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Martedì, 06 Agosto 2019 09:13

Un italiano di 66 anni assassinato a Zurigo

Zurigo, ucciso un italiano. Il cadavere di un 66enne italiano rinvenuto in un SUV poco prima delle 05.00 da un passante. La Polizia cerca testimoni

Un italiano di 66 anni è stato trovato morto in un'auto stamani a Zurigo. Stando ai primi elementi dell'inchiesta è rimasto vittima di un omicidio. L'allarme, è stato dato poco prima delle 05.00 da un passante, che ha notato una persona inanimata in un Suv parcheggiato nel posteggio della piscina comunale Auhof, nel quartiere di Schwamendingen, a nord-ovest del centro.

La vettura aveva targhe svizzere, riferiscono le autorità, senza specificare di quale cantone. Per ora però la dinamica e i retroscena del delitto permangono misteriosi. La ha reso noto, riferisce Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la polizia cantonale. La polizia ha lanciato un appello ad eventuali testimoni o a persone che possono aiutare a far luce sul fatto di sangue.

(5 agosto 2019)

Pubblicato in Cronaca Emilia

Tentano di compiere più furti in abitazione: arrestata dagli Agenti dell’UPGSP Georgiana in flagranza di reato.

Parma 3 agosto 2019 -  nella trascorsa notte gli Agenti della Squadra Volante della Questura hanno arrestato in flagranza di reato una Georgiana classe 91 per i reati di tentato furto in abitazione in concorso e per violenza nei confronti di un pubblico ufficiale.
Sono circa le 2 di notte quando giunge una chiamata al 113 da parte di una residente di Strada Vincenzo Zileri, la quale aveva sentito e visto 3 soggetti che stavano tentando di intrufolarsi in casa sua.
Il ricordo della signora si era focalizzato in particolare su alcuni dettagli circa l’abbigliamento della ladra di sesso femminile, dettagli che saranno importanti per individuarla e trarla in arresto.
I tre criminali, non contenti, nel frattempo, sempre osservati dalla residente, avevano tentato di svaligiare anche gli appartamenti delle palazzine limitrofe.
Gli agenti, giunti sul posto dopo pochi istanti, sono riusciti ad individuare a pochi metri dal luogo dei delitti una donna corrispondente alle descrizioni fornite dalla testimone. Nel frattempo, con ogni probabilità, viste le auto della Polizia, i due complici riescono a darsi alla fuga.

Intimato l’alt alla rea, quest’ultima, non senza difficoltà viene fermata, infatti, oltre a non voler fornire le proprie generalità morde uno degli agenti, e anche per questo motivo verrà tratta in arresto. Vicino alla donna viene trovata l’autovettura utilizzata dai malviventi, infatti, ivi vengono trovati i documenti della georgiana nonché tutti gli strumenti da “lavoro” dei criminali, ovvero una valigetta con tutti gli attrezzi da scasso a loro necessari per compiere i furti in abitazione.
Anche per questi motivi, unitamente alle testimonianze fornite da alcuni cittadini, la donna è stata tratta in arresto, oltre che per violenza a p.u., per tentato furto in abitazione in concorso con altri due soggetti.
Grazie all’attento lavoro degli uomini della polizia di Stato, durante le perquisizioni, la donna viene trovata in possesso di un cellullare sospetto. A seguito degli approfondimenti investigativi si scopre che quest’ultimo era l’oggetto di un furto in abitazione compiuto qualche mese fa. Per questo motivo la donna è stata anche denunciata a piede libero per il reato di ricettazione e lo smartphone verrà restituito al suo legittimo proprietario.
Sono in corso approfondimenti investigativi per individuare gli altri due correi che con la donna hanno tentato di compiere diversi furti in abitazione.


Questo arresto è particolarmente significativo e rispecchia la grande attenzione che la Questura e quindi gli uomini deputati al controllo del territorio hanno rispetto ad un reato tanto odioso quale il furto in abitazione.

Pubblicato in Cronaca Parma

Parma: Il 18 Luglio, in tutto ii territorio nazionale, si ê tenuto un "Action Day" dedicato alla lotta alla contraffazione e all'abusivismo commerciale.

L'attività ha coinvolto Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Corpo della Guardia di Finanza, Polizie Municipali e Capitanerie di Porto, che hanno messo in campo circa 11.200 operatori.

A livello locale, su tutto il territoritorio nazionale., col coordinamento dalle Autorità Provinciali di Pubblica Sicurezza, sono stati controllati litorali, centri storici, arterie nazionali e locali, laboratori abusivi, mercati ed aree commerciali. In ambito web sono stati oggetto di monitoraggio i "negozi virtuali" ed i profili social dedicati alla vendita di prodotti falsificati.


I fenomeni della contraffazione, della pirateria multimediale e dell'abusivismo commerciale sono forme di criminalità economica che attirano sempre di più gli interessi della criminalità organizzata, sottraggono risorse al mercato legale ed hanno ripercussioni sulla sicurezza e, in alcuni casi, anche sulla salute dei cittadini.


L' "Action Day" dedicato alla lotta alla contraffazione ed all'abusivismo commerciale, che si affianca alle attività di prevenzione e contrasto che giornalmente vengono effettuate dalle Forze di Polizia, si ê svolto nel contesto delle direttive del Ministro dell'Interno e del Piano Strategico Nazionale 2018-2020 del Consiglio Nazionale Anticontraffazione ed è stato promosso dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, per il tramite della Direzione Centrale della Polizia Criminale, che ha curato l’attività di "analisi e monitoraggio interforze", anche mediante l'uso di programmi informatici che alimentano le banche dati dedicate alla geolocalizzazione dei fenomeni criminali di maggiore diffusione.


Nel corso degli interventi sono state controllate 25.556 persone, tra queste 15 sono state arrestate, 886 denunciate e 1.436 sanzionate amministrativamente. Complessivamente sono stati effettuati 622 sequestri penali e 1.317 sequestri amministrativi, che hanno consentito di sottrarre dal mercato illecito un ingente quantitativo di prodotti appartenenti ad una vasta gamma di categorie merceologiche, da quelle più tradizionali, rappresentate da abbigliamento, calzature ed accessori per la moda alle più moderne, come elettronica ed informatica. Particolarmente significativi, perché rivelatori dei rischi per la salute ai quali la contraffazione espone i consumatori, sono stati i sequestri di medicinali e prodotti agroalimentari, nonché quelli di giocattoli, potenzialmente dannosi per la sicurezza dei bambini.


Le operazioni hanno condotto, in totale, al sequestro di un numero di articoli pan i a 2.569.896 unità e di altri prodotti per un peso complessivo di 3.903 chilogrammi ed un ammontare di 594 litri.
La particolare attenzione rivolta anche al commercio "on line", che rappresenta un canale di immissione dei prodotti falsificati sempre pia rilevante, ha consentito l'oscuramento di 51 siti internet e la rimozione di 57 contenuti web.

A Parma i controlli sono stati svolti, sotto il coordinamento dell’autorità provinciale di P.s., il Questore, dalla Divisione Polizia Amministrativa della Questura, unitamente alla Polizia Locale. 

I controlli sono stati effettuati presso il mercatino rionale del quartiere Montanara per verificare la presenza di venditori abusivi. Ivi veniva individuato un cittadino straniero che si apprestava a mettere in mostra della merce nei pressi di una delle vie che adducono al mercato. Lo stesso, però, alla vista degli operatori, si dava a precipitosa fuga facendo perdere le proprie tracce ed abbandonando la merce.
La stessa, consistente in nr. 9 borse da donna di varie note marche verosimilmente contraffatte, è posta sotto sequestro.
Successivamente, davanti all’ingresso del supermercato COOP ivi esistente, è stato controllato e sanzionato un venditore ambulante che anziché svolgere l’attività in maniera itinerante, aveva esposto la merce nei pressi del citato ingresso .
È stato altresì controllato un secondo mercatino rionale ubicato in via Pertini, zona via Traversetolo. Anche in questo caso un soggetto di colore, che aveva esposto della merce a terra, si avvedeva della presenza, in lontananza, degli operatori della Polizia di Stato e si dava alla fuga facendo perdere le proprie tracce, ma abbandonando la merce. La stessa, consistente in nr. 18 borse da donna di varie note marche, verosimilmente contraffatte, sono state sequestrate. · In seguito ci si è portati in via Venezia, presso il supermercato CONAD, davanti al quale era presente un soggetto di colore con esposta della merce varia. Lo stesso è stato identificato e si è accertato che non era in possesso della licenza di commercio. Per tale motivo si è proceduto alla contestazione della violazione amministrativa ed al sequestro amministrativo della merce esposta .


Attività di questo tipo, continueranno nelle prossime settimane, concentrandosi su altre zone della città.




Pubblicato in Cronaca Parma

Bloccato da un operaio dopo aver rubato in un cantiere edile: tunisino pregiudicato e clandestino arrestato dalla Polizia di Stato


Modena 31 luglio 2019 - Nella giornata di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino tunisino di 41 anni rientrato in Italia dopo essere stato espulso con accompagnamento coatto alla frontiera.
Intorno alle ore 11.00 di ieri, è stata segnalata al numero di emergenza 112 NUE una lite animata tra due persone in via Giardini nei pressi di un cantiere edile.


Sul posto gli agenti hanno trovato un uomo a terra tenuto fermo da un altro uomo, un egiziano di 49 anni, il quale lo aveva bloccato perché si era accorto che il tunisino aveva poco prima asportato un portafoglio ed un cellulare da un capanno all’interno del cantiere.
Dopo aver contatto i sanitari del 118 in quanto l’egiziano durante le fasi dell’inseguimento aveva perso l’equilibrio rovinando a terra e al momento lamentava forti dolori ad un polso, gli agenti hanno accompagnato il tunisino in Questura per più approfonditi accertamenti.
L’uomo è risultato gravato da numerosi precedenti penali e di polizia per furto in abitazione, furto con strappo, furto aggravato, violenza sessuale e possesso di documenti contraffatti. Nel giugno 2017 lo straniero era stato rimpatriato coattivamente per poi rientrare in Italia illegalmente.


Il tunisino è stato trattenuto in stato di arresto presso le celle di sicurezza della Questura in attesa del processo con rito direttissimo ed è stato, altresì, denunciato per il reato di furto.
L’egiziano è stato dimesso dal Pronto Soccorso con una prognosi di 30 giorni per frattura al polso sinistro. Portafoglio e telefono cellulare sono stati restituiti ai legittimi proprietari.

 

 





 

Pubblicato in Cronaca Modena

Teatro Regio di Parma più sicuro grazie agli interventi di adeguamento antincendio il cui ultimo stralcio ha preso avvio nella seconda metà di giugno e si concluderà entro fine anno. Il lavori sono stati programmati dall'assessorato ai Lavori Pubblici, guidato da Michele Alinovi, in sinergia con l'assessorato alla cultura, guidato da Michele Guerra, e con la Fondazione Teatro Regio di Parma, con un investimento complessivo di 523 mila euro di cui circa 123 mila di finanziamenti regionali. Il Comune ha, infatti, partecipato al bando regionale inerente ai finanziamenti per interventi nel settore dello spettacolo, il progetto risulta il primo nella graduatoria tra i 35 progetti finanziati. Ne hanno parlato questa mattina durante un sopralluogo al cantiere l'Assessore ai Lavori Pubblici, Michele Alinovi; accompagnato da tecnici comunali, tra cui l'architetto Sabrina Collmann, da Aldo Ghidini, Responsabile sicurezza e prevenzione del Teatro Regio, e dai rappresentanti della impresa esecutrice dei lavori, Pasini srl, e dello studio tecnico Rainieri di Fidenza che si è occupato della progettazione impiantistica.

“Quello in corso è l'ultimo stralcio di una serie di interventi che sono durati alcuni anni e che permetteranno di ottenere la certificazione di prevenzione incendi per il Teatro Regio – ha sottolineato l'Assessore Michele Alinovi –. Sono stati eseguiti senza ripercussioni sull'attività del teatro, quindi garantendone sempre l'apertura. Il costo complessivo dei lavori è di circa 523mila euro di cui 123mila finanziati dalla Regione nell'ambito dei progetti per la riqualificazione e messa in sicurezza dei teatri. Il tema della cultura, in questo caso, si coniuga con quello della sicurezza”.

L'intervento ha previsto un'attenta analisi preventiva da parte dei tecnici incaricati in merito alla valutazione della vulnerabilità sismica e della resistenza al fuoco della struttura. Il Teatro Regio di Parma costituisce una struttura complessa che si sviluppa su 8 differenti livelli, dal piano interrato fino al settimo piano dove si trovano gli uffici, ed è sottoposta a tutela da parte della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza.

L’intervento comporta la modifica dell’impianto di illuminazione di emergenza, il rifacimento parziale ed ampliamento dell’impianto di rilevazione ed allarme incendio, la realizzazione dell’impianto di diffusione sonora finalizzato all’allarme vocale per scopi di emergenza, la modifica dell’impianto idrico antincendio del 7° piano ed il completamento della sostituzione e adeguamento di porte tagliafuoco, la realizzazione di compartimentazioni antincendio, la sostituzione di elementi portanti in legno della copertura, ammalorati in seguito ad infiltrazioni d’acqua.

Particolare attenzione riveste, nella tipologia di interventi, quello legato all'ammodernamento dell'impianto di illuminazione di emergenza e sicurezza che sarà al passo con i tempi, attraverso la sostituzione delle parti ormai superate da un punto di vista tecnologico, per garantire maggiore efficacia ed efficienza del sistema stesso. L'impianto di rilevazione allarme incendio prevede la posa di una nuova centrale di rilevazione allarme, con comunicatore telefonico GSM in grado di inviare messaggi di testo (Sms) o telefonate per la segnalazione di guasti o allarmi. Saranno incrementati i sensori per coprire le zone oggi sprovviste. Nuova anche la centrale di diffusione sonora connessa alle postazioni microfoniche per la diffusione di messaggi di servizio o emergenza e contestuale installazione di altoparlanti nella zone adibite al pubblico ed in quelle di servizio. E' contemplata la revisione ed il miglioramento dell'impianto idrico antincendio composto da vari dispositivi come estintori, idranti e spinkler per renderli più funzionali alle necessità. Novità anche per le porte tagliafuoco che saranno tutte a norma ed in grado di garantire la necessaria resistenza al fuoco in base a quanto previsto dalla normativa vigente.

Si tratta di interventi delicati ed onerosi ma indispensabili per garantire la sicurezza dei fruitori ed anche in vista dei prossimi appuntamenti che attendo Parma Capitale della Cultura Italiana per il 2020.

 

Come previsto, sono entrate in funzione oggi 15 nuove telecamere all’Ospedale Civile di Baggiovara che raggiunge così la ragguardevole quota di 100 dispositivi di videosorveglianza. Se consideriamo che al Policlinico sono attive 189 telecamere, l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena è dotata di ben 289 dispositivi di video-sorveglianza

L’istallazione dei nuovi impianti a Baggiovara rientra nel Piano di Sicurezza aziendale, varato nel 2015 al Policlinico ed esteso al Civile nel 2017, che ha visto la creazione di una vera e propria task force con lo scopo di migliorare la sicurezza nei nosocomi cittadini grazie al lavoro svolto in collaborazione tra la Vigilanza Interna e le Forze dell’Ordine.  

Il Piano Sicurezza mira a far collimare la vocazione di accoglienza dell’ospedale con la necessità di tutelare non solo i pazienti e dipendenti ma anche le attrezzature che, essendo di proprietà di un ente pubblico, sono della collettività

La maggior parte dei dispositivi vigila sugli ingressi e sulle aree comuni. Le altre controllano i parcheggi, e le aree più a rischio, tra cui i Pronto Soccorso. 

Il posizionamento delle telecamere deve consentire il controllo, senza impattare sulla privacy dei degenti e nel rispetto di quanto previsto dalla Statuto dei Lavoratori. A questi aspetti tecnologici si aggiunge la decisiva collaborazione tra il servizio di Vigilanza Interna (Coop Service) e i poliziotti dei due posti di polizia interni agli ospedali e le forze dell’ordine, che vengono attivate in caso di necessità a rafforzare l’apparato preposto alla sicurezza.

Potenziato ulteriormente il sistema di videosorveglianza nel quartiere Oltretorrente di Parma, con l’avvio di tre nuove telecamere installate nell’intersezione di Viale Vittoria e collegate alla centrale delle Forze dell’Ordine.

Ad oggi sono più di 350 le telecamere installate in città, un investimento che il Comune di Parma porta avanti in stretta sinergia con  il Comitato Provinciale Sicurezza Pubblica. Videosorveglianza come strumento di controllo del territorio, di prevenzione, come deterrente contro chi compie reati e come importante supporto delle Forze dell’Ordine.

In particolare le tre nuove telecamere ambientali ad alta definizione posizionate lungo viale Vittoria, andranno a “sorvegliare” una zona sensibile della città in cui vengono segnalate la presenza di pusher e clienti a tutte le ore del girono e della notte.

A breve saranno integrate da un modulo in grado di leggere le targhe e sarà aggiunta una quarta telecamera che avrà il compito di tenere controllata la pista ciclabile di viale Vittoria.

In piazzale Santa Croce sono state reinstallate tre telecamere ambientali che controllano le strade convergenti viale dei Mille, innesto via Kennedy/via Pasini e viale Vittoria.

I sistemi sono stati progettati e installati per creare una sorta di “chiusura” dell’Oltretorrente a mezzo dei sistemi ambientali che di lettura targhe. Il quartiere Oltretorrente è un “sorvegliato speciale”: senza considerare le cinque telecamere installate nel Parco Ducale, quella posizionata sul Ponte di Mezzo e le due in viale Milazzo, è la zona con una densità di sistemi di videosorveglianza seconda solo al quartiere San Leonardo. Infatti in zona sono presenti 17 telecamere che diventeranno 25 con i moduli lettura targhe e le telecamere prossime all’installazione.

Questo percorso di installazione proseguirà in altre zone della città, i prossimi interventi interesseranno via Garibaldi, piazzale Lubiana e via Emilio Lepido.

Fonte: Comune di Parma

Venerdì, 26 Luglio 2019 11:00

Al Nigeriano non bastano gli arresti domiciliari.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Parma hanno dato esecuzione all’aggravamento della misura cautelare in carcere disposta dal Tribunale di Parma nei confronti:
- EBELI Sunday nato in Nigeria il 01.01.1998, residente a Parma in via Duca D’Alessandro 56/3, cittadino Nigeriano - RICHIEDENTE ASILO – titolare di Foglio di Soggiorno rilasciato dalla Questura di Parma in data 12.03.2018 scaduto in data 19.08.2018.
Lo stesso si è reso responsabile di numerosi episodi di aggressione a partire dai primi mesi dell’anno. In particolare:

• Nel corso del pomeriggio del 27 gennaio 2019 all’interno del Parco Ducale è stato tratto in arresto per resistenza a P.U. per aver colpito e morso i carabinieri operanti che volevano procedere all’identificazione del soggetto. In quella circostanza un gruppo di 6/7 connazionali prendendo le difese di militari, inveivano contro l’Ebely.
A seguito del processo per direttissima veniva sottoposto all’obbligo di firma.

• Nel corso del pomeriggio del 27 maggio 2019 in via Emilia est veniva tratto in arresto per resistenza a P.U. e denunciato per interruzione pubblico servizio poiché aveva minacciato con un ombrello il conducente della linea TEP n. 23, nonché colpiva con calci e pugni i militari che erano sopraggiunti per identificarlo.
A seguito del processo per direttissima veniva sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in una comunità di via Duca D’Alessandro.

• Nel corso del pomeriggio del 02 giugno 2019 in via Racagni veniva tratto in arresto per evasione dai domiciliari.
A seguito del processo per direttissima veniva nuovamente sottoposto alla misure degli arresti domiciliari nella stessa comunità.

• Nel corso del pomeriggio del 06 giugno 2019 all’interno del Parco Bizzozero veniva nuovamente tratto in arresto per evasione dai domiciliari.
A seguito del processo per direttissima veniva ulteriormente sottoposto agli arresti domiciliari nella stessa comunità.

• Nel corso del pomeriggio del 08 giugno 2019 veniva eseguita la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con la custodia cautelare in carcere in merito alla condanna relativa all’arresto per resistenza del 27.05.2019.

• Nel corso del pomeriggio del 14 giugno 2019 veniva eseguita la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con la custodia cautelare in carcere in merito alla condanna relativa all’arresto per resistenza del 27.01.2019.

• Nel corso del pomeriggio del 15 luglio 2019 veniva eseguita la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con custodia cautelare in carcere in merito alla condanna relativa all’arresto per evasione relativa al 2 e 6 giugno 2019.

In definitiva, condividendo in pieno l’impostazione della Procura di Parma e grazie alle indagini svolte dalla Polizia Giudiziaria, il Giudice ha ritenuto non solo la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ma altresì l’esigenza di cogenti esigenze cautelari, connesse al comportamento tenuto dall’imputato dopo la commissione dei fatti e pur in presenza di plurimi arresti.

In particolare la misura degli arresti domiciliari si è dimostrata radicalmente insufficiente a fronteggiare il rischio di recidiva, dato che Ebeli l’ha più volte violata nell’arco di pochi giorni, denotando una totale insensibilità ai precetti dell’ordinamento e la sua incapacità ad autocontenere pulsioni criminogene, di modo che ogni misura diversa dalla custodia cautelare in carcere si è palesata inadeguata.

Si tratta dell’ennesima indagine che non si è fermata alla mera attività quotidiana, ma che ha impegnato la Polizia Giudiziaria nel tentativo di reprimere l’attività delittuosa nel territorio di Parma.

Pubblicato in Cronaca Parma

Oltre 15 le pattuglie schierate ieri dai Carabinieri della Compagnia di Parma più di 30 militari dunque impiegati nel controllo serale presso il parco ducale e le zone limitrofe. 85 le persone controllate di cui 50 extracomunitari. 

Il risultato importante non riguarda solamente il quantitativo di droga sequestrata che ammonta circa a 50 g di marijuana e 20 gr di hashish, ma fa emergere che le persone fermate sono spesso armate. Il controllo effettuato nei pressi di palazzetto Euchelio San vitale ha consentito di sequestrare dei coltelli a serramanico con la lama di 9 e 7 centimetri.

Inoltre l’altro dato importante che è balzato agli occhi dei militari operanti riguarda i 10 minori fermati (classe 03 e 04) che oltre ad essere armati (sempre di coltelli a serramanico) sono stati segnalati alla prefettura in quanto assuntori di sostanza stupefacente.

Gli altri assuntori Maggiorenni segnalati alla prefettura in quanto assuntori di sostanza stupefacente sono:
-Italiano di Chieti classe 97 residente a Pescara
-Italiano classe 76 domiciliato a Roccabianca
-Italo classe 91 residente a Parma
-moldavo classe 94 residente a Parma nigeriano classe 94 residente a Collecchio italiano classe 74 residente a Parma parmigiano classe 84
-moldavo classe 98 residente a Parma

Alcuni di loro erano già noti agli uffici della Compagnia dei Carabinieri..

Pubblicato in Cronaca Parma

Roma, 17 Luglio 2019 - "Al ragionamento proposto dal Sindaco di Bergamo Gori, va aggiunto che, in realtà, l'intesa prevedeva che fosse garantita una presenza del gioco pubblico, ridotta, ma capillare, con l'adeguamento da parte di Regioni ed enti locali per la rimozione dell'effetto espulsivo. La sua inattuazione è pertanto un favore servito sul piatto d'argento all'illegalità. Prevedere un dimezzamento dell'offerta pubblica, come auspicato da Gori, senza rimuovere gli errori tecnici delle leggi regionali attuali, che di fatto la annientano, significa confermare l'apertura delle porte ad offerte parallele e illegali, per la soddisfazione di una domanda di gioco che comunque esiste e sempre esisterà. La vera sfida e' rimuove gli errori tecnici, diradare l'offerta pubblica, assicurando la sua presenza capillare, qualificare con sapienza l'offerta, attraverso prodotti regolari e ben controllati e qualificare la domanda di gioco con ogni mezzo di informazione e dissuasione" -

Così Geronimo Cardia, Avvocato, dottore commercialista e revisore contabile - commentando le ultime dichiarazioni del Sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, alla presentazione di Anci Lombardia dell'applicativo Smart messo a punto dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che permetterà anche di verificare gli orari in cui le Vlt sono in funzione.

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