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Un lampo del subentrato attaccante argentino nella ripresa condanna i crociati, colpevoli di un vistoso calo fisico e di non essere riusciti a riproporre quell'ardore agonistico visto solo una settimana fa contro la Juventus.

Parma, 11 febbraio 2019 - di Luca Gabrielli

Al Parma non riesce l'impresa di battere i nerazzurri anche nella gara di ritorno. Stavolta la differenza tecnica e soprattutto fisica contro l'Inter, squadra con ambizioni ben più alte, si è vista tutta, specialmente nel secondo tempo. I crociati infatti se la giocano alla pari per i primi 45' e vanno addirittura molto vicini alla rete del vantaggio con il solito Gervinho imbeccato da Barillà che colpisce una clamorosa traversa ad Handanovic battuto. I ragazzi di D'Aversa approcciano la gara nel modo giusto pressando alto gli avversari e imbrigliando le loro trame offensive. Solo nel finale di primo tempo Sepe deve impegnarsi in un'uscita bassa sul tentativo di Perisic, riuscendo però a mantenere la porta inviolata. C'è rammarico per quel legno colpito dall'ivoriano che avrebbe potuto incanalare la partita verso i ducali, sfruttando il periodo no di Icardi e compagni.

Lautaro Martinez "mata" i crociati nella ripresa

Dopo un primo tempo incoraggiante il Parma crolla sul piano fisico e mentale al contrario dell'Inter che invece alza il ritmo e mette alle corde i padroni di casa nella propria metacampo. La rete di D'Ambrosio viene giustamente annullata dalla Var per un evidente tocco di mano ma è solo questione di tempo perché a due minuti dal suo ingresso il giovane attaccante Lautaro Martinez batte Sepe imbeccato da un bel filtrante di Nainggolan. I crociati non hanno la forza di reagire vista a Torino contro la Juventus e rischiano di capitolare prima con Vecino e poi con Brozovic che colpisce il palo. L'Inter merita di tornare a casa con i tre punti per ciò che si è visto al Tardini nell'arco dei novanta minuti e per il Parma resta l'amaro in bocca per un secondo tempo disputato senza nervo

Una sconfitta che comunque non rovina una stagione

Perdere in casa contro l'Inter non compromette per niente il cammino del Parma in questa stagione. L'obiettivo salvezza è ampliamento alla portata con numerose lunghezze di vantaggio sulla terz'ultima e la certezza che queste sconfitte non denotano una crisi di squadra che desti preoccupazione nell'ambiente. Le crisi sono ben altre e i crociati stanno dimostrando gara dopo gara di essere un team solido senza problemi di reparto.
Sabato alle 18 si va a Cagliari contro una società che non sta vivendo un momento brillante e che oltretutto incomincia a sentire l'insofferenza dei tifosi per le ultime prestazioni. Si dovrà andare in Sardegna con il coltello tra i denti e la giusta concentrazione

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Bologna - Una situazione quasi drammatica presa in eredità, un giovane allenatore campione del mondo bruciato ed un monte ingaggi imponente rispetto alle squadre concorrenti per ottenere la salvezza in questa stagione. Ecco quale era il quadro del Bologna quando Mihajlovic ha deciso di tornare sotto le Due Torri a distanza di praticamente dieci anni da quell’esperienza che lo lanciò come allenatore, dopo gli anni di fine carriera all’Inter e il ruolo di vice Mancini sempre sulla panchina dei nerazzurri.

Pippo Inzaghi ha miseramente fallito alla guida dei felsinei, dopo un discreto esordio da allenatore del Milan ma soprattutto l’ottima esperienza a Venezia in Serie C, con la promozione in cadetteria e il buon campionato successivo. Forse una possibilità così importante è giunta troppo presto, forse non era la piazza e il gruppo idoneo da cui ricominciare nel massimo campionato: o più semplicemente, come spesso avviene e si fatica ad accettare, ad una grande carriera da giocatore non necessariamente ne corrisponde una da allenatore.

Inzaghi esce di scena ed entra Sinisa, che all’esordio vince a San Siro. Vero, contro un’Inter che come da copione crolla da gennaio in poi nel bel mezzo di una tempesta dirigenziale, tecnica e di top player desiderosi pubblicamente di andar via. Ma il Bologna vince e si rilancia, alla grande, in zona salvezza. Non che questo rappresenti una vittoria in senso generale, l’obiettivo di inizio stagione era quello di vivere una tranquilla stagione in metà classifica, magari dalla parte sinistra finalmente.

Anche il mese di gennaio aveva portato importanti rinforzi per conseguire l’obiettivo, ma ciò nonostante non è arrivata quell’inversione di tendenza attesa: nemmeno Nicola Sansone e Soriano nelle prime uscite avevano contribuito al ritorno ai tre punti. Con la vittoria a Milano, sponda nerazzurra, il Bologna stando alle quote bwin si rilancia nella lotta per evitare la retrocessione: la salvezza è più probabile, la quota retrocessione sale a due, conferendo ai rossoblù le stesse possibilità di retrocessione in Serie B di un Empoli che con Iachini ha invertito la tendenza, perdendo punti ed evitando nell’ultimo turno la clamorosa sconfitta interna col Chievo ultimo in classifica.

Di Carlo ha dato ai clivensi certezze e punti, oltre ad una speranza di permanenza in A ancora viva: la quota resta bassa, a 1.04, ma segnali di ripresa sono evidenti nonostante addii importanti come quelli di Radovanovic, Birsa e Cacciatore. Solo il Frosinone si avvicina alla quota del Chievo, a 1.07: per i ciociari un periodo difficile, anche in questo caso il cambio di tecnico non ha sortito gli effetti sperati: l’arrivo di Baroni al posto di Longhi non è riuscito a rilanciare il Frosinone e ad avvicinarlo alle zone utili per salvarsi.

Poco più lontane non possono dissi tranquille Udinese, Cagliari e Spal: per loro una rosa a disposizione che sicuramente può garantire una salvezza decisamente meno affannosa delle rivali, ma anche per loro al primo periodo buio ecco palesarsi il rischio di essere risucchiati dalla zona rossa della graduatoria.

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Prosegue la chiamata delle Glorie del Parma verso Felino. Nel 2017 è stata la volta di Alessandro Melli e ora è venuto il turno di Marco Osio per guidare gli juniores del G.S. Felino, come pubblicato sul profilo facebook della società sportiva felinese e di seguito ripreso.

Un Augurio a Marco Osio e al G.S. Felino anche dalla nostra redazione.

"La Società G.S. FELINO dà il benvenuto a Marco Osio, nuovo allenatore della categoria Juniores Regionale.

Ultima esperienza sulla panchina del Rimini, Lega Pro.

Il nuovo Mr sarà affiancato da:
Fabio Giuberti (assistente allenatore)
Manara Simone (preparatore dei portieri)
Alberto Bottioni (preparatore atletico)

La società gli fa un grande in bocca al lupo.

#gsf #marcoosio #ilsindaco #juniores"

Pubblicato in Sport Parma

Anche se questa non è una vittoria, ha comunque lo stesso sapore. La doppietta di Gervinho, dopo la rete di Barillà, lascia esterrefatti i giocatori juventini incapaci di reagire all'uno-due dell'ivoriano.

Di Luca Gabrielli - 

Parma -

Un'impresa storica che i tifosi del Parma non dimenticheranno mai nei prossimi anni. Dopo l'incredibile sconfitta di domenica scorsa al Tardini contro la Spal, il morale della squadra non era dei più alti e il calendario impegnativo delle prossime gare destava preoccupazione nella ambiente ducale. I crociati affrontavano la capolista che negli ultimi sette anni vincono in Italia senza alcuna difficoltà e senza pretendenti degne di nota.

Riuscire a tornare a casa con un risultato positivo contro la Juventus era a dir poco proibitivo eppure il Parma fin dalle prime battute di gara prova a impensierirla con le sue armi migliori, quelle ripartenze letali che da inizio campionato stanno portando i suoi frutti. La vecchia Signora riesce a incanalare la partita a suo favore nel primo tempo con Cristiano Ronaldo che dentro l'area di rigore riesce a bucare le mani di Sepe seppur scivolando. Nella ripresa è Rugani al 62' a portare la squadra di casa sul due a zero con il difensore centrale Rugani che in mezza girata deposita il pallone in rete. Sembra tutto già scritto eppure Barillà dopo neanche due minuti approfitta di un preciso cross di Kucka per battere Perin con un colpo di testa. La Juve non ci sta e ancora Cr7 di testa segna la doppietta personale con un altro colpo di testa su assist di Mandzukic. Da qui in poi il Parma si trasforma e tira fuori un carattere da top club, mettendo in risalto tutti i difetti di una difesa incerottata bianconera senza i totem Chiellini e Bonucci. Gervinho, la freccia nera, si inventa un colpo di tacco su cross ancora di Kucka e trafigge il portiere bianconero facendo tornare alla mente il meraviglioso goal di tacco segnato da Hernan Crespo nel magico anno '98-'99. Una partita pazzesca che però non finisce qui perché proprio nelle battute finali accade il miracolo: Inglese approfitta di un pasticcio della squadra di Allegri e passa a Gervinho che fissa il risultato finale sul 3-3. I giocatori e i tifosi crociati esplodono di gioia e tornano a casa con un punto che sa di vera e propria impresa.

 

INGLESE-GERVINHO SULLE ORME DELLE PIÙ GRANDI COPPIE GOAL CROCIATE

Gli uomini di D'Aversa si confermano ancora una volta ammazza grandi in trasferta e anche se questa non è una vittoria, ha comunque lo stesso sapore. Se poi di fronte hai gli acerrimi rivali bianconeri, la soddisfazione é doppia. Non ci sono più parole per descrivere l'intesa che si è creata tra i due attaccanti Inglese e Gervinho. Un'accoppiata che sintetizza perfettamente tecnica, velocità, potenza e sacrificio. Quando non segna uno ci pensa l'altro e viceversa. I goal di Gervinho sono sempre vere e proprie perle di pregevole fattura è l'ultima di tacco ha scomodato paragoni con campioni importanti. Inglese è invece il prototipo del centravanti moderno,forte fisicamente e in grado di aiutare la squadra con il suo fisico nell'arco di tutti i 90'. Per lui si apriranno questa settimana le porte della Nazionale per uno stage programmato da Mancini. L' obiettivo salvezza sembra ampliamente alla portata della squadra ducale e giocando con questo spirito le prossime gare contro Inter, Cagliari e Napoli si affronteranno con la consueta determinazione.

 

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(Foto da Frame Highlights Parma calcio 1913)

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Il Modena batte il Mezzolara. Dopo due goal annullati nel primo tempo per fuori gioco, alla fine della ripresa segnano Sansovini, Ferrario e Ferretti. Ma la Pergolettese vince contro la Reggiana e rimane prima in classifica.

Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi

MODENA –

Bella partita quella che ha visto sul campo del Braglia i padroni di casa e il Mezzolara. Il Modena doveva vincere e lo ha fatto, anche se le sorti del match si sono delineate alla fine del secondo tempo.

Cominciano subito in attacco i Canarini, con un primo tempo che si gioca quasi tutto nella metà campo del Mezzolara. E il pallone viola la porta di Malagoli ben due volte, al 9° con Ferrario, che piazza la palla in reta su cross di Sansovini, e al 35° con Dierna che riesce a infilare la porta, ma l’arbitro Virgilio annulla entrambi i goal per fuorigioco.

Si fanno pericolosi anche Rabiu al 15° e Montella al 38° ma le occasioni goal non si trasformano in reti effettive. Nella ripresa, Mutti atterra Montella in area, l’arbitro fischia il rigore, mentre il giocatore del Mezzolara viene espulso per fallo. Tocca al bomber Ferrario andare sul dischetto, ma il tiro è troppo centrale e Malagoli para. Ancora 0-0. 

Finalmente il risultato si sblocca a favore del Modena al 60° con Sansovini che segna su assist di Baldazzi mandando la palla in rete: 1-0 per i padroni di casa. Parte subito al contrattacco il Mezzolara, Bolelli tira in porta, ma Piras non si lascia sorprendere e para. Un pallonetto deciso di Ferrario all’84° segna il raddoppio del Modena e mette al sicuro il risultato. 

Poco prima del fischio dell’arbitro, al 91°, segna anche Ferretti e sancisce definitivamente la vittoria dei Canarini, che portano a casa tre punti preziosi e inseguono la capolista Pergolettese, che vince contro la Reggiana e rimane a due punti di distacco.

Prossima sfida il 3 febbraio contro il Ciliverghe Mazzano.

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I crociati buttano via il doppio vantaggio contro la Spal dimostrando di non essere maturi per traguardi più ambiziosi della salvezza. Un incidente di percorso che non ci voleva a sette giorni dal big match contro la prima della classe.

Parma, 28 gennaio 2018 - di Luca Gabrielli

Follia pura al Tardini. Dopo un primo tempo in cui sembrava che il Parma avesse messo al sicuro la vittoria con due reti del solito Inglese, nella ripresa si consuma il dramma sportivo. La Spal riesce clamorosamente a capovolgere il risultato e a tornare a Ferrara con tre punti insperati. Valoti, Petagna e Fares nel finale di gara lasciano ammutoliti i tifosi parmigiani impotenti e increduli del risultato finale. I crociati sono subito partiti forte al 2' con il rigore trasformato da Roberto Inglese e all'inizio della ripresa è lo stesso bomber a raddoppiare per la squadra di casa ma la Spal cambia atteggiamento e da quel momento in poi si apre un'altra partita che vede il Parma in balia della squadra ospite. In mezz'ora i ragazzi di Semplici ribaltano il risultato e surclassano mentalmente e fisicamente i ducali.

Fallito l'esame di maturità, testa solo alla salvezza.

Ci si chiedeva se la squadra crociata potesse ambire a qualcosa di più della salvezza, obiettivo dichiarato dalla società. La risposta è arrivata ieri con ben tre schiaffi rifilati da una diretta concorrente. Il Parma quest'anno dovrà raggiungere il prima possibile i quaranta punti utili per restare in Serie A e mettere le basi per creare una squadra sempre più competitiva per i prossimi anni. I ducali dimostrano una mentalità ancora troppo fragile per conquistare un posto in Europa League, con l'incapacità di congelare un doppio vantaggio contro una squadra che dava l'impressione di essere alle corde dopo i primi due goal. Gli uomini di D'Aversa però dal 60' hanno smesso di giocare indietreggiando il baricentro e abbassando troppo il ritmo del gioco, dando così alla Spal la possibilità di tornare in gara. Una volta raggiunto l'incredibile pari tutti quanti sugli spalti hanno visto la squadra di casa completamente spaesata e da lì a pochi minuti Fares ha chiuso definitivamente i giochi. Un passo falso che non pregiudica nulla nella rincorsa alla salvezza ma che ridimensiona i sogni europei cullati negli ultimi tempi.

La settimana prossima ci sarà da giocare la partita delle partite allo Juventus Stadium ma quest'anno il Parma ci ha abituato a imprese fuori dall'ordinario. Potrà succedere di tutto ma è sicuramente la gara più difficile della stagione, facile da prepara come motivazioni ma molto complicata sotto il profilo tecnico. D'Aversa lavorerà sicuramente sui minimi dettagli perché contro la prima della classe la concentrazione dovrà essere massima e non si potrà concedere nulla.

 

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Un'altra vittoria esterna per i crociati nella fredda Udine con la rete decisiva dell'ivoriano, dopo il calcio di rigore firmato da Inglese. Altro balzo importante per raggiungere il prima possibile quota 40 punti per poi ambire al sogno Europa.

Parma, 20 gennaio 2019 - di Luca Gabrielli

La sosta invernale di una ventina di giorni non ha scalfito la determinazione dei ragazzi di D'Aversa che ritornano a casa con tre punti molto importanti per iniziare al meglio il girone di ritorno. Alla Dacia Arena si affronta l' Udinese alla ricerca spasmodica di una vittoria per allontanarsi dalla pericolosa zona retrocessione che butta nella mischia il neo acquisto ex crociato Stefano Okaka. Il mister gialloblu decide invece di non stravolgere la formazione e conferma il suo 4-3-3 di fabbrica con il tridente composto dalle frecce Gervinho e Biabiany ai lati del bomber Inglese. Solo panchina per il nuovo centrocampista Kucka prelevato dalla società turca del Trabzonspor.
Pronti via e dopo soli dieci minuti un'accelerazione di Gervinho manda in crisi la difesa bianconera causando un calcio di rigore. È la Var ad avvisare l'arbitro del fallo incontestabile e Roberto Inglese dagli undici metri non sbaglia, spiazzando l'incolpevole Musso. Per il Parma la gara si mette sui binari sperati e fino al termine del primo tempo amministra il vantaggio minimo senza alcun problema. Nella ripresa l'Udinese però alza il baricentro cercando il pareggio e due ottimi interventi di Sepe salvano i crociati ma la squadra di casa trova la meritata rete dell' uno a uno su un rimpallo in area di rigore, concluso da un colpo di testa del nuovo centravanti Okaka che spedisce il pallone alle spalle dell'estremo difensore crociato. Il Parma accusa il colpo e si rinchiude nella propria metacampo ma al 68' Gervinho si inventa uno dei suoi goal fenomenali: sugli sviluppi di un calcio d'angolo per l'Udinese, imbeccato da Stulac in velocità, l'ivoriano elude la marcatura di Opoku, si fa tutto il campo palla al piede e batte Musso. Una rete pazzesca che ricorda i coast di coast visti in passato dal celebre brasiliano Brigao del Palmeiras. È il colpo del ko del campione che non permette agli uomini di Nicola di reagire, così i crociati conquistano la quinta vittoria esterna e si riportano a ridosso della zona Europa.

Gervinho l'emblema di questa squadra

Non ci sono più aggettivi per descrivere le doti e i colpi del campione ivoriano che magari si estranea dal gioco per qualche minuto nell'arco delle partite ma gli basta una sola palla giocabile per capitalizzarla nel migliore dei modi. I suoi goal non sono mai banali, infatti la rete di ieri ricorda per bellezza e tecnica quella segnata contro il Cagliari. Gervinho rispecchia alla perfezione il gioco improntato fin dall'inizio della stagione da Roberto D'Aversa cioè una buona compattezza difensiva con i tutti i giocatori pronti a sacrificarsi e poi a colpire in contropiede sfruttando la velocità e la tecnica dell'ivoriano e di Biabiany e il grande fiuto del goal di Roberto Inglese. Con queste armi il Parma ora si trova a 28 punti e che piaccia o meno questo tipo di gioco ad aver ragione è proprio il mister. Domenica arriverà al Tardini la Spal, un'altra squadra bisognosa di punti salvezza che lotterà con il coltello tra i denti. Per il Parma un esame di maturità per capire se si potrà davvero ambire all' Europa League.

 

 

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Il Modena perde il primo posto in classifica. Esordio in salita per Mister Bollini. La doppietta di Ferrario salva i Gialloblù, ma la Pergolettese vince e soffia il primo posto ai Canarini. Incalza anche la Reggiana. 

Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi

MODENA –

Un esordio in salita per Mister Bollini, che dopo l’esonero di Apolloni eredita una squadra un po’ sottotono e che, nonostante la doppietta di Ferrario che evita ai Canarini la seconda sconfitta della stagione, fa perdere al Modena il primo posto della classifica, a favore di un’agguerrita Pergolettese.

Al Braglia, la partita parte con due squadre che si fronteggiano con decisione, senza però arrivare in zona goal. Al 16° Faccioli para un buon tiro di Ferrario da fuori area. Ci riprova Montella al 22° con un bel cross, che però va a vuoto per mancanza di compagni pronti a intercettarlo.

Finalmente, al 24° un altro cross di Montella arriva a Ferrario che tira al limite dell’area e trova una falla nella difesa del Lentigione. Il tiro sorprende il portiere Faccioli: 1 a 0 per il Modena.

Non perde tempo il Lentigione, che riporta il risultato in pareggio al 37° con Bernasconi che tira una cannonata imparabile per Piras. Ci riprova il solito Ferrario a portare di nuovo i Canarini in vantaggio, ma il suo colpo di testa su corner, al 42°esce dal palo per un soffio. 

Il secondo tempo riprende sull’1 a 1. Il Modena sembra disperdere energie sbagliando una seria di passaggi e di cross. Il Lentigione passa in vantaggio al 63° con Roma che rimane solo in mezzo all’area e sorprende un Piras poco attento: 1-2 per gli ospiti.

Occasione goal per Sansovini al 73°, ma il pallone esce di poco dal secondo palo. Ci riprova al 77° con un tiro da distanza ravvicinata, ma Faccioli non si lascia sorprendere e respinge il pallone. Esce di poco dalla traversa anche la girata di Ferretti dal fondo all’81° e la bella rovesciata di Dierna all’84°, parata da un Faccioli decisamente in forma. 

La partita sembra virare verso una vittoria degli ospiti, ma accade il miracolo. Al 92° Ferrario viene atterrato in area e l’arbitro segna rigore per i Gialloblù: lo stesso Ferrario si posiziona sul dischetto e tira una cannonata che segna il pareggio per il Modena a un minuto dalla fine della partita. 

Sconfitta scongiurata, ma la Pergolettese, con la vittoria sull’Adrense “scippa” il primo posto in classifica al Modena. A soli due punti di distacco incalza anche la Reggiana. I gialloblù dovranno puntare alla vittoria e aggiungere tre punti preziosi domenica prossima contro l’Oltrepò Voghera. 

 

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La Questura di Reggio Emilia, la Società Sportiva U.S. Sassuolo Calcio e la Federazione Italiana Giuoco Calcio hanno organizzato per il giorno 14 gennaio p.v. un convegno dal titolo " Calcio e Ordine Pubblico. L'evoluzione della disciplina sulla sicurezza negli stadi".

La convention si svolgerà a Reggio Emilia all'interno della sala Convegni del Mapei Stadium –Stadio Città del Tricolore- sito in questo Piazzale Atleti Azzurri d'Italia nr. 1 .

Parteciperanno autorità e massimi esperti del settore quali relatori altamente qualificati che illustreranno le evoluzioni, anche normative, di settore che regolano attualmente la realizzazione di importanti incontri calcistici nazionali ed internazionali.

Saranno presenti il delegato UEFA Kenny SCOTT –Head of Safety and Security Operations-, il Dott. Giovanni SPITALERI per la FIGC, il Direttore Centrale della Polizia di Prevenzione dott. Lamberto GIANNINI che affronterà il tema della rilevanza dell'attività informativa per la gestione dell'ordine pubblico, la Presidente dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive dott.ssa Daniela STRADIOTTO che parlerà della sicurezza partecipata quale fondamento per una corretta gestione degli eventi con particolare riferimento all'evoluzione delle norme che disciplinano il settore.

L'importante incontro avrà un ulteriore momento di grande rilevanza con una tavola rotonda a cui parteciperanno i rappresentanti delle società sportive di Serie A: Giovanni PIFAROTTI per l'Internazionale F.C., Francesco Davalli per la Società ACF Fiorentina e Andrea FABRIS per la US Sassuolo Calcio che si confronteranno sui temi della sicurezza e importanza delle infrastrutture sportive e come essa possa influenzare anche l'organizzazione dei servizi di ordine pubblico. Moderatore dei lavori del Simposio Matteo MARANI direttore di SKY SPORT 24.

L'evento costituirà un momento di Alta formazione e qualificazione per gli addetti ai lavori delle Istituzioni ma anche per i professionisti dello Sport, infatti saranno presenti gli SLO ( "Supporter Liaison Officer), i Delegati alla Sicurezza e i loro vice, in rappresentanza di tutte le società di calcio professionistiche della serie A e serie B

La particolare e delicata natura dei temi che verranno trattati durante il convegno è di eccezionale attualità.

Hanno infatti confermato la partecipazione ai lavori l'On. Giancarlo GIORGETTI -Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport e il sig. Capo della Polizia-Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Franco Gabrielli -.

 

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Pessima prestazione dei crociati che mostrano una preoccupante involuzione nel gioco e nella tenuta mentale. Caprari e il sempreverde Quagliarella condannano il Parma nella ripresa. Nessuna sufficienza tra gli uomini di D'Aversa.

di Luca Gabrielli

Parma - 

Nulla da salvare nella prestazione del Parma al Marassi di Genova. Il gioco proposto da D'Aversa mette a nudo i limiti di una squadra votata solo al gioco di rimessa e mai alla costruzione della manovra. Se poi viene a mancare il giocatore di punta di quest'anno in attacco, quel Gervinho devastante nella prima parte di campionato, la squadra perde metà del proprio potenziale. Non una sola occasione che abbia potuto mettere in difficoltà l'estremo difensore doriano Audero e l'illusione di poter tornare a casa con un risultato positivo sfumata al 66' della ripresa con Caprari, abile a sfruttare un assist al bacio del belga Praet, libero di fare il bello e il cattivo tempo sulla fascia destra. A quel punto il Parma è crollato e tre minuti dopo il vecchietto Fabio Quagliarella ha raddoppiato e di fatto chiuso la partita con un preciso colpo di testa su imbeccata del solito Praet. Nulla da recriminare per i crociati, incapaci di rendersi pericolosi in tutti i novanta minuti e dando l'impressione di poter soccombere all'avversario da un momento all'altro.

 

PER FAGGIANO UN GENNAIO INFUOCATO ALL'APERTURA DEL MERCATO

Ci sarà molto lavoro da fare per il Ds Faggiano in questo mercato di riparazione, chiamato a sfoltire una rosa troppo ampia e soprattutto trovare qualche innesto giusto in ogni reparto, falcidiato dagli infortuni. In primis dovrà sostituire a centrocampo l'infortunato Alberto Grassi, out per tutta la stagione, con un mediano dinamico e di qualità. In difesa probabile che si possa cercare un terzino sinistro di spinta visto l'adattamento del centrale Gagliolo e soprattutto servirà fare qualcosa nel reparto offensivo apparso nelle ultime settimane poco incisivo sotto porta e troppo Gervinho-dipendente.
Insomma serviranno pochi ma decisivi interventi per poter raggiungere al più presto una salvezza tranquilla che sembra alla portata della società. Sabato si giocherà al Tardini il derby emiliano contro un Bologna in grande difficoltà in questa stagione. Un'occasione ghiottissima per poter ritornare a conquistare tre punti molto importanti soprattutto per il morale della squadra.

Pubblicato in Calcio Parma
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