospitata nei pressi dell'aula didattica della Galleria fino a domenica prossima, 1 Giugno. Sono più di ottanta, i bambini piacentini, che hanno partecipato all'importante laboratorio di arte extrascolastico, che ha impegnato i bimbi disabili e i loro compagni delle scuole Primarie Vittorino da Feltre, Don Minzoni di Piacenza e dell'Istituto Comprensivo M. K. Gandhi di San Nicolò e di Rottofreno.

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Un'esperienza a metà fra integrazione e arte che non si ferma qui, grazie alla volontà del presidente della Galleria Ricci Oddi, Giuseppino Molinari e all'entusiasmo dei bambini coinvolti. Lo stesso dimostrato dalle educatrici della cooperativa sociale Coopselios, impegnate nel progetto. E che il progetto non finisca con la mostra di sabato, l'ha chiesto anche la presidente del Lions Club San Nicolò de Trebbiae Arte, Carmen Canevari: "Il nostro impegno è di farlo continuare anche l'anno prossimo".

Tutto nasce da "La Fabbrica del Sorriso" di Mediafriends Onlus, che ha erogato a Coopselios il primo premio di un concorso nazionale che la coop piacentina si è vista aggiudicare con il progetto "Integrati... a regola d'arte", che concretamente ha visto la partecipazione di oltre 80 bambini, 8 educatrici, un'arte terapista, le scuole e la galleria d'arte moderna di via San Siro.
"L'amministrazione comunale ha colto con grande entusiasmo questa attività didattica e d'integrazione, che si concretizza in una dimora d'arte – ha sottolineato l'assessore del Comune di Piacenza Tiziana Albasi – così si riesce a stimolare la creatività dei bambini "nativi digitali" che necessitano di poche parole e tanti esempi per crescere e formarsi, e far correre la loro fantasia. Questo progetto va in questa direzione". "In questo modo la galleria si apre alla città – ha commentato il presidente Molinari – e quale modo migliore se non passando dalle scuole? I lavori artistici dei bambini e il percorso che c'è dietro ci hanno emozionato, se avete intenzione di continuare la Ricci Oddi c'è". E da subito, l'impegno per sostenere il laboratorio è arrivato dai Lions San Nicolò, che hanno "sia la Trebbia sia "l'arte" nel loro nome, come ha specificato la presidente Canevari.

"I ragazzi hanno interpretato opere d'arte attraverso laboratori con educatori esperti, formati appositamente, e il supporto di un'arteterapista – ha spiegato Ester Schiaffonati, direttrice d'area di Coopselios Piacenza e Parma – l'apprendimento che ne è nato non è solo didattico o artistico, è un apprendimento di vita per un progetto che ha fatto dello stare insieme, dell'integrazione, il suo fulcro".

Dopo il taglio del nastro, alla Ricci Oddi i bambini hanno fatto da guida a parenti a amici nello spiegare loro l'approccio all'astrattismo, alle arti plastiche e pittoriche che li hanno visti protagonisti. Un integrazione, come recita il progetto, a regola d'arte. Che si spera, visto il successo (le mostre faranno il giro delle scuole coinvolte dopo il 1 giugno) possa proseguire nei suoi laboratori extracurricolari anche l'anno prossimo.

(Fonte: ufficio stampa Ufficio stampa Piacenza Coopselios)

Pubblicato in Cronaca Piacenza
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