Il progetto solista del batterista Giuseppe Costa arriva sul palco del Borgo Santa Brigida 5/A dopo oltre 300 concerti in 4 anni tra club, caffè letterari, raduni buskers e festival.
Il suo terzo album, Namastereo (La Lumaca Dischi/Audioglobe, 2020)è tra i 50 migliori dischi del dell’anno per Rockit.it; qui Yosonu ha lavorato con batterie elettroniche, percussioni, voci, kalimba, beatbox, marranzano vietnamita, body percussion, bidoni, oggetti. Grazie alla presenza di diversi ospiti, tra cui Enrico Gabrielli dei Calibro 35 e Lavinia Mancusi (Mannarino, Daniele Sepe e altri), il disco rappresenta il manifesto del suo nuovo sound, definito “free-pop”: libero, psichedelico, articolato, evocativo, ossessivo, politico, elettronico, industriale, popolare.
In precedenza, per “Happy loser” (CNI Unite, 2017), ha ospitato John Egan – flautista degli inglesi Ozric Tentacles e dei Dream Machine – e Paolo Tofani, chitarrista storico degli Area e ricercatore instancabile, che proprio con Yosonu ha formato il duo Battiti Alti.
Con l’album “GiùBOX” (CNI Unite, 2016) ha ottenuto il patrocinio di Legambiente e il marchio di progetto “green” per la sua attenzione al tema del riuso e riciclo in composizioni e concerti suonati senza strumenti convenzionali.
L’utilizzo del suono degli oggetti e lo studio delle possibilità della voce passano da una massiccia effettistica, che rende il lavoro più vicino a sonorità sintetiche/industriali e spesso psichedeliche. Complesse poliritmie, riff in loop che divengono “mantra”, uso di oggetti quotidiani, voci filtrate e diplofonie sono il trademark di questo esperimento dalle influenze molteplici e singolari: dagli Area a Bobby Mc Ferrin, dai Justice agli Einstürzende Neubauten”.