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Mercoledì, 16 Novembre 2016 14:15

Cereali e dintorni. Mercati ancora sostenuti.

Il mercato proprio non sa che direzione prendere e nell'incertezza non scende nonostante diversi analisti confermino di elevati stock, buoni raccolti, ottime semine e di contro i consumi, le vendite, le trasformazioni tengono.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 16 novembre 2016
Significativi sono i mutamenti avvenuti negli indici di riferimento: l'Indice dei noli è salito a 1084 punti, il petrolio (wti) è a circa 46 dollari al barile e il cambio gira a 1,07050 scendendo rapidamente , nell'arco di una sola settimana da 1,13 a 1,07.

Gli importatori, sostenuti dal calo dell'Euro e dagli aumenti del mercato, escono con le farine di soya a 343 per la normale sul pronto, mentre la proteica viene proposta a 352 (prezzi partenza porto sino dicembre), e per il 2017 invece espongono la merce a 344/353 mentre per il primo semestre 2018 a 351.
Il girasole proteico viene proposta da 208 a 210 euro partenza porto, la farina di colza 225 partenza silos interni, il girasole 28% a 148/152 euro partenza stabilimenti interni, il seme di soya sui porti a 372. I prezzi quindi tengono sostenuti dal dollaro rafforzato nei confronti dell'euro
Anche il mercato dei premi sulla farina di soya è ancora stazionario tra 30/40 dollari sul 2017 e 35/45 dollari sul 2018 rispettivamente per la 44% e per la 46,50%.

Per quanto riguarda il mercato interno c'è da osservare la continua ripresa dei cruscami di grano. Per quanto riguarda i cereali, fatta eccezione per il grano che si sta sempre più rafforzando, pesano i problemi di logistica, treni e camion in ritardo.
Gli scambi sono sempre ridotti, si cominciano ad ipotizzare prezzi sul 2017/2018 per il mais intorno a 178 euro da ottobre 2017 a giugno 2018 partenza porto di Ravenna ma, come per altri prodotti, sono relativamente poche le posizioni acquistate.

Il mercato delle bioenergie rimane incerto e per di più il mais tossinato scarseggia a fronte di prezzi non più convenienti.
In sostanza il mercato langue sulla base delle notizie che confermano gli elevati stock, produzioni sostenute e consumi in tenuta. La vera incognita quindi resta valuta che in questo momento è più che mai legata a quella che sarà la politica estera degli U.S.A. e alle eventuali contromosse dell'Unione Europea.

Indicatori internazionali 16 novembre 2016


l'Indice dei noli è salito sensibilmente sino a 1.084 punti, il petrolio è risalito verso i a 45,50$ e l'indice di cambio è sceso improvvisamente a 1,07050.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

La HORT@ di Piacenza e la Wenda di Castel Maggiore (Bologna) all'iniziativa di open innovation per i settori "agricoltura" e "food" in programma domani a Milano

Bologna, 15 novembre 2016

Sono 8 in tutto le startup, selezionate da UniCredit e provenienti da diverse città italiane fra cui Piacenza e Castel Maggiore (Bologna), che il 16 novembre, dalle 10 alle 13, presso UniCredit Tower Hall, in via F.lli Castiglioni n. 12 a Milano, prenderanno parte all'Agritech Innovation Day, iniziativa organizzata da UniCredit Start Lab e dedicata al mondo dell'agricoltura e del food.
Le start up selezionate presenteranno a clienti UniCredit e possibili investitori le proprie soluzioni innovative sui temi più attuali come tracciabilità, nuovi ingredienti alimentari e anticontraffazione.

Fra le aziende che partecipano all'Agritech City Innovation Day c'è anche HORT@ di Piacenza che ha sviluppato una piattaforma di sistemi di supporto per la gestione intelligente delle colture. Rileva, ad esempio, parametri essenziali per le coltivazioni - dalla pioggia alle proprietà del suolo - per fornire agli agricoltori indicazioni concrete sulle tecniche da adottare. Destinatari ideali sono i produttori di cereali, uva da vino e da tavola, olive, frutta fresca e da guscio.
L'altra start up emiliana presente il 16 a Milano è la WENDA di Castel Maggiore (Bologna), ideatrice di un sistema in grado di tutelare la qualità e l'autenticità delle bottiglie di vino nel tempo. Un apposito apparecchio monitora infatti dati fondamentali di conservazione e tracciabilità del vino rendendoli disponibili via "app" o piattaforme digitali.

All'Agritech Innovation Day gli startupper avranno la possibilità di incontrare potenziali clienti, sia quelli che interverranno all'incontro presso l'UniCredit Tower Hall, sia quelli che parteciperanno via streaming all'Open Innovation, collegati da altre 6 sedi: Roma, Perugia, Città di Castello (PG), Napoli, Bari, Trapani.

L'evento si aprirà con un approfondimento sui Megatrend di settore con Sara Roversi, Co-Founder di You Can Group e Future Food Institute. Seguiranno gli interventi degli startuppers.

Le startup che partecipano all'Agritech Innovation Day sono: HORT@ di Piacenza; WENDA di Castel Maggiore (BO); XNEXT di Milano; CERTILOGO di Milano; PROXENTIA di Segrate (MI); MIDA+ di Perugia; BIO ERG Jesi (AN); PENELOPE di Napoli.

unicredit

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia

Editoriale: La Hillary Trumpata. Parmigiano inarrestabile. Eima International, qualità e quantità. Apertura in grande stile. Cereali e dintorni: ancora segnali di volatilità. Sud Est Asiatico. L'UE sta lavorando per abbattere le barriere. Wiki Loves Monuments. Emilia Romagna si fa onore. Ismea, a ottobre in ripresa i prezzi agricoli

SOMMARIO Anno 15 - n° 45 13 novembre 2016 (File scaricabile in pdf)
1.1 editoriale La Hillary Trumpata
2.1 lattiero caseario Parmigiano inarrestabile.
3.1 meccanizzazione Eima International, qualità e quantità.
3.2 EIMA International EIMA apre in grande stile: +20% i visitatori nel primo giorno
4.1 cereali Cereali e dintorni. Ancora segnali di volatilità.
5.1 export FOOD Sud Est Asiatico. L'UE sta lavorando per abbattere le barriere
5.2 meccanica agricola Politiche europee, un "new deal" per l'agricoltura
6.1 Turismo Wiki Loves Monuments. Emilia Romagna si fa onore.
7.1 prezzi agricoli Ismea, a ottobre in ripresa i prezzi agricoli
10.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

Cibus-45-13nv16

Domenica, 13 Novembre 2016 09:00

Politiche europee, un "new deal" per l'agricoltura

Nel corso del convegno politico dal titolo "Macchine per l'agricoltura: una nuova agenda europea" l'associazione dei costruttori europei di macchine agricole CEMA ha chiesto una revisione delle regolamentazione comunitaria in materia, con norme e requisiti tecnici non più derivati dall'automotive ma specifici per l'agromeccanica.

Un "New Deal" per il settore agro-meccanico, con politiche e strategie di ampio respiro, pensate per rafforzare la competitività dei costruttori europei, e per promuovere l'utilizzo di tecnologie innovative da parte degli agricoltori europei. Questa la richiesta lanciata dall'associazione dei costruttori europei di macchine agricole CEMA nel corso del convegno dal titolo "Macchine per l'agricoltura: una nuova agenda europea" svoltosi nella giornata inaugurale di EIMA International.

I costruttori europei - ha spiegato il presidente del CEMA, Richard Markwell - possono vantare una posizione di leadership nel mondo sia come volumi di produzione sia come innovazione. Tuttavia, con un tasso di rinnovamento pari ad appena l'1,7% annuo, il parco macchine del continente accusa una situazione di "ritardo tecnologico". Il gap è dovuto in primo luogo al calo dei redditi agricoli e al sottodimensionamento delle aziende che operano nel settore primario, e questo si combina con le difficoltà delle industrie costruttrici di macchine, alle prese con normative e prescrizioni comunitarie che determinano un sensibile incremento dei costi di produzione. Si tratta infatti di regole stabilite originariamente per l'automotive e poi estese all'agromeccanica, quasi per analogia, come se i due comparti rispondessero alle stesse logiche e ai medesimi trend.

Sottovalutare le specificità della meccanica agricola, tanto più in uno scenario caratterizzato da una concorrenza serrata - ha spiegato Markwell - significa indebolire la posizione dei costruttori e degli stessi produttori agricoli. Per questo è necessario puntare su politiche di ampio respiro, a lungo termine, declinate sulle esigenze del settore agromeccanico e sulle esigenze delle imprese agricole che le utilizzano. In questo scenario la "PAC 2020" può, con meccanismi di finanziamento adeguati, rappresentare un'importante leva per incentivare il ricorso a mezzi agricoli di ultima generazione.
(Fonte Eima 9 novembre 2010)

Domenica, 13 Novembre 2016 08:38

Ismea, a ottobre in ripresa i prezzi agricoli

Il recupero dei prezzi nel mese attenua la deflazione in campagna (-4,1% a ottobre vs il -8,4 di settembre).

Roma, 10 novembre 2016 - Continua a ottobre la fase di recupero dei prezzi agricoli avviatasi nella seconda metà dell'anno. L'Indice dei prezzi elaborato dall'Ismea si è attestato, nel mese in esame, a 114,4 (base 2010=100), evidenziando un incremento del 2,1% su base congiunturale. Sulla scia dei rialzi degli ultimi mesi si riduce anche il gap rispetto al 2015, passando dal meno 8,4% registrato a settembre al meno 4,1% di ottobre. Il confronto su base annua evidenzia, più nel dettaglio, una flessione ancora piuttosto marcata del comparto vegetale (-6,4%), e più lieve per quello zootecnico (-1,2%), nonostante entrambi i comparti abbiano beneficiato di una congiuntura favorevole.

Ancora più marcata la riduzione della tendenza deflativa evidenziata dall'indice core. L'indicatore elaborato dall'Ismea per cogliere la tendenza di fondo dei prezzi agricoli - eliminando le componenti più stagionali e fluttuanti - registra infatti una flessione su base annua del 3,1%, dopo il -7,1% registrato il mese precedente.

In particolare, il calo tendenziale dei prezzi delle coltivazioni è sintesi di dinamiche eterogenee per i vari prodotti. Permane la forte riduzione dei prezzi dei cereali (-14%), per effetto soprattutto del crollo del frumento (-25,9%), in un contesto deflativo anche per i cereali minori (l'avena segna un calo di 34,8 punti percentuali) e per il riso. Risultano in flessione anche i listini degli olii e grassi vegetali, nonostante si siano ridotti di intensità i ribassi che interessano da tempo l'extravergine (-5,6%). Tra i prodotti stagionali, l'andamento è marcatamente ribassista per l'insieme degli ortaggi (-18,1%) a fronte di un confronto annuo positivo per la frutta (+6,2%). Positiva la dinamica annua anche per le colture industriali (+8%).

Il comparto zootecnico beneficia a ottobre di una congiuntura favorevole per tutte le produzioni (nel complesso +2,4% rispetto a settembre) che attenua la tendenza deflativa (-1,2%). In particolare sale il prezzo del bestiame vivo (+1,2%), sospinto dai rincari a doppia cifra dei suini (+18,3%) che controbilanciano i deprezzamenti registrati dagli altri allevamenti (bovini, cunicoli, ovi-caprini e volatili). Continua invece la tendenza flessiva dei lattiero-caseari (-2,3%), di riflesso ai cali di latte (-7,5%) e formaggi molli, fusi e semiduri, a cui si contrappone il consistente aumento del burro (+40,5%). I prezzi delle uova, anche a ottobre, sono fermi su livelli inferiori di circa 20 punti percentuali a quelli del 2015.

Con il dato di ottobre, migliora la variazione acquisita dei prezzi agricoli per l'intero 2016: il confronto con il dato medio del 2015 passa dal -6,4% registrato a settembre al -5,9% del mese di ottobre. Migliora anche la variazione acquisita calcolata per l'Indice "core", passata al -6,0%, dal -6,7% di settembre.

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Giovedì, 10 Novembre 2016 16:45

Cereali e dintorni. Ancora segnali di volatilità.

Dopo i rialzi rilevati nel corso dell'ultima settimana di ottobre il mercato nazionale dei cereali e dei semi oleosi sembrava essersi fermato, a eccezione del frumento duro che segna ancora dei forti aumenti. L'unica variante condizionante è stata appunto la corsa alla Casa Bianca, sia nelle giornate precedenti sia nell'immediato post spoglio delle schede elettorali. L'euro è in lieve recupero nei confronti del dollaro USA e il petrolio è nuovamente disceso ai valori precedenti la riunione Opec di alcune settimane fa.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 10 novembre 2016
Il mercato che da giorni era condizionato dalla corsa alla Casa Bianca, segnando una volatilità elevatissima, ancora non si è assestato. Ieri, dopo i primi risultati, tutti i valori correvano verso il segno negativo per poi recuperare nel pomeriggio e passare in positivo, quindi in "profondo rosso" sulla scia dei dati USDA - sotto riportati - per riaprire oggi recuperando il perduto. Questa mattina il comparto soia segnava +23/25 punti relativamente al seme e +5/7 dollari per la farina.

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Riguardo alla merce attualmente, come da diverse settimane accade, non esiste il rischio di disponibilità.

Indicatori internazionali 10 novembre 2016


l'Indice dei noli è salito sensibilmente sino a 954 punti, il petrolio è sceso verso i a 45,50$ e l'indice di cambio ruota attorno a 1,10929.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

di Virgilio - Bologna, 9 novembre 2016 - Dall'ugello di precisione al gigante articolato da 580 cavalli. Tutto è rappresentato e esposto a EIMA International, per la cura del giardino e per massimizzare l'efficienza del contoterzista. - Con galleria immagini - 

Eima International 2016 ha raccolto e esposto il meglio in campo agricolo. Dalla Spagna alla Cina, passando da Germania e Turchia, molti i costruttori che hanno scelto Bologna per mettersi in mostra e confrontarsi con i più quotati player in fatto di meccanizzazione.
140 Paesi espositori e il tutto pieno già sei mesi prima dell'evento nonostante l'ampliamento dei padiglioni coperti.

Per fare posto alle circa 1.900 aziende partecipanti sono stati infatti allestiti, oltre ai 18 padiglioni fissi del quartiere fieristico di Bologna, altri 7 padiglioni temporanei, mentre nei piazzali all'aperto sono state attrezzate alcune aree per le prove dimostrative.
Insomma la kermesse bolognese, giunta alla 42esima edizione, si è imposta come una "manifestazione globale", sia per l'ampiezza delle attrezzature proposte, sia per la provenienza geografica dei costruttori ma anche per la vastità di temi e innovazioni che verranno proposti sino al 13 novembre quando si chiuderanno i battenti.

Padiglioni affollati sin dalla prima mattina nella giornata d'apertura di EIMA International, la rassegna della meccanica agricola in svolgimento a Bologna dal 9 al 13 novembre, che è stata inaugurata Michele Scannavini, presidente Agenzia ICE; Davide Conte, assessore del Comune di Bologna; Franco Boni, presidente di BolognaFiere; Massimo Goldoni, presidente FederUnacoma.

La 42ma edizione si presenta al grande pubblico con più di cento appuntamenti tematici e con un ricco calendario di incontri focalizzati sulle questioni salienti dell'economia e della meccanizzazione. L'innovazione nel settore primario rappresenta infatti una priorità per lo sviluppo delle economie globali, tuttavia esso deve essere sostenuto con politiche di intervento calibrate sulle differenti caratteristiche ed esigenze dei territori e delle comunità rurali.

Dalla programmazione industriale alla ricerca, passando per le normative tecniche, il comparto agro-industriale richiede pertanto un approccio di ampio respiro, che veda il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera.

Sono proprio questi i temi affrontati nella giornata inaugurale nel corso del convegno intitolato "Macchine per l'agricoltura: una nuova agenda europea", promosso da FederUnacoma in collaborazione con il CEMA, l'associazione dei costruttori europei di macchine agricole, e con Agrievolution, l'organismo internazionale che riunisce i principali Paesi produttori. L'incontro, organizzato con l'obiettivo di promuovere il confronto tra imprenditori, istituzioni e mondo politico, vede la partecipazione di Paolo De Castro, deputato della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo; Elisabetta Gardini, deputato della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo; Aldo Longo, Direttore Generale dell'Agricoltura e Sviluppo Rurale della Commissione Europea; Barbara Bonvissuto, della Direzione Generale "Grow" della Commissione Europea; Richard Markwell, presidente del Cema; Massimo Goldoni, presidente di FederUnacoma Pekka Pesonen, segretario generale del COPA-COGECA; Klaus Pentzlin presidente del CEETTAR; Alice Cerutti, vicepresidente Ceja.

Un qualificato e nutrito tavolo di relatori riuniti per fare il punto sulle strategie di rilancio per un settore che nel 2015 ha registrato una consistente riduzione delle vendite (-6%) e che non dovrebbe vedere un'inversione di tendenza fino a tutto il 2017.

(Galleria immagini in fondo pagina)

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

L'indice Ismea dei costi di produzione a settembre segna una riduzione del 2,2% su base annua.
A incidere sul calo soprattutto i prodotti energetici (-7,9%), ma il ribasso riguarda fertilizzanti e fitosanitari (-3,9% e -1,2%), mangimi (-2,8%), materiali, attrezzi e piccoli apparecchi (-5,4%)

Roma, 31 ottobre 2016 - Nel terzo trimestre 2016, l'indice Ismea segnala costi di produzione più bassi rispetto a quelli sostenuti nel 2015. Prosegue infatti, anche nel mese di settembre, la dinamica deflativa dei mezzi correnti di produzione del settore agricolo che, senza soluzione di continuità, prosegue ormai dal 2014.

L'Indice dei prezzi dei mezzi correnti di produzione elaborato dall'Ismea, nel mese in esame si porta a quota 102,8, mostrando una sostanziale stabilità sul livello dei costi del 2016 (-0,3% il calo rispetto al mese di agosto), ma risultando in flessione di 2,2 punti percentuali su base annua.
Analizzando le singole voci di spesa, anche nel mese di settembre, la componente che ha determinato il calo dei costi per la produzione agricola è quella relativa ai prodotti energetici: tale voce risulta interessata da una dinamica significativamente deflativa (-7,9% rispetto al corrispondente periodo del 2015) seppure con cedimenti tendenziali più contenuti rispetto a quelli di inizio anno (attorno ai 13 punti percentuali). A monte, i ribassi che stanno interessando le quotazioni del petrolio, strettamente connesse ai prezzi degli energetici, proseguono ma si riducono di intensità: a settembre il prezzo al barile (Brent), dopo due lievi incrementi mensili, ha raggiunto quota 46,6 $, e le recenti affermazioni di un possibile accordo tra la Russia e i paesi dell'OPEC per tagliare la produzione hanno fatto ulteriormente salire le quotazioni a ottobre, pur rimanendo il livello di tali quotazioni sempre più basso di quello corrispondente del 2015.

Altre voci di costo che a settembre hanno riportato un calo su base tendenziale sono quelle relative ai prodotti fertilizzanti e fitosanitari (rispettivamente -3,9% e -1,2%). Con riferimento alle spese sostenute dagli allevatori, proseguono i ribassi nei prezzi dei mangimi (-2,8%) mentre i prezzi degli animali d'allevamento risultano stazionari (+0,2%). A livello trasversale, sono diminuiti i costi relativi a materiali vari, attrezzi e piccoli apparecchi (-5,4%).

Per comparto, sono quindi le aziende delle produzioni vegetali a trarre maggior vantaggio dal calo dei costi di produzione: i prezzi dei mezzi correnti usati nelle coltivazioni agrarie, leggermente in crescita rispetto ad agosto (0,4%), risultano comunque in flessione nel confronto tendenziale (-2,4% rispetto a settembre 2015).

Tutte le produzioni vegetali beneficiano di costi più bassi e se ne avvantaggiano particolarmente le imprese specializzate in cereali e in semi oleosi: per queste la variazione su base annua è rispettivamente del -3,2% e del -2,9%.
In ambito zootecnico d'altronde i costi risultano in calo rispetto ad agosto (-0,9%) e riportano una flessione tendenziale di 2 punti percentuali. Se la contrazione ha riguardato tutte le principali produzioni, i dati di dettaglio evidenziano un ribasso particolarmente rilevante nel segmento produttivo delle uova (-10,7% su base annua), imputabile al forte ribasso della voce di costo relativa all'acquisto degli animali del segmento avicolo (-18,7%).

Conclusosi il terzo trimestre dell'anno, la variazione acquisita dei prezzi dei mezzi correnti di produzione per l'intero 2016 scende ulteriormente in territorio negativo: il confronto con il dato medio 2015 si porta al - 2,1% per l'indice generale e al -2,8% per le coltivazioni. Risulta in calo anche la variazione acquisita calcolata per l'indice per i prodotti zootecnici (-1,5%).

(Fonte Ismea 31 ottobre 2016)

Il consigliere della Lega vuole anche sapere quando sarà riformata la legge regionale sul settore. Caselli: obiettivo massima collaborazione possibile.

Durante l'informativa dell'assessore Simona Caselli sul piano faunistico venatorio regionale in seconda commissione Bilancio dell'Assemblea legislativa, Massimiliano Pompignoli (Ln) ha ammonito la Giunta a non contrapporre gli agricoltori ai cacciatori, come a suo avviso avvenuto per talune previsioni contenute nel Calendario venatorio regionale, dato che una gestione venatoria efficace va a vantaggio dell'attività agricola. Inoltre, ha chiesto quando la Giunta affronterà la riforma della legge regionale sulla caccia e quale sia l'orientamento politico in proposito. Infine, ha invitato la Regione a contrastare il preoccupante calo del numero dei cacciatori, a partire da una revisione dei costi dell'attività venatoria.

L'assessore Caselli ha risposto che l'obiettivo della Regione è la massima collaborazione possibile fra cacciatori, agricoltori e ambientalisti, dato che la gestione di un ecosistema è attività complessa. Il problema del calo del numero dei cacciatori e della loro età sempre più elevata – ha sottolineato – è connesso anche con un cambio di cultura e di connotazione della pratica venatoria, utile all'ecosistema perché la difesa dell'ambiente passa anche attraverso la caccia.

(Luca Govoni)

Domenica, 06 Novembre 2016 08:40

Le novità "intorno" ad EIMA International

La grande kermesse della meccanica agricola, che si svolge a Bologna dal 9 al 13 novembre e che attira un enorme flusso di visitatori, prevede quest'anno nuovi criteri per la gestione del traffico e per le operazioni di carico/scarico delle merci. Circolari, mappe e filmati esplicativi a disposizione del pubblico e degli espositori per indicare i percorsi e semplificare le operazioni.

Le novità di EIMA International, la grande kermesse della meccanica agricola che si tiene a Bologna dal 9 al 13 novembre, sono tante e si trovano sia all'interno che all'esterno del quartiere fieristico. Ai contenuti tecnici della manifestazione – che vede il più alto numero di brevetti, prototipi e novità in anteprima mai registrato nella storia della rassegna, e che raggiunge il numero di 1.900 industrie espositrici da 50 Paesi con visitatori attesi da 140 Paesi – corrisponde anche un assetto logistico completamente riprogettato. La viabilità all'esterno della Fiera – che nell'edizione 2014 ha rappresentato un elemento critico a causa degli intasamenti provocati dal flusso dei visitatori in arrivo – è stata ridisegnata in base alle esigenze specifiche della rassegna, con la definizione di percorsi alternativi rispetto all'uscita "Fiera" della Tangenziale sulla quale si addensa solitamente il traffico. Grazie all'istituzione di una "cabina di regia", alla quale partecipano gli uffici competenti del Comune di Bologna, le forze di Polizia, la Società Autostrade, l'Ente fieristico e FederUnacoma (la Federazione dei costruttori organizzatrice della manifestazione), il traffico verrà monitorato in tempo reale e il flusso delle macchine verrà convogliato verso le uscite autostradali e della Tangenziale più libere.

Per le macchine provenienti dall'Autostrada A14 – ad esempio – il percorso consigliato prevede l'uscita a San Lazzaro, e quindi, dalla Tangenziale, l'uscita 10 seguendo poi le indicazioni per Parcheggio Multipiano Michelino; per gli automezzi provenienti dall'Autostrada A13 l'uscita sarà quella di Arcoveggio, e poi dalla Tangenziale l'uscita 7 bis da cui proseguire per i parcheggi P6 e P8; per gli automezzi provenienti dall'Autostrada A1 il percorso prevede l'uscita a Borgo Panigale-Casalecchio, Tangenziale uscita 6 e quindi tragitto indicato per parcheggi P6 e P8. Dai parcheggi il quartiere fieristico è raggiungibile tramite comode navette, mentre collegamenti ad hoc sono previsti dalla stazione di Bologna Centrale, dall'Aeroporto e dai punti nevralgici della città. Maggiore razionalità e fluidità anche per quanto riguarda le operazioni di carico e scarico merci, che interessano direttamente le industrie espositrici e le società di trasporti. Per la prima volta è stata istituita un'area "Terminal", che ricalca gli standard organizzativi dei principali eventi espositivi europei, e che dovrebbe garantire maggiore razionalità e minori tempi di attesa, scongiurando quegli intasamenti che in una manifestazione delle dimensioni di EIMA, e con la particolare voluminosità dei prodotti trasportati, sarebbero altrimenti inevitabili.

Prima della partenza, l'autotrasportatore deve pre-registrarsi in un'apposita area del sito www.eima.it, ed acquisire un tagliando con un codice che lo abilita alla consegna dei materiali in Fiera nei giorni di allestimento e disallestimento. Giunto nell'area Terminal – dove è comunque attivo uno sportello di assistenza per ogni necessità - il trasportatore viene ammesso all'interno dell'area fieristica avendo a disposizione un arco di tempo, per lo scarico dei materiali, differenziato in base al tipo di automezzo. Per far conoscere i nuovi criteri di viabilità e la logistica di EIMA 2016 sono state predisposte - sul sito ufficiale della manifestazione www.eima.it  e sul sito di BolognaFiere - note informative e mappe esplicative, e sono state realizzate animazioni video, che presentano in modo lineare e accattivante le procedure e i percorsi ottimali per l'accesso in Fiera; mentre aggiornamenti sul traffico verranno forniti in tempo reale anche mediante la rete dei pannelli informativi della Società Autostrade.

Roma, 27 ottobre 2016

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