Sono trascorsi 150 anni dallo storico incontro tra Giuseppe Verdi ed Alessandro Manzoni, un momento che il grande compositore descrisse come "colmo di emozioni e sensazioni indefinite", un abbraccio tra musica e letteratura che solo Busseto ha ricordato.
Nella Casa del Giovane Giuseppe Verdi in Via Piroli, come sempre messa a disposizione da Anna Sichel, davanti a un folto pubblico la ricercatrice verdiana Meri Rizzi e l'insigne studioso di cose verdiane Corrado Mingardi hanno descritto i particolari e le curiosità dell'incontro tra Verdi e Manzoni leggendo le antiche lettere che riguardavano le fasi preparatorie di quell'abbraccio tra il grande della musica ed il grande della letteratura.
Il tutto si è svolto con intermezzi eseguiti al pianoforte dall'eccellente M° Matteo Cavicchini. Le musiche non potevano essere che quelle della Messa da Requiem che Verdi dedicò a Manzoni un anno dopo la sua morte, oltre all'inno La Vergine degli Angeli richiesto dai presenti.
Il professor Mingardi ha anche descritto alcuni particolari, ancor oggi visibili, presenti nella dimora di Villanova d'Arda, che testimoniano l'ammirazione che il Cigno di Busseto aveva per l'illustre letterato.
Nella giornata dedicata a Verdi e Manzoni è intervenuto tra gli altri, per la prima volta, il sindaco di Busseto Giancarlo Contini, che ha avuto parole di elogio per le attività culturali svolte alla Casa del Giovane Giuseppe Verdi e per aver recuperato e ricondotto la casa a quell'importante periodo storico.
Da Torino è arrivato il M° Raffaele Montanaro autore del libro "La Musica mi ha Salvato", era presente anche Massimo Tedeschi, presidente dell'Associazione Europea delle Vie Francigene. Gli eventi proposti dalla "Casa del Giovane Verdi" traggono spunto da episodi della vita di Verdi poco conosciuti ma che ci riportano al periodo storico che il Maestro ha attraversato. Un grande richiamo per gli appassionati che raggiungono Busseto da luoghi sempre più lontani.