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Un fallimento il protocollo tre la vice-ministro Bellanova e le associazioni di rappresentanza dell'Albo 
 
4 giugno 2022 - "L’aumento vertiginoso del costo del gasolio che sta piegando famiglie e imprese, in primis quelle dell’autotrasporto e del mondo agricolo, rappresenta il fallimento delle azioni ‘compensative’ del Governo tanto celebrate al momento del varo. Se il taglio di 25 centesimi più Iva delle accise ha rappresentato un bluff per tutti, il famoso protocollo della vice-ministro Bellanova firmato dalle vecchie associazioni di rappresentanza che siedono all'Albo, oggi è lo specchio di quanto gli autotrasportatori italiani siano stati presi in giro. Alla luce di un costo del carburante oltre i 2 euro, quel protocollo non ha portato alcun beneficio e ha addirittura danneggiato le imprese che agli occhi della committenza sono apparse come oggetto di aiuti speciali dal Governo e per questo più deboli in ottica di trattativa. Nulla di più falso. I 500 milioni non sono ancora arrivati, i rimborsi ordinari sulle accise per i mezzi meno inquinanti sono stati sospesi e il taglio orizzontale delle accise ha eliminato ogni incentivo alla categoria rispetto agli altri utenti della strada. Oggi l’autotrasporto è in ginocchio, vittima di speculazioni enormi che solo con un tetto al carburante si sarebbero potute limitare. E intanto le associazioni che dovrebbero rappresentare il settore, tacciono, tradendo il loro mandato. Noi avevamo denunciato questa situazione mesi fa, avevamo sottolineato come quel protocollo della Bellanova fosse una sconfitta. Avevamo ragione, ma non per questo oggi siamo meno preoccupati. E' più che mai urgente fissare un tetto massimo al costo del gasolio a 1,60 euro al litro. Non possono essere gli imprenditori a pagare le conseguenze della infausta guerra in Ucraina". A parlare è la presidente di Ruote Libere, Cinzia Franchini, l'associazione autonoma di piccoli imprenditori dell'autotrasporto. 

INTERVENTO DI PIETRO VIGNALI A TGCOM24

WELFARE: QUOZIENTE PARMA PER CONTRASTARE EFFETTI DELLA CRISI

 “Solo un Welfare a misura di famiglia è in grado di mitigare gli effetti della crisi dovuti al post pandemia, funestato anche dalla guerra in Ucraina: inflazione, caro energia mettono in crisi i nuclei familiari a Parma come nel resto d’Italia. Il Quoziente Parma oggi sarebbe uno strumento molto efficace per le città e per il Paese intero”. Lo ha detto Pietro Vignali, candidato sindaco di Parma, ospite questa mattina della trasmissione TGCom24 di Mediaset .

“Una delle prime iniziative della giunta Pizzarotti nel 2012 fu proprio quella di abolire il Quoziente Parma che rimodulava tasse, tariffe, accesso ai nidi, alle scuole d’infanzia, ai servizi socioassistenziali e ai sistemi contributivi di sostegno comunali sulla base dei carichi familiari: figli, anziani, disabili a carico, condizione lavorativa dei genitori.  Un grande errore – aggiunge Vignali – perché oggi come ieri è necessario riconoscere alla famiglia il lavoro che quotidianamente svolge in campo educativo, di cura, di dialogo tra le generazioni e di coesione sociale. Da anni Parma è una città che invecchia: le nascite sono calate del 15 per cento in dieci anni. Sono in aumento le fragilità e crescono le nuove povertà, 35mila casi nella nostra città cresciuti di 3mila negli ultimi 3 anni, che toccano fasce del ceto medio, “poveri che lavorano” e soprattutto famiglie numerose, monogenitoriali e giovani coppie. Ripartirò dal Quoziente Parma che consentirà di ridurre l'impatto delle tasse, delle tariffe e facilitare l'accesso ai servizi del Comune. Il mio obiettivo è farlo diventare uno dei pilastri del welfare della nostra città e anche del sistema educativo. In questi anni la famiglia non è stata valorizzata e vediamo oggi le conseguenze di queste scelte: il disagio giovanile dilaga in forme che prima non conoscevamo e mancano politiche per le famiglie, per le donne e di contrasto alle povertà”

“Se guardiamo il livello nazionale – conclude Vignali – nei Paesi come la Francia, in cui il Quoziente familiare è legge dello Stato, si dimostra utile dal punto di vista economico e sociale, del contrasto alla denatalità, ma anche del protagonismo femminile nella società e nel mondo del lavoro”.

Pubblicato in Politica Parma
Franchini, Ruote Libere: "Autotrasporto, incentivi acquisto camion green: il full electric è una chimera, svecchiamo con gli Euro 6"
 

Parma, 29 novembre 2021 – Stiamo vivendo un periodo di costante incertezza a causa della pandemia che non è ancora sconfitta e che continua a destare preoccupazione.

Ruote Libere 24 Novembre 2021 - "Sulla carta gli incentivi per il rinnovo del parco mezzi delle aziende di autotrasporto italiane sono una ottima iniziativa del Governo, ma nei fatti questi bonus finiscono per non coprire nemmeno gli aumenti registrati nell'ultimo anno e così, invece di affiancare economicamente le aziende di trasporto per svecchiare una flotta tra le più vetuste d'Europa, non si fa altro che sostenere le case costruttrici di autocarri".
 

Di Mario Vacca Parma, 7 novembre 2021 - Nella Manovra 2021 il legislatore ha previsto lo sgravio contributivo  per l’assunzione di collaboratori UNDER 36 e l’INPS da poco ha acquisito la procedura concedendo  la possibilità di  recuperare    l’agevolazione  riguardante i primi mesi del 2021 nel solo mese di Novembre.

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Di Mario Vacca Parma, 31 ottobre 2021 - Le erogazioni liberali percepite dal lavoratore dipendente nel novero della propria attività lavorativa,  tra le quali possiamo annoverare il cameriere, il portiere d’albergo, il fattorino, quelle che solitamente vengono denominate “mance”, secondo la Corte di Cassazione rientrano nell’ambito della nozione onnicomprensiva di reddito fissata dall’articolo 51, comma 1, TUIR e sono, pertanto, soggette a tassazione.

Pubblicato in Economia Emilia

Di Mario Vacca Parma, 27 ottobre 2021 - Il Decreto Cura Italia del 2020, uno dei primi emanati per contrastare le problematiche economiche derivanti dall’emergenza sanitaria, aveva introdotto una norma in forza della quale lo Stato si sarebbe impegnato  a coprire le spese sostenute dalle aziende private per i collaboratori isolati a causa del Covid derogando quindi  al normale iter previsto in caso di malattia.

Pubblicato in Economia Emilia

 Di Mario Vacca Parma, 24 ottobre 2021 - Per i titolari di partita iva che nel 2020 hanno subito una riduzione del volume d’affari pari o maggiore al 30% rispetto al periodo precedente le somme dovute a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni relative ai periodi d’imposta 2017 e  2018 possono essere definite in via agevolata beneficiando dell’integrale stralcio  delle sanzioni come previsto dall’articolo 5 del D.L. 41/2021.

Pubblicato in Economia Emilia
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