Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Vigatto hanno concluso una complessa investigazione che, sulla base degli elementi fin qui raccolti e fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, ha portato alla denuncia di un 40enne ritenuto il presunto responsabile del reato di truffa.
Negli ultimi anni il mercato assicurativo si è spostato sempre più verso il digitale, offrendo ai consumatori la possibilità di stipulare polizze comodamente da casa. Purtroppo questo sviluppo ha anche aperto la strada a nuove forme di truffa. Tra le truffe più diffuse c’è quella delle false assicurazioni online, un fenomeno in crescita che mette a rischio i consumatori sia finanziariamente che legalmente. Il modus operandi è piuttosto semplice: chi cerca un’assicurazione auto conveniente si imbatte in un sito che offre prezzi competitivi. Questo sito può sembrare vero, con grafiche professionali e descrizioni dettagliate delle polizze. In alcuni casi i truffatori creano anche profili sui social network per dare un ulteriore senso di autenticità.
Grazie all’intervento tempestivo dei Carabinieri, sono stati recuperati e restituiti alla vittima oltre 4.500 euro sottratti con un bonifico fraudolento. Bloccate in extremis altre 9 operazioni sospette, per un totale di più di 46.000 euro.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Fontanellato hanno concluso una rapida e approfondita indagine che ha portato alla denuncia alla Procura della Repubblica di Salerno di una donna italiana di 32 anni, residente in Puglia. La donna è ritenuta, allo stato attuale delle indagini, la presunta responsabile di una truffa consumata a su internet ai danni di un 54enne di Noceto.
Importante risultato giudiziario: archiviazione per truffa e assoluzione per ingiuria. Decisiva la competenza dell’Avv. Emanuela Rijllo.
Il venditore di Felino, si è fatto convincere a versare 240 euro per la prenotazione della bisarca, il mezzo che avrebbe dovuto caricare e spedire la moto all’acquirente. Tuttavia, quest’ultimo si è immediatamente reso irreperibile, facendo scattare il sospetto di una truffa. Grazie a un’attenta attività investigativa, i Carabinieri sono riusciti a risalire all’identità del presunto truffatore, un giovane già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici legati a reati simili.
La Polizia di Stato di Modena ha denunciato in stato di libertà due cittadine rumene di 25 e 28 anni, già note alle Forze dell'ordine, per il reato di tentata truffa in concorso.
a truffa dello “spoofing” è un nuovo modo che hanno i truffatori di agire per mettere le mani sui soldi del malcapitato di turno. In pratica, il criminale attraverso l’utilizzo del web e di raffinate tecnologie camuffa il numero facendo sembrare che la chiamata possa arrivare dalla propria banca, da un amico di istituti di credito, assicurazioni, enti governativi.
Attraverso l’analisi scrupolosa delle utenze telefoniche e grazie alla collaborazione con l’istituto bancario coinvolto, i Carabinieri hanno ricostruito la dinamica del reato riuscendo ad identificare il presunto responsabile della truffa.
Un 54enne straniero paga 300 euro come acconto per l’acquisto di un ponteggio industriale trovato su internet. I Carabinieri della Stazione di Sala Baganza, a seguito delle indagini, denunciano le due presunte responsabili.