Polizia di Stato: eseguita misura cautelare in carcere nei confronti di un 39enne italiano.
Nella mattinata di venerdi, personale della Squadra Volante ha dato esecuzione al provvedimento della misura cautelare in carcere disposto dalla Corte di Appello di Bologna il 4 aprile 2018 nei confronti di un cittadino italiano, originario di Catania, di 39 anni. Tale provvedimento era stato proposto dalla Squadra Volante quale aggravamento della misura dell'obbligo di firma.
L'uomo, gravato da numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio è stato rintracciato all'interno del Parco Novi Sad.
Al termine degli accertamenti di rito, è stato tradotto presso la locale casa circondariale
Controlli straordinari della Polizia di Stato a Sassuolo
Nella giornata di venerdi, personale del Commissariato di P.S. di Sassuolo ha effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio, con l'ausilio di 4 equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, finalizzato alla prevenzione e al contrasto dei reati contro il patrimonio, con particolare riferimento all'area del mercato settimanale.
Sono state identificate complessivamente 58 persone, di cui 7 di nazionalità straniera, e controllate 30 autovetture.
Un cittadino marocchino sedicente, con precedenti di Polizia a proprio carico, è stato deferito all'Autorità Giudiziaria per inosservanza dell'Ordine di allontanamento.
La Polizia di Stato ha proceduto all'arresto di tre persone sorprese nella flagranza del delitto di furto pluriaggravato commesso in danno di un avventore all'interno dell'area di servizio S. Martino Est della autostrada A/1 "del Sole" in territorio del comune di Parma.
In particolare, la Specialità della Polizia Stradale, cui sono affidati in via esclusiva l'espletamento dei servizi di vigilanza e di prevenzione all'interno della rete autostradale italiana ha predisposto, in occasione delle festività pasquali, specifici servizi volti a tutelare la sicurezza degli utenti in transito ed in sosta nelle stazioni di servizio.
Nelle giornate di lunedì 2 e martedì 3 aprile il Dirigente del Compartimento Polizia Stradale Emilia Romagna, avvalendosi della Squadra regionale di Polizia Giudiziaria, collaborata dalle Sezioni competenti per tratta, ha programmato specifici servizi di osservazione all'interno delle aree di servizio della propria rete regionale allo scopo di prevenire e reprimere i reati predatori in danno dei viaggiatori di rientro dai luoghi di mare e di villeggiatura.
In tale contesto, il personale delle Sezioni di Modena e di Parma, in abiti civili, supportato dal personale della squadra compartimentale e da altre pattuglie in uniforme, pronte ad intervenire in caso di necessità, in Parma all'interno dell'Area di servizio "San Martino Est" direzione Milano della A/1, ha tratto in arresto tre persone non comunitarie che, in concorso tra loro, sono state colte nella flagranza di un borseggio all'interno del locale di ristorazione.
I tre di nazionalità Algerina, S.H. di anni 48 residente a Napoli, B.M. di anni 52 residente a Napoli e M.M. di anni 41 residente a Cesena, sono risultati regolarmente soggiornanti in Italia.
Gli autori del reato sono stati sorpresi subito dopo aver borseggiato un anziano avventore dell'esercizio commerciale "My Chef" che, unitamente alla propria consorte e ad una coppia di amici, stava consumando il pranzo presso la zona ristorante del punto di ristoro.
L'esperienza degli operatori intervenuti e la conoscenza delle modalità criminali dell'azione, ha permesso di bloccare gli autori del delitto all'uscita del piazzale della stazione di servizio considerato che i tre avevano frattanto approfittato della ressa di persone presenti nel locale per uscirne con passo lesto.
La perquisizione personale eseguita nei loro confronti, estesa al veicolo con cui avevano raggiunto l'autostrada, ha consentito di ritrovare e sequestrare il danaro appena sottratto al malcapitato.
In ragione dello stato di flagranza e dei precedenti penali dei soggetti i medesimi sono stati tratti in arresto al fine di essere sottoposti a rito direttissimo in data odierna presso il Tribunale di Parma.
Il "modus operandi" degli arrestati può così essere sinteticamente ricostruito: accedendo ai locali di ristoro e approfittando della circostanza della diminuita difesa in cui si trovano i viaggiatori all'interno di un locale di ristorazione, ove vi è frequente ressa di persone e maggiore distrazione degli avventori, ne asportano con estrema destrezza bagagli, danaro ed oggetti di valore.
Sono in corso ulteriori indagini allo scopo di verificare se i medesimi soggetti siano coinvolti in fatti analoghi accaduti in altre parti del Territorio nazionale.
L'azione di controllo della Polizia di Stato non cessa e continuerà a verificare tutti i siti sensibili per evitare il ripetersi di azioni criminali di eguale genere.
(Parma 4 aprile 2018)
L'aumento della criminalità e dei furti nelle abitazioni negli ultimi anni ha assunto proporzioni preoccupanti. Ma ancor più del numero, preoccupano le modalità con cui i malviventi compiono i loro atti illeciti. Se fino a qualche anno fa ad essere prese di mira erano le abitazioni isolate o nelle quali i proprietari erano assenti, oggi i furti vengono compiuti in ogni ora del giorno e della notte, anche in presenza di persone all'interno.
Non si tratta più di proteggere solo i vostri beni, ma soprattutto di tutelare la vostra famiglia e voi stessi dal rischio di intrusioni, con un sistema in grado di rilevare i tentativi di effrazione anche quando siete in casa.
Oggi esistono sul mercato un'infinità di sistemi di allarme per tutte le tasche. Ma non è facile orientarsi e capire qual è la soluzione più adatta. Le soluzioni fai-da-te sono certamente economiche ma non tengono conto delle specificità della vostra abitazione, della composizione della famiglia, delle vostre abitudini o della presenza di animali domestici.
Per fare una scelta accorta ed efficace, affidatevi ad un professionista della sicurezza capace di individuare con precisione cosa serve per proteggere la vostra casa e la vostra famiglia.
Ad esempio, una scelta apparentemente semplice come l'installazione di un sensore sulle finestre porta con sé delle valutazioni più ampie, come la necessità di tenere aperte le finestre per un salutare ricambio d'aria o di lasciare le tapparelle alzate per far entrare luce a sufficienza.
Solo un esperto potrà aiutarvi a compiere una scelta più consapevole perché proteggersi dai ladri non deve significare sentirsi reclusi in casa propria.
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Polizia di Stato: Cercava di vendere monili in oro ai gioiellieri del centro storico. Lituano arrestato dagli Agenti per esecuzione misura cautelare.
Ieri pomeriggio, gli operatori della Squadra Volante si erano recati presso le gioiellerie del centro cittadino perché era stata segnalata la presenza di un uomo probabilmente dell'Est Europa, indossante un giubbotto di pelle marrone, un berretto con visiera e occhiali da sole che proponeva l'acquisto di monili in oro. Gli Agenti allertavano i commercianti raccomandandosi di chiamare subito la Sala Operativa qualora si fosse presentato. Alle ore 20,00 di ieri sera, la dipendente di una gioielleria del centro, chiamava la Sala operativa per segnalare la presenza dell'uomo che effettivamente stava tentando di vendere monili in oro. La Volante accorreva sul posto e riusciva a fermare la persona, identificata in C.A. sedicente cittadino polacco, privo di documenti di identità, di circa 35 anni che veniva accompagnato in Questura per gli accertamenti. Da un controllo più accurato, lo stesso è risultato in possesso di alcuni monili color oro due collanine e tre anelli), probabilmente d'argento ed indossante una giacca in pelle con ancora l'etichetta riportante il prezzo di euro 1100 euro circa verosimilmente provento di reato. Il tutto veniva sequestrato per permettere gli accertamenti sulla provenienza della merce. Accurati controlli hanno permesso di accertare che lo stesso non è di nazionalità polacca, ma quasi certamente lituano e risultava essere destinatario di una misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma per reato di furto in danno di una gioielleria in Roma. All'uomo è stata notificata l'ordinanza di custodia cautelare e tradotto presso il carcere di Sant'Anna.
IL Questore esprime il plauso per la fattiva collaborazione con i commercianti e auspica che ulteriormente consolidata.
Sicurezza, Aimi (FI): 'Modena "Roulette Rossa" - citta' sotto assedio da criminali di importazione. Servono leggi speciali'
"A Modena uscire di notte è diventata una roulette russa, anzi rossa - tanto per evocare il colore sintonico ai promotori dell'invasione - a causa di orde di criminali stranieri irregolari, clandestini e pregiudicati, pronti a tutto, anche solo per impossessarsi di pochi spiccioli. Un'altra notte di aggressioni, di furti e di paura in città, fronteggiata dallo straordinario lavoro di Carabinieri e Polizia, un lavoro che rischia tuttavia di essere vanificato dalla mancata certezza delle espulsioni. Per questo, di fronte ad una situazione esplosiva, servono leggi speciali che consentano un allontanamento di irregolari e clandestini. Una politica di prevenzione finalizzata a non dover curare, domani, le ferite provocate da un immigrazione oggi fuori controllo. Siamo di fronte ad un numero esorbitante e senza precedenti di stranieri criminali che mettono sotto assedio le nostre case, le nostre città e, come le ultime indagini confermano, diffondono il verbo del terrorismo islamico. Questa situazione va combattuta piazza per piazza, casa per casa, dove sovente trovano accoglienza e rifugio criminali e sbandati di ogni risma, tiratardi e sfrontati arrogantelli, che sfruttano i servizi di una Modena tanto aperta ed accogliente, quanto imprudente e stolta. In questo senso la Polizia Municipale dovrebbe intensificare i controlli sulle abitazioni sospette, nei condomini trasformati in centrali di spaccio, nei centri d'accoglienza, ed in tutti quei luoghi che i nostri concittadini hanno coraggiosamente e ripetutamente segnalato alle forze dell'ordine.
Parliamoci chiaro, gli stranieri irregolari, a parole definiti "senza fissa dimora", in realta' lo sono solo sulla carta, perché la cronaca e le indagini confermano che qui hanno non solo dimora, ma anche solide basi logistiche: quelle dello spaccio, della prostituzione e, potenzialmente, anche quelle di personaggi legati al terrorismo di stampo jahdista. Con il voto del 4 marzo i cittadini hanno punito la politica fallimentare delle sinistre che con una immigrazione fuori controllo ha provocato la situazione esplosiva che è sotto gli occhi di tutti. Ora abbiamo ricevuto un investitura chiara per risolverla. Un mandato che oggi, in Parlamento, e all'interno di un governo di centrodestra, rappresenta un'assoluta priorità. Se le leggi speciali hanno sconfitto le Brigate Rosse, dobbiamo tutti avvertire la necessità di riportare ordine nelle nostre città attraverso interventi legislativi adeguati alle nuove drammatiche emergenze."
Lo ha affermato, commentando il resoconto dei fatti di cronaca registrati nelle ultime ore con protagonisti la totalità di cittadini stranieri, il Senatore di Forza Italia, Enrico Aimi
Si è tenuto questa mattina (ieri 29/3 ndr) un tavolo tecnico al quale hanno preso parte le Forze di Polizia, la Polizia Municipale e l'Esercito, nel corso del quale sono stati programmati servizi di controllo del territorio, in occasione delle festività pasquali, tenuto conto di quanto concordato in sede di Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto Paba.
Sono stati intensificati i controlli del territorio, mediante l'impiego di pattuglie dell'UPGSP, della Squadra Mobile e Digos nelle zone a rischio della città e in particolare nel centro storico di Modena e provincia che nei prossimi giorni, in vista delle imminenti festività pasquali, saranno interessati da un maggiore afflusso di persone che parteciperanno alle funzioni religiose.
A tali servizi concorreranno equipaggi dell'Arma dei Carabinieri, della G.d.F. e della Polizia Municipale in collaborazione con i militari dell'Esercito italiano impegnati nell'Operazione Strade Sicure.
Come già comunicato saranno impiegate anche pattuglie della Polizia Stradale con la finalità di prevenzione e repressione delle violazioni delle norme di comportamento alla guida.
Nella mattinata di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Carpi, con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia ha effettuato un servizio di controllo straordinario del territorio.
Sono state effettuate verifiche ai campi nomadi cittadini, ove dimorano un centinaio di sinti italiani. Il rpimo ad essere controllato è stato il campo sito in via dello Sport, dietro alle piscine comunali, successivamente gli agenti hanno identificato i residenti del campo nomadi di via Motta, ed infine sono stati sottoposti a controlli le roulotte e le case mobili ubicate nel cortile delle ex scuole di Cortile in via Chiesa.
Nel corso dei controlli dei campi nomadi non sono emerse irregolarità.
Nel corso del servizio sono stati effettuati anche vari posti di controllo lungo le principali arterie stradali in entrata ed uscita dalla città.
Complessivamente sono state identificate 61 persone, controllati 32 autoveicoli e contestate 3 violazioni al Codice della Strada.
Era ricercato dal 7 settembre 2016 il trentenne romano Alessandro SATTA, residente a Phoenix (USA), uno dei vertici – secondo la Corte distrettuale della Pennsylvania – di un'organizzazione criminale dedita allo spaccio negli Stati Uniti di considerevoli quantitativi di marijuana provenienti dal Messico, trasportati attraverso la California e distribuiti nell'area di Filadelfia.
Il latitante è stato arrestato nei giorni scorsi dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma nei pressi del Colosseo. Lo stesso si era sottratto al provvedimento di cattura emesso nel settembre del 2016 all'esito di un'indagine della D.E.A. statunitense, dalla quale era emerso il suo diretto coinvolgimento nella distribuzione di 450 kg di marijuana, per un valore di oltre 2,8 milioni di dollari.
L'individuazione del SATTA, ricercato dall'ufficio Interpol di Washington, è avvenuta grazie alla quotidiana attività di monitoraggio svolta, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, dagli specialisti del G.I.C.O. (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Roma, finalizzata a verificare la presenza nella Capitale di elementi di consorterie criminali dedite al narcotraffico.
Nell'occasione, sfruttando la conoscenza degli ambienti e delle dinamiche delinquenziali e, soprattutto, analizzando i social media, i militari del G.I.C.O. – in sinergia con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale e con il II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza – hanno scoperto che il narcotrafficante lavorava saltuariamente come guida turistica nell'area dei "Fori Imperiali" e, dopo qualche giorno di osservazione, lo hanno arrestato mentre dava indicazioni ad alcuni turisti americani.
Quello di SATTA è solo l'ultimo di una serie di arresti di latitanti internazionali effettuati dalle Fiamme Gialle di Roma.
Meno di due mesi fa era stato individuato e fermato, perché destinatario di un mandato di arresto europeo spiccato dal Tribunale di Barcellona, il cittadino pakistano ASHRAF Mohammad, ritenuto dalla Policia Nacional catalana il leader di un agguerrito gruppo criminale responsabile dell'importazione nel territorio iberico di oltre 15 kg di eroina.
Il pakistano, fuggito dalla Spagna nell'aprile del 2017, era stato riconosciuto dai Finanzieri mentre passeggiava tra le bancarelle del mercato di via Anagnina.
Negli ultimi due anni, la stessa "squadra" del G.I.C.O. ha arrestato altri latitanti di notevole spessore criminale che avevano scelto la Capitale come luogo in cui far perdere le tracce. Tra questi:
● il quarantacinquenne Angelo ROMEO, considerato esponente di spicco della nota
cosca di 'ndrangheta "Alvaro" di Sinopoli (RC), che era latitante dal maggio del 2015;
● il sessantunenne Marco Torello ROLLERO, inserito dal dicembre 2013 nella lista dei 100 latitanti più pericolosi, ritenuto uno dei principali broker mondiali della droga, legato a diverse cosche di 'ndrangheta e al centro di interessi illeciti di ogni tipo sull'asse Sud America-Marocco-Italia;
● suo nipote Andrea ROLLERO, considerato uno dei membri di un sodalizio criminale collegato alle temute cosche calabresi "Pelle-Nirta-Giorgi" alias "Cicero" di San Luca (Reggio Calabria).
Discoteca Kyi: notificato dalla Polizia di Stato il provvedimento di avvio della procedura amministrativa per la sospensione delle licenze.
La Squadra Amministrativa ha notificato ieri mattina l'avvio del procedimento diretto alla sospensione della licenza nei confronti del gestore della discoteca Kyi.
L'iniziativa si è resa necessaria per fare piena luce sui fatti avvenuti nei giorni scorsi e legati a fenomeni di reati predatori all'interno del locale nonché in ragione dell'ennesimo caso di utilizzo di spray al peperoncino da parte dei clienti per suscitare il panico e commettere più agevolmente rapine con sottrazione di oggetti preziosi.
I chiarimenti richiesti vanno nel senso di una necessità di innalzare con urgenza i livelli di sicurezza delle discoteche e dei locali in genere a Modena e provincia.
Nel recente passato, per citare un caso ad esempio, la Questura ha avviato una collaborazione con il Vox di Nonantola, dove si erano verificati analoghi episodi di utilizzo di spray al peperoncino, i cui gestori hanno potenziato il sistema di security, in particolare la videosorveglianza interna e il numero di addetti, nonché introdotto modifiche al regolamento d'uso del locale informando i clienti della necessità di non indossare durante i concerti collane e preziosi in genere.
Tale sinergia ha prodotto come risultato l'immediata identificazione la settimana scorsa di alcuni ragazzi responsabili delle illegalità in questione.
Il Questore Santarelli sottolinea: "Non vogliamo reprimere il divertimento di nessuno, ma è fondamentale per ragazzi e famiglie che lo svago in discoteca avvenga in totale sicurezza. Per noi rimane nodale l'importanza di uno stretto collegamento tra le forze dell'ordine e i responsabili dei locali notturni per rendere effettive le politiche di sicurezza anche alla luce del Protocollo d'intesa in materia di sicurezza delle discoteche, firmato in Prefettura tra rappresentanti istituzionali, gli istituti di vigilanza e le associazioni di categoria del pubblico spettacolo".
Nella giornata odierna il Questore di Parma ha chiuso un circolo privato, situato in zona ex Salamini sospendendone, in capo al titolare, la licenza per la somministrazione di bevande e alimenti per la durata totale di 15 giorni.
Il provvedimento amministrativo di natura cautelare, eseguito da personale della Divisione Polizia Amministrativa, è stato adottato ai sensi dell'art.100 T.U.L.P.S. per preminenti ragioni di Sicurezza Pubblica a seguito dei serrati controlli amministrativi in forma congiunta con le altre Forze di Polizia (Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza Polizia Municipale Vigili del Fuoco e con l'ausilio dell'Ispettorato del Lavoro e dell'AUSL di Parma) che si susseguono sul territorio a cadenza mensile.
In particolare nel corso del predetto controllo, da cui è scaturito il provvedimento di sospensione, sono state accertate e contestate violazioni di varia natura alcune delle quali incidenti sulla sicurezza delle persone e sull'ordine pubblico. Nello specifico veniva accertata, all'interno del circolo, la presenza di circa 60 persone con diffusione di musica ad alto volume e somministrazione di bevande e alimenti anche ad avventori privi della tessera associativa e si accertava la presenza di alcuni soggetti con pregiudizi di polizia.
Il circolo all'atto del controllo risultava di fatto trasformato, senza alcuna autorizzazione, in un vero e proprio pubblico esercizio e locale di pubblico spettacolo e per tale motivo la Polizia Municipale di Parma provvedeva a contestare al titolare la violazione di cui all'art 8 L.R. 14/2003 in relazione all'art.64 c.1 e 2 del D. lgs 59/2010 (circolo con somministrazione a non soci) e art.2 c, 2 lett. c del D.P.R. 235/2001 (circolo con somministrazione senza SCIA).
Inoltre, operatori dei VV.FF. accertavano numerose difformità alle norme e ai criteri di prevenzione incendi, quali numerose poltroncine non omologate alla reazione al fuoco, segnaletica di sicurezza carente, mancanza di personale formato ai fini antincendi, la presenza di uscite di sicurezza ostruite.
Si fa presente che dall'inizio del corrente anno, il Questore di Parma, condividendo le risultanze degli accertamenti svolti dal personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, ha adottato nr. 4 provvedimenti di sospensione delle licenze ex art.100 T.U.L.P.S. conseguenti a circa una quindicina di controlli amministrativi congiunti con gli organi di polizia di cui sopra; sono stati denunciati alla competente A.G. nr. 2 persone, rispettivamente l'uno per mancanza della licenza del Questore per la raccolta scommesse e per la violazione dell'art.4 c.4 della legge 401/89 e l'altro per esercitare presso un noto circolo privato di Parma l'attività c.d. di "buttafuori" senza la prescritta licenza in materia e in assenza di un contratto con la proprietà. È stato inoltre contestato un illecito amministrativo ad un imprenditore per aver dato ospitalità a clienti in una casa vacanze senza essere in regola con la normativa di settore. Numerose le persone controllate.
Detti risultati seguono quelli del 2017 in cui si annoverano nr.5 provvedimenti di sospensione delle licenze ex art.100 T.U.L.P.S. emanati per la tutela dell'Ordine e della Sicurezza Pubblica e che hanno riguardato circoli privati e bar sedenti in Parma e provincia; inoltre, è stata sospesa la licenza di una sala giochi con contestuale denuncia all'Autorità Giudiziaria del titolare della stessa; sono stati eseguiti nr.65 controlli congiunti presso pubblici esercizi ( bar, sale scommesse, sale VLT) e circoli privati di Parma.
Parma 22 marzo 2018
Si tratta di un 25 enne nigeriano ospite presso una cooperativa modenese. Nel corso dei controlli sono stati denunciati a piede libero per spaccio anche suoi due connazionali.
MODENA – Nei sogni dell'amministrazione comunale, il parco Novi Sad doveva essere il "salotto buono" di Modena, con un megaparcheggio interrato, il Novi Park, dove chi arriva per recarsi nel centro storico dovrebbe lasciare l'auto, un parco archeologico in superficie ad attrarre visitatori e turisti.
Peccato che, oggi, tra le vestigia romane non bazzichino che spacciatori e il parcheggio è assai poco frequentato, proprio per la paura da parte dei modenesi e non solo, di essere aggrediti e rapinati dai soggetti poco raccomandabili che hanno fatto del Novi Sad un mercato della droga a cielo aperto. E questo nonostante i controlli, ormai quotidiani, da parte delle Forze dell'Ordine, che portano all'identificazione di pusher e clienti, spesso studenti minorenni delle vicine scuole superiori, e al sequestro di modiche quantità di droga. Perché si sa, gli spacciatori la legge la conoscono bene e sono bene attenti a non farsi trovare addosso più di quanto consentito per il cosiddetto "uso personale". Ecco perché, per questi soggetti, la burocrazia che segue l'identificazione e le eventuali denunce vengono percepiti solo come piccoli "fastidi" che non vanno a inficiare più di tanto la loro attività.
A qualcuno, tuttavia, queste furbizie dovevano ancora essere spiegate. È il caso di un 25 enne nigeriano, richiedente asilo e ospitato presso una cooperativa della città, che ieri è stato tratto in arresto durante uno dei controlli di rito da parte dei Carabinieri. Addosso, infatti, gli sono stati trovati 2,4 grammi di eroina e 1,5 di cocaina, ben oltre "l'uso personale, oltre a 30 euro in contanti e due telefoni cellulari.
Nel corso della giornata di controlli, sono stati identificati e denunciati a piede libero altri due nigeriani di 23 e 29 anni, con pochi grammi di marijuana e di eroina, non sufficienti a fare scattare l'arresto.