Diretta discendente di uno dei più grandi protagonisti del Novecento musicale, Glenn Miller, trombonista, direttore d'orchestra e compositore di brani indimenticabili come Moonlight Serenade, questa ensemble continua a mantenere vivo il mito dell'era dello swing, un genere che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica.

UNA RICORRENZA DA NON DIMENTICARE - A ottant'anni dalla scomparsa del suo fondatore, la Glenn Miller Orchestra si esibirà in Italia dopo un'assenza di oltre cinque anni. Questo tour, attesissimo dal pubblico, coprirà sette date in tutto il Paese e permetterà agli spettatori di immergersi nelle atmosfere eleganti e vibranti degli anni '30 e '40. 

Il debutto italiano è stato il 13 ottobre a Trieste, seguito appunto dalla tappe di Milano. Dopo la metropoli milanese, sarà il turno di  il 15 del Teatro Duse di Bologna il 15, del Teatro Colosseo di Torino il 16, del Teatro Sociale di Mantova il 17, del Teatro Circus di Pescara il 18 e, infine, del Teatro Verdi di Firenze il 19. Il concerto milanese, parte del "BEST OF Tour", è una celebrazione del meglio dello swing, uno stile musicale che ha segnato un'epoca con la sua raffinatezza e il suo ritmo contagioso. Glenn Miller, fondando la sua orchestra nel 1938, ha creato una delle formazioni più iconiche e amate della storia, con arrangiamenti che ancora oggi affascinano e coinvolgono gli spettatori di tutte le età.

I GRANDI CLASSICI - Brani intramontabili come In the Mood, Chattanooga Choo Choo, Pennsylvania 6-5000 e American Patrol faranno rivivere al pubblico la magia di un'epoca gloriosa. La Glenn Miller Orchestra, con la sua impeccabile esecuzione e fedeltà agli arrangiamenti originali, non si limita a eseguire musica: offre una vera e propria finestra su un passato carico di energia, emozioni e passione. Per chi desidera immergersi in questa esperienza musicale unica, sono ancora disponibili gli ultimi biglietti su Ticketone.it e Vivaticket.it, oltre che presso le biglietterie del teatro. Una serata imperdibile per riscoprire la magia di uno dei periodi più affascinanti della storia musicale.

Pietro Razzini