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Per il cinquantenario della morte di uno dei più geniali artisti del Novecento italiano, nel ristrutturato palazzo Bentivoglio a Gualtieri, in mostra dipinti, disegni, incisioni e sculture tra cui alcuni inediti. -

Reggio Emilia, 16 aprile 2015 –

Una grande mostra antologica su Antonio Ligabue (Zurigo, 1899 - Gualtieri, 1965), a cinquantanni dalla morte, vedrà esposti dipinti, disegni, incisioni e sculture tra cui alcuni inediti provenienti da collezioni private, dal 31 maggio all'8 novembre 2015.
La città della bassa reggiana vuole così preservare e diffondere la memoria di uno dei più geniali e originali artisti del Novecento italiano, che ha soggiornato a Gualtieri per oltre quarant'anni, dal 1919 al 1965.

La mostra 

Curata da Sandro Parmiggiani e Sergio Negri, col patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Reggio Emilia, del Comune di Gualtieri, è la prima iniziativa della neonata Fondazione Museo Antonio Ligabue. La sede dell'esposizione e del Museo permanente è il magnifico contesto del ristrutturato Palazzo Bentivoglio. 


La rassegna, che si apre proprio nei giorni in cui cade il cinquantesimo anniversario della morte di Ligabue, proporrà oltre 100 opere, alcune mai presentate prima, tra cui 80 dipinti, 15 disegni, 10 incisioni e altrettante sculture in bronzo e terracotta. I dipinti esposti, molti ritenuti massimi capolavori dell'artista, saranno suddivisi nei tre periodi nei quali si è soliti ripartire l'opera di Ligabue (1928-1939; 1939-1952; 1952-1962) e copriranno tutti i motivi della sua pittura: animali domestici e feroci, paesaggi svizzeri e padani, interni, ritratti, autoritratti.

Quest'importante appuntamento costituirà un punto fermo da cui partire per una corretta valutazione critica e storica del lavoro di Ligabue, in grado di sottolineare il grande valore di Ligabue nell' ambito dell'arte italiana ed europea, al di là della fuorviante definizione di "naïf" che l'ha troppo a lungo accompagnato e ne ha mortificato la comprensione.

Visitare Gualtieri


La mostra costituisce inoltre un'ottima occasione per immergersi nella realtà di un paese, Gualtieri, che ha molti motivi di interesse da offrire al visitatore: la splendida piazza centrale, una delle più belle d'Italia, che esplicitamente si rifà ai grandi modelli francesi dell'epoca; il Palazzo della famiglia Bentivoglio, con i cicli pittorici della Sala dei Giganti e quelli delle altre tre sale, con gli affreschi della Storia di Roma e dell'Eneide; la donazione Umberto Tirelli (Gualtieri, 1928 – Roma, 1990), allestita nello stesso Palazzo Bentivoglio, con opere, tra gli altri, di Giorgio de Chirico, Felice Casorati, Giacomo Manzù, Corrado Cagli, Renato Guttuso, Giosetta Fioroni, Mino Maccari, Marino Mazzacurati, Léonor Fini, Balthus, Fabrizio Clerici; la Chiesa dell'Annunciazione nella frazione di Pieve Saliceto, originaria della metà del Seicento; il Palazzo Greppi a Santa Vittoria, il paese dei cento violini; l'archeologia industriale (edifici e impianti realizzati nel Novecento) legata alle opere di bonifica (iniziate nel Cinquecento) e di sollevamento delle acque; il fascino delle golene lungo il corso del Po, nelle quali Ligabue stesso trovò rifugio in alcuni periodi della propria esistenza, e dove avvenne, nell'inverno del 1928-29, l'incontro con Marino Renato Mazzacurati, che tanta importanza avrebbe avuto nell'attività pittorica dell'artista.

Antonio Ligabue


Di Ligabue, nato il 18 dicembre 1899 a Zurigo, è ormai nota la triste odissea esistenziale che segnò profondamente il suo lavoro. Espulso dalla Svizzera per la sua vita turbolenta, Antonio Ligabue arriva nell'agosto 1919 a Gualtieri, paese d'origine dell'uomo, Bonfiglio Laccabue, che la madre, Elisabetta Costa, aveva sposato nel 1901. L'impatto con il nuovo ambiente si rivela da subito triste e doloroso. I primi dipinti di Ligabue – nei quali traspare il suo grande interesse per i musei di scienze naturali e per gli animali in genere - risalgono alla fine degli anni Venti; sono gli anni in cui Ligabue incontra a Gualtieri Marino Mazzacurati.
 La difficile e tormentata vita di Ligabue, segnata da ostilità e incomprensioni, e da ricoveri all'Istituto Psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia e al Ricovero di mendicità di Gualtieri, è tutta dedicata, fino alla morte, alla pittura e alla scultura, nonostante le diffuse derisioni e i mancati riconoscimenti.


Dopo la personale d'esordio di Ligabue - che ebbe luogo nel 1955 a Gonzaga (Mantova), organizzata da Cesare Parmiggiani - varie esposizioni, a partire da quella di Gualtieri nel decennale della morte, hanno presentato, con crescente interesse del pubblico, l'opera dell'artista. Tra le antologiche più recenti, si ricorda quella tenuta nel 2005 a Palazzo Magnani di Reggio Emilia e a Palazzo Bentivoglio di Gualtieri, in occasione del quarantesimo anniversario della sua scomparsa.

Pubblicato in Arte Reggio Emilia

Avviso pubblico del Comune di Piacenza rivolto agli artisti che desiderano esporre le proprie opere in spazi cittadini -

Piacenza 19 Marzo 2015 -

Tante sono le idee che la città di Piacenza sta mettendo in atto per dare un impulso positivo al territorio in occasione di Expo 2015. L'ultima nasce dalla volontà di promuovere l'arte e la cultura, elementi che possono contribuire ad abbellire alcuni spazi cittadini durante i sei mesi dell'evento. Un'iniziativa che il Comune ha annunciato attraverso un avviso pubblico rivolto a tutti quegli artisti interessati ad esporre le proprie opere d'arte, dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, in spazi selezionati della città.

Per poter partecipare e mettere in mostra un'installazione, edita o inedita, è necessario presentare la domanda, ovvero una scheda tecnica dell'opera d'arte e tutta la documentazione richiesta scaricabile dal sito www.comune.piacenza.it, all'ufficio Protocollo del Comune di Piacenza in via Beverora 57, entro le 12 di venerdì 3 aprile. Sarà una un'apposita commissione a valutare le proposte pervenute e stabilire dove verrà collocata l'opera, nonché il calendario espositivo.
Per maggiori informazioni in merito alle condizioni di partecipazione, è possibile rivolgersi agli uffici Acquisti e Gare (tel 0523-492030) e Cultura, musei e turismo (0523-492653).

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Il sindaco Dosi a Tokyo per l'inaugurazione della mostra "Denaro e bellezza. I banchieri, Botticelli e il rogo delle vanità" che vede protagonista il Tondo di Palazzo Farnese -

Piacenza, 17 marzo 2015 -

Domani il sindaco Dosi sarà in Giappone per l'inaugurazione ufficiale della mostra "Denaro e Bellezza. I banchieri, Botticelli e il rogo delle vanità", di sabato 21 marzo, al Bunkamura Museum di Tokyo, una delle cui opere principali sarà il Tondo del maestro del Quattrocento fiorentino custodito nella Pinacoteca di Palazzo Farnese.

Il capolavoro botticelliano resterà esposto nella capitale nipponica per poi essere restituito a Piacenza entro la prima metà del mese di maggio, sebbene la chiusura della prestigiosa rassegna di livello internazionale sia programmata per il 28 giugno. Ciò consentirà il rientro del dipinto in tempo utile per valorizzare i Musei Civici in concomitanza con l'Expo milanese, garantendo tuttavia una vetrina di assoluto rilievo, per il Tondo, durante la cosiddetta Settimana d'Oro che in Giappone rappresenta un appuntamento culturale capace di mobilitare un enorme numero di turisti.

Nel catalogo della mostra, alla "Madonna adorante il Bambino con San Giovannino" è dedicata – unica opera tra quelle in esposizione – non solo la scheda descrittiva comune a tutti i quadri, ma anche una nota aggiuntiva che ne ripercorre la storia e l'intervento di restauro. Il Tondo campeggia anche sulle locandine di promozione della rassegna, organizzata dal quotidiano Mainichi Newspaper, unitamente all'emittente televisiva Nhk e a Nhk Promotions.

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A Felino, festa della donna all'insegna dell'arte: Eles Iotti presenta una lezione sul tema della violenza sulle donne nell'arte. L'iniziativa è gratuita e l'ingresso è libero. -

Parma, 28 febbraio 2015 -

La violenza sulle donne vista attraverso la lente dell'arte. E' questo il tema che l'Amministrazione Comunale ha scelto per celebrare la Festa della donna a Felino e che sarà protagonista della serata in programma il 3 marzo alle ore 21 al Cinema Teatro Comunale con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura e dell'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Felino.

L'appuntamento, intitolato "Rapimenti", sarà a cura della critica e storica dell'arte Eles Iotti. Molto attiva e apprezzata dagli appassionati d'arte del parmense e non solo, la professoressa Iotti è stata recentemente impegnata a Felino con un ciclo di incontri, appena concluso, sul tema del cibo nell'arte. Quello che si propone per il 3 marzo è invece un excursus nella storia dell'arte attraverso il quale la Iotti presenterà il modo in cui artisti di diverse epoche storiche hanno affrontato il tema della violenza sulle donne.

"Grazie alle positive esperienze degli anni passati, abbiamo potuto constatare che il pubblico locale continua a essere molto sensibile all'arte e che le iniziative a sfondo artistico sono sempre piacevolmente accolte nel nostro comune. Per questo motivo, abbiamo rinnovato anche quest'anno l'invito alla prof.ssa Eles Iotti per tenere un incontro dedicato al tema della donna nell'arte. Quest'anno, in occasione della Festa della donna, la professoressa Iotti parlerà del tema della violenza sulle donne, un tema purtroppo sempre molto attuale e che vogliamo approfondire dal punto di vista storico e artistico" spiega l'Assessore alla cultura Rosina Trombi.

L'iniziativa è gratuita e l'ingresso è libero.

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Per informazioni sull'iniziativa, Ufficio Cultura – Comune di Felino: tel. 0521 335949 oppure www.comune.felino.pr.it 

(Fonte: ufficio stampa Comune di Felino)

La Galleria d'arte moderna Ricci Oddi di Piacenza ha organizzato per venerdì 20 febbraio alle ore 15 una mostra, dal titolo "Storia di un ritrovamento e di una scomparsa", dedicata a questo capolavoro ed alla sua controversa vicenda -

Piacenza 16 Febbraio 2015 -

Era il 19 febbraio del 1997 quando il famoso dipinto di Gustav Klimt "Ritratto di Signora" venne rubato durante il trasloco della galleria a seguito dei lavori di ristrutturazione. Da allora, attorno a questo capolavoro ed alla sua scomparsa si muove un alone di mistero. Le indagini furono portate avanti dai carabinieri del Reparto operativo di Piacenza che arrivarono ad indagare sui custodi, archiviando però l'accusa per assenza di prove. Da allora le piste investigative sono state tante ed ancora di più le teorie, ma ad oggi il caso risulta ancora irrisolto e l'opera di Klimt è tra le più ricercate in Italia e nel mondo.

Solo di recente le indagini sono state riaperte dopo il ritrovamento di un'impronta digitale sulla cornice. Proprio sulla scia di questi nuovi elementi, la Galleria d'arte moderna Ricci Oddi di Piacenza ha organizzato per venerdì 20 febbraio alle ore 15 una mostra, dal titolo "Storia di un ritrovamento e di una scomparsa", dedicata a questo capolavoro ed alla sua controversa vicenda.
All'incontro, moderato dal giornalista Ludovico Allatta, parteciperanno Francesca Bacci, storica dell'arte, il capitano dei carabinieri Ciro Imperato, comandante Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bologna (L'Arma per l'arte), Claudia Maga, autrice del ritrovamento del Ritratto di ragazza.

Pubblicato in Cronaca Piacenza

Tra i relatori, venerdì 23 gennaio, Domenico Filipponi, responsabile dei servizi di Art Advisory in UniCredit Private Banking -

Parma, 21 gennaio 2015 -

Tra gli appuntamenti organizzati nell'ambito delle Arte Fiera Conversations 2015, è in programma venerdì 23 gennaio, dalle 14.30 alle 15.30, presso la Gallery Hall, l'incontro sul tema "L'Art Advisory nel Private Banking: opportunità e rischi dell'investimento in arte". Una conversazione con Domenico Filipponi, responsabile dei servizi di Art Advisory in UniCredit Private Banking, Giuseppina Delfino, marketing Intesa Sanpaolo Private Banking, Alberto Fiz, art advisor di Intesa Sanpaolo Private Banking, e Maria Cristina Ragazzoni, responsabile Wealth Services di Banca Aletti.

(Fonte: ufficio stampa UniCredit)

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L'artista pavullese Lorenzo Mesini a un'importante esposizione internazionale che si terrà il prossimo febbraio a Barcellona -

Modena, 20 gennaio 2015 -

Un'opera dell'artista pavullese Lorenzo Mesini, esposta durante la scorsa estate presso il Centro Visita della Riserva di Sassoguidano e raffigurante la chiesa della piccola frazione di Pavullo, è stata selezionata per un prestigioso evento artistico internazionale: "ArtExpo Barcelona", che si svolgerà nella centralissima "Ada Art Gallery", situata in pieno centro storico a Barcellona. L'esposizione, alla quale parteciperanno artisti provenienti da tutto il mondo, sarà inaugurata il prossimo sabato 14 febbraio e resterà aperta fino al 28 febbraio.

Lorenzo Mesini è nato a Pavullo, dove tuttora vive e lavora, nel 1961. Autodidatta, già da bambino si appassiona al mondo della pittura, sperimentando varie tecniche su carta e tela. Numerose le mostre personali e collettive alle quali ha partecipato, rientrando di diritto fra la folta schiera di artisti ai quali Pavullo ha dato i natali e dal 2014 fa parte del prestigioso Circolo degli Artisti "Casa di Dante" di Firenze. Influenzato dall'Impressionismo francese, col tempo ha dato un volto quasi fotografico al suo stile, prediligendo i temi paesaggistici, naturali o ispirati dalle architetture rurali.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Pavullo)

"La selva oscura": una collettiva d'arte sul tema della Shoah attraverso la metafora del bosco, apre il programma di iniziative a Correggio in occasione della "Giornata della memoria". Inaugurazione domenica 18 gennaio, alle ore 17, al museo civico "Il Correggio" -

Reggio Emilia, 17 gennaio 2015 -

Inaugura domani, domenica 18 gennaio, alle ore 17, al museo "Il Correggio", la collettiva d'arte "La selva oscura", che apre il programma delle iniziative promosse dal Comune di Correggio in occasione della "Giornata della Memoria" che quest'anno – martedì 27 gennaio – celebra il 70° anniversario della liberazione del Campo di Concentramento di Auschwitz.

Curata da Margherita Fontanesi, la mostra intende mettere a confronto artisti ebrei e non sul tema della Shoah attraverso la metafora del bosco e degli alberi. Diverse sono, infatti, le interpretazioni, a seconda della cultura di appartenenza degli artisti invitati. Nell'ebraismo il bosco è strettamente legato alla memoria: si usa infatti piantare alberi, o interi boschi, per ricordare le vittime della Shoah e i "Giusti", i non ebrei che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista.
L'albero e il bosco sono dunque metafore delle vittime dell'Olocausto, ma possono assumere anche un'accezione più vicina al concetto di "selva oscura" dantesca nella quale "la diritta via era smarrita". Il bosco si connota in questo caso come luogo dello smarrimento dell'umanità intera di fronte a quel capitolo oscuro della Storia che è stata la "Soluzione Finale" nazista.

Gli artisti partecipanti sono: Alessandro Bazan, Fulvio di Piazza, Kim Dorland, Manuel Felisi, Giovanni Frangi, Fabio Giampietro, Hyena, Giorgio Linda, Raffaele Minotto, Luca Moscariello, Barbara Nahmad, Simone Pellegrini, Pierluigi Pusole, Tobia Ravà, Max Rohr, Hana Silberstein.
Partner dell'iniziativa è KKL Italia Onlus (Keren Kayemeth le Israel) che, nata nel 1901, è la più antica organizzazione ecologica del mondo. Il suo obiettivo principale è tutelare l'ambiente attraverso diverse attività fra le quali la piantumazione di alberi anche in ricordo di vittime della Shoah e di Giusti fra le Nazioni.

L'iniziativa gode inoltre del patrocinio della Comunità Ebraica di Modena e Reggio Emilia e della Federazione Italia-Israele.
"La selva oscura" è inserita nella piattaforma 70.auschwitz.org, realizzata dal Memorial and Museum Auschwitz-Birkenau www.auschwitz.org come punto di riferimento ufficiale delle celebrazioni di questo importante 70° anniversario: su di essa è stata creata la mappatura mondiale di tutti gli eventi organizzati per ricordare la liberazione del campo.

La mostra sarà visitabile fino al 15 febbraio 2015, il sabato dalle 15.30 alle 18.30 e la domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30. Apertura straordinaria, con orari domenicali, martedì 27 gennaio, "Giornata della memoria". Gli altri giorni su appuntamento.
Ingresso libero.
Info: tel. 0522.691806, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.museoilcorreggio.org

(Fonte: Ufficio stampa Comune di Correggio)

Lunedì, 08 Dicembre 2014 10:05

Parma - Mostra di Francesca Bersani a Punto Arte

Francesca Bersani a Punto Arte. Le sue 'Ombre' nei locali di Confartigianato fino al 22 gennaio -

Parma, 8 dicembre 2014 -

Da un po' di tempo la ricerca artistica di Francesca Bersani l'ha portata a lavorare sull'ombra studiandola in tutti i suoi aspetti, in tutte le sue sfaccettature. Nei quadri mette in evidenza la capacità dell'ombra di imporsi e di emergere: è impossibile da calpestare. Ci provi e lei ti sovrasta. È così che ha deciso di attribuire le caratteristiche dell'ombra ai suoi personaggi, per renderli forti anche nella loro semplicità. Così ha fatto anche per i soggetti presenti in queste opere.

I protagonisti dei suoi quadri sono "uomini ombra" che camminano da soli tra la folla o rimangono ai margini ritagliandosi uno spazio tutto loro. Osservano in silenzio, ma nel loro silenzio fanno rumore. Nella loro assenza sono presenti.
«Il mio lavoro si basa su uno studio dell'ombra che sto portando avanti da tempo. Gli uomini che rappresento sono anonimi, così come lo sono le ombre, ma soprattutto sono uomini che stanno in ombra. Come ombre sono ridotti a sagome che si appropriano dello spazio in cui sono inserite. Ultimamente nelle mie opere questi uomini sono realizzati in carta ritagliata, mentre la loro ombra si materializza. Vogliono rappresentare lo spessore effimero dell'uomo contemporaneo che rischia di strapparsi in qualsiasi momento. L'uomo è talmente fragile che risulta solo una sagoma, mentre la sua ombra è rimasta l'unica parte reale di se stesso».

La mostra sarà visitabile fino al 22 gennaio, nella sede di Confartigianato Imprese Apla Parma, da lunedì a giovedì dalle 8 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30, il venerdì dalle 8 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.

Francesca Bersani

Nata a Codogno nel 1985, si forma al Liceo Artistico Bruno Cassinari di Piacenza ed è laureata in Storia dell'Arte Medievale, Moderna e Contemporanea all'Università di Parma. Ha realizzato le tavole pittoriche per diversi libri tra cui il libro fotografico TIBET, ultima frontiera, Amdo e Kham del fotografo Roberto Bertoni. Al 2005 risale la sua prima personale a Castell'Arquato (PC). In seguito ha esposto a Fiorenzuola, Parma, Pontremoli, Piacenza, alla VII Biennale di Roma, alla I Biennale di Brescia, a Gualtieri (RE) e a Collecchio (PR), alla Reuss Galerie di Berlino e alla Salle du Panoramique di Tarascon (Francia), a Vetto d'Enza.

(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Parma)

Pubblicato in Comunicati Arte Parma

Questo fine settimana e quello successivo la "Casa della Cultura" di Busseto ospita "Scorci di Terre Verdiane", una mostra della pittrice Angelica Caccia che illustra la bellezza di quella parte del territorio parmense a ridosso del Po -

Parma, 8 novembre 2014 -

Questo fine settimana e quello successivo la "Casa della Cultura" di Busseto, che fu anche l'abitazione in cui visse Giuseppe Verdi dai 10 ai 17 anni, ospiterà "Scorci di Terre Verdiane", una mostra delle opere della pittrice Angelica Caccia, attuale titolare della cattedra di pittura ad olio dell'Unisalso. Il titolo dell'appuntamento culturale, che si terrà nello spazio in Via Piroli messo gratuitamente a disposizione della filantropa bussetana Anna Sichel, si intreccia con la realtà propria dei luoghi verdiani.

Angelica Caccia, milanese d'adozione e formatasi con i maestri Brera, con le sue opere intende illustrare la bellezza di quella parte del territorio parmense a ridosso del Po, infatti nella sua pittura si possono cogliere le mille sfumature cromatiche della natura padana, un ambiente naturale che l'ha colpita molto, fino al punto di essersi trasferita stabilmente nel parmense.
Le opere di Angelica Caccia figurano in numerose collezioni private sia in Italia che all'estero.
Inizialmente realizzava i suoi dipinti con l'acquerello e il carboncino, poi si è dedicata all'olio su tela, prima su piccoli formati ed ora su grandi misure.

 

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
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