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I Caseifici ricorrenti hanno rinunciato alle azioni legali, impegnandosi inoltre a versare integralmente le contribuzioni aggiuntive dovute per le produzioni 2016 e 2017.

Reggio Emilia, 1 agosto 2018 – Dopo anni di profonde discussioni in merito all'applicazione dei Piani produttivi, che hanno visto alcuni caseifici soci promuovere arbitrati e ricorsi contro il Consorzio, le parti hanno definito la conciliazione nel cui ambito i ricorrenti hanno rinunciato alle azioni legali, impegnandosi anche a non proporre nuovi contenziosi contro i Piani produttivi della filiera Parmigiano Reggiano. I Caseifici ricorrenti si sono impegnati inoltre a versare integralmente le contribuzioni aggiuntive dovute per le produzioni 2016 e 2017.

Infine, nell'ambito del quinquennio 2018-2022, conformemente delle regole previste dai Piani produttivi, viene concessa ai ricorrenti la possibilità di esercitare il riscatto di un quantitativo di quote legato al periodo oggetto di contenzioso. Il valore del riscatto è stato parametrato al prezzo delle quote nell'anno di riferimento dell'arbitrato, maggiorato della componente mungibilità per il periodo dell'accordo.

Il Presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli, ha dichiarato: "Da oggi proseguiamo il lavoro del Consiglio sapendo che non esiste più nessun contenzioso tra il Consorzio e i suoi soci. La ritrovata coesione è importante per affrontare le grandi sfide che ci attendono, e altresì per cogliere le opportunità che i mercati mondiali offrono al nostro prodotto. Un Consorzio coeso, che vede tutti i soggetti uniti e impegnati a perseguire il bene comune, nell'interesse dell'intera filiera, è un risultato importate per la crescita economica del settore."

Il consigliere del Carroccio chiede l'opinione della giunta sull'operato del cda del consorzio: "Atteggiamento che penalizza i produttori"

Quali valutazioni fa la giunta rispetto "all'atteggiamento che sta tenendo il Cda del consorzio del Parmigiano Reggiano nei confronti dei propri consorziati per quanto riguarda la vicenda dell'eccesso di produzione per l'annata 2016"?

Lo domanda il consigliere della Lega Nord Fabio Rainieri che afferma anche che "il consorzio del Parmigiano Reggiano, soprattutto in una fase delicata come quella che sta attraversando la produzione che esso tutela, dovrebbe evitare il più possibile che la sua azione abbia effetti disincentivanti o penalizzanti nei confronti dei produttori consorziati". Rainieri richiama la presenza di un rappresentante dell'assessorato all'Agricoltura nel cda del consorzio, dove è in corso una vertenza- riassume- "riguardo la regolarità della contribuzione aggiuntiva pretesa dal CdA nei confronti di consorziati titolari di quote latte Parmigiano Reggiano (Qlpr) che avrebbero prodotto in eccesso rispetto alle quote rispettivamente assegnate, in quanto nell'annata 2016, ma non in quelle 2014 e 2015, sarebbe stato superato l'obiettivo massimo di produzione".

L'esponente del Carroccio ricorda che vi sono dubbi sulla legittimità dell'azione del Cda, perchè lo statuto del Consorzio riserverebbe la materia "alla competenza esclusiva dell'Assemblea"; inoltre l'eccesso di produzione deriverebbe da "un'errata e illegittima applicazione del Piano Produttivo 2014-2016 da parte dello stesso CdA del Consorzio". (Marco Sacchetti)

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell'Assemblea legislativa al link:http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa  )

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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