Era ricercato da un paio di settimane il 29enne straniero ritenuto il presunto responsabile di un tentato omicidio a seguito di rapina, commesso alla fine del mese di maggio 2024 a Bergamo.
Una pattuglia dei Carabinieri di Parma Oltretorrente, all’una di notte lo ha notato camminare a piedi in via Volturno. Alla vista dell’auto di servizio il 29enne si è dato alla fuga, in direzione di via Abbeveratoia, dove dopo un breve ma intenso inseguimento è stato fermato. Accompagnato in caserma e sottoposto a fotosegnalamento è risultato ricercato per tentato omicidio e rapina commessa a fine maggio 2024 a Bergamo, in danno di un connazionale. Al termine delle operazioni il 29enne è stato condotto in carcere a disposizione dell’A.G. bergamasca.
Nella serata del 2 febbraio 2023, la Squadra Mobile di Modena, coordinata da questa Procura della Repubblica, ha proceduto al fermo di indiziato di delitto per il reato di tentato omicidio aggravato nei confronti di un cittadino di nazionalità marocchina, irregolare e senza fissa dimora, in danno di un suo connazionale.
I due, entrambi di origine rumena, si erano conosciuti su un sito di incontri, ma poi l’uomo è diventato aggressivo e la ragazza, residente a Carpi, ha annullato l’appuntamento galante. Lui, allora, ha preso un treno armato di coltello, ma un passeggero minorenne ha intercettato una sua conversazione al telefono e ha avvertito le forze dell’ordine, che lo hanno atteso in stazione.
Polizia Di Stato: arrestato 25enne per danneggiamento aggravato, per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale e tentato omicidio
L’uomo si è presentato spontaneamente alla caserma dei carabinieri di Maranello autodenunciandosi per aver ucciso la donna. Fortunatamente, la 33 enne era solo ferita ed è stata trasportata all’ospedale dove è stata operata. Per lei venti giorni di prognosi. L’uomo, invece, è stato portato nel carcere di Sant’Anna.
Alle primissime luci dell’alba, la Polizia di Stato di Modena ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 17 ottobre 2020 dal G.I.P. del Tribunale di Modena, nei confronti di un 53enne italiano e dei suoi due figli, rispettivamente di 30 e 24 anni.
I tre sono ritenuti responsabili in concorso del tentato omicidio, aggravato dalla circostanza della finalità di discriminazione ed odio razziale, di un 22enne, originario del Burkina Faso, residente a Modena, in attesa di rinnovo del permesso di soggiorno.