Potenzialità di espansione delle cooperative agroalimentari di piccola e media dimensione sui mercati nazionali e internazionali.

Roma 8 marzo 2017 - In continuità con gli studi realizzati negli anni precedenti, Ismea pubblica lo studio "Strategie commerciali e di marketing - Potenzialità di espansione delle cooperative agroalimentari di piccola e media dimensione", realizzato su iniziativa del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.

La ricerca si è focalizzata sulle scelte e sulle politiche commerciali e di marketing del settore della cooperazione agroalimentare italiana, con attenzione al mercato interno ed estero.

Sulla scorta delle evidenze complessive dell'analisi, l'obiettivo finale è stato quello di produrre delle linee-guida di strategie commerciali, funzionali ad affrontare le barriere logistiche.
Come target di riferimento è stato considerato il mondo delle cooperative di piccola e media dimensione, meno strutturate ma numericamente rilevanti in ogni segmento merceologico del settore agroalimentare nazionale. In molti casi, si tratta di cooperative con difficoltà di commercializzazione sia sul mercato interno sia nel circuito estero, anche nei paesi tradizionalmente acquirenti di prodotti italiani.

L'internazionalizzazione è una sfida molto importante anche per il sistema cooperativo, che a tale proposito sconta un grado di inesperienza particolarmente alto, soprattutto in riferimento ai frequenti problemi di contraffazioni, imitazioni e/o fenomeni di Italian sounding.

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(Fonte Ismea 9 marzo 2017)

Dal 13 al 16 marzo l'Azienda Agricola parmense parteciperà alla missione business promossa da ICE e Confindustria a Sydney e Melbourne. Un'opportunità per incontrare operatori trade e per ampliare i propri orizzonti di business in Australia, che importa ogni anno prodotti caseari per oltre 650 milioni di euro.

Parma, 10 marzo 2017

Missione australiana per l'Azienda Agricola Bertinelli, che dal 1895, sulle colline parmensi, porta avanti l'arte della produzione del Parmigiano Reggiano DOP: dal 13 al 16 marzo, la Bertinelli parteciperà infatti alla spedizione promossa da ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane e da Confindustria, sotto l'egida del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero degli Affari Esteri.
L'Azienda Agricola Bertinelli sarà l'unico produttore italiano di formaggi presente alle due tappe di Sydney e Melbourne: l'obiettivo della trasferta in Australia è quello di entrare in contatto con un ampio numero di buyer, chef e ristoratori, importatori, professionisti del mondo horeca e di quello retail. A questi operatori trade la Bertinelli avrà la possibilità di presentare i propri prodotti, organizzando anche degustazioni ad hoc.

A spiegare i motivi della partecipazione dell'Azienda Agricola Bertinelli alla missione "Italia-Australia" è il CEO Nicola Bertinelli: «Le relazioni di business tra Italia e Australia sono ottime: siamo il sesto Paese al mondo - e il primo europeo - fornitore di prodotti alimentari e di bevande dell'Australia, per un valore 2015 di 473,5 milioni di euro. Dobbiamo quindi sfruttare l'appeal che il made-in-Italy agroalimentare esercita sugli australiani. Se si considera il settore in cui operiamo, l'Australia importa dal resto del mondo prodotti caseari per un valore di 654,3 milioni di euro, in crescita del 10,6% negli ultimi dodici mesi. Abbiamo quindi enormi margini di crescita in questo mercato, dove siamo attualmente presenti con il nostro Parmigiano Reggiano DOP Kosher».

C'è anche un altro fattore che ha suggerito a Nicola Bertinelli di aderire alla missione business di ICE e Confindustria: la necessità di far conoscere agli operatori trade australiani la qualità del vero Parmigiano Reggiano DOP. «Secondo i dati Coldiretti, infatti, in Australia, così come in Nuova Zelanda e negli Usa, soltanto il 2% del cibo presentato come italiano è realmente prodotto in Italia. Il danno in termini di immagine e di business è enorme: essere a Sydney e Melbourne ci permette non solo di fare apprezzare il gusto inimitabile del Parmigiano Reggiano DOP ma anche di promuovere la cultura di prodotto, facendo leva su concetti come quelli di tipicità, territorialità, tradizione e know-how millenario». Per questa ragione, l'Azienda Agricola Bertinelli sta cercando di avviare un dialogo diretto con i cheesemonger: un termine di difficile traduzione in italiano, che indica persone con un'ottima conoscenza del panorama dei formaggi e specializzate nella loro commercializzazione. Tra Sydney e Melbourne la Bertinelli ha fissato una serie di appuntamenti proprio con alcuni dei più autorevoli cheesemonger australiani.

In vetrina a "Italia-Australia", oltre al Parmigiano Reggiano DOP Kosher, l'Azienda Agricola Bertinelli porterà altre eccellenze della sua produzione: il Parmigiano Reggiano DOP Bio, il Parmigiano Reggiano DOP Vacche Rosse, il Parmigiano Reggiano DOP Vacche Brune e il Parmigiano Reggiano DOP Millesimato Grand Cru, un prodotto ideale per il canale horeca, molto sviluppato in Australia. Non mancheranno neppure un formaggio fresco "free of" come Il Senza, ideale per lattosio e galattosio intolleranti, diabetici e celiaci, e un formaggio Kosher per consumatori vegetariani come il BVeggie. Questo in omaggio alla sensibilità del mercato australiano per gli "healthy food" e per le diverse abitudini alimentari dei consumatori.

Alcuni segnali di cedimento su diversi mercati ma sostanzialmente i mercati hanno chiuso in linea con le aperture. Attesa per i dati USDA che potrebbero stimolare un ridimensionamento dei mercati.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 08 marzo 2017
Ieri il mercato ha dato segni di cedimento su tutti i fronti nonostante sia la vigilia dei dati USDA. E' probabile che gli stock in serie positiva e le previsioni ottimistiche sui raccolti, e sulle semine sostenuti anche da buone previsioni meteo quasi ovunque, hanno prevalso sulla immissione di liquidità. Un segnale che potrebbe preludere a un ridimensionamento dei mercati che ormai da settimane mantengono invariati i valori.

Al momento le posizioni sono rimaste pressoché invariate subendo solo alcune lievi variazioni nonostante qualche rapida flessione in positivo e negativo. Il corn/mais sempre oltre i 370 punti (cents/bushels), il grano oltre i 430 punti, il seme di soya tra i 1014 e 1032 punti e infine la farina tra i 327/333 dollari per tonnellata corta.

Sul mercato interno ancora nessuna nuova salvo il solito grano che rincara limitatamente alle qualità di minor pregio. Per le qualità di base, ieri pagato 192/195 euro arrivo, Nord Italia, non per le alte qualità. L'orzo tiene le proprie posizioni e il mais ha azzerato il differenziale fra quello di qualità 5 di aflatossine e 4000 di Don rispetto al 20 di aflatossine e 8000 di Don. I proteici ben tenuti specie le farine di soya per le medesime ragioni che si ripetono nelle ultime settimane. Seme di soya nazionale è scambiato sui 415-420 euro arrivo, mentre per le farine ieri eravamo sul pronto a 374 per la soya proteica e 360 per la normale 44%, mentre per la convenzionale 44 il prezzo corrente era 422 partenza quindi con un delta sensibile sulla geneticamente modificata. I prezzi del pronto con poche variazioni negative arrivavano sino al 31/12 mentre per il 2018 erano a 359 e 371 rispettivamente per la 44 e la proteica.
Per i cereali si conferma che sui mesi avanti si registra ancora tensione per il futuri mesi.

Il settore delle bioenergie sta cercando di anticipare il mercato dei trinciati, che comunque al momento registra prezzi in linea con la precedente campagna.

Indicatori internazionali 08 marzo 2017


l'Indice dei noli è risalito forte a 1033 punti, il petrolio è attorno a 53,0$/bar e l'indice di cambio segna 1,05648.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Mercoledì, 08 Marzo 2017 08:39

Grana Padano in leggera flessione.

Il latte spot resta invariato così come pure il burro. Cresce la panna di centrifuga mentre restano invariati i listini del Parmigiano Reggiano.

di Virgilio Parma 8 Marzo 2017

LATTE SPOT Congelato il prezzo del latte spot. Da sei settimane il prezzo rilevato alla borsa merci di verona è rimasto invariato. Unica novità è relativa alla flessione registrata dal latte scremato pastorizzato di provenienza estera che ha ceduto il 5,41% posizionandosi tra 17,60 e 18,63 €/100 litri di latte. Un cedimento che potrebbe essere da anticipatore per le altre due tipologie che comunque hanno confermato le quotazioni precedente. In particolare il latte crudo spot nazionale si è mantenuto tra 38,66 e 39,69 €/100 litri di latte e l'intero pastorizzato estero è ancorato all'intervallo tra 35,57 e 36,60€/100 litri latte.

BURRO E PANNA Il rimbalzo della scorsa settimana non è stato prodromico a una rinnovata tendenza rialzista del burro milanese, che invece ha mantenuto il prezzo precedente. In controtendenza da tre settimane invece la panna di centrifuga rilevata a Verona che ha guadagnato altri 2,06 punti percentuali collocandosi tra 1,97 e 2,0 €/Kg. Rimbalzo positivo per lo zangolato parmense. Listino peraltro confermato anche sulla piazza reggiana.

Borsa di Milano 6 marzo: (=)
BURRO CEE: 3,88€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 4,03 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,93€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 2,73€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,98/Kg. (=)
MARGARINA febbraio 2017: 1,15 -1,21€/kg (=)

Borsa Verona 6 marzo: (+):
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,97 - 2,00 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 3 marzo 2017: (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,33€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 07 marzo 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,33 - 2,33 €/kg.

GRANA PADANO La flessione negativa del Padano è proseguita anche nella settimana in corso con la perdita di altri 6 centesimi al chilo sulla piazza milanese.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,05 - 7,15 €/Kg.
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,75 -8,35 €/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO Inalterati i listini del Parmigiano Reggiano che per la sesta settimana confermano le quotazioni dopo che si era interrotta la prolungata fase di ripresa avviata a metà dello scorso anno.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura: 9,70 - 10,20€/Kg.
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura: 10,85 - 11,40€/Kg.

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 16 - n° 9 5 marzo 2017 -
Editoriale- Disoccupati cercasi - Primi segnali di cedimento del Grana. Crisi Pomodoro. Rabboni (OI) replica a Tonello (Coldiretti). Con ReQpro 5 milioni di mc di acqua in più all'agricoltura reggiana. Cereali e dintorni. Tra alti e bassi l'ottimismo è ancora il fattore imperante.

SOMMARIO Anno 16 - n° 09 5 marzo 2017
1.1 editoriale
Disoccupati, cercasi!
2.1 lattiero caseario
Primi segnali di cedimento per il Grana..
3.1 crisi pomodoro
Crisi Pomodoro. Rabboni (OI) replica a Tonello (Coldiretti)
4.1 Bonifica
Con ReQpro 5 milioni di mc di acqua in più all'agricoltura reggiana
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Stabilità ad alta energia.
6.1 frumento Frumento, la ricetta per un miglior reddito.
7.1 packaging International Packaging Competition, è Gilda Bojardi la presidente di giuria della 21esima edizione
7.2 vino CAP al via in città e provincia il tour delle degustazioni di vini
8.1 apicoltura eventi Apicoltura europea, appuntamento a Piacenza
8.2 Eventi "Lezioni di Parmigiano Reggiano per i ristoranti italiani
9.2 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Tra alti e bassi l'ottimismo è ancora il fattore imperante
10.1 agricoltura finanziamenti Italia e Malta maglia nera su PSR
11.1 promozioni "vino" e partners
12.2 promozioni "birra" e partners

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20170305 COP

Rabboni (OI) replica a Tonello (Coldiretti): "L'OI non può partecipare alle trattative per l'accordo quadro. Non le si imputino colpe che non può avere"

Il presidente dell'OI Pomodoro da Industria del Nord Italia Tiberio Rabboni replica alle dichiarazioni rilasciate nel pomeriggio dal presidente di Coldiretti Emilia Romagna Mauro Tonello in merito alla trattativa per la determinazione dell'accordo quadro della campagna del pomodoro 2017.

"Il contratto quadro su quantità e prezzo del pomodoro 2017 – spiega Rabboni - lo negoziano e sottoscrivono, come sempre, esclusivamente le organizzazioni dei produttori e le rappresentanze dei trasformatori.

L'Organizzazione Interprofessionale del Nord Italia non c'entra assolutamente nulla con tutto questo, come ben sanno coloro che conoscono le norme europee ed italiane in materia. L'Ue vieta tassativamente alle OI di occuparsi di contratti e di prezzi. I suoi compiti sono altri. Quindi non si imputi all'OI quel che all'OI non si può imputare. I ritardi nella sottoscrizione del Contratto quadro ci sono, ma dipendono dalle distanze negoziali tra produttori di pomodoro e trasformatori, che mi auguro si risolvano quanto prima, e dalle incertezze su superfici e quantitativi determinate dalla crisi finanziaria delle aziende Copador e Ferrara Food".

Al concorso di Veronafiere-Vinitaly, i migliori abbigliaggi di vini, distillati, liquori e olio extravergine valutati da designer, creativi e giornalisti di settore.

Verona, 28 febbraio 2017 – Sono circa 200 i campioni al nastro di partenza del 21° Concorso Internazionale Packaging, in programma domani 1° marzo a Veronafiere. Il concorso, organizzato come evento collaterale di Vinitaly, premia l'estetica, cioè il migliore "abbigliaggio" di vini e distillati, liquori e olio extravergine di oliva.
Presidente di giuria quest'anno è Gilda Bojardi, inventrice del FuoriSalone che dal 1990 anima l'aprile milanese con più di 400 eventi, direttore responsabile della rivista Interni, uno dei maggiori sistemi internazionali di comunicazione del design, dell'architettura e dell'arredo.

La affiancano esperti e personalità di spicco di varie discipline legate all'immagine: Riccardo Facci, fondatore dell'agenzia creativa Facci & Pollini ideatrice, tra e altre, di campagne per Chanel ed Expo 2015; Giacomo Mojoli, giornalista e docente presso il Corso di Wine & System Design del Polidesign di Milano; Elvilino Zangrandi, cofondatore dello studio Zangrandi Associati, con all'attivo i progetti Negozi in Rinascente (MI) e il Progetto Sala Vip Ministero degli Esteri Farnesina Roma 2011; Annibale Toffolo, giornalista, fondatore della rivista Taste Vin; Alberto Sabellico, uno dei maggiori esperti a livello internazionale di legislazione vitivinicola e di etichettatura e presentazione dei vini in particolare.
Ideato da Veronafiere-Vinitaly nel 1996, il Concorso Internazionale Packaging ha portato nel tempo nel mondo del vino il concetto di qualità totale del prodotto, perché una bottiglia si vende meglio se anche si presenta bene e riesce a distinguersi.

Ciò è vero se a scegliere è il consumatore in un negozio, ma ancor più se bisogna emergere tra le migliaia di etichette degli oltre 4.000 espositori di Vinitaly alla ricerca di nuovi buyer provenienti da tutto il mondo. Il Salone internazionale del vino e dei distillati è in programma quest'anno dal 9 al 12 aprile ( www.vinitaly.com ).

Foto ENNEVI Verona Fiere

Domenica, 05 Marzo 2017 09:33

Apicoltura europea, appuntamento a Piacenza

La mostra raddoppia: ad Ottobre prevista un'edizione speciale per rispondere alle nuove esigenze di mercato.

Piacenza. Dal 3 al 5 marzo 2017 Piacenza ospita la 34^ edizione di APIMELL. Quest'anno la novità di rilievo è la presenza del forum Beecome, il Congresso degli apicoltori europei che dopo le precedenti edizioni svoltesi in Francia, Belgio, Germania e Svezia, approda a Piacenza nel contesto della mostra mercato più importante del vecchio continente. L'evento è promosso da EPBA (European Professional Beekeepers Association), Bee Life European Beekeeping Coordination, UNAAPI, AAPI e CONAPI.
I lavori, che partono con un giorno di anticipo rispetto alla mostra, saranno articolati in quattro sessioni: una dedicata a Aethina Tumida, il piccolo coleottero dell'alveare; un board per l'elaborazione di un documento conclusivo del congresso su Aethina Tumida e due sessioni dedicate alla Varroatosi e alle contaminazioni in apicoltura. Per maggiori informazioni: www.beecome2017.it

Apimell 2017 vedrà la presenza dei marchi più prestigiosi del comparto che offriranno le ultime novità per gli apicultori: innovazione, qualità dei materiali, ed ecosostenibiltà sono le parole chiave dell'offerta espositiva. un'occasione per professionisti di adeguare le proprie strutture alle ultime novità che consentono un risparmio nei costi ed una migliore gestione dell'alveare. La vetrina espositiva verrà poi completata con i prodotti dell'alveare per usi cosmetici, alimentari e curativi. Australia, Cina, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Polonia, Romania, Slovenia, Spagna, Turchia e Ungheria sono le provenienze degli oltre 130 espositori che si uniscono a quelli italiani provenienti da 48 province. Attesi oltre 20.000 visitatori.

Il 2017 sarà inoltre caratterizzato da un'altra edizione speciale di APIMELL, prevista per il 28 e 29 Ottobre in abbinata alla mostra Forestalia rivolta alle attrezzature forestali. Una risposta che Piacenza Expo intende dare ad un mercato dinamico in grado di sostenere due eventi all'anno come già avvenuto nel 2015.

APIMELL si svolge in contemporanea a Seminat – 36° mostra mercato delle piante ornamentali, del florovivaismo, delle sementi e del giardinaggio e Buon Vivere, il 10° salone dedicato ai prodotti enogastronomici tipici e di qualità provenienti da tutta Italia.

INFORMAZIONI GENERALI
3-4-5 marzo 2017
Venerdì - Sabato: 9.00-19.00 - Domenica: 9.00-18.30
Ingresso: € 8.00
Dove: Piacenza Expo, Via Tirotti, 1 - 29122 Piacenza - www.apimell.it

Domenica, 05 Marzo 2017 08:47

Italia e Malta maglia nera su PSR

Verona, 28 febbraio 2017. Italia in zona retrocessione sul fronte dei finanziamenti agricoli comunitari. Al 31 dicembre 2016 infatti è in fondo alla classifica – precede solo Malta – tra i 28 Paesi Ue, con appena il 6,2% dei fondi PSR 2014-2020 erogati ai beneficiari, contro una media europea più che doppia (14,2%).

Lo sostiene, nel prossimo numero in uscita domani, il settimanale L'Informatore Agrario, che ha elaborato le statistiche Ue sullo stato dell'arte della politica di sviluppo rurale.

Il quadro che ne emerge è sconsolante, con il solo Veneto tra le regioni virtuose che registra una media superiore a quella comunitaria (15,6%) e diverse aree del Paese ancora praticamente ai nastri di partenza (Friuli Venezia Giulia, 0,76% e Valle d'Aosta, 0,67%) o pesantemente indietro nonostante abbiano un organismo pagatore proprio (Piemonte, 4,9%). E le 'gravi inadempienze gestionali', denunciate in una nota da Agea, sono ormai un problema atavico del Belpaese che si ripercuote sulla competitività del settore, se è vero che anche tra i 28 programmi relativi ai vecchi PSR 2007-2013 non ancora chiusi (e non saldati) ben 15 sono italiani.

www.informatoreagrario.it 

Edizioni L'Informatore Agrario, è la casa editrice, con sede a Verona, che da 70 anni offre un servizio di informazione e formazione agli imprenditori agricoli. Tre le testate di riferimento: il settimanale dedicato all'agricoltura professionale L'Informatore Agrario, il mensile per l'agricoltura part-time e hobbistica Vita in Campagna e MAD – Macchine Agricole Domani, dedicato al mondo della meccanica agraria, oltre a un ampio catalogo di libri e altri supporti multimediali su temi specializzati.

Prosegue il periodo stabilità dei prezzi. Il grano di base prosegue verso punte più elevate. Rimane la preoccupazione per la fluttuazione dell'indice di cambio Euro/Dollaro.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 3 Marzo 2017
L'ottimismo della ripresa Americana continua, tra alti e bassi, ad alimentare il mercato, che conferma le sue posizioni numeriche da settimane. Il corn/mais sempre oltre i 375 punti (cents/bushels), il grano oltre i 430 punti, il seme di soya tra i 1025 e 1035 punti e per quanto riguarda la farina tra i 328/335 dollari per tonnellata corta.

I fondi continuano a comandare i giochi e non hanno intenzione di fare sconti anzi, in forza di una maggior liquidità determinata dagli andamenti della borsa finanziaria USA, rafforzano la loro posizione dominante.

Nel mercato interno non vi è quasi nulla da segnalare di novità, salvo che il grano continua la sua passeggiata al rialzo seppure limitatamente alle qualità di base e non per le migliori. L'orzo tiene le proprie posizioni e il mais ha quasi azzerato il differenziale fra quello di qualità 5 in aflatossine e 4000 di Don, rispetto al 20 di aflatossine e 8000 di Don.
I proteici reggono bene, specie le farine di soia, grazie alla presenza di merce fisica e a qualche problema sugli impianti produttivi che non girano al massimo delle potenzialità e infine per un mercato del seme di soia che resta sostenuto.

I cereali comunque mostrano segnali di tensione sui mesi futuri nonostante corra un po' di scetticismo tra gli operatori sulla reale quantificazione dei rincari che potrebbero non essere poi così tanto significativi.

Il mondo delle bioenergie sta cercando di anticipare il mercato dei trinciati e quelli più avveduti approfittano della frenata dei cruscami per opzionarli sui mesi sino a giugno, mentre altri iniziano a muoversi sulla granella del nuovo raccolto.

L'unico vero fattore calmierante è limitato ai consumi interni che languono ma questo non preserva dai movimenti finanziari sulle merci internazionali.

Indicatori internazionali 3 marzo 2017


l'Indice dei noli è risalito a 904 punti, il petrolio è attorno a 53,0$/bar e l'indice di cambio segna 1,05610.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Oltre 350 gli iscritti al club "Io scelgo Parmigiano Reggiano". Successo del primo appuntamento con informazioni, degustazioni, istruzioni sulla presentazione, valutazioni di costi e benefici rispetto ad altri prodotti.

Reggio Emilia, 1 marzo 2017

Ristoratori a "lezione" di Parmigiano Reggiano. E' questo il senso dell'ampia partecipazione registrata al primo evento promosso dal Consorzio di tutela nell'ambito delle iniziative destinate agli iscritti al club "Io scelgo Parmigiano Reggiano", del quale fanno già parte oltre 350 ristoranti italiani.
Ad essi il Consorzio offre un percorso che entra nel merito non solo delle caratteristiche del prodotto e del suo legame particolare con il territorio, ma suggerisce le strade più efficaci perché l'affezione al prodotto diventi un elemento che genera un particolare valore per i ristoranti.
"Il progetto - sottolinea il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti - si innesta su una relazione che cambia sostanzialmente nella sua natura, trasformando un rapporto commerciale tra produttori e acquirenti del mondo della ristorazione in una vera e propria partnership, dove sono ben chiari gli interessi comuni, quelli di ciascuna delle parti e, soprattutto, quelli dei consumatori, che potranno apprezzare meglio l'originalità e le diverse tipologie di Parmigiano Reggiano, arrivando fino alla conoscenza dei diversi caseifici del comprensorio".
Il primo appuntamento - tenutosi a Eataly Milano Smeraldo - ha visto esauriti i 30 posti disponibili e una lista d'attesa che già prefigura nuovi imminenti appuntamenti.
Nel corso dell'evento - condotto da Simone Ficarelli, dell'ufficio marketing del Consorzio - ai ristoratori presenti sono state fornite informazioni generali sul prodotto, per giungere poi ad un focus legato alle diverse caratteristiche del prodotto in base al tempo di stagionatura, affiancato da una degustazione di Parmigiano Reggiano di 18, 24 e 48 mesi, dalla dimostrazione pratica del modo migliore di apertura della forma e al come si porziona e si scaglia il prodotto per la migliore presentazione in tavola.
Un confronto, comunque, orientato non solo alla valorizzazione dei gusti che il prodotto assume nel tempo, ma anche ad approfondire, cifre alla mano, i costi e i vantaggi dell'uso del Parmigiano Reggiano rispetto ad altri prodotti, nonché il valore che si lega all'associare ai piatti il nome del caseificio produttore, la specifica area di provenienza e le sue particolarità.
"Il progetto - spiega Deserti - va così a rafforzare anche il legame diretto tra ristoratori (e quindi i consumatori) e produttori, in un percorso di trasparenza che valorizza la scelta sulla qualità che, anche alla luce dei costi, è perfettamente compatibile (e lo dimostrano proprio le adesioni al club "Io scelgo Parmigiano Reggiano") con ristoranti di tutti i tipi e fasce di prezzo".
Dopo il successo del primo evento, altri appuntamenti saranno ora programmati in diverse aree italiane, mentre le iscrizioni al club "Io scelgo Parmigiano Reggiano" restano aperte attraverso il sito ioscelgo.parmigianoreggiano.com

(Fonte: Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Mercoledì, 01 Marzo 2017 08:45

Segnali di cedimento per il Grana Padano.

Prosegue il periodo di stabilità per il latte Spot mentre il burro ha registrato un rimbalzo positivo. Listini invariati per il Parmigiano Reggiano.

di Virgilio, Parma 1 marzo 2017 -

LATTE SPOT Continua la fase di stasi dei listini del latte spot. Tutti i listini dei prodotti in carico alla Borsa merci di Verona segnano stabilità, da circa due mesi. In sintesi il latte crudo spot nazionale ha visto confermare i listini tra 38,66 e 39,69€/100 litri latte. L'intero pastorizzato estero ha mantenuto le quotazioni delle precedenti tre sedute fissando il prezzo tra 35,57 e 36,60€/100 litri di latte così come lo scremato estero ha lasciato invariati i prezzi tra 18,63 e 19,67€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Rimbalzo dei listini di burro quotati a Milano (+5 centesimi). Mercato in positivo anche per la crema a uso alimentare che aveva preceduto di due settimane il trend positivo. In zona positiva anche la panna di centrifuga veronese. Si è invece arrestata la decrescita dello zangolato parmense che, molto probabilmente, segnerà positivo il prossimo venerdì, allineandosi al rinnovato listino segnato nella mattinata di ieri dallo zangolato reggiano.

Borsa di Milano 27 febbraio: (+)
BURRO CEE: 3,88€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 4,03 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,93€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 2,73€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,98/Kg. (+)
MARGARINA febbraio 2017: 1,15 -1,21€/kg (=)

Borsa Verona 27 febbraio: (+):
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,92 - 1,97 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 24 febbraio 2017: (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,28€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 28 febbraio 2017 (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,33 - 2,33 €/kg.

GRANA PADANO Primo debole segnale di cedimento per quanto riguardano i listini del Grana Padano DOP. - 5 centesimi la flessione registrata a Milano.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,10 - 7,20 €/Kg.
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,80 -8,40 €/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO Il mese di febbraio ha confermato la stabilità del prezzo del Parmigiano Reggiano per tutto il periodo.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura: 9,70 - 10,20€/Kg.
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura: 10,85 - 11,40€/Kg.

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Prosegue il periodo di apparente stabilità dei prezzi. L'unico rincaro reale si è registrato sul grano. A preoccupare sono le alte fluttuazioni dell'indice di cambio Euro/Dollaro.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 23 febbraio 2017
Giovedì e Venerdì scorso si è tenuto il forum dell'USDA che ha ipotizzato i seguenti prezzi/valori per la campagna 2017/2018:
- il corn/mais 350 punti (cents/bushels),
- il grano 430 punti,
- il seme di soya 960 punti.
Come si può osservare il vero rincaro è limitato al grano, mentre per il resto nulla di nuovo. Il mercato resta sostanzialmente stabile con i fondi che continuano a comandare il gioco, ben poco orientati a fare sconti per potersi ancor più avvantaggiare di maggiore liquidità in previsione dei positivi trend della borsa finanziaria USA. Nonostante le "gaffes" e i contrasti a questi primi 30 giorni di politica di Trump, l'ottimismo sulla ripresa Americana regna sovrano.

Le fluttuazioni del cambio continuano a essere molto marcate e nella giornata di lunedi 27/2 l'indice è passato da 1,052 a 1,062. Il rischio di un trend che vada a indebolire l'Euro e rafforzare il Dollaro si fa sempre più concreto.

Nel mercato nazionale è da segnalare che il grano sta di nuovo rincarando, specie per le qualità di base, mentre così non accade per la merce di alta qualità. L'orzo tiene le proprie posizioni e il mais ha quasi azzerato il differenziale fra quello di qualità, 5 di aflatossine e 4000 di Don, rispetto al 20 di aflatossine e 8000 di Don. Inoltre sui prezzi dei prossimi mesi sta crescendo la tensione per gli effetti della scarsa piovosità e della scarsa copertura nevosa e, novità di questi giorni, perché con l'innalzarsi delle temperature anche ad Est Europa, alcune rotte commerciali si spostano preferibilmente sul Mar Nero generando ulteriori complicazioni per le importazioni essendo il nostro mercato servito prevalentemente con treni e camion.

Purtroppo, occorre ripetersi, ma lo scenario in cui gli operatori nostrani operano non è dei più semplici, specie nel medio lungo termine.

Il comparto delle bioenergie sta cercando di anticipare il mercato dei trinciati e gli operatori più avveduti approfittano della pausa dei prezzi dei cruscami per opzionarli sui mesi sino a giugno, mentre altri iniziano a muoversi sulla granella di nuovo raccolto.

L'unico vero fattore calmierante è limitato ai consumi interni che languono, ma questo non preserva dai movimenti finanziari sulle merci internazionali.

Indicatori internazionali 28 febbraio 2017


l'Indice dei noli è risalito a 875 punti, il petrolio è attorno a 54,0$/bar e l'indice di cambio segna 1,05951.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Oltre 150 imprenditori agricoli presenti. Tra oscillazioni di mercati internazionali e prezzi non congrui di quanto prodotto il Consorzio Agrario a Ferrara propone la sua ricetta per avere un valore aggiunto reddituale migliore: qualità, qualità, qualità.

Ferrara, 28 febbraio 2017

Per il 2017 il miglior antidoto possibile per mitigare gli effetti di un mercato come quello dei cereali che sente pesantemente le diverse influenze di oscillazioni variabili che arrivano da scenari internazionali e che rendono altalenanti i prezzi sulle varie borse nei diversi paesi è senz'altro quello di mantenere alta la qualità delle produzioni. E' stato questo il monito primario uscito dall'incontro organizzato dal Consorzio Agrario dell'Emilia a Ostellato di Ferrara presso la sala convegni del ristorante 800 da Daio.
Uno dei numerosi e molto frequentati incontri che il Consorzio sta periodicamente mettendo in piedi per sostenere soci e imprese del territorio con consigli utili per il loro lavoro quotidiano. Anche questa volta l'incontro si è tenuto davanti ad un folto pubblico - di oltre 150 imprenditori agricoli - arrivati per comprendere meglio le dinamiche che regolano un comparto che ha vissuto negli ultimi anni non poche criticità dovute a prezzi troppo bassi della materia prima ed eccessi di produzione.

Un tema di strettissima attualità che riguarda da vicino le aziende agroalimentari ferraresi e l'economia del territorio: "Frumento, come aumentare il reddito", argomenti su cui si sono alternati al microfono diversi relatori, tutti esperti conoscitori del settore, che hanno cercato di focalizzare l'attenzione dei presenti su quelli che - in questo periodo storico - rappresentano i punti fermi delle campagne cerealicole dai quali partire in un generale contesto di crisi settoriale. E quindi, quale potrebbe essere oggigiorno la ricetta in grado di migliorare le performances agricole dei produttori locali? I dati raccolti e comparati, il trend globale e le approfondite analisi delle singole specialità cerealicole suggeriscono di porre attenzione massima alle fasi produttive affinchè il prodotto finale possa incarnare le migliori eccellenze di qualità organolettiche presenti della materia prima e l'ottimizzazione dei singoli processi di coltivazione, conservazione e raccolta.

"L'importante – ha commentato il presidente del Consorzio Agrario dell'Emilia Gabriele Cristofori – è trovare un equilibrio di mercato e oggi, in quest'ottica, è fondamentale poter contare su un prodotto finale di ottima qualità per strappare condizioni vantaggiose per il singolo produttore, ma in un'ottica corale collettiva in cui il CAE diventa protagonista di negoziazione riuscendo al contempo a sostenere con la professionalità maturata tutte le fasi di coltivazione con i suoi esperti presenti sul territorio". Vendite, conferimenti, cessioni a medio lungo termine, contratti più adeguati al valore dei cereali prodotti, potenziamento e valorizzazione della filiera, individuazione di possibili e praticabili opportunità di impiego industriale (Pastificio Ghigi, accordo Barilla ecc.), incremento e attenzione alla migliore ricerca scientifica attraverso stretti rapporti di collaborazione con multinazionali o straordinarie realtà come la sementiera SIS, dare riconoscibilità al prodotto italiano di qualità con provenienza certa, non abbassare mai la soglia degli standard di coltivazione e conservazione igienico- sanitaria della propria coltura.

"Questi sono tutti tasselli di un mosaico che, attraverso CAE - possono creare un valore aggiunto e una ricchezza da distribuire agli imprenditori agricoli ferraresi – ha assicurato il direttore Ivan Cremonini – il nostro Consorzio con questi incontri (come alcune settimane fa sull'emergenza Cimice asiatica) assume un ruolo di divulgatore di contenuti, consigli utili che poi si potranno tradurre in fatti concreti al momento della campagna". E la presenza massiccia di tanti coltivatori e l'attenzione dimostrata conferma la validità di questa iniziativa arricchita notevolmente proprio dalle relazioni degli esperti che vivono direttamente il rapporto diretto sui campi a fianco degli imprenditori Frumento: Gianni Baccarini CAE (le richieste del mercato, Claudio Cristiani CAE Soluzioni per il controllo delle malattie del frumento, Andrea Fabbi della Bayer Roberto Longo Italpollina Fertilizzazione fogliare del frumento Marco Toselli Innovazioni tecnologiche nella distribuzione dei fitofarmaci.

(Fonte: Ufficio Stampa Consorzio Agrario dell'Emilia)

Tra novità stagionali di prodotto e consigli utili per le diverse fasi di imbottigliamento iniziano gli assaggi di vini provenienti da tutto il Paese. Uno degli appuntamenti CAP più seguiti da soci e interessati.

Parma, 21 Febbraio 2017

Inizierà con leggero anticipo rispetto agli anni scorsi l'ormai consueto e particolarmente seguito appuntamento annuale del Consorzio Agrario di Parma con le degustazioni delle più attese novità enologiche stagionali provenienti da tutta Italia e con evidente attenzione alle qualità di vini di filiera locale. Quest'anno il CAP ha anche incrementato il numero degli incontri sul territorio e - oltre alle degustazioni presso la sede Agenzia di Città in strada dei Mercati - ha aggiunto due rendez-vous in provincia per facilitare gli interessati: il primo ha aperto il ciclo a Fornovo (presso la locale Agenzia) Martedì 21 e il secondo a Pilastro di Langhirano è previsto per Sabato 4 Marzo. Gli appuntamenti cittadini invece, sempre presso la sede Agenzia di Città, sono stati programmati per Sabato 11 Marzo e il seguente Sabato 18 Marzo.

In queste giornate gli interessati alle novità enologiche potranno porre agli esperti presenti quesiti e ottenere consigli pratici sulle diverse tipologie di vino e sulle diverse fasi di imbottigliamento del vino. Solitamente con la luna in fase calante, si da il via al lavoro di imbottigliamento dei vini più secchi attraverso esempi pratici di come, con tempo più mite e in mancanza di vento, si possa iniziare a fare ciò che facevano i nostri nonni con i vini soprattutto provenienti dal nostro territorio; ovvero tenere il livello del vino a circa otto centimetri al di sotto del tappo, posare i vini abboccati in vetro con aspetto perfettamente limpido e non in stato di fermentazione, mai bagnare il tappo di sughero con il vino, oliare e ripristinare l'oliatura dei tappi 24 ore prima dell'utilizzo e non tenere per troppo tempo il vino in damigiana, soprattutto quello dolce, per evitare complicazioni dovute all'eccesso di fermentazione.

"La qualità del nostro agroalimentare - ha commentato in sede di presentazione dell'iniziativa il presidente del CAP Giorgio Grenzi – è tangibile nei prodotti, ma anche nei servizi concreti e utili che un Consorzio come il nostro riesce a fornire quando serve a soci ed interessati. Il momento delle degustazioni per esempio è uno dei più seguiti, esempio pratico di come le domande degli interessati e le risposte dei nostri esperti consentono di comprendere meglio il prodotto incrementandone il valore".

(Fonte: Ufficio stampa CAP)

Editoriale- La sagra della patata e del cetriolo. Lattiero caseari. Parola d'ordine, stabilità - A Sol D'oro Emisfero Nord è sempre derby: Italia-Spagna 12 a 3 - Da Oroville, ma non solo, un avvertimento sulle conseguenze catastrofiche del riscaldamento globale? - Una volta per caso: Live Wine 2017 Milano. Agricoltura, summit in Regione sulla crisi di 'Ferrara Food' di Argenta.

SOMMARIO Anno 16 - n° 08 26 febbraio 2017
1.1 editoriale
La sagra della patata e del cetriolo
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari. Parola d'ordine, stabilità
3.1 Olio - Sol D'Oro
A Sol D'oro Emisfero Nord è sempre derby: Italia-Spagna 12 a 3
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Tregua armata.
6.1 Ambiente e clima Da Oroville, ma non solo, un avvertimento sulle conseguenze catastrofiche del riscaldamento globale?
7.1 Guardie ECOzoofile Ariccia, al via il corso di formazione per Guardie Ecozoofile a Palazzo Chigi
8.1 Vino eventi Una volta per caso: Live Wine 2017 Milano
9.1 pomodoro Agricoltura, summit in Regione sulla crisi di 'Ferrara Food' di Argenta
10.1 agricoltura al sud L'agricoltura guida la ripresa del Sud Italia
11.1 promozioni "vino" e partners
12.2 promozioni "birra" e partners

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20170225-cibus-8-COP

Gli oli vincitori in degustazione a Sol&Agrifood dal 9 al 12 aprile 2017. Sono stati 300 gli extravergine in gara da 10 Paesi: Italia, Spagna, Croazia, Slovenia, Turchia, Portogallo, Germania, Francia, Cile e per la prima volta Giappone.

L'Italia si conferma leader indiscusso per la qualità espressa dai propri oli extravergine di oliva. L'annuncio dei vincitori nel corso della prima giornata degli EVOO Days, la nuova iniziativa di Veronafiere-Sol&Agrifood per la formazione e il networking della filiera oleicola.

Verona, 20 febbraio 2017. Con una medaglia d'oro in più rispetto lo scorso anno, l'Italia aumenta il proprio bottino e batte la Spagna 12 a 3 nella disfida tra i migliori extravergine del mondo, che si è chiusa questa sera a Verona ed ha visto la partecipazione di 300 campioni da 10 Paesi (Italia, Spagna, Croazia, Slovenia, Turchia, Portogallo, Germania, Francia, Cile e per la prima volta Giappone). Impegnata per sei giorni la giuria internazionale di 13 giudici molto qualificati provenienti da Grecia, Tunisia, Turchia, Spagna, Slovenia e Italia che ha valutato gli oli con la modalità della "degustazione alla cieca".

Il Sol d'Oro Emisfero Nord 2017, vede l'Italia aggiudicarsi quattro ori sui cinque previsti dalle categorie del concorso – fruttato leggero, medio e intenso, biologico e monovarietale –, tutte e cinque le medaglie d'argento e tre di bronzo. Tre medaglie, una d'oro e due di bronzo, sono al collo della Spagna.
La proclamazione dei vincitori del concorso internazionale con cui Veronafiere premia i migliori oli extravergine di oliva del mondo, si è svolta oggi pomeriggio a Verona nel corso della prima giornata degli EVOO Days la nuova iniziativa di Veronafiere-Sol&Agrifood per la formazione e il networking della filiera oleicola.

Come attestato di qualità riconosciuto a livello internazionale, le bottiglie delle partite degli oli vincitori potranno fregiarsi del premio ricevuto (Sol d'Oro, Sol d'Argento, Sol di Bronzo). Agli oli premiati, Sol&Agrifood, la Rassegna dell'agroalimentare di qualità in programma dal 9 al 12 aprile 2017 ( www.solagrifood.com  ), dedica ormai da anni una serie di iniziative: dalla Guida "Le stelle del Sol d'Oro" da distribuire ai buyer internazionali e ai delegati di Veronafiere nel mondo, alle degustazioni guidate, all'Evoo Bar. Per il secondo anno, gli oli insigniti di gran menzione saranno utilizzati durante le finali della Jam Cup; il 2° Trofeo Junior Assistant Master si svolgerà proprio a Sol&Agrifood e vedrà protagonisti i giovani iscritti alla Federazione Italiana Cuochi nell'anno 2017.

Elenco dei vincitori Sol d'Oro Emisfero Nord – edizione 2017
(L'elenco completo delle Gran Menzioni del Concorso Sol d'Oro 2017 sul sito www.solagrifood.com )
Categoria oli fruttato leggero:
Sol d'Oro - Moli D'Oli Gabriel Alsina, Castello De Farfanya - Spagna
Sol d'Argento - Leone Sabino, Canosa di Puglia (Barletta-Andria-Trani) - Puglia
Sol di Bronzo - Batta Giovanni, Perugia - Umbria
Categoria oli fruttato medio:
Sol d'Oro - Cosmo Di Russo, Gaeta (Latina) - Lazio
Sol d'Argento - Azienda Agricola Donato Conserva, Modugno (Bari) - Puglia
Sol di Bronzo - Aceites Oro Bailen Galgon, Villanueva de La Reina – Spagna
Categoria oli fruttato intenso:
Sol d'Oro Tenuta Zuppini, Torricella Sicura (Teramo) - Abruzzo
Sol d'Argento Agricola Quattrociocchi Americo, Alatri (Frosinone) – Lazio
Sol di Bronzo Pruneti, San Polo in Chianti (Firenze) - Toscana
Categoria oli biologici:
Sol d'Oro – Azienda Agricola Tommaso Masciantonio, Casoli (Chieti) - Abruzzo
Sol d'Argento – Azienda Agricola Quattrociocchi Americo, Alatri (Frosinone) – Lazio
Sol di Bronzo - Frantoio Franci Snc, Montenero (Grosseto) - Toscana
Categoria oli monovarietali:
Sol d'Oro - Leone Sabino, Canosa di Puglia (Barletta-Andria-Trani) - Puglia
Sol d'Argento – Azienda Agricola Quattrociocchi, Alatri (Frosinone) - Lazio
Sol di Bronzo - Aceites San Antonio, Jaen - Spagna


Il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, nell'aprire ufficialmente i lavori della prima giornata degli EVOO Days, nel corso della quale si è concluso e sono stati annunciati anche i vincitori della edizione 2017 del Concorso internazionale Sol d'Oro Emisfero Nord, ha sottolineato:
«La recente trasformazione in società per azioni della Fiera di Verona è stata accompagnata dal piano industriale che prevede 94 milioni di euro di investimenti entro il 2020, di cui una parte significativa a supporto dello sviluppo delle manifestazioni, comprese quelle del comparto agroalimentare. Gli EVOO Days, dedicati alla formazione e al networking della filiera oleicola, vanno proprio in questa direzione, in quanto rappresentano il nuovo stile che vogliamo dare alle rassegne made in Veronafiere. I patrocini concessi all'iniziativa da parte dell'Accademia dei Georgofili e dall'Accademia dell'Olivo e dell'Olio, sono di grande prestigio e ci sostengono nel perseguire l'obiettivo di arricchire il patrimonio professionale degli operatori e nel migliorare il business d'impresa. Gli EVOO Days rientrano nella strategia di sviluppo delle manifestazioni, in particolare di Sol&Agrifood, che di queste due giornate è promotrice. La rassegna concomitante al Vinitaly dedicata dell'agroalimentare di qualità, in crescita continua, ha visto nel 2016 la presenza di oltre 56 mila operatori professionali, dei quali più di 14 mila provenienti da 82 Paesi. Ora, grazie alla sinergia tra Sol&Agrifood, il Concorso Sol d'Oro Emisfero Nord e Sud ed EVOO Days, le aziende avranno informazioni tecniche, economiche e di strategia di marketing per utilizzare al meglio tutte le opportunità commerciali offerte dallo strumento "fiera"».
(Fonte VeronaFiere 20 febbraio 2017)

Difficoltà finanziarie per la società del gruppo Sfir che produce derivati del pomodoro. Caselli: "Massimo impegno per il piano di risanamento aziendale"

Bologna 21 febbraio 2017 -
"La Regione farà il massimo sforzo per mantenere aperto il canale del dialogo tra le parti in causa e per mettere in campo ogni iniziativa utile per garantire la prosecuzione dell'attività produttiva dell'azienda, la salvaguardia dei posti di lavoro e la sottoscrizione in tempi brevi dei contratti di coltivazione con gli agricoltori in vista delle semine primaverili per la campagna 2017".

È l'impegno ribadito dall'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli, al termine della riunione del tavolo convocato oggi pomeriggio in Regione per fare il punto su Ferrara Food, l'azienda di lavorazione del pomodoro di Argenta (Fe) di proprietà del gruppo Sfir alle prese con una difficile situazione finanziaria e che ha tra l'altro un debito stimato di circa 11 milioni di euro nei confronti delle organizzazioni di produttori per il mancato pagamento di una parte delle consegne di materia prima nell'ultima campagna.

All'incontro odierno hanno partecipato, oltre all'assessore Caselli e ai funzionari dell'assessorato regionale all'Agricoltura, i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole regionali (Coldiretti, Confagricoltura e Cia), delle organizzazioni dei produttori conferenti (Apo Conerpo, Pempacorer, Afe, Apol, Op Ferrara ed Op Minguzzi), dei sindacati dei lavoratori (Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil), di Unindustria Ferrara, oltre al presidente dell'Organizzazione interprofessionale del pomodoro da industria del Nord Italia, Tiberio Rabboni, al vicesindaco di Argenta, Andrea Baldini, e al presidente dell'Unione dei Comuni "Valli e Delizie", Nicola Minarelli. Per l'azienda, che ogni anno dà lavoro ad oltre un centinaio di addetti, tra stagionali e dipendenti fissi, era presente l'amministratore delegato, Marzio Andrea Olgiati, accompagnato da dirigenti del Gruppo Sfir e dai consulenti finanziari e legali.

"Con la lavorazione del 40% di tutto il pomodoro coltivato nel distretto produttivo locale- sottolinea Caselli– Ferrara Food è un importante tassello del sistema agro-industriale provinciale e regionale e la cessazione dell'attività dello stabilimento di Argenta, con il rischio di abbandono della coltura e la perdita di un'importantissima opportunità di reddito per gli agricoltori, oltre che per i lavoratori dell'azienda, rappresenterebbe un durissimo colpo per l'economia del territorio". Un comparto strategico per l'agroalimentare dell'Emilia-Romagna, che gode di una posizione di indiscussa leadership a livello nazionale, e sul quale come Regione continueremo a puntare ed investire ingenti risorse".

"Per questi motivi- conclude l'assessore- anche nel caso di Ferrara Food, siamo impegnati nel mantenere in piedi il confronto tra tutti i soggetti interessati per superare gli ostacoli e risolvere le difficoltà che si frappongono alla definitiva approvazione del piano di risanamento, condiviso fra le parti industriale ed agricola ed appoggiato anche dai sindacati, piano cui manca solo il pronunciamento positivo del sistema bancario. Gli sforzi finora profusi da tutti possono dunque avere uno sbocco positivo, che appare concretamente alla portata, a condizione che le decisioni necessarie vengano assunte molto tempestivamente, cioè nel giro di pochissimi giorni, in modo da poter fornire agli agricoltori le garanzie necessarie ad effettuare le semine in vista della prossima campagna in un quadro di certezze sotto il profilo contrattuale ed economico".

(Fonte Regione Emilia Romagna)

Domenica, 26 Febbraio 2017 08:58

L'agricoltura guida la ripresa del Sud Italia

Il Rapporto ISMEA-SVIMEZ sull'agricoltura del Mezzogiorno evidenzia l'ottima performance che il settore primario ha avuto nel 2015 e nel 2016. L'agricoltura diventa protagonista della ripresa economica: crescono valore aggiunto, esportazioni, investimenti e occupazione, al Sud ancor più che al Nord.

In occasione della presentazione del Rapporto ISMEA-SVIMEZ il Direttore Generale dell'Ismea, Raffaele Borriello, ha dichiarato: "Il Rapporto ci racconta di un Mezzogiorno che dà segnali positivi e sembra essere al centro della ripartenza dell'economia italiana, specialmente grazie all'ottima performance dell'agricoltura: la crescita delle esportazioni, degli investimenti e dell'occupazione agricola nel Mezzogiorno, più che al Centro-nord, sono i segni di rinnovato protagonismo. Il dato più significativo si registra sul versante dell'occupazione, in particolare quella giovanile (+13%). C'è una ritrovata consapevolezza del valore della terra che porta con sé una rinnovata attenzione al settore agricolo, anche in termini di progetti di vita e di attività imprenditoriali da parte dei giovani. Ne sono dimostrazione l'incremento del 20% delle iscrizioni alle facoltà di agraria e la crescita, nei primi nove mesi del 2016, di circa 90 mila nuove imprese agricole ad opera di giovani under 35, di cui ben 20 mila nel Mezzogiorno".

All'evento hanno preso parte il Segretario generale della Cei, Mons. Nunzio Galatino, il Presidente della Camera dei deputati, On. Laura Boldrini, il Commissario ISMEA, Enrico Corali, Nicodemo Oliverio, componente della Commissione Agricoltura Camera dei deputati, il Presidente SVIMEZ, Adriano Giannola. 

Il Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti ha voluto inviare un suo messaggio agli ospiti presenti.
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina è intervenuto per la chiusura dei lavori.

(Fonte Ismea 21 febbraio 2017)

Domenica, 26 Febbraio 2017 08:39

Cereali e dintorni. Tregua armata.

In sostanza il mercato resta in una posizione di ottimismo legata a una ripresa statunitense. Al contrario alcuni esperti temono l'esplosione di una bolla speculativa. Preoccupazioni per la scarsità idrica al nord Italia.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 23 febbraio 2017
Il mercato sostanzialmente resta stabile, i fondi comandano il gioco, quindi seme rimane oltre i 1000 punti, (350/360 euro ton) farina sempre oltre i 330 dollari, (345/350 euro ton) mais oltre i 370 punti (173/175 euro ton) e grano oltre i 440 punti (158/174 euro ton) e questo sulle varie posizioni temporali quotate dal mercato in origine.
In sostanza il mercato resta in una posizione di ottimismo legata a una ripresa Statunitense.

Il rischio dell'indebolimento dell'Euro e conseguente rafforzamento del Dollaro, è sempre più concreto. Al contrario qualche analista USA giudica l'ottimismo e la positività delle borse finanziarie come l'anticamera di una probabile bolla speculativa, peraltro pericolosissima.

Nel mercato nazionale da qualche giorno si sta diffondendo la preoccupazione per l'allerta sollevata dalla Regione Lombardia e Piemonte circa le scarse riserve idriche e l'assenza del manto nevoso che potrebbero pregiudicare la campagna cerealicola. Una affermazione che potrebbe innescare una rincorsa ai rialzi, in particolare modo per quanto concerne il mais.

Nel frattempo, i mercati internazionali, propongono il mais, sino a marzo 2018, sempre intorno ai 180 euro partenza porti e da silos interni a qualche euro in più.
In sintesi lo scenario è ancora complesso e le previsioni a medio lungo periodo sono difficili da stimare, se non addirittura impossibile per una serie di ragioni come di seguito riassunto:
- i due proteici che hanno interrotto la fase discendente sono le farine di girasole, sia la farina 28 che quella proteica, mentre la colza, specie quella estera, è in via di risalita.
- Per il mercato dei cereali le incertezze riguardano le condizioni meteo e in questo clima di incertezza occorre porre attenzione poiché non tutti i principali cereali hanno la stessa forza di rialzo. Se il mais dovesse spiccare il volo potrebbe essere dolori per i compratori.
- I cruscami sono invece bloccati per la ridotta capacità produttiva della industria molitoria.

Il mondo delle bioenergie sta cercando di anticipare il mercato dei trinciati e alcuni operatori approfittano dello stop dei cruscami per opzionarli sui mesi sino a giugno.
L'unico fattore calmierante è dovuto ai ridotti consumi interni.

Indicatori internazionali 23 febbraio 2017


l'Indice dei noli è risalito a 806 punti, il petrolio è attorno a 54,0$/bar e l'indice di cambio segna 1,05473.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Mercoledì, 22 Febbraio 2017 08:34

Lattiero caseari. Parola d'ordine, stabilità

Salutato con quasi unanime apprezzamento, l'accordo UE - Canada (CETA) non ha ancora riscaldato i mercati delle due principali DOP nazionali. Stabilità anche per il latte spot e per il burro. Rimbalzo per la crema e la panna.

di Virgilio Parma 22 febbraio 2017 -

LATTE SPOT Stabilità totale per il latte spot. Tutti i listini redatti dalla Borsa merci di Verona segnano stabilità. In sintesi il latte crudo spot nazionale ha visto confermare i listini tra 38,66 e 39,69€/100 litri latte. L'intero pastorizzato estero ha mantenuto le quotazioni delle precedenti tre sedute fissando il prezzo tra 35,57 e 36,60€/100 litri di latte così come lo scremato estero ha lasciato invariati i prezzi tra 18,63 e 19,67€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA E' giunto il momento dell'arresto del burro. Dopo 5 settimane consecutive nelle quali il prezzo del burro ha visto cedere i listini milanesi, in questo finale di febbraio sembra che la tendenza ribassista possa volgere al termine. Al contrario la crema a uso alimentare, ma anche la panna di centrifuga veronese, ha segnato un secondo rimbalzo. Prosegue invece la caduta dello zangolato parmense che si è allineato al prezzo reggiano che, nella giornata di ieri, ha mantenuto inalterato il prezzo.

Borsa di Milano 20 febbraio: (=)
BURRO CEE: 3,83€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,98 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,88€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 2,68€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,94/Kg. (+)
MARGARINA gennaio 2017: 1,15 -1,21€/kg (+)

Borsa Verona 20 febbraio: (+):
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,90 - 1,95 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 17 febbraio 2017: (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,28€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 21 febbraio 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,28 - 2,28 €/kg.

GRANA PADANO Invariati i listini del Grana Padano DOP registrati alla borsa milanese.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,15 - 7,25 €/Kg.
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,85 -8,45 €/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO Il recentissimo accordo CETA tra Ue e Canada non ha ancora stimolato i mercati. Anche il Parmigiano, come il Grana Padano, mantiene invariati i prezzi alla Borsa di Riferimento Comprensoriale di Parma.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura: 9,70 - 10,20€/Kg.
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura: 10,85 - 11,40€/Kg.

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20170201-latte 

 

 

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Martedì, 21 Febbraio 2017 09:25

Una volta per caso: Live Wine 2017 Milano

Il più importante evento del vino artigianale realizzato a Milano con 150 produttori sia dall'Italia che dall'estero. Un incontro di idee e di confronto senza compromessi nella più totale serenità.

da L'Equilibrista

21 febbraio 2017

Ricordo la prima volta che misi piede qui a LIVE WINE e non sapevo dove fosse esattamente il Palazzo del Ghiaccio e qualcuno mi disse che era nel cuore di Milano, "La Milano da bere si diceva...". Dopo anni di assoluto glamour, Milano aveva ceduto il passo al business sfrenato ed alla ricerca di una sua personalità da ritrovare. Poi qualche anno di purgatorio e l'anticamera di EXPO come vetrina mondiale da "dentro o fuori" ed oggi Milano ritorna intrigante e frizzante grazie soprattutto ad eventi come LIVE WINE nel cuore della Città.

LIVE WINE fa respirare aria frizzante e moderna con produttori ricercati che arrivano da tutto il panorama vitivinicolo regionale ed europeo, creando un momento di incontro sincero sia per operatori di settore che enogastronauti dell'ultima ora.

livewine 2017 vino

Passeggiando per gli stands incrocio gente conosciuta, qualche amico e alle volte nuove gradite scoperte che credo valga la pena di assaggiare...

Con questo presupposto parto dalla Toscana, scelta che di solito riservo alla fine o quanto meno dopo lunghe riflessioni su altre zone, ma stavolta voglio assaggiare la cantina FABIANI, costituita dai due fratelli che fanno vino per passione, fortunatamente non per hobby...sfruttando le vigne vecchie di cinquant'anni ereditate dal padre. E' il loro Fontenasso infatti che mi sorprende, colpisce l'uvaggio Provanico, ovvero il sempre verde Trebbiano toscano ed un tocco di Malvasia che ne restituisce note di malva, uva passa ed un finale di mandorla lavata, con un ritorno al palato preciso e persistente.
Dopo altri incontri, decido di fare una pausa e di documentarmi sul fenomeno che ormai sta spopolando, ovvero quello dei vitigni resistenti, vero e proprio culto per Aziende come THOMAS NIEDERMAYER o LIESELEHIF che ne esaltano i poderosi incroci a tutto vantaggio di una riduzione dei pesticidi e sostanze inquinanti per il consumatore, rispettandone l'unicità e la tipicità, temi che qui a LIVE WINE possono essere trattati con calma e chiarezza, perchè al centro c'è la viticultura, la voglia di sperimentare degli agricoltori e quella di sapersi far coinvolgere in progetti nuovi e alternativi per i clienti.
LIVE WINE oggi significa libertà di sperimentare, stupire e magari sbagliare, ma in modo costruttivo e anticonformista.

A testimonianza di questo, mi dirigo verso quella che sarebbe stata la più bella scoperta della mia giornata e vado a conoscere DUEDEI, mai incontrati prima. Questa cantina siciliana, si presenta con un rifermentato in bottiglia stampo metodo classico italiano o metodo champenoise, davvero ricco e senza spigoli in bocca, delicato e bello nitico all'olfatto, cosa che non è mai facile soprattutto per vini con limitatissimo zucchero aggiunto o detti anche dosaggio zero. Resta in bocca a lungo regalando frutta matura e croccante tanto che vorrei risentirlo subito.

live wine 2017 vini

La giornata scorre via e dopo vari tentativi andati a vuoto, è l'ora di rossi alternativi e quindi proseguo animato da voglia di fare. Ricordo bene la CANTINA SEDILESU che avevo sfiorato diverse volte ma che per mancanza di tempo avevo sempre mancato. Stavolta punto deciso su questa eccellenza sarda che qui a Live Wine si presenta con il suo Cannonau; ebbene, Mamuthone si presenta con un bel rosso ricco, da terreni che di solito sono scarsamente piovosi e che ne arricchiscono di pigmenti colorati il manto del vino, d'atra parte: "bella scoperta siamo in Sardegna! ", e fino qui è vero, ma la stranezza invece inizia proprio qui, perchè al naso emergono note di fango, terriccio umido e spezie lignine, proseguendo poi al palato con un vino che risulta garbato con un entrata in punta di piedi forse troppo a mio avviso, ma certamente elegante che non ricorda per nulla l'irruenza dei vini sardi e tantomeno il Cannonau che nella sua versione riserva, il Ballu Tundo, è invece più tostato ma sempre con questo tannino quasi accennato che però sul finale risulta penalizzante sulla persistenza in bocca che infatti non è massima come si vorrebbe. Comunque appagante in bocca.

Dopo un caloroso passaggio dalla CANTINA ENZA, della quale apprezzo sempre l'aglianico Passione, mi invita un giovane produttore della prima cantina sulla sinistra entrando nella sala, si tratta di TOGNI REBAIOLI che dopo una bella discussione sulle differenze fra il vitigno Maestri coltivato nel bresciano rispetto al nostro Emiliano, mi presenta il suo Cavalier Enrico, cento per cento Merlot. Al naso emergono note ben chiare balsamiche, viola, mammola ed un intrigante eucalipto. In bocca entra bello gustoso e misurato nella frutta mantenendo una discreta eleganza degna del nome che porta e chiude con una adeguata persistenza che non molla la presa così facilmente. Bel prodotto, anche da accompagnare con piatti a base di carne rossa o primi piatti della cucina contadina.

Guadagno l'uscita e ripenso ai tanti esperimenti più o meno riusciti che ho assaggiato oggi, alle cantine che lavorano bene e a quelle che forse dovranno fare di più, alla bella vetrina che offre sempre la piazza di Milano al LIVE WINE che nella città più selettiva d'Italia resta un punto di uguaglianza e di confronto onesto e sincero. Come i suoi vini.

livewine2017milano

 

 

Editoriale-Amburgo. Spray al peperoncino e rischio di sterminio. Ma va là.. - Burro in fase discendente. -Emil Banca: 6.000 soci dicono di Sì alla fusione - Cereali e dintorni. A volte, quasi sempre, i Fondi ritornano. - Trattato UE-Canada: soddisfazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano - Barilla investe in Italia - La ricetta: Tagliatelle paglia e fieno "Andalini" con salsiccia di porcini. - "La Giovane", parte da un +12% di fatturato il programma di sviluppo della cooperativa parmense - Ismea, per la spesa alimentare lieve calo nel 2016 (-0,5%)

SOMMARIO Anno 16 - n° 7 19 febbraio 2017 -
1.1 editoriale
Amburgo. Spray al peperoncino e rischio di sterminio. Ma va là...
2.1 lattiero caseario
Burro in fase discendente.
3.1 Fusione emil banca e banco cooperativo emiliano
Fusione Emil Banca e Banco cooperativo emiliano: Ok da confcooperative Modena
3.2 Fusione bancaria emiliana
Emil Banca: 6.000 soci dicono di Sì alla fusione.
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Verso la stabilità dopo i dati USDA del 9 febbraio
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. A volte, quasi sempre, i Fondi ritornano.
6.1 Parmigiano Reggiano e CETA Trattato UE-Canada: soddisfazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano
6.2 made in italy Barilla investe in Italia
7.1 La Ricetta - preparata e mangiata La ricetta: Tagliatelle paglia e fieno "Andalini" con salsiccia di porcini.
8.1 Esempio di buona cooperazione "La Giovane", parte da un +12% di fatturato il programma di sviluppo della cooperativa parmense.
9.1 economia consumi Ismea, per la spesa alimentare lieve calo nel 2016 (-0,5%).
10.1 promozioni "vino" e partners
11.2 promozioni "birra" e partners

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20170219-cibus-cop

Domenica, 19 Febbraio 2017 08:59

Barilla investe in Italia

50 milioni di investimento e 60 unità lavorative in più Barilla amplierà il sito produttivo di Rubbiano di Solignano (Parma), inaugurato nel 2012 e che nel breve lasso di 4 anni ha prodotto un incremento del 45% di sughi pronti Barilla.

di Virgilio Parma, 16 febbraio 2017
A nemmeno cinque anni dall'inaugurazione dello stabilimento sughi in località Rubbiano di Solignano, realizzato con un investimento iniziale pari a 40 milioni di euro, i volumi di vendita dei sughi Barilla sono aumentati di oltre il 45% dal 2012 e è già giunto il momento di un altro investimento.
L'ampliamento annunciato da Barilla porterà lo stabilimento di Rubbiano a essere il più grande d'europa e uno dei più sostenibili al mondo. 50 milioni di investimento annunciati dai vertici della multinazionale di Parma che, a fine programma, vedrà introdotti altri 60 dipendenti.

UILA apprezza l'iniziativa di Barilla:
"Apprezziamo la scelta di Barilla di continuare a investire in Italia, nel parmense in particolare, valorizzando le filiere locali, dal pomodoro, al basilico, alle carni. Tracciabilità e qualità delle materie prime, trasparenza nei confronti del consumatore e valorizzazione del lavoro di qualità sono elementi su cui Barilla punta e che noi apprezziamo e condividiamo.
Con questo investimento Barilla conferma come sia ancora possibile investire in Italia, facendo della qualità del lavoro e delle produzioni l'elemento fondante del successo di un prodotto e di un marchio conosciuto e apprezzato in tutto il mondo".
Così il segretario nazionale della Uila-Uil Pietro Pellegrini commenta l'annuncio da parte di Barilla di un investimento per 50 milioni di euro finalizzato a raddoppiare la capacità produttiva dello stabilimento di Rubbiano (Pr), con un conseguente incremento occupazionale di circa 50-60 unità.

Dinamiche eterogenee con l'acquisto dei freschi in flessione del 4,8% e un trend positivo per i prodotti confezionati (+1,8%).

Dopo un 2015 in cui si era registrato un lieve recupero della spesa alimentare delle famiglie italiane, dalle elaborazioni Ismea emerge, nel 2016, una leggera contrazione su base annua pari allo 0,5%. I leitmotiv delle dinamiche continuano a essere la sobrietà negli acquisti, l'attenzione al risparmio e scelte guidate spesso da aspetti salutistici. La stagnazione dei prezzi al consumo, poi, letta insieme al calo in valore dello 0,5% della spesa familiare per beni agroalimentari, indica di fatto una flessione delle quantità acquistate.

Tendenza degli acquisti in valore negativa per i prodotti proteici (carni, salumi, uova e lattiero-caseari), mentre per le bevande, pressoché stabili su base annua, si registrano andamenti differenziati: positive le birre, tengono i vini, flessione di tre punti percentuali per le bevande analcoliche. Dei distinguo sono poi necessari fra "fresco sfuso" e "confezionato". Flessione della spesa per i prodotti freschi, che rappresentano poco meno del 40% del totale (-4,8% su base annua) alla quale hanno contribuito i forti cali di carne (-5,3%) formaggi (-6,3%) e salumi da banco (-9,6%), mentre i prodotti confezionati, con un'incidenza complessiva del 60% sul carrello della spesa, segnano, nel 2016, una dinamica positiva con un recupero dell'1,8% sui valori del 2015.

In modo trasversale, tra i comparti che hanno riportato un trend positivo di crescita della spesa, sia nel segmento del fresco che del confezionato, si ravvisano i prodotti ittici (+2,5%), la frutta (+2,2%) e alcuni prodotti da scaffale quali: aceto, zucchero e dolcificanti, cioccolata e altri snack. La spesa per ortaggi, invece, dopo la flessione del primo semestre (-1,8%), recupera e si riallinea ai valori del 2015 (-0,1%).
(Fonte Ismea 10 febbraio 2017)

Non ancora completa la tutela della Dop, ma passi in avanti sulle quote esportabili e sul freno all'"italian sounding". Un precedente importante per il Ttip

Reggio Emilia, 16 febbraio 2017

Soddisfazione, da parte del Consorzio del Parmigiano Reggiano, per l'approvazione del trattato commerciale tra Unione Europea e Canada (Ceta).
"Non spetta a noi entrare nel merito complessivo dell'intesa Il vantaggio per i nostri produttori - sottolinea il presidente del Consorzio, Alessandro Bezzi - ma il buon esito per i nostri produttori si riscontra su due fattori, ovvero sul raddoppio della quota dei formaggi comunitari esportabilii e, a maggior ragione, sull'avvio di nuovi meccanismi di protezione rispetto alle imitazioni e alle contraffazioni".
"Se si considera il fatto che il Canada sta già facendo segnare costanti e rilevanti aumenti delle importazioni di Parmigiano Reggiano (oltre il 12% nel 2016), è evidente - spiega Bezzi - che con la firma del trattato si potranno cogliere al meglio le opportunità commerciali che nel Paese nordamericano abbiamo costruito con forti azioni di comunicazione e, soprattutto, con accordi che hanno interessato le maggiori catene distributive canadesi".
"Il trattato commerciale - osserva Bezzi - non interviene in modo del tutto restrittivo sulle produzioni canadesi che si ispirano alla Dop originale (con l'uso, ad esempio, della denominazione "parmesan"), ma vieta di associarle ad elementi di "italian sounding" (il tricolore, città o monumenti italiani, ecc.) che risultano ingannevoli per i consumatori".
"Questo passaggio - sottolinea il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano - assume una straordinaria rilevanza anche come precedente in vista dell'auspicabile ripresa dei negoziati Ttip con gli Stati Uniti, dove questi fenomeni sono diffusissimi (ben più che in Canada) e, ingannando i consumatori, danneggiano i nostri produttori".
"In questa fase - conclude Bezzi - era comunque assai improbabile ottenere di più, e in attesa di sviluppi degli accordi che incidano maggiormente sulla tutela delle denominazioni, grazie al lavoro impostato con gli esportatori e con le catene distributive riteniamo si aprano comunque migliori spazi per l'affermazione del Parmigiano Reggiano sul mercato canadese".

(Fonte: Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Nonostante manchino elementi turbativi di mercato, sembra invece profilarsi una tendenza che replichi l'andamento dello scorso anno. Nessun imprevisto ma solo i Fondi d'investimento che, dopo avere ripreso in mano le redini del mercato, son tornati a farla da padroni.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 febbraio 2017
Potrebbe quindi delinearsi una situazione che ricalchi lo scorso anno quando il mercato iniziò un trend al rialzo da marzo a giugno basato solo su elementi di speculazione.
La base sembra cavalcare l'onda dell'ottimismo che intravede una ripresa Statunitense, almeno è quanto sta descrivendo l'andamento borsistico in costante crescita dalla elezione del nuovo presidente. A rafforzare il convincimento sono state anche le dichiarazioni della presidente della Federal Reserve che hanno dato un'ulteriore spinta verso l'alto dalle quotazioni spingendole ai valori di seguito riportati e riferiti alla chiusura di mercoledi scorso.
SEMI mar 1061,20 (+16,2) mag 1071,60 (+15,6) nov 1034.20 (+11,2)
FARINA mar 346,90 (+7,4) mag 351,10 (+7,2)
OLIO mar 32,94 (-0,20) mag 34,22 (-0,19)
CORN mar 378,60 (+4,4) mag 386,00 (+4,2)
GRANO mar 454,60 (+5,2) mag 468,20 (+4,6) lug 480,00 (+4,4)

Una fotografia apparentemente poco reale in virtù del fatto che non vi è penuria di merce e i consumi restano stabili.
Ma a questo scenario occorre aggiungere altri rischi concreti che potrebbero riflettersi sui nostri terreni. L'indebolimento dell'Euro con il rafforzamento del Dollaro e le incertezze stagionali sulla penisola che potrebbero evidenziare qualche sorpresa sui piani di semina, soprattutto nel campo maidicolo.

Le incognite che potrebbero intervenire da calmiere sono rappresentate da:
- capacità di stoccaggio dei prossimi raccolti cerealicoli;
- sui proteici i rischi potrebbero derivare da ipotesi di ritorsione paventate da alcuni Stati a seguito dell'atteggiamento protezionistico degli USA (vedi Messico che ha già iniziato a spostare il suo baricentro d'acquisto in campo dei cereali).

In questo scenario non è certamente facile muoversi, specie nel medio lungo termine.

Indicatori internazionali 16 febbraio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 688 punti, il petrolio è attorno a 53,0$/bar e l'indice di cambio segna 1,055.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Mercoledì, 15 Febbraio 2017 08:41

Burro in fase discendente

Un momento di pausa su tutti i fronti, fatto salvo il burro che sta aggiornando i listini al ribasso. Parmigiano Reggiano stazionario così come pure il Grana Padano.

di Virgilio Parma 15 febbraio 2017 -

LATTE SPOT Nessuna variazione rilevata alla borsa di Verona. A differenza delle due precedenti settimane anche il latte scremato pastorizzato estero, che aveva registrato sensibili aumenti, ha arrestato la tendenza ascendente. In sintesi il latte crudo spot nazionale ha visto confermare i listini veronesi tra 38,66 e 39,69€/100 litri latte. L'intero pastorizzato estero si è adagiato tra 35,57 e 36,60€/100 litri di latte così come lo scremato estero ha lasciato invariati i listini tra 18,63 e 19,67€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Prosegue ancora, per la quinta settimana consecutiva, la fase discendente dei listini del burro lasciando sul campo altri 5 centesimi. Un rimbalzo del 3% invece per la crema a uso alimentare, che a Milano quota 1,88€/Kg, mentre rimane ancorata tra 1,80 e 1,85 €/kg. la panna di centrifuga scaligera. Cede 5 centesimi anche il burro zangolato di Parma.

Borsa di Milano 13 febbraio: (-)
BURRO CEE: 3,83€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,98 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,88€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 2,68€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,88/Kg. (+)
MARGARINA gennaio 2017: 1,15 -1,21€/kg (+)

Borsa Verona 13 febbraio: (=):
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,80 - 1,85 €/Kg. (=)

Borsa di Parma 10 febbraio 2017: (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,33€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 7 febbraio 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,33 - 2,33 €/kg.

GRANA PADANO Restano ancora invariati i listini del Grana Padano DOP registrati alla borsa milanese.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,15 - 7,25 €/Kg.
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,85 -8,45 €/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO Fase di stabilità raggiunta anche dal Parmigiano Reggiano. I primi segnali, dopo una fase prepotente di ascesa avviata a metà dello scorso anno, si erano in parte manifestati nel corso della quarta settimana dell'anno mentre l'arresto definitivo si è evidenziato nel corso della quinta.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura: 9,70 - 10,20€/Kg.
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura: 10,85 - 11,40€/Kg.

(Per la Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

20170201-latte 

 

 

LOGO Mulino Alimentare 

 

Le stime USDA, pubblicate lo scorso 9 febbraio, hanno contribuito a imprimere un po' di stabilità ai mercati. Rimangono ancora incertezze relativamente alle campagne di semina del mais dovute essenzialmente a condizioni meteo sfavorevoli.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 febbraio 2017
Ormai sembrano scongiurati gli elementi più fortemente turbativi mentre cominciano a delinearsi all'orizzonte i presupposti per una maggiore stabilità delle quotazioni. Salvo imprevisti ormai, comunque la prudenza è d'obbligo, si potrebbero escludere forti escursioni verso il basso e i fondi sembrano tornati a avere ben salde le redini dei mercati.

Dati di stima USDA 9 febbraio 2017

20170213-USDA

Mercato dei cereali sufficientemente stabile. I cruscami potrebbero avere ultimato la loro corsa al ribasso. Ben tenuti invece i proteici così come pure il seme di soya e i sottoprodotti senza non manifestano particolari variazioni.

Per il mercato delle Bioenergie si segnala che la finestra di possibilità di acquisto sui mesi per i cruscami si è quasi conclusi, mentre si è di fatto aperto il mercato delle prenotazione delle aree a trinciato o a pastone e le richieste dei produttori sono più alte dello scorso anno.

Ancora incertezze sulla futura campagna di semina del mais che, come anticipato, potrebbe riservare qualche sorpresa. a seguito delle condizioni climatiche poco favorevoli.

Indicatori internazionali 13 febbraio 2017


l'Indice dei noli è stazionario a 702 punti, il petrolio è attorno a 54,0$/bar e l'indice di cambio segna 1,06387.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Editoriale-AAA vendesi anima, praticamente nuova, causa cessazione attività. Stop del "Parmigiano". Freddo e gelo riscaldano i prezzi: +20% a gennaio. Cereali e dintorni. La stabilità non è di questo periodo. La guida al testo unico della vite e del vino. Parma, Reggio e Modena leader nazionali per l'export agroalimentare. Ismea. DOP e IGP, traino dell'export Made in Italy, +9,6%.

SOMMARIO Anno 16 - n° 06 12 febbraio 2017
1.1 editoriale
AAA vendesi anima, praticamente nuova, causa cessazione attività.
2.1 lattiero caseario
Stop del "Parmigiano"
3.1 prezzi al consumo
Freddo e gelo riscaldano i prezzi: +20% a gennaio
3.2 anniversari
Ital-frutta di S. Felice compie 50 anni
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La stabilità non è di questo periodo
5.1 Parmigiano Reggiano Eventi Al neo Dottor Bottura una forma di Parmigiano Reggiano di 7 anni con dedica.
5.2 Vite e vino La guida al testo unico della vite e del vino
6.2 Emilia agroalimentare Parma, Reggio e Modena leader nazionali per l'export agroalimentare
7.1 economia e export agro-alimentare Ismea. DOP e IGP, traino dell'export Made in Italy, +9,6%.
8.1 promozioni "vino" e partners
9.2 promozioni "birra" e partners

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20170212-COP-Cibus-6

Inflazione, Cia: freddo e gelo hanno "gonfiato" i prezzi al supermercato, vegetali +20% a gennaio - (all'Istat arriva la conferma degli effetti del maltempo sui listini al consumo, con il carrello della spesa spinto in alto soprattutto dagli alimentari freschi)

Anche l'Istat certifica gli effetti al supermercato del "mix" drammatico di maltempo e terremoto, che a gennaio si è abbattuto sull'Italia provocando danni per 700 milioni di euro circa all'agricoltura tra coltivazioni distrutte, strutture aziendali crollate e soprattutto mancata commercializzazione. L'inflazione ha rialzato la testa spinta in alto proprio dai prezzi degli alimentari freschi, in primis degli ortaggi, che sono cresciuti del 14,3% rispetto a dicembre e addirittura del 20,1% su gennaio 2016. Così l'Ufficio Studi della Cia-Agricoltori Italiani sui dati diffusi nei giorni scorsi dall'Istituto nazionale di statistica.

Il gelo, ma anche gli aumenti dei costi energetici per il trasporto dei beni, hanno determinato notevoli aumenti dei prezzi sui banchi di frutta e verdura in queste ultime settimane. Molte produzioni di ortaggi e frutta sono state distrutte a causa del freddo eccezionale, ne consegue che la minore offerta dà adito a maggiorazioni – si spera sempre giustificate, commenta Cia -, anche in considerazione del fatto che il gelo ha colpito anche la produzione spagnola.

La gelata drammatica di inizio anno, dunque, ha penalizzato non soltanto gli agricoltori ma anche i consumatori. Freddo e neve hanno messo in ginocchio migliaia di imprese agricole soprattutto al Sud, dove si produce appunto il 61% degli ortaggi italiani e il 97% degli agrumi nazionali -spiega la Cia-. Produzioni intere falcidiate dalle gelate o bloccate nei magazzini aziendali per le cattive condizioni stradali, che hanno rallentato fortemente la circolazione dei tir e quindi le consegne di prodotti freschi lungo la filiera. Con conseguenze immediate sul rialzo dei prezzi al consumo. Una situazione peraltro, secondo gli esperti di mercato, destinata a protrarsi per alcune settimane, in considerazione del tempo necessario a recuperare le perdite produttive nelle zone colpite.

(CIA Reggio Emilia)

Domenica, 12 Febbraio 2017 09:26

Ital-frutta di S. Felice compie 50 anni

È una delle più importanti cooperative ortofrutticole non solo a livello modenese. Cinquant'anni fa - il 6 febbraio 1967 – nasceva a S. Felice sul Panaro la cooperativa Ital-frutta, oggi una delle più importanti realtà del settore ortofrutticolo non solo modenese.

Specializzata nella raccolta e commercializzazione di pomodoro, pere, cocomeri e meloni, Ital-frutta aderisce a Confcooperative Modena.
Furono 37 imprenditori agricoli di S. Felice, Medolla e Mirandola a costituire la cooperativa, che a inizio anni Settanta acquistò i terreni sui quali sorgono ancora oggi i capannoni per il ritiro e lo stoccaggio, via via ampliati. Negli anni Ital-frutta si è ingrandita anche attraverso l'incorporazione di altre cooperative, come la Finalfrigo di Finale Emilia (pere) e la Valle di Gavello (meloni e cocomeri).
Pesantemente colpita dal terremoto del 2012, la cooperativa ha speso complessivamente 12,3 milioni di euro per la ricostruzione degli immobili e l'acquisto di nuove attrezzature, impianti e macchinari. Oggi la cooperativa sanfeliciana ha 250 soci, un centinaio di addetti (stagionali compresi) e ritira 120 mila quintali di pere, 80 mila di cocomeri e meloni, 400 mila quintali di pomodoro; dallo scorso anno si è lanciata anche nella raccolta di ceci e fagioli borlotti per il consumo fresco.

Dal 2015 Ital-frutta è guidata da Diana Bortoli, prima donna eletta presidente di una cooperativa ortofrutticola modenese. È il sesto presidente nella storia di Ital-frutta. Il primo fu Attilio Gobbi, seguito da Camillo Bergamini, Ferrante Pezzini, Ermete Modena e Francesco Budri, che ha gestito la delicata fase della ricostruzione post sisma.

Ital-frutta, che fa parte dei consorzi Conserve Italia, Apo Conerpo e Alegra, è socia anche di Opera, la cooperativa nata il 29 maggio 2015 e che rappresenta la più importante realtà italiana specializzata nella pera.

Ital-frutta festeggerà il 50 esimo anniversario di nascita il 6 maggio quando, con la bella stagione, sarà più agevole aprire lo stabilimento ai soci, dipendenti e autorità.

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