Editoriale: - Umbri: pochi e per di più fasci-leghisti. -Lattiero caseario. Latte in leggera flessione, formaggi in caduta libera - Cereali, Mercati alla ricerca di fattori esterni. - Alimentare, Fatturato aumentato più nel Mezzogiorno che nel resto del Paese - Prezzo "a riferimento" del latte industriale - II quadrimestre 2018.-
SOMMARIO Anno 18 - n° 44 3 novembre 2019
1.1 editoriale
Umbri: pochi e per di più fasci-leghisti.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Latte in leggera flessione, formaggi in caduta libera
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Mercati alla ricerca di fattori esterni.
5.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 ambiente bonifica Consorzio della Bonifica Parmense: terminati i lavori di regimazione della strada Sarignana-Rusino
6.2 vegan day - le top ten Ecco la Top 10 delle città più vegan friendly d’Italia
7.1 ambiente e eventi Coopservice a Ecomondo: uniti per un mondo migliore
7.2 alimentare su e export Alimentare, Fatturato aumentato più nel Mezzogiorno che nel resto del Paese
9.1 latte Parmigiano reggiano Prezzo "a riferimento" del latte industriale - II quadrimestre 2018.
10.1promozioni “vino” e partners
11.1 promozioni “birra” e partners
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Il 1° novembre è il World Vegan Day - Secondo i dati Eurispes, il numero di italiani che nel 2018 dichiara di aver scelto di eliminare la carne dai pasti è pari al 7,3% della popolazione: il 5,4% degli italiani è vegetariano, mentre il restante 1,9% si dice vegano. La risposta del mercato al trend alimentare è immediata in molte città d’Italia. Bar, ristoranti e negozi non si lasciano scappare l’occasione ed adattano il menù per poter soddisfare le esigenze di questa nicchia di mercato: dalle merendine alle alghe fino alle patatine di cavolo fritto, nel Bel Paese non manca proprio nulla. Ecco perché Holidu, il motore di ricerca per case vacanza, ha voluto effettuare un’indagine per ricercare quali sono le 10 città più vegan friendly d’Italia. La classifica mostra quali sono le città con il più alto rapporto tra numero di abitanti e numero di bar e ristoranti in città offerenti un menu vegano o vegetariano.
La top 10 delle città più vegan friendly d’Italia
1. Bologna 4,13 ristoranti / 100.000 abitanti
Al primo posto in classifica, ecco una bella sorpresa: il capoluogo emiliano, terra del ragù, della mortadella e di tutte le prelibatezze culinarie possibili e immaginabili. Nonostante la sua tradizione decisamente non vegan, Bologna offre ai suoi cittadini e ai turisti la più ampia varietà di scelte vegetariane e vegane d’Italia, con ben 19 ristoranti in totale!
Botanica Lab €€€: In centro a Bologna ci sono ben due Botanica Lab, uno più indicato per un pranzo e l’altro per una pausa rilassante o una colazione. In questi due locali, dal menu completamente plant-based, la cucina vegana diventa creatività e sperimentazione, in un ambiente moderno e chic! Da provare: gli spring rolls vegan (5€). botanicalab.com
2. Piacenza 4,85 ristoranti / 100.000 abitanti
La medaglia d’argento se l’aggiudica un’altra città emiliana, Piacenza per l’esattezza, con un totale di 5 ristoranti esclusivamente vegan o vegetariani. Nonostante le prelibatezze piacentine, in cui la carne fa da regina, tra cui la trippa, il coniglio o lo stracotto, anche chi segue una dieta vegan troverà non solo pane per i propri denti...ma anche piatti deliziosi! Holidu GmbH Riesstr. 24 Elena Rita paolo, PR & Online Marketing Manager 80992 Monaco di Baviera E-Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Germania
Fala’feel €: Se si parla di cucina vegan, ma senza rinunciare al gusto, la scelta giusta sono i falafel! Le deliziose polpette di legumi, erbe e spezie, vengono servite anche a Piacenza, da Fala’feel. Qui sarà possibile gustarli in un wrap o in una bella piadina. Da provare il falafel sandwich (6€). facebook.com/falafeelveganfastfood
3. Firenze 4,73 ristoranti / 100.000 abitanti
Firenze si guadagna la terza posizione con 18 ristoranti vegan e vegetariani. Qui si celebra uno dei piatti toscani più conosciuti non solo in Italia ma anche internazionalmente: la fiorentina. La carne in generale è un ingrediente che non manca quasi mai sulle tavole toscane, un po’ come il vino, eppure c’è possibilità anche qui di degustare pietanze vegetariane e vegane!
Brac Libreria €: A due passi dall’Antico Vinaio, ecco una scelta decisamente più green! Brac è una libreria, un luogo d’incontro, di pensieri e di buon cibo...esclusivamente vegan e delizioso oltre misura. Qui sarà possibile mangiare primi, secondi e anche dolci, da provare il piatto unico da comporre con un’insalata, uno sfornato e un primo piatto (15€). libreriabrac.net
4. Vicenza 4,48 ristoranti / 100.000 abitanti
La città di Palladio si aggiudica il quarto posto in classifica, con un totale di 5 ristoranti. Vicenza è famosa in tutta Italia per alcune prelibatezze, come la sopressa vicentina o l’oca in onto, ma non si tira indietro neanche quando si tratta di piatti vegan. Chi si trova a visitare questa bellissima città veneta non resterà di stucco solo per l’architettura, ma anche per la varietà di piatti!
La Locanda del Gusto €€: A due passi dal centro storico, si trova la Locanda del Gusto, un ristorante vegan, piccolo e accogliente, dove in cucina ci si diletta con pasta di farina integrale, gnocchi, tortelli e dolci fatti in casa. Qui è possibile pranzare anche con l’amico fido! Da provare le lasagne vegetariane, si dice siano paradisiache! facebook.com/pg/locandadelgusto
5. Bergamo 4,13 ristoranti / 100.000 abitanti
Al quinto posto si trova Bergamo, in Lombardia, che offre un totale di 5 ristoranti esclusivamente vegetariani o vegan. Qui la cultura del cibo è un connubio tra tradizione e modernità: chi vorrà abbandonare i casoncelli alla bergamasca o la polenta, accompagnata con carne o formaggio, potrà infatti scoprire piatti decisamente deliziosi, senza abbandonare la propria dieta green.
Flower Burger €: Questa catena di fast food è presente in tante città in Italia, anche a Bergamo in pieno centro! Qui la carne viene sostituita da tofu, hamburger vegetariani e funghi, senza rinunciare a varianti coloratissime e gustose. Da provare è proprio il cherry bomb (9€), ripieno di pomodori confit e un burger di lenticchie e un bun fucsia molto instagrammabile! flowerburger.it
6. Monza 4,05 ristoranti / 100.000 abitanti
Per il sesto posto ci troviamo ancora in Lombardia, a Monza per l’esattezza, dove in totale i ristoranti vegan e vegetariani sono ben 5. Nonostante la prelibatezza dei piatti a base di carne della cucina monzese, tra cui il risotto con la luganega, chi vuole abbandonare i prodotti di origine animale nella propria dieta, non avrà alcun problema!
Kilometro Bio €€: Vicino al Duomo, in un cortiletto in pieno centro, si trova Kilometro Bio. Si tratta di un ristorante, che promette di “apparecchiare un angolo di felicità”, dove poter assaggiare piatti prelibati, 100% bio e vegan. La scelta è davvero difficile, tra primi piatti, spuntini e dolci, farsi consigliare dalla gentilissima proprietaria, Barbara, sarà d’obbligo! kilometro-bio.business.site Holidu GmbH Riesstr. 24 Elena Rita paolo, PR & Online Marketing Manager 80992 Monaco di Baviera E-Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Germania
7. Torino 3,51 ristoranti / 100.000 abitanti
Torino non è solamente una delle città con la più vasta offerta dedicata a turisti e cittadini vegani, è anche, a livello mondiale, una delle città più attive nella promozione della dieta vegetariana e vegana. Forse è proprio per questo che occupa la settima posizione nella Top 10 delle città più vegan friendly d’Italia, con un totale di 31 ristoranti.
Verdi d’Indivia €: Ecco una vera chicca vicino al Palazzo Reale di Torino. Verdi d’Indivia, oltre al simpatico nome, offre un’ampia scelta di piatti vegetariani e vegani, che cambiano ogni giorno! Tre scelte nel menù costano 7€ in totale, mentre la soddisfazione, che avrete in questo posticino accogliente non ha prezzo! facebook.com/pg/verdidindivia
8. Siracusa 3,29 ristoranti / 100.000 abitanti
All’ottavo posto ecco l’unica rappresentante della cucina isolana: Siracusa, che con un totale di 4 ristoranti porta alto l’onore della regione Sicilia in campo di dieta vegana. Qui le prelibatezze culinarie variano dal pesce fritto alla salsiccia al finocchio, anche se la scelta non manca per chi ha deciso di dire no agli alimenti a base di prodotti animali.
MOON €€€: Questo locale ad Ortigia è davvero unico nel suo genere. Qui i piatti vengono preparati sul momento e la musica dal vivo rende ogni pietanza ancora più saporita. Gli ingredienti utilizzati provengono da agricoltura bio e sono prevalentemente della zona, oltre a dolci, formaggi vegan, marmellate e pesti tutti di produzione propria! moonortigia.com
9. Modena 3,24 / 100.000 abitanti
Al penultimo posto torniamo in Emilia-Romagna, con Modena, che conta 6 ristoranti vegani o vegetariani in città. Qui dove la cucina emiliana trova espressione in pietanze tradizionalissime come i tortellini in brodo e lo gnocco fritto, anche i turisti vegan friendly potranno dare sfogo al loro amore per il cibo, in tanti ristoranti prelibati.
Bottega Vegana €€: Poco distante dall’Accademia si trova Bottega Vegana, che estende il concetto di cucina bio e green a colazione, pranzo e cena, ma senza rinunce! Qui le materie prime fanno da padrone in un mix tra cultura locale e rispetto per l'ambiente. Da provare i dolci di produzione propria, tra cui crostate (4,50€) e torte crudiste (5€). bottega-vegana.it
10. Ancona 2,97 / 100.000 abitanti
Chiude la Top 10 Ancona, con un totale di 3 ristoranti in totale. Città portuale e capoluogo delle Marche, qui la cucina a base di pesce è un must...oppure no? Sembrerebbe proprio che le cose siano cambiate e che mangiare vegan sia di moda anche ad Ancona! Rinunciare a fritti misti e baccalà non sarai mai stato più semplice.
Zazie €: Nel cuore del centro storico di Ancona si trova Zazie, che si definisce un “laboratorio creativo”, dove vengono creati snack e drink a base di verdura. Tra prelibati cereali, pasta integrale, birra e vini a km 0, qui la cultura culinaria marchigiana cambia davvero aspetto e diventa green e succulenta! lazazie.com/laboratori/ancona-corso-giuseppe-mazzini/ Holidu GmbH Riesstr. 24 Elena Rita paolo, PR & Online Marketing Manager 80992 Monaco di Baviera E-Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Germania
Riguardo a questo studio
I dati presentati in questa indagine sono stati raccolti in ottobre 2019 grazie a www.happycow.net , sito specializzato in alimentazione vegetariana e vegana. Per la classificazione delle città si è scelto di calcolare il rapporto tra il numero di abitanti di ogni città ed il numero di ristoranti esclusivamente vegani o vegetariani.
Per maggiori informazioni su Holidu, consulta il nostro sito www.holidu.it
Da Isca sullo Jonio (CZ) al “SANA” di Bologna, il pollo ed il tacchino vegetale 100% di Enzo Marascio in Fiera dal 6 al 9 settembre 2019
E’ un nuovo squisito alimento quello del ”pollo e tacchino vegetale al 100 %” soltanto a base di Muscolo di grano, cioè di un impasto esclusivo inventato e realizzato da Enzo Marascio a Isca sullo Jonio (CZ) con pregiato grano Cappelli, con legumi, erbe aromatiche e olio extravergine d’oliva.
La linea “Muscolo di Grano” di Enzo Marascio già comprende “Arrosti”, “Prosciutti”, “Fiorentine”, “Porchette”, che hanno caratteristiche salutari, in quanto privi di grassi saturi, con poche calorie e senza colesterolo, versatili nella preparazione, conservabili a lungo nelle apposite confezioni, adatti a tutti i palati in grado di convincere, per il loro aspetto e il loro gusto, anche i più convinti amanti della carne tanto da essere insignito in occasione di “Expo Milano 2015” del PREMIO OSCAR GREEN nella Cerimonia Ufficiale per “Innovazione e Sostenibilità” ovvero una eccellenza tutta italiana prodotta in Calabria, nel piccolo paese di Isca sullo Jonio.
E’ imminente. L’inventore del “Muscolo di grano”, dal 6 al 9 settembre 2019 in occasione del SANA di Bologna (fiera internazionale della gastronomia salutare) presenterà la sua ultima invenzione: “IL POLLO E TACCHINO VEGEALE 100%”. Si chiama così per ricordare nel nome una tradizione alimentare abituale ed anche perché il Grano ha dimostrato di avere “pelle e striature muscolari” tanto da ripetere loro buon gusto in modo naturale, elaborato nelle proporzioni tra gli ingredienti con una innovativa tecnica artigianale di lavorazione.
Il prodotto ha la consistenza della carne di pollo e di tacchino (pur essendo completamente vegetale), e quindi in grado di soddisfare pienamente il palato e l’occhio di coloro che mangiano carne di pollo o di tacchino specie in America, a novembre, in occasione della Festa del Ringraziamento, oltre che le esigenze di Vegetariani e Vegani.
Il risultato è straordinario: questo prodotto ha l’attrattiva della carne di pollo e di tacchino, per aspetto, consistenza e gusto, e tutti i pregi di un alimento vegetale. Il Muscolo di Grano è davvero unico ed imitato persino dalle multinazionali del settore essendo il cibo del futuro. E’ una preparazione alimentare proteica, ma esclusivamente vegetale, è priva di grassi saturi e di colesterolo, con poche calorie (140-150 kcal per ogni 100 grammi di prodotto), ma soprattutto ha un’importante componente aminoacidica, dato che contiene tutti e 8 (otto) gli aminoacidi essenziali (non sintetizzabili dall’organismo e dunque da assumere esclusivamente con gli alimenti). Inoltre è ricco di ferro (mg.2,57), zinco (mg. 2,21), potassio (mg. 76,27), calcio (mg.18,57), magnesio (mg.20,12). Si tratta perciò di un mix nutrizionale veramente interessante e completo proveniente da agricoltura biologica certificata.
Dal 06 al 09 settembre 2019 verrà quindi offerto all’SANA di Bologna PAD 30 – STAND E65, un assaggio a base di questo ultimo prodotto proveniente da Isca sullo Jonio: IL POLLO e TACCHINO VEGETALE 100% come si potrebbe vedere in Gastronomia. In esposizione, durante la manifestazione, si potranno degustare diversi altri piatti a base di “Muscolo di grano con tanto di cotenna, pelle e muscoli e l’incontro sarà anche un’occasione per illustrare il progetto alimentare innovativo, la sua genesi e i suoi obiettivi.
Nel laboratorio di Isca Marina (a poche decine di metri dalla statale jonica 106) chiunque può andare a vedere come viene prodotto il “Muscolo di Grano” nelle sue innumerevoli forme gastronomiche. Enzo Marascio inoltre farà vedere come accoglie le scolaresche nella sua fattoria didattica. Info www.muscolodigrano.com – tel 348 7121358 - mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. solo per appuntamento.
Tutta la bontà del cioccolato per una ricetta golosa e senza sensi di colpa: ecco come preparare la Torta pere e cioccolato, perfetta per vegani ma anche per intolleranti a uova e lattosio
Di Chiara Marando -
Mercoledì 14 Febbraio 2018 -
Il giorno di San valentino è arrivato e lo sappiamo che si tratta di una festa commerciale. Sappiamo anche che l’amore andrebbe festeggiato tutti i giorni e che questa, come altre ricorrenze, è nata per assecondare lo spirito consumistico della nostra società. Ecco, fatta questa premessa ormai noiosa, la mia risposta è che non c’è mai abbastanza romanticismo, ma soprattutto che ogni scusa diventa buona per preparare una torta al cioccolato.
Quindi, guardiamo il lato goloso della festa e approfittiamone per cimentarci in qualcosa di godereccio da gustare in coppia ma anche da soli. Insomma, un dolce per tutto l’anno.
Quella che vi propongo è una Torta di cioccolato e pere ma senza uova, latte e burro. Insomma, ad ogni fetta qualche senso di colpa in meno. E poi è adatta anche per chi ha intolleranze al lattosio.
Ecco come prepararla!
Ingredienti:
150g di zucchero
220g di farina
50g di cacao amaro
1 bustina di lievito per dolci
250g di acqua
50g di olio di semi
1 cucchiaio di miele
70g di gocce di cioccolato
2 pere
1 limone
1 cucchiaio di zucchero
Preparazione:
Per prima cosa dovete sbucciare le pere e tagliarle a pezzi grossolanamente; mettetele in una ciotola, irroratele con il succo del limone e cospargete con il cucchiaio di zucchero; mescolate e lasciate riposare.
Nella planetaria, o in una terrina, versate farina, lievito, cacao amaro, zucchero e amalgamate il tutto brevemente. Unite il cucchiaio di miele, l’acqua, l’olio e mescolate gli ingredienti. Infine, aggiungete le gocce di cioccolato e le pere sgocciolate – è importante eliminare il liquido – continuando a mescolare per poco tempo.
Rivestite uno stampo con carta da forno, oppure usate uno di quelli in silicone (per chi non teme latticini o derivati, si può anche imburrare e infarinare) e versatevi l’impasto.
Infornate a 170° in forno statico per 40 minuti. La torta dovrà risultare leggermente umida, quindi attenzione alla cottura.
L'ormai nota "Pentola Magica" cambia gestione e diventa 2.0: è Catia la nuova padrona di casa e la sua filosofia è quella di proporre piatti sani, cucina naturale ma anche tradizione parmigiana e salentina, per portare un po' delle sue radici a Parma.
Articolo di Chiara Marando – Foto Francesca Bocchia
Suona alle 5,30 ogni mattina la sveglia di Catia, le cose da fare sono tante. Lo sono sempre state, già da quando lavorava al bar, ma oggi la sua vita è cambiata. Oggi ha scelto di realizzare un piccolo sogno e rilevare una bottega dedicata al cibo sano, quello preparato con materie prime scelte accuratamente ed esaltate nella loro semplicità.
Una sfida che Catia affronta con il coraggio di chi si lascia trasportare dall'istinto, dalle decisioni prese d'impulso che vengono dal cuore. Perché a volte bisogna lasciar fare al destino ed alle emozioni. Ed ora eccola a gestire la "La Pentola Magica 2.0", evoluzione del negozio già conosciuto dai molti amanti della cucina naturale a Parma.
Perché evoluzione? Semplicemente per la selezione più ampia di piatti che ogni giorno arricchiscono la vetrina di chi desidera un pasto saporito ma sano. Non più soltanto cucina vegana, ma anche l'influenza della tradizione parmigiana con tortelli e arrosti, nella versione con carne bianca, e di quella pugliese, o meglio salentina, con cui Catia è cresciuta.
Originaria di Lecce, ha imparato a destreggiarsi tra i fornelli dalle donne della sua famiglia, osservando i movimenti esperti di nonna e mamma che le hanno trasmesso i segreti, la capacità e la passione per la tavola. Ecco quindi che alla "La Pentola Magica 2.0" arrivano le orecchiette con le cime di rapa ed il ragù è fatto con la ricetta della sua terra, ma l'intenzione è quella di introdurre anche gli sfiziosi Rustici – fagottini di pasta sfoglia ripieni con besciamella, mozzarella e pomodoro – e i golosi Pasticciotti, ovvero tortine di pasta frolla ripiene di crema cotta con un tocco di amarena.
Tra i piatti veg, non possono mai mancare due must come il Tortino di miglio con lenticchie rosse e la Zuppa con avena, cicerchie, lenticchie, verdure e farro. Poi contorni di stagione preparati in base a quello che offre il mercato alla mattina, con prodotti freschissimi e selezionati personalmente da Catia.
La vera novità è l'aperitivo della domenica sera a base di Torta Fritta, simbolo della tradizione parmigiana più pura, accompagnata da Culaccia, Spalla Cotta e Prosciutto Crudo. A partire dalle 18, quindi, fauci spalancate e pronte a salutare il weekend con gusto.
Mentre parlo con Catia leggo nei suoi occhi un misto di gioia, timore per un'avventura nuova ed entusiasmante che inizia, e tanto fermento. La filosofia è quella di offrire un momento di piacere sano da assaporare sul posto, una pausa pranzo piacevole e completa, ma anche da portare a casa per una cena diversa. Già, perché "la Pentola Magica 2.0" consegna a domicilio e prepara su ordinazione quello che più vi è piaciuto. Questo, ovviamente, significa che ci si deve prendere il tempo di provare tutti i piatti e farsi ispirare giorno dopo giorno.
La Pentola Magica 2.0
Via Egidio Pini 57/A
43126 Parma
0521 992249
Se amate cucinare e siete golosi, allora prendetevi un pochino di tempo per provare a preparare questa soffice Torta all’arancia in versione vegana: priva di uova, latte e burro per un peccato di gola senza di colpa
Di Chiara Marando -
Giovedì 18 Gennaio 2018 -
Una delle cose che preferisco dell’arte culinaria è la sua forza rigenerante e creativa, quell’energia rilassante che riesce a tranquillizzare ma anche a stimolare la fantasia. Inutile e controproducente usare la fretta, serve prendersi il tempo giusto e prestare attenzione. C’è chi segue le ricette e chi si lascia ispirare dagli ingredienti presenti in dispensa. Io amo entrambe le soluzioni, dipende dal tipo di preparazione.
Ma la Torta all’arancia in versione vegana, senza latte, uova e burro, è il risultato di un istinto goloso ispirato da una ricetta scovata online. La base è veg ma, per chi desidera arricchirla è possibile aggiungere gocce di cioccolato fondente o bianco.
Prepararla è semplicissimo: una torta soffice, delicata e saporita che ricorda il sapore delle ciambelle fritte...ma completamente “healthy”.
Ecco come prepararla!
Ingredienti:
50 g di zucchero
200 ml acqua tiepida
200 ml succo di arancia fresca
100 ml di olio di semi di arachidi
300 g di farina 00 o Manitoba
buccia grattugiata di 1 arancia
Cannella (opzionale)
1 bustina di lievito per dolci
Per la glassa
zucchero a velo
succo di arancia
Preparazione:
Aiutandovi con le fruste elettriche mescolate zucchero, acqua calda e succo d'arancia, quindi aggiungete 100 ml di olio e la cannella continuando a mescolare.
A poco a poco unite la farina setacciata fino ad ottenere un composto liscio e senza grumi, aggiungetevi la buccia grattugiata dell'arancia ed il lievito setacciato.
Versate l'impasto in uno stampo da 22 cm (da ciambella o da torta) imburrato e fate cuocere in forno statico preriscaldato a 170° per 40 minuti circa.
Verona, 25 agosto 2016). Nell'ultimo biennio il latte alimentare di origine animale ha segnato un calo di vendite del 9,4% in quantità e dell'8,9% in valore, mentre è volata la domanda dei latti arricchiti (+11,8% in valore) e di quelli vegetali, che hanno aumentato i propri ricavi addirittura del 32,2%.
Lo dice un'indagine, in parte pubblicata oggi dal settimanale L'Informatore Agrario, realizzata dagli economisti dell'Università di Padova Vasco Boatto e Cristian Bolzonella, condotta su un campione di 540 punti vendita della gdo italiana.
Secondo gli esperti, il trend positivo dei latti alternativi non accenna a diminuire nonostante il costo quasi doppio rispetto al prodotto tradizionale: il latte di origine vegetale ha infatti registrato tra il 2014 e il 2015 un prezzo medio di poco più di 2 euro al litro, con una differenza massima rispetto a quello animale di 0,92 euro al litro.
Soia e riso puri o abbinati ad altri vegetali rappresentano, secondo l'articolo de L'Informatore Agrario, una opportunità importante per l'economia agroalimentare italiana e un'exit strategy per rispondere alla crisi del lattiero.
Cucina vegana e corretti stili di vita collegati ad un'alimentazione sana per una delle manifestazioni etiche a portata di bambino più grandi d'Europa. Si è conclusa ieri con successo la 3° edizione di Parma Etica Festival. Quattro giorni di conferenze, laboratori, musica e documentari che hanno animato il Parco Eridania.
Workshop gratuiti sulla sostenibilità con tematiche quali l'ambiente e la salute. Protagonisti gli animali e largo spazio al mondo dei bambini; prezioso presente da cui partire. Quattro giorni di laboratori gratuiti di cucina naturale, danza, arte circense e giochi didattici per sensibilizzarli ad uno stile di vita etico, rispettoso di tutte le forme viventi e dunque, sostenibile.
Tutte le foto di Francesca Bocchia nella galleria in fondo alla pagina