In occasione della Giornata europea contro la tratta di essere umani di cui ricorre oggi, 18 ottobre, la 17° edizione, anche il Comune di Piacenza espone sulla facciata del Municipio lo striscione che segnala l'adesione alla campagna internazionale promossa dalla Commissione UE per sensibilizzare e far riflettere l'opinione pubblica sulle gravissime violazioni dei diritti umani di cui questo fenomeno, complesso e in costante evoluzione, è causa.
Comunicato Regione: Salomoni: "La Polizia di Stato è un alleato fondamentale per migliorare la sicurezza dei nostri sistemi e attraverso di noi dare supporto agli enti del territorio".
Il Protocollo, che ha validità triennale, è stato sottoscritto insieme a Lepida ScpA. Tra le numerose azioni previste anche eventi di sensibilizzazione rivolte agli studenti delle scuole primarie.
Il recente episodio di violenza accaduto in via Garibaldi e che ha visto coinvolta una 19enne minacciata con un coltello in pieno giorno, ha suscitato la reazione delle associazioni Via Verdi e Dintorni e Vivi Parma che - nell’esprimere solidarietà e vicinanza alla ragazza – tornano a denunciare con forza la situazione ormai fuori controllo del Centro Storico e ad invocare a gran voce interventi efficaci e tempestivi per ripristinare la sicurezza di cittadini, famiglie e commercianti.
Questo ennesimo caso di criminalità rende a pieno il senso di totale insicurezza e degrado nei residenti della zona che necessitano, pertanto, di un ausilio concreto da parte dell’amministrazione, rimasta totalmente indifferente ai nostri numerosi appelli.
I luoghi simbolo di Parma – piazza della Pace, via Garibaldi, via Verdi, via Farini, Galleria Bassa dei Magnani, piazza Ghiaia, via Mazzini, piazzale Picelli – sono stati completamente abbandonati al degrado e all’insicurezza, facendoli diventare ostaggio di baby gang e malintenzionati e impedendo ai giovani, alle famiglie e ai tanti turisti di Parma di poterne usufruire.
Chiediamo per l’ennesima volta al Comune di introdurre dei punti di osservazione sulla sicurezza e dei presidi fissi di vigilanza, come predisposto a suo tempo dall’allora sindaco Vignali, che garantiscano ausilio e protezione al cittadino, intervenendo tempestivamente quando necessario.
Associazione “Vivi Parma”
Associazione “Via Verdi e Dintorni”
L’ASSOCIAZIONE “RINASCE L’OLTRETORRENTE” TORNA AD INVOCARE A GRAN VOCE INTERVENTI TEMPESTIVI PER RIPRISTINARE LA SICUREZZA NELLE STRADE DEI NOSTRI QUARTIERI
Sin dal giorno dell'insediamento il nuovo Questore di Parma, dottor Gaetano Bonaccorso, aveva dichiarato che avrebbe puntato fortemente sulla strategia di prevenzione. Detto fatto. Dopo pochi mesi da quella dichiarazione ecco che Parma viene dotata di un innovativo sistema digitale di prevenzione del crimine. Ogni mezz'ora il sistema publicherà un "bollettino" prvisionale dei potenziali crimini che verranno realizzati nelle successive 2 ore.
Parma 18 gennaio 2019 - Dal giorno 8 gennaio 2019, infatti, il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno, Direzione Centrale Anticrimine Servizio Controllo del Territorio, ha avviato presso la Questura di Parma la sperimentazione di un innovativo protocollo di controllo del territorio che si basa sull' impiego strategico, di una innovativa soluzione digitale ideata e sviluppata dall'Ispettore Superiore Elia Lombardo in servizio presso la Questura di Napoli, con ventennale esperienza in strategie di controllo del territorio ed autore di uno studio criminologico che ha suscitato non solo l'interesse interno ma anche della comunità scientifica nazionale ed internazionale.
Sperimentata a Napoli dal 2004 e successivamente a Salerno, Prato, Venezia e recentemente anche a Modena, la soluzione digitale ha permesso di ottenere importanti risultati nella prevenzione dei crimini predatori, problematica che notoriamente più incide sulla percezione di sicurezza e sul sentimento di fiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini.
La soluzione informatica denominata XLAW, è stata sviluppata dopo un ventennio di studio, tempo valso anche ad ottenere la validazione da parte di due centri universitari, la Federico II e la Parthenope di Napoli ed a vincere il premio innovazione digitale SMAU 2018.
Partendo dall'assunto che per prevenire occorre prevedere, il sistema informatico XLAW, in virtù di un rivoluzionario procedimento di calcolo euristico dei dati che riguardano i fatti costituenti reato dichiarati dai cittadini in sede di denuncia e di quelli desunti dalle pattuglie della Polizia di Stato nel corso del servizio d'istituto, elabora delle previsioni su dove e quando potrebbe avvenire un crimine, permettendo di vigilare con precisione spazio - temporale le zone e le strade cittadine esposte a rischio imminente.
Il lungo periodo di studio che ha previsto la raccolta di dati riguardanti il fenomeno predatorio di più contesti urbani, ha permesso di dimostrare che i crimini predatori avvengono con regolarità sequenziale in quelle aree cittadine che secondo principi di redditività e qualità del controllo, diventano in alcuni giorni ed in alcuni orari, maggiormente esposte.
L'algoritmo di cui è dotato il sistema informatico, sovrapponendo i dati storici sui crimini denunciati o scoperti nel corso delle attività d'Istituto dalla Polizia di Stato, ai dati sulle dinamiche socioeconomiche del territorio in esame come il numero di cittadini residenti e non residenti, ubicazione di abitazioni, ubicazione ed orari d'esercizio di attività commerciali, di strutture ricettive, di istituti di credito, di centri commerciali, cinema, teatri, itinerari di autobus, arrivo di treni ecc. ricerca, scopre e pone in evidenza con matematica precisione, quei crimini che appartengono a precisi modelli criminali che si ripetono con regolarità nel tempo e nello spazio.
L'elaborazione prodotta dal software ogni mezz'ora, con un anticipo di due ore rispetto al crimine previsto come una sorta di bollettino meteorologico, viene acquisita dalla Centrale Operativa della Questura, cabina di regia per le attività di controllo del territorio e pronto intervento mediante uno schermo che riproduce una cartina topografica digitale della città all'interno della quale, vengono evidenziati degli alert georeferenziati e grazie ai quali, può predisporre proattivamente le pattuglie in quelle strade ed in quei luoghi urbani esposti a rischio imminente.
Sperimentata nelle citate sedi, la strategia che è possibile applicare grazie a questo innovativo e rivoluzionario supporto che ha l'obiettivo di ridurre la pressione criminale sul territorio andando a sottrarre alla protervia criminale con precisione e costanza le aree e le opportunità, ha permesso di contenere significativamente il fenomeno riducendo i crimini ed aumentando le denunce e gli arresti in flagranza di reato andando ad incidere anche sui costi di gestione della sicurezza, poichè in questo modo viene limitato lo stress di uomini e mezzi e le pattuglie evitando di girare randomicamente l'area urbana, possono circoscrivere selettivamente le attività laddove il rischio è scientificamente atteso.
L'impiego presso la Questura di Parma dall'8 gennaio ad oggi, ha già permesso di tracciare uno scenario di rischio con un'alta percentuale di attendibilità delle previsioni che oscilla tra l'87 ed il 97%, un dato che rende alta l'aspettativa di riuscita della sperimentazione, sovrapponibile ai i risultati già ottenuti nelle altre città dove tutt'oggi, in virtù dei positivi risultati ottenuti, è in corso l'impiego.
L'azione di contrasto ai furti in villa da parte dei Carabinieri sta dando i suoi frutti. Ieri sono stati arrestati due uomini che erano appena penetrati nel cortile di una casa a Rolo, mentre il palo è riuscito a fuggire. E' invece andato a segno il colpo di tre malviventi capeggiati da una donna, in una villa a Canossa.
Reggio Emilia, 2 agosto 2014 - di Ivan Rocchi
Oltre alla classica attrezzatura da scasso, i guanti e il passamontagna, avevano con loro anche un coltello a serramanico. I due ladri bloccati alle prime luci dell'alba dai Carabinieri mentre cercavano di introdursi in una villa di Rolo, nella Bassa reggiana, non erano soli. Un complice, che faceva da palo, è infatti riuscito a scappare, facendo perdere le sue tracce. Sarebbero invece tre stranieri capeggiati da una donna i responsabili del colpo in una villa estiva di Canossa, nell'Appennino reggiano. I tre hanno sorpreso e aggredito la colf, che si trovava nella casa da sola. Dopo averla legata e imbavagliata, i malviventi hanno portato via due e cellulari e monili d'oro.
I due ladri fermati a Rolo avevano appena forzato la recinzione della villa e stavano cercando di penetrare nell'abitazione. Appena si sono accorti dell'arrivo dei carabinieri di Fabbrico e Campagnola Emilia, hanno tentato la fuga. Il palo è riuscito a dileguarsi, mentre i due calabresi sono stati bloccati dopo un breve inseguimento. Ai due arrestati, i Carabinieri hanno sequestrato strumenti da scasso, guanti, passamontagna e un coltello a serramanico. Il 44enne abitante a Bibbiano (RE) e il 40enne abitante a Novi di Modena (MO) sono ora accusati di concorso in tentato furto aggravato in abitazione e saranno processati questa mattina.
Poco prima a Canossa, in Val d'Enza, tre malviventi con il volto coperto avevano fatto irruzione in una villa estiva di un noto imprenditore reggiano. Nella casa c'era solo la governante, una rumena 28enne. I tre sono riusciti a portare via due smartphone e alcuni oggetti d'oro. I carabinieri di San Polo d'Enza e del Nucleo investigativo del Comando provinciale stanno conducendo le indagini, mentre è già partita la caccia ai tre uomini.