GILDA Insegnanti Parma

GILDA Insegnanti Parma

Quarto caso in pochi giorni esponenti del PD all'interno di una Scuola Statale di Parma, questa volta è accaduto al "Bocchialini". - 

Parma, 17 aprile 2015 -

Oramai è provocazione pura: proprio all'indomani di una mobilitazione nazionale che vede coinvolti tutte le organizzazioni rappresentative della scuola italiana, comprese la quasi totalità che di quelle che rappresentano i dirigenti scolastici, unite contro l'aggressione che il Pd vuole perpetrare contro i docenti chiamandola con il simpatico nome di "Buona Scuola", ancora una volta in un istituto sono stati invitati esponenti del Pd.

Siamo oramai al regime è un fatto indecente, un "modello Parma" che per adesso siamo gli unici a denunciare. Dopo il caso dell'Istituto Comprensivo di Traversetolo (dove sono stati chiamati il deputato Romanini), quello del"Solari" di Fidenza (dove è intervenuto un autorevole esponente del Pd fidentino), dell'l'Itis "Berenini" anch'esso di Fidenza, dove sono intervenuti sindaco, vice sindaco e presidente del consiglio comunale, tutti del Pd, oggi la notizia dell'ennesima parata arriva dal "Bocchialini" di Parma, dove c'era nuovamente il deputato Romanini, il sindaco di Salsomaggiore Fritelli e l'esponente Pd Simona Caselli.

La Gilda degli Insegnanti è apartitica ed apolitica (ribadiamo contestavamo in maniera durissima anche le scelte dell'ex governo Berlusconi ai tempi della riforma Gelmini), ma esprimiamo il nostro disappunto, invitando le persone a reagire civilmente, innanzitutto perché la scuola è per definizione apolitica e poi perchè è inopportuno invitare proprio gli esponenti del Pd in questo preciso momento, la loro presenza all'interno delle scuole suona come una provocazione: il testo del Disegno di Legge sulla cosiddetta "Buona Scuola", infatti prevede l'instaurazione della dittatura del preside, scardina il principio dell'imparzialità della pubblica amministrazione, rimettendo sostanzialmente alla volontà di un singolo la decisione dei criteri per le assunzioni e addirittura dei trasferimenti dei docenti, volontà che se trasformate in legge saranno portatrici di inevitabili fenomeni di corruzione. Si vuole dare ai presidi il potere di entrare nella didattica, nonostante la Costituzione tuteli espressamente la libertà dell'insegnamento, si vogliono licenziare d'ufficio tutti coloro che per oltre 36 mesi sono stati sfruttati con contratti a temine, ciò se malauguratamente non dovessero rientrare in un fumoso piano di assunzioni che il governo intende agganciare alla sedicente riforma e che invece potrebbe attuare con un decreto ad hoc. Proprio ieri i docenti della Gilda di Parma sono scesi in piazza al fianco degli studenti, principali vittime di questo tentativo di assalto alla scuola. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda, precisa: "I deputati del Pd compiano un atto di coraggio, votino in dissenso dal loro gruppo parlamentare e si schierino con il territorio che li ha eletti".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

Terzo caso in pochi giorni di esponenti del Partito Democratico invitati all'interno di una Scuola Statale, questa volta è accaduto all'Itis "Berenini". Via i politici dalle scuole. -

Parma, 10 aprile 2015 -

Per la seconda volta in pochi giorni rileviamo la presenza di esponenti del Pd all'interno delle scuole di Parma, dopo il caso dell'Istituto Comprensivo di Traversetolo e quello del "Solari" di Fidenza, una terza segnalazione arriva da un'altra scuola fidentina l'Itis "Berenini" dove nei giorni scorsi ben tre esponenti locali del Partito Democratico hanno presentato il nuovo corso per geometri, frutto di una decisione tecnica formalmente indipendente della politica e di competenza di un ufficio statale, l'Ufficio Scolastico Regionale. E' ora di finirla di usare la scuola come tribuna per i politici per altro sempre della medesima parte.

Precisando che la Gilda degli Insegnanti è apartitica ed apolitica (contestavamo in maniera durissima anche le scelte dell'ex governo Berlusconi), essa esprime il proprio disappunto, innanzitutto perché la scuola è per definizione apolitica e poi perchè è inopportuno invitare proprio gli esponenti del Pd in questo preciso momento, quando tutti i sindacati rappresentativi del settore, compresi i quattro quinti dei sindacati dei dirigenti scolastici, hanno proclamato, come non avveniva da anni, uno stato di agitazione unitario che dall'8 al 18 aprile prevede il blocco delle attività aggiuntive contro le scelte che il governo, ovvero il Pd, vuole imporre ai docenti italiani.

La presenza di esponenti proprio del Pd all'interno delle scuole suona come una provocazione: il testo del cosiddetto Disegno di Legge sulla "Buona Scuola", infatti prevede l'instaurazione della dittatura del preside, scardina il principio dell'imparzialità della pubblica amministrazione, rimettendo sostanzialmente alla volontà di un singolo la decisione dei criteri per le assunzioni e addirittura dei trasferimenti dei docenti, volontà che se trasformate in legge saranno portatrici di inevitabili fenomeni di corruzione anche nelle scuole.
Si vuole dare ai presidi il potere di entrare nella didattica, nonostante la Costituzione tuteli espressamente la libertà dell'insegnamento, si vogliono licenziare d'ufficio tutti coloro che per oltre 36 mesi sono stati sfruttati con contratti a temine, ciò se malauguratamente non dovessero rientrare in un fumoso piano di assunzioni che il governo intende agganciare alla sua pseudo riforma e che invece potrebbe attuare con un decreto ad hoc.
Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda, precisa: "Rileviamo che siamo l'unica voce che a Parma rompe l'omertà di fronte a tre casi di scuola di regime che si sono verificati sul territorio, sarebbe inutile protestare a Roma e tacere a Parma".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

La nota della Gilda Insegnanti sulla presenza di un esponente del Pd al "Solari" di Fidenza in occasione della "Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime di mafia" -

Parma, 31 marzo 2015 -

Per la seconda volta in pochi giorni rileviamo la presenza di esponenti del Pd all'interno delle scuole di Parma, dopo il caso dell'Istituto Comprensivo di Traversetolo è successo anche al "Solari" di Fidenza in occasione della "Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime di mafia", che stando ai media locali sarebbe stata aperta da un esponente del Pd locale. Precisando che la Gilda degli Insegnanti è apartitica ed apolitica (contestavamo in maniera durissima anche le scelte dell'ex governo Berlusconi), essa esprime il proprio disappunto per l'invito ad esponenti politici, innanzitutto perché la scuola è per definizione apolitica e poi perchè è inopportuno invitare proprio gli esponendi del Pd in questo momento, quando tutti i sindacati rappresentativi del settore (compresi quattro sindacati dei dirigenti scolastici) hanno proclamato, come non avveniva da anni, uno stato di agitazione unitario contro le scelte che il governo, ovvero il Pd, vuole imporre ai docenti italiani.

La presenza di esponenti del Pd all'interno delle scuole suona come una provocazione: il testo del cosiddetto Disegno di Legge sulla "Buona Scuola", prevede l'insaturazione della dittatura del preside, scardina il principio dell'imparzialità della pubblica amministrazione, rimettendo sostanzialmente alla volontà di un singolo la decisione dei criteri per le assunzioni e addirittura dei trasferimenti dei docenti, volontà che se passeranno saranno portatrici di inevitabili fenomeni di corruzione anche nelle scuole. Si vuole dare ai presidi il potere di entrare nella didattica, nonostante la Costituzione tuteli espressamente la libertà dell'insegnamento. Inoltre si vogliono licenziare d'ufficio tutti coloro che per oltre 36 mesi sono stati sfruttati con contratti a temine, ciò se malauguratamente non dovessero rientrare in un fumoso piano di assunzioni che il governo intende agganciare alla sua pseudo riforma e che invece potrebbe attuare con un decreto ad hoc. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda, precisa: "Sappiamo che l'iniziativa di Fidenza non ha niente a che vedere con la pseudo riforma del governo, tuttavia è auspicabile che anche il territorio Parmense dia segnali chiari di repulsione nei confronti delle intenzioni di una certa parte politica".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

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