Verona, 25 agosto 2016). Nell'ultimo biennio il latte alimentare di origine animale ha segnato un calo di vendite del 9,4% in quantità e dell'8,9% in valore, mentre è volata la domanda dei latti arricchiti (+11,8% in valore) e di quelli vegetali, che hanno aumentato i propri ricavi addirittura del 32,2%.
Lo dice un'indagine, in parte pubblicata oggi dal settimanale L'Informatore Agrario, realizzata dagli economisti dell'Università di Padova Vasco Boatto e Cristian Bolzonella, condotta su un campione di 540 punti vendita della gdo italiana.
Secondo gli esperti, il trend positivo dei latti alternativi non accenna a diminuire nonostante il costo quasi doppio rispetto al prodotto tradizionale: il latte di origine vegetale ha infatti registrato tra il 2014 e il 2015 un prezzo medio di poco più di 2 euro al litro, con una differenza massima rispetto a quello animale di 0,92 euro al litro.
Soia e riso puri o abbinati ad altri vegetali rappresentano, secondo l'articolo de L'Informatore Agrario, una opportunità importante per l'economia agroalimentare italiana e un'exit strategy per rispondere alla crisi del lattiero.