Di Francesco Graziano 16 ottobre 2022 - La sua morte ha provocato un profondo dolore al pianista ucraino, impegnato in questi giorni in un tour in Emilia Romagna, Antonii Baryshevsky il quale ha commentato: “ Non lo conoscevo di persona anche se una volta ho suonato nella Kherson Philarmonie, sono sconvolto. Penso che questa vicenda mostri ancora una volta la forza e i principi del nostro popolo e la terribile crudeltà degli invasori russi, questa è una guerra contro l’umanità intera”.
Il 35enne pianista suonerà il 19 ottobre al Teatro Rossini di Lugo e il giorno seguente all’Auditorium Manzoni di Bologna mentre il 21 sarà a Modena all’Auditorium Biagi.
Al dolore per aver tolto dal suo repertorio i compositori russi da lui amati viene contrapposta l’approvazione per la decisione di molti teatri occidentali di cancellare dai loro cartelloni artisti vicini allo Zar Putin come Georgiev o Spivakov e la stima per tutti quelli che si sono schierati senza se e senza ma contro la guerra russa mossa all’Ucraina. Ha concluso Baryshevskyi: “ Nel frattempo ho avuto modo di entrare nelle profondità della musica ucraina e dei loro compositori che già da prima frequentavo ma che ora ho incrementato”.