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Le sostanze tossiche e utili alla fabbricazione di esplosivi erano abbandonate in un edificio all'interno dell'area industriale. Un esposto è stato consegnato ai Carabinieri dalla Lega Nord, che ha documentato l'esistenza del laboratorio chimico abbandonato

Reggio Emilia, 19 Maggio 2014 - Solfuro di bario, fenolo, fluoruro di sodio, nitrato di mercurio, idrossido di bario, acido solforico. Sono solo alcune delle sostanze altamente tossiche e nocive per l'uomo e l'ambiente che sono state ritrovate ieri a Reggio Emilia in una palazzina abbandonata nell'area delle ex Officine Reggiane, a due passi dalla stazione centrale e dal Centro per l'Infanzia Loris Malaguzzi. Come se non bastasse, nell'area si riparano da tempo decine di extracomunitari, che lì dormono e accendono piccoli fuochi per cucinare e riscaldarsi.
Tutto è iniziato sabato mattina, quando una persona si è rivolta agli attivisti della Lega Nord per segnalare la presenza di un vero e proprio armamentario nell'area industriale, che è dismessa ormai da più di 5 anni. A quel punto, il candidato sindaco della Lega, Gianluca Vinci, si è recato insieme ad altri nella palazzina, per accertarsi di quanto segnalato dal cittadino. Una volta arrivato all'interno del stabile, il gruppetto ha raggiunto il deposito di sostanze chimiche, sprovvisto di porta e quindi accessibile a chiunque. Oltre alle sostanze sopra elencate, ve ne erano molte altre, tutte in grande quantità (litri e chilogrammi). Alcune di queste possono anche essere utilizzate per produrre esplosivi. "A causa dell'intenso odore all'interno – scrive Vinci in un comunicato -, abbiamo preferito lasciare lo stabile dopo pochi minuti".
"Questa situazione gravissima – accusa Vinci - è dovuta all'incuria dell'amministrazione comunale. Non ha mai provveduto a sgomberare e bonificare l'area, nonostante le ripetute richieste arrivate da più parti". Secondo il candidato leghista l'ordinanza di sgombero non è stata emanata proprio perché nell'area vivono diversi senzatetto. "In tutto questo periodo - conclude Vinci - e nonostante le molteplici segnalazioni da parte della stampa ed un esposto della Lega Nord presentato nel mese di gennaio 2014, il Comune di Reggio non è mai intervenuto, almeno per verificare che all'interno degli ambienti non vi fossero pericoli di tipo chimico". Questa mattina Gianluca Vinci ha quindi proceduto al deposito di un esposto all'autorità giudiziaria.
Questa sera (19 maggio, ndr) è arrivata la risposta da parte del Comune. "Contrariamente a quanto asserito oggi da un candidato alle prossime elezioni amministrative, il Comune di Reggio Emilia non ha affatto sottovalutato né omesso di affrontare il tema della bonifica dell'area ex Reggiane. In accordo con la proprietà e gli enti preposti alla tutela della salute e dell'ambiente - nello specifico Provincia, Ausl e Arpa - sono state avviate infatti, e sono in corso, le procedure atte a verificare e monitorare le possibili fonti inquinanti all'interno dell'area ex Reggiane. Alcuni interventi di bonifica, riguardanti l'amianto, sono già in atto e in parte conclusi. E' stato inoltre individuato il cronoprogramma delle ulteriori operazioni di bonifica, che partiranno nei prossimi mesi, al termine di tutte le operazioni di monitoraggio e di analisi".
Il video realizzato dagli attivisti della Lega Nord durante il sopralluogo nel laboratorio chimico http://www.youtube.com/watch?v=jtx7wg83Lxw
Ivan Rocchi

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia
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