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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 34 23 agosto 2015 (in allegato il formato pdf scaricabile)
Anno 14 - n° 34 23 agosto 2015
1.1 editoriale Il profumo della monnezza
3.1 cereali Materie prime, mercati in stand-by dopo i ribassi della scorsa settimana
4.1 Lattiero caseario Lattiero caseario: NQ
5.1 mais e soia Mais e Soia dati previsionali 2015-2016
6.1 economia energetica Il mistero buffo del prezzo dei carburanti
7.1 lavoro e caporalato Morire di fatica per 27 euro al giorno
7.2 turismo Agriturismo: presenze +5%
8.3 agroalimentare AgrOsserva: dall'export ancora una spinta propulsiva per l'agroalimentare italiano
9.1 turismo emilia romagna Eductour con quattro reporter degli Stati Uniti
10.2 promozioni "vino" e partners

Ormai certo l'incremento di valore della imminente campagna maidicola. Il rischio di Aflatossina B1 sta spostando i consumi verso il grano e il sorgo a discapito del mais.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 21 agosto 2015 -

Dopo i ribassi dei giorni scorsi il mercato sta vivendo un momento di "riflessione". I fondi si sono alleggeriti delle loro posizioni pur restando comunque mediamente lunghi, e le condizioni atmosferiche sembrano migliorare seppure il notiziario del NOOA (National Oceanic and Atmospheric Administration) evidenzia una situazione di stress largamente diffuso e percepito in tutto il continente Europeo, da Est a Ovest.

Una situazione che non si verificava da almeno 10 anni e il 2015 si è qualificato come l'anno conl'estate più calda dal 1880 (135 anni).

Quindi mercato ancora "spezzato" in due da un lato speculazione e produzioni, di materia prima non vi è carenza di disponibilità sui mercati, e consumi stabili, dall'altro evidenti segnali di psicologia del danno, e consumi sempre molto contenuti.

Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è intanto sceso a 1041 punti, il petrolio quota circa 41 dollari al barile, il cambio gira a 1,1130

Come è prevedibile, la psicosi del danno investe il mais e i semi oleaginosi, girasole e soia, specie per chi segue il mercato della soia convenzionale Ogm free.

Il mercato del mais è inoltre sottoposto alla spada di Damocle circa la presenza di Aflatossina b1, e per tale ragione già si sono manifestati spostamenti di consumi dal mais verso il grano e il sorgo.

Alcune quotazioni
Sono stati fatti contratti di mais da Ottobre a Gennaio da 186 a 189 euro tonnellata e Ottobre Marzo sino a 191 euro tonnellata per merce estera o nazionale con garanzie di Don e di Afla B1, mentre per la farina di soia proteica contratti per 12 mesi a 355 €/ton partenza dal porto di Ravenna.

Il mercato delle Bionergie sta facendo il pieno di Trinciati (spesso magri di granella) e di granella da pastone ormai al limite della umidità necessaria, in quando sta passando a stato di granella semi vitrea.
I più avveduti hanno fatto incetta di mais vecchio raccolto sia in granella che farina e o contratti di altri amidacei in previsione della campagna maidicola entrante che, ormai sembra accertato, dovrebbe registrare valori sensibilmente più elevati.

Indicatori internazionali 20/8/2015-
l'Indice dei noli è salito 1197, il petrolio è nuovamente sceso sceso e il prezzo scende nuovamente e raggiunge anche 41,50 dollari al barile e il cambio €/$ si aggira intorno a 1,11.

MP 20ago15

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Mais e Soia: agosto 2015. La produzione di Mais è in contrazione dello -0,2% rispetto alle previsioni di luglio mentre segna un +0,4% la produzione di Soia sulla base delle maggiori produzioni statunitensi e dell'Ucraina. 

MAIS: Dati previsionali per 2015-16
 La produzione di Mais per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Settembre) è prevista a 985.61 Mio t, -0.2% rispetto alle previsioni di Luglio, con riduzioni in Cina (-4 Mio t) e UE (-3.5 Mio t) parzialmente bilanciate da incrementi negli Stati Uniti (+4 Mio t) e Brasile (+2 Mio t).
 La produzione statunitense è stimata a 347.64 Mio t, con una resa dei terreni di 168.8 bushels/acro (+2 bushels rispetto alle stime precedenti). Si prevede un aumento dell'impiego di Mais nella produzione di etanolo.
 Le scorte del "vecchio raccolto" 2014-15 sono previste al ribasso con un maggior utilizzo del Mais nei dolcificanti.
 Si prevede una riduzione del Mais ad uso zootecnico in Cina, Unione Europea e Ucraina. Infatti, mentre in Cina è previsto un maggior utilizzo di sorgo, in UE e Ucraina è atteso un maggior utilizzo di frumento nell'alimentazione animale.
 L'export è previsto in crescita per Ucraina, Brasile e Russia, parzialmente bilanciato da riduzioni per UE, USA e Serbia. L'import Europeo è stimato in aumento.

SOJA: Dati previsionali per 2015-16
 La produzione mondiale di semi di Soia per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Ottobre) è attesa a 320.05 Mio t, +0.4% rispetto alle previsioni di Luglio, riflettendo maggiori raccolti previsti negli Stati Uniti e in Ucraina.
 Negli USA la produzione prevista è di 106.59 Mio t, grazie ad un incremento della resa dei terreni, che bilancia la riduzione delle aree coltivate. La resa è attesa a 46.9 bushels/acro (+0.9 bushels rispetto al mese scorso, -0.9 bushels rispetto alla resa record della stagione in 2014-15).
 Si prevede un aumento della trasformazione in farina e olio (crush) in Cina, UE e USA, determinando una diminuzione degli stock finali globali (-4.9 Mio t), che si mantengono comunque a livelli record (86.88 Mio t).
 Le esportazioni di Soia sono attese in rallentamento per gli USA, e in aumento per il Brasile e l'Argentina. Le importazioni della Cina, che importa un quarto della produzione mondiale di Soia, sono previste in aumento a 79 Mio t.

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Domenica, 23 Agosto 2015 10:36

Morire di fatica per 27 euro al giorno

Martina, il caporalato è come la mafia. Sarebbe meglio dire che il caporalato è strumento della mafia e lo è sempre stato. 14 morti (l'ultima una 39enne, deceduta il 21 agosto con disturbi cardiaci e con estrema necessità di lavorare) in questa torrida estate del 2015 sono un segnale inquietante della diffusione del fenomeno

Parma 23 agosto 2015 - Che le condizioni lavorative in agricoltura e in particolar modo al sud sono, siano estremamente dure e spesso disumane, mai come quest'anno, alla luce del sole.

Non è raro, anzi è frequentissimo, osservare ai margini delle strade del Sud nuvole multicolori di braccianti con la faccia a pochi centimetri dalla terra a raccogliere, ad esempio, i pomidoro.
In quelle terre l'automazione della raccolta non si è ancora diffusa ma quel che sgomenta è che anche le operazioni di trapianto delle piantine avviene manualmente.

Un'assurdità che un prodotto ideato per la macchina trapiantatrice venga invece deposto nel terreno per mezzo di un succhiello solidale al corpo di un un uomo o una donna, di nazionalità italiana o straniera senza alcuna distinzione razziale ma accomunati dalla estrema necessità di racimolare quei maledetti e sudati, è il caso di dirlo, 3 euro o poco più all'ora.

Schiavi della miseria e martiri del lavoro che riempiranno le pagine dei giornali ancora per qualche giorno e poi andranno nel dimenticatoio e nessuno si preoccuperà di loro e dei sopravvissuti ustionati dal sole e feriti dal lavoro nel corpo e nell'anima..

Dubito che gli ispettori INPS e INAIL, del Mipaaf o di altra struttura statale abbiano insistentemente tenuto sotto pressione gli imprenditori agricoli sfruttatori del sud.

Se così fosse stato oggi non si conterebbero tanti morti e tanti soggetti sfruttati che stando a una indagine della Flai Cgil conta che ogni anno siano 400 mila in tutta Italia i lavoratori schiavizzati.

Meglio tardi che mai.

C'è da augurarsi che le dichiarazioni rilasciate a caldo dal Ministro Martina a La Repubblica circa la necessità di un inasprimento delle pene contro il caporalato vengano messe in atto con urgenza. "È necessaria una riflessione: spesso le norme che sanzionano il caporalato sono di difficile applicazione".

Difficili ma non impossibili, perciò suvvia Ministro, metta in agenda quanto dichiarato lo scorso 7 agosto e coinvolga rapidamente la cla Cabina di regia della "Rete del Lavoro agricolo di qualità". Con la Rete, introdotta con il provvedimento Campolibero e operativa da febbraio, per la prima volta in Italia si è creato un coordinamento per il contrasto dello sfruttamento nel lavoro agricolo, avviato un percorso di semplificazione e istituita una certificazione delle aziende agricole in regola, aumentando i controlli su quelle non iscritte alla Rete stessa. Della cabina di regia, presieduta dall'Inps, fanno parte le organizzazioni sindacali, le organizzazioni professionali agricole, insieme ai rappresentanti dei Ministeri delle Politiche agricole, del Lavoro e dell'Economia e della Conferenza delle Regioni.

Una raccomandazione: che il tavolo di lavoro individui le azioni e soprattutto che le metta in campo con celerità.

La vita e la dignità umana sono sacri.

raccolta meccanica del pomodoro

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Mercoledì, 19 Agosto 2015 08:36

Lattiero caseario: NQ

In attesa della riapertura delle borse, i listini prendono fiato. La prima settimana di agosto si era contraddistinta per il segno negativo comparso su tutte le referenze prese in esame. In attesa dell'ufficializzazione dei nuovi scambi riproponiamo la fotografia registrata l'11 agosto scorso.

di virgilio Parma 19 agosto 2015

(dati riferite al 11 agosto 2015)

LATTE SPOT -2,04% è il risultato della perdita registrata alla borsa merci di Lodi venerdì 7 agosto scorso. Il prezzo, valevole per la prima quindicina agosto, relativamente al latte crudo spot nazionale si arresta tra 36,09 e 38,15€/100 litri di latte. Dal confronto dei dati rilevati settimanalmente alla borsa di Verona, nonostante i leggeri incrementi registrati nei due mesi precedenti, la media dei listini (35,40€/100 litri latte) mostra una notevole regressione rispetto il 2014 (-17,67%), annata che peraltro aveva lasciato sul campo l'11,24% in confronto alla media 2013.

GP 33 2015

BURRO E PANNA Tutti i listini in ribasso in questo inizio d'agosto. arretrati di -10 centesimi i prezzi alla borsa di Milano e 6 centesimi la crema a uso alimentare. 10 centesimi ceduti anche dal burro zangolato quotato a Parma.

Borsa di Milano 3 agosto:
BURRO CEE: 2,60€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,80€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,80€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,60€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,34€/Kg.

Borsa Verona 3 agosto:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,40-1,45 €/Kg.

Borsa di Parma 7 agosto:
BURRO ZANGOLATO: 1,20€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 4 e 11 agosto
BURRO ZANGOLATO: 1,20 1,20€/kg.

GRANA PADANO Leggera flessione registrata anche dal Grana Padano che ha ceduto 5 centesimi lo scorso 3 agosto fissando il prezzo, per questo torrido agosto milanese, tra 6,30 e 6,40 €/kg relativamente al 9 mesi di stagionatura e tra 7,05 e 7,70 per il 15 mesi d'invecchiamento.

PARMIGIANO REGGIANO Anche il Parmigiano Reggiano cede qualche centesimo in questo inizio d'agosto fissando i listini a 7,40-7,75 €/kg. relativamente al 12 mesi di stagionatura e tra 8,45 e 8,80€/kg per il 24 mesi.

(in allegato i grafici CLAL)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 16 Agosto 2015 08:23

Dati USDA, in attesa della risposta dei fondi

Pubblicati i dati USDA. Smentiti i danni dalle piogge di giugno. Stock elevati. Adesso si tratta di vedere come reagiranno i fondi, alle chiusure di ieri sera (12/8) che vede i principali prodotti tutti in riduzione.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 14 agosto 2015 -

Per il Corn tutte le ipotesi sui danni da pioggia del mese di giugno sono state smentite dai dati USDA. Le attese produttive Europee sono state portate a 62 milioni di tonnellate contro le 75 della scorsa campagna.
Gli stock finali mondiali rimangono elevati, anche per il grano sussiste abbondanza nel mondo, per la soya sono i numeri a parlare.
Adesso si tratta di vedere come reagiranno i fondi, alle chiusure di ieri sera (12/8) che vede i principali prodotti tutti in riduzione.

Dati USDA ago15

 

Le chiusure del 12 agosto
SEMI agosto 951,00 (-63) sett 918,40 (-62,4) nov 910,00 (-61,4)
FARINA agosto 335,90 (-12) sett 323,70 (-18) dic 311,80 (-20,3)
OLIO agosto 29,03 (-1,05) sett 29,10 (-1,06) dic 29,42 (-1,05)
CORN settembre 357,20 (-19,2) dic 368,00 (-19,4)
GRANO settembre 492,20 (-15) dic 497,20 (-15)

Indicatori internazionali 13/8/2015-
l'Indice dei noli è salito 1197, il petrolio è nuovamente sceso sceso e il prezzo scende nuovamente e raggiunge anche 41,50 dollari al barile e il cambio €/$ si aggira intorno a 1,11.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Simona Caselli: "Con questo intervento la Regione porta a circa 10 milioni di euro le risorse destinate dal 2008, anno d'inizio della crisi mondiale" -

Bologna 12 agosto 2015 -
Credito più facile per le aziende agricole dell'Emilia-Romagna grazie alla Regione. Su proposta dell'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli, la Giunta regionale ha infatti stanziato 1 milione 500 mila euro che permetteranno di abbattere il costo del denaro per il credito di conduzione fino a 1,25 punti percentuali, rispetto ai tassi applicati normalmente dalle banche e di attivare un volume complessivo di finanziamenti per oltre 100 milioni di euro.

Le imprese potranno presentare domanda al proprio Istituto di credito e all'Organismo di garanzia di appartenenza fino al 2 ottobre 2015.

Il programma operativo è rivolto all'insieme delle imprese, senza distinzioni tra settori di produzione, attraverso la concessione di un aiuto "de minimis" sotto forma di concorso interesse sui prestiti di conduzione richiesti dagli agricoltori alle banche per il tramite degli Agrifidi, gli Organismi di garanzia che operano in agricoltura. Vi è tuttavia una priorità, riservata alle aziende agricole condotte da giovani imprenditori, under 40, così come a quelle che nel corso della precedente campagna agraria hanno già contratto prestito di conduzione in regime "de minimis".

Come funziona il prestito alle imprese agricole

L'importo massimo del prestito per azienda è di 150 mila euro ed è calcolato attraverso parametri definiti con riferimento alle superfici coltivate, ai capi allevati o alle attività svolte. Sono ammesse le imprese che presentano richieste non inferiori a 6 mila euro. Oltre all'abbattimento del tasso di interesse di 1,25 punti percentuali, i prestiti potranno contare sulla garanzia offerta, con capitali propri, dagli Agrifidi nonché sulle condizioni di favore ricomprese all'interno delle convenzioni che gli stessi Agrifidi hanno stipulato con gli istituti bancari. La durata massima è 12 mesi.
Gli Agrifidi provvedono direttamente all'istruttoria dell'istanza, alla concessione e alla liquidazione del contributo in conto interesse all'impresa beneficiaria, utilizzando le risorse assegnate dalla Regione. I prestiti, che sono a breve termine con durata fino a 12 mesi, coprono le spese che l'imprenditore agricolo deve anticipare per il completamento del ciclo produttivo-colturale, fino alla vendita dei prodotti. Il sistema degli Organismi di garanzia agricoli è attualmente costituito, a seguito di alcune fusioni, da tre cooperative che operano a livello interprovinciale.
Si tratta degli Agrifidi interprovinciali di Bologna-Ravenna-Forlì-Cesena e Rimini, Parma-Piacenza e Modena-Reggio Emilia-Ferrara.
Per informazioni: Interventi sul credito a breve termine in regime "de minimis" (delibera 1113 del 3 agosto 2015).

Il Commento dell'assessore
"Con questo intervento la Regione porta a circa 10 milioni di euro le risorse destinate dal 2008, anno d'inizio della crisi mondiale, ad oggi all'abbattimento del tasso di interesse bancario per il credito d'esercizio – spiega l'assessore Caselli – ciò significa che attraverso le garanzie degli Agrifidi sono stati attivati prestiti a tasso ridotto per oltre 600 milioni di euro. Grazie a questi interventi regionali una parte importante degli agricoltori emiliano-romagnoli ha potuto reagire alla pesante stretta creditizia messa in atto dalle banche negli ultimi anni. Tanto è vero che le rilevazioni periodiche di Ismea hanno evidenziato che l'Emilia-Romagna è la regione che ha registrato il maggior incremento di accesso al credito in agricoltura negli ultimi anni.
Una situazione migliore rispetto al resto d'Italia dunque, resa possibile dal dinamismo delle imprese agricole emiliano-romagnole, ma anche dal sostegno della Regione e dal processo di fusione degli Agrifidi che ha portato alla nascita di 3 sole solide realtà interprovinciali in grado di affiancare validamente le imprese nel rapporto con il sistema bancario. La riprova è in un tasso di insolvenza pari allo 0,1% del credito attivato attraverso gli Agrifidi che risulta, peraltro, raddoppiato in volume proprio negli ultimi anni".

Meno 0,9% su giugno, +0,1% su base annua. La tendenza di fondo rimane tuttavia deflativa (indice "core": -4% annuo). Nell'aggregato zootecnico, invece, il bestiame vino e i lattiero caseari arretrano rispettivamente del 5,7% e del 9,3%.


Roma, agosto 2015 -

A luglio si attenua la tendenza flessiva dei prezzi osservata nel bimestre precedente nelle campagne italiane. A segnalarlo l'Ismea, sulla base dell'Indice dei prezzi agricoli alla produzione, che ha assunto nel mese in esame un valore pari a 108 (base 2010=100), allineandosi al dato di luglio del 2014 (+0,1%) ed esprimendo una riduzione dello 0,9% su giugno.

Nel frattempo, si evince dalle stime preliminari dell'Istat, anche i prezzi al consumo dei beni alimentari e bevande, alcolici inclusi, risultano in calo di oltre un punto percentuale su base mensile, mantenendo tuttavia un divario positivo nel confronto annuo (+0,8%).

L'Indice "core" elaborato dall'Ismea raggiunge a luglio quota 114,6 (2010=100), mettendo a segno un lieve incremento rispetto a giugno (+0,9%), pur continuando a mantenere un differenziale negativo (-4%) rispetto al dato corrispondente di luglio 2014.
L'Indice "core" dei prezzi dell'Ismea è volto a cogliere la tendenza di fondo dei prezzi agricoli, scorporando la dinamica dei prodotti maggiormente esposti a fluttuazioni direttamente influenzate da fattori stagionali, rappresentate dalle voci "ortaggi e frutta fresca".

In dettaglio, per l'insieme dei prodotti vegetali la dinamica mensile fa registrare una riduzione dei listini del 2,3% (dopo il -7,1% registrato a giugno), in larga misura determinata dalle normali flessioni stagionali delle quotazioni di frutta (-14,4%). Sempre su base congiunturale, alla dinamica deflativa dei listini vinicoli (-0,6%) si contrappone l'incremento dei prezzi dei cereali (+5,2%) - grazie alla spinta del frumento duro -, degli ortaggi (+6,5%) e dei semi oleosi (+2,9%). Pressoché stazionari, invece, i prezzi degli oli di oliva e delle colture industriali.

Avanti adagio l'indice nel comparto zootecnico che spunta uno 0,4% in più su giugno, per effetto dei rialzi dei suini (+4,8%), conigli (+6,3%) e ovi-caprini (+1,8%) a fronte di ribassi per bovini (-0,8%) e, soprattutto, avicoli (-3,7%); in lieve e ulteriore flessione i listini dei lattiero-caseari.

Su base annua, la tendenza indica un lieve aumento (+0,1%), sintesi di una dinamica ancora inflativa del comparto vegetale (+8,8% rispetto a luglio 2014) e deflativa del comparto zootecnico (-7,8% rispetto a luglio 2014). L'inflazione dei prodotti vegetali risulta ancora riconducibile ai forti apprezzamenti degli oli d'oliva (+54,9%), della frutta (+16,2%) e degli ortaggi (+12,1%). La tendenza rimane invece negativa per i listini di vini, semi oleosi e colture industriali.

Nell'aggregato zootecnico, invece, il bestiame vino e i lattiero caseari arretrano rispettivamente del 5,7% e del 9,3%.

Infine, a luglio - conclude l'Ismea - la variazione acquisita dei prezzi agricoli per l'intera annata 2015 risulta pari a -1,3%, peggiorando il meno 0,9% di giugno. La variazione calcolata invece a partire dall'Indice core passa invece a meno 3,5% (dopo il 4% di giugno).
(fonte ismea 6 agosto 2015)

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 32-33 16 agosto 2015. E' possibile scaricare il formato pdf in allegato. 

SOMMARIO Anno 14 - n° 32-33 16 agosto 2015
1.1 editoriale Ballare o sballare, a noi la scelta

3.1 cereali Dati USDA, in attesa della risposta dei fondi
4.1 cereali In attesa dei dati USDA, listini in aumento
5.1 lattiero caseario Lattiero caseario: tutto giù
6.1 salute Glifosate e Celiachia, una relazione pericolosa
8.1 feste Buon Ferragosto
8.2 vino Importanti riconoscimenti alla Cantina Valtidone
8.3 parmigiano reggiano Spot porno americano. Il consorzio del Parmigiano Reggiano si affida ai legali
9.1 credito Credito più facile per le imprese dell'Emilia Romagna
10.1 prezzi Ismea, rallenta a luglio il calo dei prezzi agricoli
11.2 promozioni "vino" e partners

(in allegato il formato pdf scaricabile)

Cibus 33 16ago15 COP


Lo scempio scoperto dal Nucleo di Polizia provinciale che opera presso il Servizio Ambiente della Provincia. L'azienda di Paderna scaricava direttamente i liquami nel campo, approfittando della forte pioggia. Canova:"Sulla tutela delle acque e dei suoli, la Provincia continua a operare con decisione e rigore". On line anche il video.

Parma, 12 agosto 2015 – Non c'è pace per il rio Termina, ma per fortuna il Nucleo di Polizia provinciale che opera presso il Servizio Ambiente della Provincia sta all'erta anche nei giorni di peggiore maltempo. Così, sotto la pioggia battente di lunedì 10 agosto, gli agenti provinciali hanno scoperto in flagranza di reato un'azienda agricola vicina alla frazione di Paderna, nel Comune di Neviano Arduini.

Ecco quello che hanno visto, e filmato: lo scarico illecito di liquami prelevati dalla tampa tramite una pompa e il loro riversamento nel campo adiacente tramite una tubazione in pvc e canalette del terreno.
Il liquame ruscellava in vari rivoli verso la cunetta della strada che conduca in località Paderna, nel Comune di Neviano Arduini.
L'areale, cioè il terreno agricolo in questione, è classificato "ad alta vulnerabilità" dal punto di vista idrogeologico, quindi non adatto a ricevere alcun tipo di spandimento.

L'azienda ha ricevuto dalla Provincia due sanzioni, una per scarico non autorizzato e una per superamento dei limiti tabellari.

"Sappiamo che i giorni di forte pioggia sono i preferiti per questo tipo di illeciti, perché i trasgressori sperano di diluire il liquame e quindi nascondere il malfatto – afferma la Delegata provinciale all'Ambiente Michela Canova – ma anche in questo caso sono stati presi, come già altri in circostanze analoghe. Bisogna che tutti sappiano che sulla tutela delle acque e dei terreni la Provincia continua ad operare, con decisione e rigore."

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