Emilia Romagna in salita, è al terzo posto tra le destinazioni enogastronomiche più ricercate dagli italiani e al secondo posto nelle preferenze per i viaggi enogastronomici recenti.
"Innovazione e Sostenibilità: il futuro della gestione idrica in agricoltura", una tematica quanto mai importante e di attualità per aziende e operatori del settore.
Si è appena conclusa alle Fiere di Parma la 22esima edizione di Cibus, salone internazionale dell’alimentazione, evento che ha coinvolto oltre 3 mila aziende con lo scopo di risaltare le eccellenze del Made in Italy.
Edizione con una grande partecipazione di pubblico quella che si conclude oggi. Il prossimo appuntamento con Cibus è posticipato al 2027.
Cibus 2018: I giornalisti aderenti all'ARGA (Associazione Regionale Giornalisti Agroalimentare) "In Tour" alla kermesse di Parma, il tempio dell'agroalimentare italiano.
di Lamberto Colla Parma, 10 maggio 2018 - 25 giornalisti dell'agroalimentare sono scesi nella "miniera" delle eccellenze agroalimentari alla scoperta di alcune di queste. All'impeccabile organizzazione offerta dalla coordinatrice parmense, Francesca Caggiati, si sono aggiunti, tra gli altri, Roberto Zalambani, alla sua prima uscita uffciale come presidente nazionale (UNAGA) e Lisa Belliocchi, vicepresidente di Enaj (European Network of Agricultural Journalists).
Prima tappa a Oranfrizer, accolti dalla giornalista Egle Zapparrata e dall'AD Nello Alba, per una Sicilian Experience, tutta basata sulla multisensorialità. Presentazione delle SETTE MERAVIGLIE e della nuova linea di spremute monodose ONTHE GO. Deliziose le praline al cioccolato al gusto d'arancia. Oranfrizer è l'eccellenza nata alle pendici dell'Etna dove le "Arance Rosse" vengono accarezzate dalla freschi venticelli che scendono la sera dal vulcano. 40 milioni di fatturato, Oranfrizer è nata nel 1962 come azienda familiare, oggi è un punto di riferimento locale e generatrice di innovazione, sia in campo tecnologico sia agricolo. Ai giornalisti intervenuti è stato omaggiata una preziosa e ricercata pubblicazione dedicata all'"Arancia", percorsi siciliani di cultura, natura, gastronomia la cui edizione è stata sostenuta dall'azienda nel 50esimo anniversario della fondazione. Uno splendido testo che vede la prefazione di un Siciliano illustre, Franco Battiato.
Al Padiglione 3 la seconda tappa allo Stand F 038 "Madama Oliva" per un focus su un alimento della salute in forte crescita nei consumi. Dopo il lupino sgusciato, Madama Oliva, leader nelle olive fresche di alta gamma, presenta la nuova referenza di lupini da agricoltura biologica e le novità 2018. La direttrice marketing, Sabrina Mancini, accogliendo il gruppo di giornalisti ha ricordato come il Lupino sia un Healthy Food (limitato contenuto calorico e fonte di proteine e fibre, contrasta il colesterolo e promuove il senso di sazietà) sul quale Madama Oliva ha puntato, da diversi anni, raggiungendo una quota di mercato del 32% (11 milioni il mercato totale nazionale). Fondata nel 1989 a Carsoli (AQ), Madama Oliva è leader italiano ne settore delle olive fresche confezionate, con un fatturato di 34 milioni di euro, in costante crescita e una quota export del 34% e 40 paesi di destinazione.
Ormai si è fatta l'ora di pranzo e la terza tappa è nella Piazza dei Caseifici per l'illustrazione dei numeri e delle novità del Consorzio del Formaggio Parmigiano - Reggiano illustrati dal direttore Riccardo Deserti, affiancato dal giornalista Fabrizio Raimondi.
A seguire pranzo riservato alla stampa specializzata con speciale lunch dedicato alle diverse tipologie del formaggio e ai loro più originali e gustosi abbinamenti.
Esercizi d'"Alta Cucina" che potrebbero entrare nella tradizione rinnovata dalla modernità e dai nuovi gusti. Esercizi di stile e di gusto, dall'antipasti ai dolci per soddisfare tutti i palati e le curiose aspettative dei giornalisti ma anche dei delegati emiliano romagnoli dell'Accademia Italiana della Cucina, guidati dal collega giornalista e delegato regionale della importante organizzazione Pier Paolo Veroni, con i quali si è condivisa la degustazione offerta dal Consorzio del Parmigiano Reggiano.
La quarta e ultima tappa è stata la Latteria Perenzin, specializzata nei formaggi caprini affinati e da trent'anni impegnati anche nel "Bio". Ad accogliere la delegazione la Presidente, Emanuela Perenzin, esponente della "quinta generazione" familiare che si è alternata alla guida dell'impresa casearia trevigiana. Proprio qui a Cibus l'azienda ha presentato il progetto i Caprini "Via della Seta": i sapori di un territorio unico che va dalle Dolomiti a Venezia si uniscono ai prodotti gastronomici un tempo scambiati lungo le vie carovaniere. Obiettivo quindi è legare la propria terra e prodotti come l'uva, le olive e le noci che venivano scambiati - fin dall'antichità - lungo la "Via della Seta", al celebre percorso che univa il nostro mondo con quello dell'Estremo Oriente.
Perenzin Latteria nasce nel 1898 da un'idea di Domenico Perenzin e, dopo oltre un secolo di vita, vede oggi la quarta generazione alla guida dell'azienda, con Emanuela Perenzin (ad dal 1991). Da sempre, lavora il latte di vacca, a cui si sono poi affiancati quello di capra (dal 1999) e quello di bufala (dal 2010). Produce formaggi tradizionali e biologici, pluripremiati nei concorsi sia italiani che internazionali. L'azienda distribuisce in tutta Italia ed esporta in Europa, Usa, Canada e Australia.
Qualche dato:
1,8 milioni di litri di latte lavorati ogni anno;
32 mila forme di formaggio prodotte ogni anno;
produzione: latte di capra 54%, latte biologico 61%, prodotto esportato 20%;
fatturato 2017: 3,2 milioni di euro.
(segue falleria immagini)