Un weekend dedicato alla grande danza, quello che attende il Teatro della Luna. Il programma è ricco, accattivante, capace di legare la grandiosità del titolo e l’eccellenza artistica. La sera di Sant’Ambrogio si comincia con il Lago dei Cigni.
L’8 dicembre, poi, si prosegue con Lo Schiaccianoci. Un doppio appuntamento capace di fare innamorare tanti curiosi e di soddisfare chi già ama questo mondo. Ecco allora che il palcoscenico del Teatro della Luna diventa, stasera e domani, la casa della tradizione con i due titoli più amati del repertorio di balletto classico. I due balletti sono proposti dal Classical Russian Ballet, fondato a Mosca nel 2004 da HassanUsmanov, direttore artistico della compagnia e principale ballerino. Famosa in tutto il mondo, presenta in Italia il suo repertorio classico con un corpo di ballo che proviene dalle più importanti accademie di danza quali il Bolshoi e la Vaganova.
STASERA - È l’emblema della magia sulle punte tra tecnica, virtuosismi e passione. Il Lago dei Cigni porta in scena il Principe Siegrfried, Odette e Odile, cigno bianco e cigno nero, variazioni, passi a due e assoli che hanno fatto la storia della danza. Il balletto si sviluppa in due atti e quattro scene, con le musiche PëtrIl'ičČajkovskij e le coreografia Marius Petipa. Non bisogna essere esperti del settore per conoscere questa opera: il Lago dei Cigni è il balletto, in tutto e per tutto. È il simbolo di un’arte che regala emozioni.
DOMANI SERA - Domani, invece, il palco del Teatro della Luna sarà illuminato da “Lo Schiaccianoci”. Si tratta del balletto dall’atmosfera natalizia per eccellenza. Un vero e proprio mix tra fiaba, sogno e realtà. Dalla Danza Russa al Valzer dei Fiori e alla Danza dei Fiocchi di Neve, dalle deliziose caratterizzazioni delle bambole meccaniche alla battaglia per giocattoli tra i topi e i soldati, fino al lieto fine, reso sublime dalla grazia e dal virtuosismo del grandpas de deux, che racchiude tutta l’arte e il talento dei solisti che lo interpretano. In questo caso il balletto è in due atti ed è basato sulla fiaba di Hoffman.
Pietro Razzini