C.A.S.E.A.

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Giovedì, 17 Maggio 2018 09:18

Cereali e dintorni. Mercati nervosi

Il mercato interno rimane congelato: proteici cari e scarsità di merce, sia per la farina di soya che per la colza, sia per il girasole basso proteico. Stanno tornando di moda alcuni proteici alternativi come i il panello di lino e il panello di girasole.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 maggio 2018
Ieri sera il Presidente Trump ha twittato: "Pechino ha ancora molte cose da dare a Washington per risolvere la questione"... e il terremoto sul mercato è avvenuto...

 

cereali_17may18.jpg

...ma mentre stiamo publicando il telematico è già in ripresa.

La questione dei dazi è particolarmente complessa e questo comporterà un periodo piuttosto lungo di incertezza, seppure un accordo riusciranno a trovarlo, soddisfacente per entrambi i contendenti.

Per gli "speculatori" incalliti e "sensibili" potrebbe essere un periodo d'oro.

Il mercato interno rimane congelato: proteici cari e scarsità di merce, sia per la farina di soya che per la colza, sia per il girasole basso proteico. Stanno tornando di moda alcuni proteici alternativi come i il panello di lino e il panello di girasole.
Cruscami invariati e con scarsità di merce (l'industria molitoria sta lavorando poco), fibrosi fermi e per di più inizia a serpeggiare il pessimismo sulla qualità dei nuovi raccolti in forza della primavera piovosa e fredda.

Il mercato delle bioenergie continua nella sua vana ricerca di mais tossinato, farinette, e cruscami. Il fatto che le piogge stiano rendendo difficoltoso lo sfalcio degli erbai primaverili si fa sentire. La domanda è superiore all'offerta.

Indicatori internazionali 17 maggio 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1403 punti, il petrolio è a circa 71,5/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,18020

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

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Le indiscrezioni sui colloqui tra le due superpotenze, USA e CINA, in merito al contenzioso dei dazi, preoccupano gli operatori che reagiscono di conseguenza.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 16 maggio 2018
Dopo la pubblicazione dei dati USDA dello scorso 10 maggio, il mercato continua ad avere un andamento incerto, alternando alti e bassi sensibili. Una reazione "nervosa" dettata dalle continue indiscrezioni sui contenuti dei colloqui che vede USA e CINA fronteggiarsi sulla questione dei dazi. Se già era difficile fare delle previsioni, con questo clima di incertezza è praticamente impossibile.

La vicenda dazi è particolarmente complessa e l'incertezza continua, anche se con tutta probabilità un accordo lo troveranno. A livello teorico, la Cina non potrebbe permettersi di non consumare, quindi al mercato verrebbero meno le motivazioni a giustificazione di un crollo.

Con le arie che tirano, per il momento, i "bei prezzi" con la farina di soya con il 3 come prima cifra e sotto i 320 € tonnellata possa restare un bel ricordo e per alcuni un pesante rimpianto per chi "sognava" il 2 come prima cifra.

Il mercato interno è immutato: proteici cari e scarsità di merce; cereali ben tenuti; cruscami invariati e con scarsità di merce, fibrosi fermi. L'unica golosità potrebbe essere rappresentata dalle quotazioni future del secondo semestre 2019 dove la farina di soya proteica è quota intorno ai 360 € tonnellata partenza porti.

Il mercato delle bioenergie è alla ricerca del mais tossinato, di farinette e cruscami. Le difficoltà di reperimento sono dettate dalle piogge che rendono difficoltoso lo sfalcio degli erbai primaverili.

Indicatori internazionali 16 maggio 2018


l'Indice dei noli è salito sino a 1468 punti, il petrolio è salito a 71,00/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,18345

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Rimini: due persone denunciate dai Carabinieri per uccisione e maltrattamento di animali con riferimento alla vicenda del lupo trovato appeso alla pensilina dell'autobus in comune di Coriano.

Il 14 maggio 2018, i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri e del Gruppo Carabinieri Forestale di Rimini, a conclusione di complesse e articolate attività d'indagine hanno deferito in stato di libertà, in concorso tra loro, O.F. classe '36 e R.L. classe '75, per i reati di maltrattamento, cattura, uccisione e furto aggravato di un esemplare di lupo, specie animale particolarmente protetta.

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Rimini, hanno consentito di acquisire gravi e inconfutabili indizi di colpevolezza sul conto dei predetti, in relazione alla cattura, al maltrattamento e all'uccisione di un esemplare di lupo (Canis lupus) che nella mattinata del 4 novembre 2017 era stato rinvenuto dai militari del Comando Stazione Carabinieri Forestale di Rimini in località Ospedaletto del comune di Coriano, appeso alla pensilina della fermata dell'autobus nr. 913.

In tale circostanza, i militari avevano constatato la presenza di una carcassa di lupo appeso per le zampe posteriori, mediante l'utilizzo di fil di ferro, alla citata pensilina. La carcassa dell'animale veniva inizialmente trasportata presso il Servizio Veterinario dell'AUSL di Rimini, ove veniva effettuata una prima ispezione, appurando che l'animale aveva il cranio completamente fracassato, presentava un buco che gli attraversava il muso ed era stato trafitto verosimilmente da un forcone sul petto e sulla pancia.
Venivano quindi acquisite dai militari della specialità forestale le registrazioni delle telecamere di alcuni sistemi di videosorveglianza presenti nella zona del ritrovamento, constatando la presenza di un furgone bianco, ripreso alle ore 04:00 circa del 4 novembre 2017 mentre effettuava una sosta di circa 40 secondi proprio di fronte alla fermata dell'autobus dove era stata abbandonata la carcassa dell'animale. Veniva quindi effettuato uno screening dei furgoni intestati a persone, ditte e aziende presenti nel comune di Coriano compatibili con quello ripreso dalle telecamere, riuscendo ad individuare un Volkswagen Transporter di colore bianco intestato ad un'azienda agricola ubicata nel citato comune.

L'Autorità Giudiziaria disponeva quindi l'effettuazione di una perquisizione locale presso la predetta azienda, nel corso della quale veniva rinvenuto e posto sotto sequestro il furgone in argomento, che tra l'altro presentava un'ammaccatura sul lato sinistro compatibile con un'analoga ammaccatura presente sulla fiancata sinistra del furgone ripreso dalle telecamere, risultando altresì dotato di uno sportello laterale scorrevole, circostanza compatibile con il fatto che dalla visione dei predetti filmati non si notava scendere nessuno dallo sportello lato guida, né tanto meno aprire il portellone posteriore, circostanza questa che induceva ad ipotizzare che la carcassa dell'animale fosse stata prelevata dal furgone utilizzando lo sportello scorrevole laterale destro, di cui risultava dotato proprio il furgone Volkswagen Transporter in uso all'azienda agricola in argomento. In tale circostanza, gli operanti provvedevano anche ad effettuare dei minuziosi rilievi tecnici sul furgone, repertando numerose tracce ematiche e formazioni pilifere.

Per tali motivi, le attività d'indagine venivano indirizzate nei confronti del titolare dell'azienda e dei suoi collaboratori.
L'accertamento anatomopatologico e di laboratorio, finalizzato a stabilire la causa della morte del lupo, disposto dall'A.G. ed effettuato presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Forlì, consentiva di appurare che la morte dell'animale era dovuta "fratture multiple della scatola cranica, con lacerazioni ossee e disgregazione della materia cerebrale" procurate con un "corpo contundente pesante"; inoltre, gli esami sulla carcassa dell'animale hanno consentito di accertare la positività al "Brotifacoum", un veleno topicida che verosimilmente ha stordito il lupo nelle fasi precedenti alla sua morte, facilitandone la cattura.

Veniva quindi disposta l'acquisizione dei tabulati di traffico telefonico dei due indagati, nonché l'effettuazione di intercettazioni telefoniche ed ambientali, operazioni che consentivano di raccogliere numerosi elementi utili alle indagini; in particolare, grazie a un attento studio dei tabulati telefonici, i militari riuscivano ad accertare che uno dei due indagati, dipendente dell'azienda agricola, alle ore 04:00 circa del 4 novembre 2017 aveva effettuato un tentativo di chiamata verso l'utenza in uso all'altro indagato, padre del titolare dell'azienda, agganciando nella circostanza una cella il cui ponte risultava essere ubicato nel comune di Coriano, in un luogo compatibile con quello ove era stato rinvenuto l'animale appeso alla pensilina dell'autobus.

Un ulteriore indizio che rafforzava ancor più i sospetti degli inquirenti sul conto dei due indagati consisteva nel fatto che, a seguito della perquisizione effettuata presso l'azienda agricola, gli stessi smettevano di utilizzare le rispettive utenze cellulari, sostituendole con due nuovi numeri.
Un ulteriore e fondamentale riscontro alle ipotesi accusatorie degli inquirenti perveniva dall'esito degli accertamenti effettuati dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale - Sezione di Grosseto, ove veniva effettuato il confronto tra il profilo genetico estratto dalla carcassa del lupo e i reperti di natura biologica sequestrati nel corso dei rilievi tecnici effettuati sul furgone in uso all'azienda in argomento; tali verifiche di comparazione del DNA accertamenti, infatti, consentivano di accertare che il profilo genetico, ottenuto da alcuni campioni contenenti tracce di natura ematica rinvenute sul furgone sequestrato, corrispondeva a quello dei campioni estratti, nel corso dell'esame autoptico effettuato presso l'istituto Zooprofilattico Sperimentale di Forlì, dai tessuti dalla carcassa del lupo ucciso.

Si segnala infine che, in occasione della perquisizione effettuata presso l'azienda agricola, i militari della specialità forestale hanno accertato fatti, in relazione ai quali, sono state formulate le seguenti ulteriori ipotesi di reato: macellazione clandestina di animali, maltrattamento di animali (con riferimento alle modalità di uccisione degli ovini destinati al macello), abbandono di rifiuti da parte di soggetti titolari di impresa (con riferimento alle modalità di smaltimento del sangue e delle carcasse degli ovini macellati clandestinamente), detenzione illecita di animali pericolosi (un esemplare di cinghiale), abbandono di altri rifiuti. Per tali reati sono stati deferiti l'Amministratore dell'Azienda O.M. classe '70 e O.F. classe '36 in quanto intestatario dello stabile adibito a stalla e macello.

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Video: https://youtu.be/a26YsHTjF7o 

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