Intervista a Barbara Pozzo, autrice del libro "La vita che sei" - di Federico Bonati -
Parma, 26 ottobre 2014 -
Sfogliando le pagine di "La vita che sei" (BUR, 2014) è molto forte il messaggio di leggerezza e positività che traspare dalle parole di Barbara Pozzo. In un mondo sempre più frenetico e carico di impegni per ognuno, c'è un invito al lettore a riflettere su sé stesso, riscoprendosi e ritrovandosi.
Barbara Pozzo: fisioterapista, blogger e autrice. Come e dove nasce "La vita che sei"? Questo libro nasce dall'intenzione di "restituire" tutto quello che ho imparato in trent'anni di lavoro come terapista e di pratica personale. Con i miei pazienti ho potuto toccare con mano come funzioni la strada della guarigione e del benessere profondo, e "La vita che sei" nasce anche per la voglia di condividere e mettere a disposizione questo punto di vista.
Il libro è diviso in ventiquattro capitoli, ventiquattro meditazioni sulla gioia. Cos'è, quindi, la Gioia per Barbara? La gioia per me è sinonimo di Vita. È il flusso vitale che ci sostiene e ci permette di essere qui, è il nostro terreno di base su cui appoggiarci per procedere nel cammino, è un contenitore che può racchiudere qualsiasi tipo di emozione e sentimento, ma che si mantiene tale perché senza di esso non saremmo su questa Terra, è la consapevolezza di essere vivi.
All'interno del tuo libro è interessante notare il tipo di correlazione che intercorre tra corpo e anima. Quanto è importante l'equilibrio tra essi per il benessere di un essere umano? E che cosa può accadere se invece questo equilibrio viene a mancare? L'equilibrio tra anima e corpo è fondamentale, anche perché potremmo dire che anima e corpo sono una cosa sola e si influenzano l'un l'altra al punto che se questo equilibrio viene a mancare si manifesteranno dei segnali di disagio che possono anche tradursi in sintomi fino a sfociare in una patologia vera e propria.
Mentre scrivevi il libro, ti è mai capitato di pensare: "Sto scrivendo questo libro per qualcuno in particolare"? Non ho mai avuto in mente qualcuno in particolare, ma sentivo una sorta di interlocutore immaginario che rappresentava un po' ognuno di noi, con le difficoltà, i sogni, le emozioni, i pensieri e i sentimenti che abbiamo tutti.
Oltre alla Gioia, di cui abbiamo parlato prima, in questo libro sono molto presenti Gratitudine e Amore. Che importanza hanno, questi sentimenti, sia a livello personale, inteso come ogni singolo essere umano, che a livello universale? Sono disposizioni d'animo fondamentali per chiunque voglia andare nella direzione della crescita personale e globale. Se la nostra disposizione d'animo, dunque il nostro sguardo interiore si volge al bene, a ciò che abbiamo, all'apertura, sarà lì che metteremo la nostra energia, perché diamo energia dove mettiamo attenzione e questo produce un'abbondanza dell'oggetto della nostra attenzione. Se rivolgiamo lo sguardo a ciò che ci manca, alla scarsità, a ciò che non va bene, alle lamentele, alle critiche, daremo energia a questo e questo otterremo sempre di più. Questo vale su scala sia personale che globale.
Molto interessante è anche il simbolo di copertina: il simbolo dell'infinito, del moto perpetuo delle cose. Che cosa intendi esprimere e trasmettere con quel simbolo? La circolarità del flusso della vita, dell'Amore che genera Amore, la vastità dell'Amore che ci sostiene, l'infinito dare dell'Universo che ci ama e ci spinge a evolvere sempre e comunque.
Nel 2011 hai fondato il blog Somebliss (www.somebliss.com), molto attivo anche sui social network. Come nasce questa idea e che bilancio ti senti di fare dopo tre anni di Somebliss? Somebliss nasce dall'intenzione di mettere a disposizione di chiunque fosse interessato tutto ciò che ho potuto verificare che funzioni per il benessere profondo di anima e corpo, creando uno spazio libero dove si può trovare Amore, conforto, sostegno e ascolto. In tre anni di vita Somebliss è cresciuto esponenzialmente, diventando un luogo d' incontro tra anime desiderose di trovare una dimensione di cuore, tantissime persone si sono incontrate in questo spazio condividendo le proprie emozioni e sensazioni, potendo sentirsi meno sole e libere di raccontarsi, confrontarsi e sostenersi a vicenda. Ricevo centinaia di messaggi anche da ragazze e ragazzi giovanissimi e questo, se da una parte è segno di un disagio già diffuso precocemente, dall'altra è anche segno che c'è voglia di conoscersi, di crescere, di migliorarsi. Leggo storie molto dolorose, ma anche intense e ricche di espressioni di anime meravigliose, anche se magari in difficoltà.
Nel 2013 ti sei sposata col cantante Luciano Ligabue. Sembra buffo, ma leggendo "La vita che sei" e ascoltando "Mondovisione" (l'ultimo album di Ligabue uscito nel 2013, ndr), sembra di notare vari punti in comune, in particolar modo sul tema dell'Amore. Barbara, che idea hai in merito? C'è un po' di "La vita che sei" in "Mondovisione" e viceversa? Io e Luciano siamo profondamente legati e con una preziosa affinità d'anima, abbiamo uno scambio molto ricco e intenso su queste tematiche e una comune visione della vita, quindi credo che sia inevitabile che ci siamo "influenzati" a vicenda. A entrambi sta molto a cuore poter mandare un messaggio di bene e di luce.
In conclusione, Barbara intende esprimere un augurio ai lettori, affinchè ognuno di noi possa trovare la gioia di ascoltare la propria anima, consapevoli che lì c'è tutta la saggezza di cui abbiamo bisogno per procedere nella vita, per realizzare sè stessi. Appunto, la vita che siamo.