Grazie Fedez e grazie Parma! Precisazioni del Comune sul concerto. Il Comune di Parma, a seguito del concerto di Piazza Garibaldi che ha aperto il 2018, intende porgere i più sentiti ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito alla manifestazione.
Si è trattato di una festa che ha visto persone di tutte le età, tanti giovanissimi e tante famiglie, ritrovarsi nel cuore della città allo scoccare della mezzanotte. L'evento è stato reso possibile grazie all'impegno e alla professionalità dei servizi Cultura, Polizia Municipale, Mobilità e Comunicazione e di tutte le altre strutture del Comune di Parma coinvolte, oltre alla decisiva collaborazione della Prefettura, della Questura, dei Vigili del fuoco, del personale del 118 dell'Azienda Ospedaliera, dell'AUSL, della Protezione Civile che si sono adoperati per rendere il Capodanno di Parma all'altezza delle più importanti città italiane.
Il concerto è stato anche la prima occasione, per la città, di rodare una macchina complessa, che ha risposto in modo ineccepibile ai criteri di safety e security imposti dalle nuove norme per la sicurezza emanate a seguito dei tragici fatti avvenuti nella scorsa primavera in Piazza San Carlo a Torino.
La cittadinanza ha dimostrato senso civico e un alto rispetto delle regole necessarie a realizzare manifestazioni di questo tipo. Se tutto si è svolto nel migliore dei modi lo si deve anche alla sinergia tra i meccanismi di controllo ed il corretto comportamento degli spettatori.
Per quanto riguarda i numeri dell'affluenza, si tiene a precisare che il pubblico si è riversato in Piazza Garibaldi in maniera massiccia in prossimità della mezzanotte e pertanto – al fine di facilitare l'accesso delle persone che erano state perquisite e contate con i contapersone manuali alle barriere di prefiltraggio – si è consentito di accedere all'area del concerto passando anche per i corridoi laterali alla struttura che registrava automaticamente gli ingressi. Questa la ragione della discrepanza tra le persone evidenziate dal tabellone luminoso e quelle realmente presenti, che, secondo le stime, sono state circa 8.000.
Peraltro, guardando le numerose fotografie della piazza, scattate dalla stampa, dagli addetti e dal pubblico, e considerando che la superficie calpestabile della piazza (esclusi i dehors, la statua di Garibaldi, l'edicola e le zone transennate) è di 5.200 metri quadri, il dato dei 5.300 spettatori è evidentemente un dato errato.
Se così fosse stato, avremmo avuto circa uno spettatore per metro quadro e, di conseguenza, la piazza mezza vuota. Le immagini testimoniano, in modo inequivocabile, l'esatto contrario.
(Immagine - Comune di Parma )
In caso di arresto cardiaco un'App avvisa la rete dei defibrillatori, mettendo in allarme il più vicino.
Pochissimi minuti, spesso anche solo una manciata di secondi può fare la differenza in caso di arresto cardiocircolatorio. Ecco perché la nuova applicazione per telefoni cellulari che mette in rete i defibrillatori semi-automatici può aiutare la vita. Defibrillare entro 3-5 minuti dall'inizio dell'arresto può consentire, infatti, la sopravvivenza del paziente nel 50-70% dei casi.
Con un clic gli operatori del 118 allertano l'apparecchio defibrillatore e la persona che lo sa usare e lo invitano a correre sul posto. Sempre grazie alla applicazione sul telefono, si consente agli operatori del 118 che rispondono alla chiamata di individuare con estrema precisione dove si trova la persona in crisi, elemento di particolare efficacia nei casi di grande ansia o di incertezza sull'indirizzo di chi sta male.
Il sistema, di particolare utilità per tutto il mondo dello sport, nasce grazie al progetto regionale "defibrillazione precoce territoriale" con un utilizzo rapido e diffuso dei defibrillatori semiautomatici ed è realizzato dal Sistema 118 grazie a un finanziamento della Regione di 127mila euro, cui se ne aggiungono altri 30mila dalla Fondazione del Monte.
"Nel panorama nazionale, questa è la prima App integrata con il Sistema 118 attivo a livello regionale - sottolinea Antonio Pastori, dirigente infermieristico della Centrale Emilia ovest e coordinamento rete 118 regionale - Siamo quindi molto orgogliosi perché è uno strumento salvavita che non sostituisce il 118 ma entra a tutti gli effetti nella catena del soccorso e consente di velocizzarlo".
Ecco come funzionano il progetto e la App
Una persona è colta da malore, i presenti chiamano il 118. Sugli smartphone delle persone che collaborano al progetto -i DAE First Responder- arriva una notifica, con cui si avvisa che la Centrale Operativa 118 ha registrato un probabile arresto cardiocircolatorio nelle loro vicinanze. I componenti del gruppo aprono la App e visualizzano le informazioni di base, quali la propria distanza dall'evento e dal defibrillatore. Per confermare alla Centrale Operativa 118 la propria disponibilità a intervenire, basta premere sul display "Posso intervenire" senza eseguire alcuna chiamata. Il sistema accetta la disponibilità e guida la persona fino al luogo dell'evento e lo indirizza passo a passo. Una volta raggiunta la persona che sta male, sempre in contatto telefonico con l'operatore del 118, eseguirà le operazioni di soccorso.
L'applicazione è scaricabile per qualsiasi smartphone da Playstore o Itunes.
(fonte - Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma)
Questura di Parma - l'impegnativa giornata della Polizia di Parma. Una signora Anziana derubata e Furti in abitazioni, all'Oviesse e al Bricoman.
DONNA ANZIANA DERUBATA
Nella giornata di ieri, alle ore 18.20 circa, equipaggio di questo Ufficio interveniva in Via Emilia est, 140 per donna anziana derubata.
La richiedente riferiva che poco prima, rientrando in condominio, veniva avvicinata e seguita da una donna, che le si presentava come amica di sua sorella, donna della quale riferiva nome e cognome, corrispondenti al vero. La donna, poi, giovane alta circa 160/170 cm. di carnagione chiara e corporatura robusta, viso rotondo e zigomi molto marcati, truccata in maniera vistosa, aggiungeva, in perfetto italiano, di avere necessità di lasciare in custodia all'anziana dei propri oggetti in oro, non sapendo dove custodirli causa trasloco.
L'anziana confusa dalle dichiarazioni della donna, le permetteva l'accesso in casa, nonché di rovistare nei cassetti della camera da letto, condotta agita con la scusa di ricercare un luogo sicuro dove custodire i propri gioielli.
Poco dopo la donna anziana si ritrovava sola in casa accertando che le era stata asportata una catenina in oro con piccolo brillante.
FURTI IN ABITAZIONE
Nelle giornate scorse gli equipaggi hanno effettuato interventi per diversi sopralluoghi di furto in ambito cittadino come di seguito riportato:
h. 19.05 Via Rosa Gertrude Orzi, 3; la richiedente riferiva che poco prima, facendo rientro in abitazione unitamente al coniuge – posta al piano terra - notava nella camera da letto un uomo che rovistava all'interno dell'armadio e per lo spavento iniziava ad urlare.
Il ladro, vistosi scoperto, correva verso il salone dell'abitazione e con un balzo usciva dalla finestra atterrando in cortile, dove scavalcata una recinzione, si dirigeva di corsa in strada dove veniva visto salire - dal marito della richiedente che nel frattempo si era precipitato fuori dall'abitazione nel tentativo di bloccarlo – a bordo di atv Fiat Punto di colore scuro con la quale si dava alla fuga. Da una prima verifica nulla sembrava essere stato asportato.
Sul posto nessuna traccia utile per eventuali sviluppi investigativi.
h. 19.30 Via Ricasoli, 8; il richiedente riferiva che alle ore 19.00, facendo rientro in casa, abitazione che aveva lasciato alle ore 11.00 precedenti, notava il portoncino aperto e una volta all'interno una finestra di servizio forzata e danneggiata.
La pattuglia accertava come fossero state messe a soqquadro tutte le camere da letto senza apparentemente asportare nulla, anche in considerazione di un precedente furto patito dal richiedente, circa 40 giorni prima.
Sul posto nessuna traccia utile per eventuali sviluppi investigativi.
1 INDAGATO STRANIERO PER FURTO PRESSO BRICOMAN
Nella mattinata di sabato 16 dicembre u.s., personale dipendente interveniva in Via Bertolucci presso l'esercizio commerciale denominato BRICOMAN, in quanto un addetto alla vigilanza aveva sorpreso una persona a rubare della merce.
Nello specifico si accertava come un cittadino moldavo S.I. classe 1985, incensurato, residente in città, dopo aver girovagato per diverso tempo tra le corsie ed i vari espositori, raggiungeva le corsie dedicate al reparto elettricità prelevando ed occultando sulla propria persona e nella borsa che aveva al seguito diverse confezioni di prese elettriche.
Il giovane successivamente si recava alle casse pagando altri articoli per un valore di soli 28,00 euro circa.
Una volta all'uscita il giovane veniva fermato e nonostante venisse invitato a mostrare quanto aveva occultato, lo stesso si rifiutava fino all'intervento della pattuglia; solo a quel punto si accertava che il giovane aveva occultato sulla propria persona diverse confezioni di prese elettriche del valore di circa 95,00 euro.
Giovane indagato e merce restituita agli aventi diritto.
2 INDAGATI STRANIERI PER FURTO PRESSO OVIESSE
Nella mattinata di ieri, personale dipendente interveniva in Via S. Pellico, 20 presso l'OVIESSE del centro commerciale denominato PANORAMA in quanto un addetto alla vigilanza aveva sorpreso due persone a rubare dei capi di abbigliamento.
Nello specifico si accertava come 2 cittadini ghanesi B.K, classe 1979, con a carico un piccolo precedente di polizia, residente a Langhirano (PR) e S.E.K., classe 1980, incensurato, domiciliato in città, dopo essere entrati all'interno dell'OVIESSE, venivano visti prelevare – dall'addetto alla vigilanza, 2 paia di pantaloni ciascuno.
Poiché gli stessi risultavano occupati, i due giovani cercavano di mettersi in disparte e contestualmente vedevano visti strappare le placche antitaccheggio poste a protezione dei capi di abbigliamento.
Entrati quindi in due distinti camerini i due ne uscivano poco dopo senza apparentemente avere al seguito alcun capo di abbigliamento.
L'addetto alla vigilanza, portatosi immediatamente preso i camerini poteva riscontrare che all'interno non vi era nessun capo di abbigliamento, sospettando quindi che i 2 stranieri li avessero occultati sulla propria persona, dopo aver lasciato in terra, danneggiate, le rispettive placche antitaccheggio.
Uscita dal negozio i due soggetti venivano fermati e contestualmente veniva chiamato il 113. Vistisi scoperti, i due ghanesi restituivano spontaneamente 2 paia di pantaloni ciascuno, che avevano occultato indossandoli uno sopra l'altro e sotto a quelli a loro già in uso.
La merce restituita risultava irrimediabilmente danneggiata e quindi non più rivendibile.
Soggetti indagato per furto aggravato in concorso.
Oltre 280.000 articoli pericolosi o con false etichettature sequestrati dalla Guardia di Finanza di Bologna tra cui, migliaia di giocattoli e addobbi natalizi. Questo il bilancio di un duplice intervento effettuato dai Finanzieri del II Gruppo di Bologna che hanno individuato due esercizi commerciali all'ingrosso situati rispettivamente a Bologna e Castelmaggiore (BO), gestiti da due imprenditori di origine cinese, dove venivano venduti migliaia di prodotti senza alcuna indicazione circa i dati dell'importatore, la presenza di materiali o sostanze pericolose, le modalità di smaltimento e, non da ultimo, le precauzioni d'uso di sicurezza.
Ingente inoltre il sequestro di materiale elettrico e di dispositivi elettronici, anche per la cura della persona, tutti articoli sprovvisti della etichettatura di conformità oltreché della certificazione della qualità del prodotto.
Diverse le irregolarità riscontrate dai militari della Guardia di Finanza: violazione delle norme in materia di sicurezza dei giocattoli, false certificazioni di conformità e violazioni al codice del consumo.
Entrambi i soggetti sono stati segnalati alla Camera di Commercio di Bologna per le relative sanzioni amministrative. L'operazione rientra nel quadro di un più ampio piano di intensificazione dei controlli in materia di sicurezza prodotti in vista dell'approssimarsi delle festività Natalizie, finalizzato al monitoraggio nell'intera provincia degli esercizi commerciali che pongono in vendita giocattoli per bambini e addobbi natalizi a tutela dell'economia legale e finalizzate a preservare il mercato dalla diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale e dell'Unione Europea.
N.M. cittadino Senegalese, indagato in stato di ARRESTO per RAPINA IMPROPRIA AGGRAVATA IN CONCORSO, con persona in corso di identificazione.
Alle ore 17:15 circa, del giorno 14.12.2017 personale della Squadra Volanti, interveniva presso la COIN di via Mazzini 6/A, a seguito della segnalazione da parte di personale addetto all'accoglienza che aveva sorpreso due soggetti di colore che si erano resi responsabili di un furto di capi di abbigliamento. I due, una volta fermati sul marciapiede di via Mazzini dopo aver fatto scattare l'allarme sonoro, aggredivano l'addetto all'accoglienza che riusciva a trattenere soltanto uno dei due che però riusciva a passare lo zaino con la refurtiva al complice. L'addetto all'accoglienza riportava lesioni personali guaribili in giorni 10. Per quanto accaduto, gli operatori della volante traevano in arresto N.M. classe '86, richiedente asilo politico, contestando il reato di rapina impropria aggravata in concorso. Lo stesso su disposizione del Magistrato di Turno veniva associato alla locale Casa Circondariale. Sono in corso le indagini per l'identificazione del complice.
D.P. classe '97 e E.L.K. classe '01 originari del GHANA indagati in stato di liberta per il reato di FURTO AGGRAVATO IN CONCORSO.
Alle ore 17:15 circa del 14.12.2017 personale della Squadra Volanti, interveniva alla COIN di via Mazzini 6/A, per la segnalazione di due giovani di colore che avevano asportato della merce, occultandola e danneggiandola. I due ragazzi, dopo aver tolto i dispositivi anti taccheggio apposti su diversi capi di abbigliamento, li occultavano all'interno dei rispettivi zaini ed uscivano dal negozio. Quivi veniva richiesto di effettuare una verifica da parte di personale addetto all'accoglienza, che riscontrava il danneggiamento di merce per un valore totale di circa 600 Euro. Per quanto accaduto, personale della Squadra Volante indagava in stato di libertà i due ragazzi, incensurati, per il reato di FURTO AGGRAVATO IN CONCORSO.
E' scattata all'alba l'operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Parma che ha condotto all'arresto di 8 componenti di un'organizzazione per delinquere specializzata nelle truffe agli anziani.
Una ventina le vittime cadute nella rete dei malviventi.
Il tutto ha preso avvio dalla segnalazione al 112 di una signora di Parma che ha consentito di dare origine alle indagini.
Attenzione all'asciugacapelli pericoloso. L'apparecchio segnalato dal sistema d'allerta europeo Rapex
In data 01.12.17 all'interno del Report settimanale del RAPEX (The Rapid Alert System for Non-Food Products), il sistema europeo di allerta rapida per i prodotti di consumo pericolosi, è stato inserito dal Ministero dello Sviluppo Economico anche un prodotto elettrico oggetto di Verifica ispettiva da parte dell'Ufficio Metrologia Legale – Vigilanza Prodotti della CCIAA.
Trattasi di un asciugacapelli che, a seguito delle analisi di laboratorio, è risultato pericoloso non avendo superato alcune delle prove tecniche di sicurezza, in particolare quelle di resistenza al calore e al fuoco esponendo il consumatore finale a potenziali gravissimi rischi.
Nello specifico è un' asciugacapelli da viaggio confezionato in una scatola di cartone marca "Dhom teck system" modello XDM-D002 codice a barre 8034048190623 prodotto da Hairdryer.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha inoltre disposto per il prodotto anche il ritiro dal mercato.
Il prodotto non rispetta i requisiti europei della Direttiva sul Basso Voltaggio (LVD) pertinenti alla norma europea EN 60335 e non è conforme agli standard elettrici di alcune nazioni europee.
Gli acquirenti che hanno acquistato questo articolo, riferisce Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", sono pregati di non utilizzarlo.
(1 dicembre 2017)
Un gruppo di cittadini, riuniti in "Manifesto per San Leonardo", chiede maggiore sicurezza e, in attesa che venga attivato quanto promesso dall'amministrazione comunale, sollecitano alcune azioni di maggiore urgenza. Nell'occasione trasmettono la mappa aggiornata dei punti caldi dello spaccio in quartiere.
A sguire pubblichiamo la lettera indirizzata al Delegato alla Sicurezza lo scorso 17 novembre.
_______________________________________
Assessorato a Citta' internazionale
all'attenzione del Delegato alla Sicurezza
Dr. SAURO FONTANESI
Facendo seguito all'incontro del 18 ottobre 2017, spinti dall'urgenza di vedere applicate delle misure di contrasto all'illegalità e al conseguente degrado che affligge il nostro quartiere, riteniamo necessario ritornare sull'argomento "SICUREZZA NEL QUARTIERE SAN LEONARDO", in quanto il livello di pericolosità negli ultimi anni si è alzato.
E' evidente a tutti infatti che l'escalation di eventi che esulano dall'ormai "normale" spaccio, sia l'ennesimo segnale di degrado e di proliferazione dell'illegalità sul territorio, che richiede interventi immediati e dedicati non più dilazionabili.
Quindi, pur apprezzando le recenti iniziative, ci permettiamo di sollecitare alcune azioni:
Telecamere – durante la trasmissione di Tele12 del 26/9/2017 l'Assessore Casa ha fornito, su nostra esplicita richiesta, i tempi per l'installazione, ponendo come termine il 31/12/2017.
Chiediamo pertanto conferma di tali tempi e proponiamo nuovamente la localizzazione delle telecamere da installare necessariamente:
- Incrocio Via San Leonardo - Via De Ambris
- Via Venezia - piazzale di fronte al Conad
- Incrocio Via Venezia – Via Cuneo
- Incrocio Via Trento – Via Brennero
- Incrocio Via San Leonardo - Via Prampolini (Interspar): in merito a quest'ultima ricordiamo che sono già trascorse le tre settimane (dal 18/10/2017) indicate dall'Assessore Casa come tempo massimo per l'installazione. Poiché, per quanto a nostra conoscenza, la società (che gestisce il supermercato) ha già interamente pagato al committente l'intero importo a copertura dell'installazione, chiediamo come mai la telecamera non sia ancora in posizione e funzionante.
Alleghiamo una nuova mappa dei punti caldi dello spaccio.
Evidenziamo altresì l'opportunità di incentivare l'installazione di telecamere private, che possono diventare parte integrante del sistema di videosorveglianza cittadino.
Polizia Municipale: l'apertura di un presidio distaccato allo Stu Pasubio è sicuramente positivo, soprattutto se la presenza lungo le strade del quartiere dalle 7 alle 19 non si limita alla elevazione di sanzioni per divieti di sosta.
E' necessario tuttavia addivenire ad un presidio 24/24 con permanenza nei luoghi più critici in Via Trento, Via San Leonardo, Via Venezia ed un utilizzo sistematico dei Narcotest.
Presidio Forze dell'Ordine: come già sottolineato, è fondamentale intervenire velocemente per liberare il territorio e dare il segno che le istituzioni stanno creando una breccia per far cessare l'assedio.
A tal fine è necessario richiedere maggiori interventi da parte delle Forze dell'Ordine anche con l'impiego di cani antidroga.
Riteniamo utile un utilizzo temporaneo dell'Esercito utilizzando strumenti ideati a livello nazionale, come Operazione Strade Sicure.
- Controllo delle situazioni abitative anomale: è necessario continuare ed aumentare i controlli. Non si può permettere che "proprietari" privi si scrupoli si arricchiscano con lo sfruttamento della povertà e la copertura dell'illegalità, oltre che con l'evasione fiscale,
- Azioni di dissuasione dei clienti degli spacciatori e Pubblicizzazione degli interventi: riteniamo importante effettuare interventi sui clienti, pubblicizzandoli a scopo di dissuasione, e pubblicizzando anche i risultati dei controlli
- Controlli mediante narcotest dei clienti nelle aree critiche dello spaccio
- Effettuazione di controlli sulle targhe dei clienti, rilevate dalle telecamere
- Pattugliamento con auto civetta, anche dotate di telecamere mobili (pubblicizzandone la presenza)
- Coinvolgimento dei Cittadini: Utilizzare i moderni strumenti di comunicazione istituendo un sito gestito dalla Polizia Municipale dove i cittadini potranno fare, in forma anonima, anche attraverso fotografie, segnalazioni in merito ad attività sospette legate alla sicurezza. Anche questa iniziativa deve essere pubblicizzata sugli organi di stampa cittadini. Nel sito dovranno anche essere indicate le informazioni di interesse delle forze dell'ordine
- Regolamento Polizia Municipale: è assolutamente necessaria l'attuazione del Regolamento come strumento di "disturbo" e di controllo delle persone che stazionano nel territorio, nonché l'applicazione del Codice della Strada, con particolare riguardo ai "cavallini".
- Centro Studi per Legalità: considerato che il fenomeno dello spaccio afferisce ad organizzazioni criminali, è necessario anche effettuare un'analisi più ampia del fenomeno e progettare azioni, per evitare che altre realtà, come il commercio, possano diventare oggetto di interessi criminosi.
- Ruolo del Sindaco: è necessario che il Sindaco adotti "con atto motivato" (in base alla legge 12/2008) "provvedimenti temporanei ed urgenti al fine di eliminare i gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana"; le motivazioni a nostro avviso sussistono e sono sicuramente robuste.
E' altresì utile che il Sindaco richieda al Prefetto la qualifica di agente di Pubblica Sicurezza per gli appartenenti ai corpo di Polizia Municipale.
Restiamo in attesa di suo riscontro sulle modalità degli interventi che intende effettuare nei prossimi mesi ed a disposizione per un incontro per chiarire le azioni che abbiamo proposto.
La ringraziamo anticipatamente e porgiamo cordiali saluti
firmato
"Manifesto per San Leonardo"
Rumore fuori dal locale: nessuna responsabilità per il gestore, deve vigilare il Comune. Lo afferma il Tar Lombardia (Brescia) nella sentenza 1255/2017. Fiepet-Confesercenti Parma: "Il Comune di Parma ci ascolti e annulli l'ordinanza"
Parma, 22 novembre 2017 – In un articolo pubblicato ieri dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore (http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2017-11-20/rumore-clienti-fuori-bar-e-comune-che-deve-vigilare--200206.shtml ) è stata riportata la sentenza del Tar della Lombardia (sezione di Brescia) in cui sostanzialmente viene chiarito, se mai ve ne fosse stato bisogno, quale sia il limite entro cui il gestore di un locale pubblico può operare nei confronti delle azioni compiute da avventori e persone sulla pubblica via, anche adiacente al proprio esercizio.
La decisione del tribunale non lascia spazio ad interpretazioni: «la misura imposta con specifico riferimento al divieto di stazionamento degli avventori del locale negli spazi esterni appare, infatti, esulare dal potere del Comune e risulta, dunque, essere irrazionale nella parte in cui trasferisce sulla ricorrente oneri che graverebbero sull'amministrazione locale. (...) il divieto in parola è implicito nel fatto che la ricorrente non ha alcuna autorizzazione all'uso del plateatico, il controllo sul fatto che ciò non avvenga abusivamente rientra nella competenza del Comune. Pertanto, al gestore non può essere imposto di vigilare su un uso degli spazi esterni autonomamente fatto dagli avventori».
La valutazione ed eventuale repressione di un comportamento scorretto da parte dei clienti del locale del suolo pubblico, in prossimità o anche antistante all'accesso del suddetto locale, non può pertanto essere ascritto al gestore in quanto non potrà avere alcuna responsabilità sulle azioni di terzi e anche perché non dispone di alcuno strumento di repressione in merito all'illegittimo utilizzo del bene demaniale.
La responsabilità di vigilare e far rispettare le norme ricade sugli enti preposti, in questo caso il Comune (proprietario dell'area) e le forze dell'ordine.
Questa sentenza, arrivata dopo il ricorso da parte di alcuni pubblici esercizi avverso ad un'ordinanza di un comune lombardo, conferma la correttezza delle azioni messe in atto da Fiepet-Confesercenti Parma in relazione all'ordinanza del Comune di Parma che grava su due esercenti in borgo Angelo Mazza ( https://www.confesercentiparma.it/2017/11/17/borgo-angelo-mazza-gli-esercenti-risorsa-non-un-problema/ ).
Alla luce di quanto riportato Fiepet-Confesercenti Parma chiede di annullare l'ordinanza che grava sui due esercizi commerciali di borgo Angelo Mazza per convocare un tavolo di lavoro specifico per affrontare questa e altre problematiche relative alla compresenza di attività commerciali e tutela del vicinato, al quale porterà le proprie proposte.
Risultati a dir poco eccezionali. Reati in calo del 6% nei primi dieci mesi del 2017. Questo il miglior modo per salutare la Città da parte del Questore Paolo Fassari, che andrà a prendere in carico la Questura di Padova.
Dichiarazione Questore:
"Sono felice degli apprezzamenti ricevuti dai cittadini e delle sinergie sviluppatesi con le istituzioni, i cui vertici nelle ultime ore hanno voluto parteciparmi gratitudine per il lavoro svolto. Sono lusingato per la nomina a questore di Padova, non solo perché segna un percorso di crescita professionale ma perché conferma la bontà e l'eccezionale impegno delle donne e degli uomini della Questura, i cui eccezionali risultati operativi sono sotto gli occhi di tutti. Il numero complessivo dei delitti commessi nella Provincia di Modena nei primi dieci mesi di quest'anno segna un calo del 6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, pur registrandosi un incremento degli scippi e rapine in pubblica via ed una sostanziale stabilità dei furti in appartamento."
SERVIZI ORDINE PUBBLICO DI RILIEVO
• Vertice italo-tedesco. Maranello, 31 agosto 2016
(Presidente del Consiglio Matteo Renzi e Cancelliera tedesca Angela Merkel) sette ministri di caiscuno dei due Stati. Il cane "Leo", eroe a quattro zampe, protagonista nel corso dell'evento.
L'unità cinofila da ricerca e soccorso della Polizia di Stato, composta dall'Agente Scelto Matteo Palladinetti e dal cane "Leo", della Squadra cinofila della Questura di Pescara, che il 24 agosto scorso, nell'abitato di Pescara del Tronto ha individuato la presenza sotto le macerie della piccola Giorgia, traendola in salvo unitamente ad altri soccorritori, è stata oggi protagonista all'incontro italo-tedesco di Maranello (Mo).
• ALCAR 1 Proteste Arresto MIlani
Tra i mesi di novembre e dicembre 2016 nsi sono susseguite presso lo stabilimento Alcar1 di Castelnuovo Rangone una serie di picchettaggi e blocco di merci deperibili ad opera del sindacato SICOBAS che ha reso necessario proporzionate azioni coattive per la loro rimozione ed il ripristino dello stato di legalità, a seguito delle quali nessuno ha riportato conseguenze fisiche. Il 26 gennaio 2017 il ledaer nazionale del SICOBAS Aldo Milano veniva tratto in arresto per avere estorto denaro ai proprietari dello stabilimento al fine di ottenere l'interruzione delle proteste. Si sono chiuse le indagini preliminari a carico di 83 appartenenti al SICOBAS che il 4 febbraio 2016 si sono resi inottemperanti al divieto di manifestazione imposto dal Questore ed hanno bloccato per circa 25 minuti la circolazione ferroviaria presso la stazione di Modena.
• Riapertura post terremoto della Cattedrale di Carpi. 25 marzo 2017
• Visita del Papa a Carpi e Mirandola. 2 aprile 2017
• Visita a Carpi e Fossoli Presidente della Repubblica 25 aprile 2017
• Modena Park – Concerto di Vasco Rossi. 1° luglio 2017 – 225.000 spettatori – dispositivo di oltre 1000 operatori delle forze di polizia. Un successo operativo di rilevanza mondiale preso a modello delle grandi manifestazioni
• Frizioni tra Forza Nuova, Gruppi Antagonisti e Rete Antifascista
10 luglio 2017 - corteo a Modena Forza Nuova e tentativi contati Guernica
5 Agosto – Carpi Presidio Forza Nuova contro accoglienza profughi con tentativi contatto Rete Antifascista
1 Settembre Carpi Presidio Forza Nuova contro Ius Soli
CERIMONIE E RICORRENZE
• Rinnovo Patto per Modena Sicura. 29 luglio 2016 (Viceministro dell'Interno Bubbico)
• San Michele Arcangelo 2016.
Nella splendida cornice della Basilica metropolitana, alla presenza delle più alte cariche militari e civili, si sono svolte le celebrazioni di San Michele Arcangelo, Patrono della Polizia di Stato. Al momento dell'offertorio una rappresentanza di cittadini rifugiati, invitati alla cerimonia, intonando un canto religioso in lingua africana, hanno presentato i doni all'altare consegnandoli nelle mani dell'Arcivescovo.
Al termine della funzione religiosa, il Questore di Modena, dopo aver espresso il suo sentito ringraziamento a tutti presenti, si è rivolto alla rappresentanza di cittadini rifugiati porgendo idealmente una mano in segno di solidarietà ed accoglienza e augurando loro una vita migliore e più dignitosa nel nostro paese.
Sono state infine premiate, per il coraggio e il senso civico dimostrato nell'affermazione della legalità, tre giovani studentesse, che nell'ottobre dello scorso anno si erano distinte per aver fornito un determinante contributo all'arresto di uno scippatore.
Hanno consegnato il "Premio per la Legalità" alle tre ragazze il Prefetto, il Sindaco ed il Procuratore della Repubblica di Modena.
La Santa Messa è stata celebrata dall'Arcivescovo di Modena e Nonantola, Mons. Erio Castellucci, unitamente al Cappellano della Polizia di Stato.
• 28.11.2016 - Conferimento al Capo della Polizia della cittadinanza onoraria di San Felice sul Panaro, paese del modenese tra quelli in cui il Prefetto Gabrielli prestò servizio come capo della Protezione Civile a seguto degli eventi sismici
• 150° anniversario dell'Istituzione del Commissariato di P.S. di Carpi
22 marzo 2017: inaugurazione della mostra fotografica e documentale della Polizia di Stato "150 anni insieme a voi", allestita presso Palazzo dei Pio e curata dall'Ufficio Storico della Polizia di Stato e dal Commissariato di Carpi,
24 marzo 2017: Teatro Comunale Carpi - Concerto della Banda Musicale della Polizia di Stato, diretta dal maestro Maurizio BILLI.
• 10 aprile 2017 - 165° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato all'insegna della "sicurezza partecipata"
Le celebrazioni si sono svolte, alla presenza del Prefetto Giovanni Pinto, Direttore Centrale dell'Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, intervenuto in rappresentanza del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, e delle autorità civili, militari e religiose presso il Baluardo della Cittadella, edificio storico risalente alla prima metà del XVII secolo. Come in tutta Italia, un reparto di formazione ha reso gli onori al Prefetto della Provincia di Modena, Maria Patrizia Paba.
"Cambiamento culturale in direzione di una sicurezza sussidiaria e partecipata" questo il monito rivolto dal Questore Fassari, durante il suo discorso, ai cittadini modenesi, persone già "abituate a reagire alle avversità". Ne sono riprova "i controlli di vicinato, che si propagano a vista d'occhio" e che costituiscono "l'espressione più alta dell'orgoglio di una comunità, che oggi si appropria del territorio senza 'scaricare' responsabilità, fornendo un apporto decisivo all'identificazione di decine di ladri, rapinatori e scippatori".
Nel corso della cerimonia è stato premiato un ventisettenne argentino, che il 26 febbraio scorso, con grande coraggio e senso civico ha collaborato nel far arrestare il responsabile di una rapina.
A seguire la consegna degli attestati di riconoscimento per merito di servizio al personale della Polizia di Stato, distintosi per importanti operazioni di Polizia Giudiziaria e di Pubblico Soccorso, nonché della borsa di studio del Rotary Club di Modena, intitolata alla memoria dell'Assistente della Polizia di Stato Stefano Biondi, vittima del dovere, riservata ai figli del personale della Polizia di Stato modenese, diplomatisi con la miglior votazione.
• San Michele Arcangelo. 29 settembre 2017
Nella Parrocchia "San Giovanni Evangelista", alla presenza delle più alte cariche militari e civili, si sono svolte le celebrazioni di San Michele Arcangelo, Patrono della Polizia di Stato.
La scelta della chiesa, ubicata nella zona di via Gramsci e del Parco XXII Aprile, quartiere che sta vivendo una situazione di forte disagio causa i numerosi episodi di microcriminalità, ha voluto rappresentare un ulteriore segno di vicinanza da parte della Polizia di Stato alla comunità residente.
Al termine della funzione religiosa, il Questore, dopo aver espresso il suo sentito ringraziamento alle donne e agli uomini della Polizia di Stato per l'impegno preventivo e repressivo profuso nel quartiere, ha incentrato il suo discorso sul tema dell'integrazione e dell'accoglienza, quale mezzo indispensabile per ridurre il crimine e l'illegalità.
Sono stati propri i giovani studenti delle scuole primarie "A. Gramsci" e "C. Collodi", che dopo aver discusso in classe con gli insegnanti, hanno formulato e letto ai presenti i loro pensieri sul tema dell'integrazione e sul loro modo di vivere il rapporto con gli altri sintetizzando il loro messaggio di fraternità nella frase: "Uguali e diversi, ma unici".
A tutti gli studenti presenti è stato donato "Il Mio Diario della Polizia di Stato".
Anche gli scout del gruppo "Modena 4°", presenti alla ricorrenza con una delegazione, hanno riproposto il tema dell'accoglienza questa volta attraverso le immagini, disegni e fotografie, espressione dei principi di fratellanza e cittadinanza mondiale. Una foto particolarmente significativa ritrae tre giovanissimi scout in altrettanti momenti di preghiera riferibili a religioni differenti.
Alle tre classi impegnate nel progetto "San Michele Arcangelo 2017", sono stati regalati tre "tablet" wi-fi, quale supporto nella attività didattica.
Il premio per la legalità (un manufatto in cristallo raffigurante in modo tridimensionale il nostro Santo protettore) è stato consegnato al Dirigente Scolastico Regionale Silvia Menabue, per la costante e fattiva collaborazione tra scuola modenese e Polizia di Stato nel condividere e affermare i principi di legalità e al Dirigente dell'Istituto Comprensivo n.10 per il progetto "San Michele Arcangelo 2017".
Lo stesso premio è stato consegnato al gruppo Scout "Modena 4°", per l'importante opera di integrazione svolta all'interno del quartiere Crocetta.
Unità ippomontate della Polizia di Stato hanno vigilato nella giornata il parco XXII Aprile ed hanno percorso le vie del centro storico, suscitando attenzione ed interesse di cittadini e turisti e rafforzando i principi di prossimità e vicinanza (vedasi foto)
ATTIVITA OPERATIVE
Dal 7.6.2016 (data insediamento) al 17.11.2017
PERSONE ARRESTATE (Questura + Commissariati di P.S.) 509
PERSONE DENUNCIATE (Questura + Commissariati di P.S.) 2838
Dall'1.01.2017 al 16.11.2017
PERSONE ARRESTATE (Questura + Commissariati di P.S.) 257
Squadra Mobile...............98
Volante............................138
Nonostante l'anno non sia ancora finito, negli ultimi quattro anni il numero degli arresti della Squadra Mobile non hanno mai raggiunto quota 98. In particolare rispetto al 2016 gli arresti della Squadra Mobile sono aumentati fino a questo momento del 123%.
PERSONE DENUNCIATE (Questura + Commissariati di P.S.) 1777
Squadra Mobile.................... 229
Volante.................................. 820
SOSPENSIONE ESERCIZIO ATTIVITA' EX ART. 100 T.U.L.P.S. 15
(anno 2016: n. 4)
DINIEGHI (comprese revoche) PORTO D'ARMI 47
ORDINANZE PER SERVIZI DI ORDINE PUBBLICO 1830
(anno 2016: n. 2488)
DASPO 35
(anno 2016: n. 74)
AVVISI ORALI 48
(anno 2016: n. 41)