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Circa 350 concorrenti del gruppo "Run Poste" aderiscono ai venti appuntamenti podistici del calendario ufficiale della Federazione di Atletica leggera (Fidal). Anche il portacolori della Filiale di Modena alla 41ª Camminata di Castenaso.

Modena, 25 maggio 2016

Si chiama Gaetano Frascella, dipendente postale dall' '85, il portacolori della Filiale di Modena al battesimo agonistico del "runners" di Poste Italiane. Sulla linea di partenza della tradizionale "Camminata di Castenaso", giunta quest'anno alla 41ª edizione, un gruppetto di una decina di dipendenti del comparto postale emiliano romagnolo - tra cui il rappresentante di Modena - hanno indossato la maglietta con i colori aziendali (gialla con scritte in blu) in questa manifestazione sportiva, nell'ambito della categoria 10 km. Fanno parte dei circa 350 concorrenti del gruppo "Run Poste" che aderiscono ai venti appuntamenti podistici del calendario ufficiale della Federazione di Atletica leggera (Fidal) distribuiti per regione e programmati negli ultimi due fine settimana di maggio in altrettante località italiane.

Oltre a partecipare alle varie gare, gli atleti postali disputeranno contestualmente una sorta di sfida interna: la prima edizione di Run Poste, il campionato di corsa su strada promosso dall'azienda e dedicato a tutti gli appassionati che intendono sfidarsi in una vera e propria competizione nazionale.
Ai fini della classifica di Run Poste per ciascuna gara sarà registrato il miglior tempo degli atleti uomini e donne di Poste Italiane per area di appartenenza. Saranno premiati 18 vincitori, 9 uomini e 9 donne. I vincitori di Run Poste riceveranno in premio un soggiorno di 3 giorni a Roma in cui potranno partecipare alla seconda edizione della Roma Urban Trail, del 1° giugno, e assistere al Golden Gala Pietro Mennea.

 

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E' stato più volte campione mondiale di skiroll. Viene dallo sci di fondo. Inarrestabile vincitore della passata edizione del Farm Run di Noceto e campione italiano Mud Run in carica. Ma Eugenio ha davvero molto altro da raccontare...

di Alexa Kuhne

Eugenio è un vulcano. Implacabile nella sua voglia di stravincere. E, ogni volta che accetta la sfida, ci riesce.
Eugenio Bianchi ha 30 anni. E' muscoli e volontà.
Campione nazionale in carica della Mudrun con una collezione invidiabile di trofei della categoria ma con allori mondiali anche in altre discipline.
Originario di Sormano, in provincia di Como, ora Eugenio vive a Lissone con Ilaria Paltrinieri, spartana anche lei, e fa l'autista privato. Lo sci di fondo e lo skyroll sono le sue passioni che lo hanno sempre accompagnato.

 Precisiamo: Eugenio è davvero un fuoriclasse, un atleta a tutto tondo, con una lunghissima serie di vittorie alle spalle. E' stato due volte campione del mondo e due volte vincitore della coppa del mondo di skiroll, per un totale di quattro titoli mondiali. E non finisce qui: ha vinto 26 medaglie in coppa del mondo (13 ori), 24 medaglie nei campionati Italiani, di cui 14 ori, ha raggiunto 14 podi nelle ski marathon, con 4 ori, 
15 podi spartan race, con 10 ori.


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Che sportivo è Eugenio?


"Sono nato sicuramente con una gran voglia di fare fatica!
Amo lo sport...amo praticarlo e amo insegnarlo...credo che lo sport si rifletta sulla persona che poi si è nella vita normale e sul lavoro.
 Ne sono certo, visto che anche sul lavoro le cose vanno benissimo...Quindi mi sento di essere la prova di questo...Peccato che in italia, soprattutto nelle scuole, questo non venga capito e lo sport venga visto come una perdita di tempo".

Qual è stata la molla che ti ha fatto orientare verso la MUD RUN, che tra l'altro sta raccogliendo sempre più consensi, visto che presto sarà disciplina dimostrativa alle Olimpiadi?



"La scintilla è nata nella palestra 'Crossfit Erba' dove mi alleno e oggi addirittura tengo dei corsi appositi...Un amico parlava di una gara strana e io subito ho controllato per poi iscrivermi al volo con gli occhi che mi brillavano come quelli di un bambino!".

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Parlaci del tuo calendario e delle differenze tra le mudder italiane e quelle estere...



"Le differenze tra gare italiane e gare all'estero sostanzialmente sono lo speaker che parla un'altra lingua e la percentuale degli atleti che ovviamente sono del posto...Per il resto le gare sono uguali...Si stanno organizzando sempre più competizioni di grande qualità, parlando di SPARTAN RACE, poi ci sono delle gare più di nicchia, come quelle del campionato italiano dove sono ancora poche le gare con un'organizzazione impeccabile.
 Bisogna crescere..imparare e migliorare...giusto così. 
Io quest'anno prenderò parte a diverse prove all'estero...Non nascondo che correre e, quando si riesce, vincere all'estero ha un gusto diverso!
 Comunque le mie tappe sportive saranno: Barcellona, Madrid, Vienna, il mondiale in California ad ottobre, poi Valencia, Francia...".

Lo scorso anno hai partecipato alla FARM RUN di Noceto. Quali sono state le tue considerazioni a caldo?


"La Farm Run l'ho vista come una di quelle gare che già aveva in sè un po' lo stile giusto che deve avere questo tipo di competizioni!".

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Quali suggerimenti vorresti dare agli organizzatori per migliorare il percorso e la manifestazione più in generale?


"Uso di pesi da trasportare, fango, ostacoli. Insomma, ci vorrebbero prove miste: non solo di agilità ma anche qualcosina di forza...Farm run è migliorabile ma è già su una buona strada!".

Vederti correre, saltare e fare dei versi da gatto sembra facile e divertente ma quante ore ti alleni alla settimana e qual è il tuo programma di training di mantenimento e pre-gara?



"Sinceramente non sono uno che si allena davvero tanto, un paio di ore al giorno e quando posso anche più. Sembra tanto ma i professionisti di questo sport contro i quali mi confronto si allenano molto di più...Io ho un lavoro e non posso e riesco a fare più di così! 
Ho dalla mia parte l'esperienza maturata negli anni, il controllo della tensione, ore di allenamenti sulle gambe da anni, e quindi vado un po' di inerzia ora.
 Avendo fatto sport sin da bambino e avendo passato diversi anni da semipro nello sci di fondo, ho davvero allenato il mio fisico all'impossibile... E lo sci di fondo non è certo molto delicato come sport!".

Eugenio Bianchi-Premiato rid

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A Farm run, l'anno scorso, si sono fatti conoscere per la loro prestazione, per la loro tenacia e perché hanno gareggiato con un simpatico travestimento. Cosa ci riserverà questa coppia affiatata per l'edizione 2016?

di Alexa Kuhne

Parma, 22 maggio 2016

Sono giovani, affiatati e ironici: Elisa Ferrari e il suo compagno Denis, nello sport come nella vita, sono una coppia piena di energia e di entusiasmo.
Nella passata edizione di Farm run, a Noceto, avevano sorpreso un po' tutti, presentandosi travestiti e con tanta voglia di affrontare le prove con un peso in più...quello delle maschere, non proprio agevolanti, visti la calura e il surplus di chili da portare addosso.
Ma i due infaticabili fidanzati ci riprovano anche quest'anno, più motivati che mai...

Elisa, lo scorso anno Supermario e TOAD sono stati tra i travestimenti più accattivanti... Di certo tu e il tuo compagno saprete come sorprenderci anche per quest'edizione 2016. Come mai questa voglia di camuffarvi?

"L'idea di realizzare i vestiti di super Mario e TOAD è venuta per caso una serata calda di estate. La nostra intenzione di partecipare con un travestimento fuori dalla norma è derivata dal fatto che volevamo rendere più ironica la nostra partecipazione alla gara. Abbiamo notato che la nostra presenza sul percorso ha anche riscontrato parecchio gradimento da parte del pubblico e fatto smorzare il clima teso e competitivo tra i partecipanti del campionato. Abbiamo già pronti i vestiti con tutte le modifiche apportate al caso per renderci più simpatici e comodi. Con accordo con la direzione farm run, quest 'anno parteciperemo alla Parmigiano Reggiano Hard run di Boves (tappa del campionato italiano di mad run) tra i non agonisti, nella quale saremo vestiti a tema fattoria per sponsorizzare la tappa di Noceto".

Già la disciplina è dura, in aggiunta a Noceto si corre sotto il sole agostano, ma come fate a resistere?

"Il caldo non ci ha fermati in quanto la bellezza di partecipare a questa tipologia di gare non ti fa pensare ai fattori esterni ma alla gioia che vivi al momento".

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Occorre quindi avere delle forti motivazioni per partecipare a queste gare e per di più "travestiti". Le vostre quali sono?

"Servono forti motivazioni e gran voglia di mettersi in gioco; la passione con cui creiamo i vestiti rende le gare particolari e ci aiuta ad affrontarle con più spensieratezza e auto-irona. La realizzazione di questi abiti ci ha fatto divertire facendoci tornare bambini per un pomeriggio. Ammettiamo che non sia stata una cosa semplice ma il risultato ottenuto ci ha permesso di ottenere un successo superiore rispetto a quello che pensavamo. Infatti siamo qui a rispondere (una cosa insolita per noi) ma gradevole. 
Con questa gara abbiamo raggiunto degli obiettivi importanti in quanto era la prima volta che affrontavamo una corsa ad ostacoli e l'averla percorsa con il 'sovrappeso' dei costumi ci ha ulteriormente gratificati".

Lo scorso anno a Noceto quali sono stati, se ci sono stati, i fattori di apprezzamento della gara?


"Il percorso e paesaggio molto caratteristici, gli ostacoli divertenti, seppur non semplici, il sole caldo e la giornata stupenda, hanno permesso di vivere una gara al di fuori della normalita'...quasi una favola. Tutto questo e' stato possibile grazie all'organizzazione".

Quali suggerimenti avreste da dare agli organizzatori per l'edizione 2016?


"Consigliamo un maggior ristoro per coloro che non gareggiano per la competitiva e che impiegano piu tempo a terminare il percorso, in quanto e' capitato di trovare poca idratazione verso la fine. Inoltre sarebbe stato carino per tutti ricevere la medaglia di arrivo al termine della gara e non per posta un mese dopo".

Visto che tornerete anche il prossimo 7 agosto, quali sono le motivazioni che hanno spinto a essere tra i primi a iscrivervi?
"Semplicemente rivivere i bellissimi momenti vissuti lo scorso anno!".

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Perché consigliereste l'iscrizione alla FARM RUN?


"Per vivere un esperienza fuori dal normale, in quanto insolito correre in una fattoria e nella campagna circostante. Noceto ci ha colpito parecchio".

Avete delle regole d'allenamento che rispettate in modo ferreo e, soprattutto, cosa ci potete raccontare della vostra "storia di atleti", cosa si nasconde sotto il travestimento?

"Dietro i travestimenti ci sono due giovani ragazzi che mettono passione in tutto cio' che fanno anche se la vita di tutti i giorni spesso non li gratifica. Non seguiamo regole ferree sugli allenamenti in quanto i nostri stili di vita non ci permettono di poterci schierare tra gli agonisti; il lavoro ci occupa troppo tempo nell'arco della giornata. Nonostate questo non ci arrendiamo e ritagliamo i nostri spazi da dedicare alla corsa nuoto e la domenica alle escursioni in montagna. Anche nel nostro piccolo abbiamo raggiunto piccoli obiettivi e ottenuti buoni risultati".

Parlaci del tuo compagno di gara, nonché compagno di vita...

"Denis ha gareggiato in diverse mezze maratone e gare in montagna, realizzando il suo record personale sulla mezza di 1h 32m. Questi suoi obiettivi sono stati raggiunti nonostante il duro lavoro di operaio tutti i giorni 10 ore in cava pur essendo geometra.
 Quest'anno, oltre alle due gare sopracitate, abbiamo scelto di iscriverci ad altre mud run similari per poter vivere una giornata alternativa con l'ironia dei nostri travestimenti".

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Chi c'è sotto i travestimenti da battaglia di Mario e Toad?

"Sotto i travestimenti spensierati e gioiosi ci sono due ragazzi insoddisfatti della vita lavorativa, che, per colpa della crisi, si sono dovuti adattare al primo impiego dove non sempre viene riconosciuto il proprio impegno e senza avere una buona aspettativa del futuro ed e' per questo che cerchiamo di scappare dalla vita di tutti i giorni partecipando a queste giornate che ci fanno accantonare anche per un pò i problemi quotidiani..."

Pubblicato in Sport Parma

Sempre di più, in diverse città italiane, stanno nascendo gruppi di allenamento attivi gratuiti, accomunati dalla passione per la corsa e dalla volontà di dire 'no' alla violenza...Manuela Barbieri, sportiva e giornalista, parla della meravigliosa avventura di Women in run...

Di Alexa Kuhne

Sperimentare con lo sport è il suo forte. 'Usarlo' per dire 'no' alla violenza sulle donne è diventata un' 'arma' potente che sempre più donne stanno imparando a conoscere.
Perché credono, come Manuela Barbieri, che l'unione faccia davvero la forza.
Lei è una delle anime di Women In Run, insieme a Jennifer Isella, fondatrice di questo running-network al femminile, e a Massimo Pileri.
Giornalista freelance, contributor di "amica.it" (scrive di sport al femminile e abbigliamento sportivo) e, da pochissimo, anche di "Running Magazine".

Manuela, quanto corri e dove vuoi arrivare?

"Corro con costanza da circa un anno e mezzo, da quando ho iniziato l'avventura con Women In Run, ma non amo farlo da sola, diciamo che ho trovato nel gruppo la mia dimensione da runner. Il gruppo fa la motivazione, ne sono davvero convinta! Nel mio curriculum sportivo da runner vanto solo una mezza maratona conclusa sotto le 2 ore alla scorsa Stramilano. Per ora non ho come obiettivo la maratona, ma solo migliorare il tempo della 21 km. Solo New York potrebbe convincermi a fare una 42 km...".

Quando hai scoperto lo sport?

"Sono sempre stata una sportiva. Ginnasta provetta da bambina (prima artistica e poi ritmica) e aspirante tennista da grande. Adoro il tennis ma purtroppo ho poco tempo per praticarlo, corro 3 volte a settimana e gli altri giorni li dedico a provare palestre, nuove attività/discipline sportive per lavoro o a riposare i muscoli mentre scrivo i miei articoli. Il sabato mattina durante gli allenamenti di RUN4ME dove Women In Run è supporter, seguo, come motivatrice perché non sono un coach, il gruppo delle 'diversamente veloci', in loro rivedo me all'inizio e le soddisfazioni che ho nel vedere i loro miglioramenti settimana dopo settimana sono immense".

Sembra che ti piaccia scoprire gli sport...

"Sperimentare con lo sport è il mio forte, sono davvero pochi quelli che non mi piacciono. Le endorfine sono il mio pane quotidiano. Non seguo nessuna dieta, ma ascolto solo il mio corpo che ha perennemente fame! Fortunatamente faccio movimento ogni giorno e ho un metabolismo velocissimo! Le corse le giudico anche in base ai ristori... Insomma, il cibo è insieme allo sport un'altra mia grande passione!"

women in run contro la violenza sulle donne

Parlaci di come è nato il progetto 'Women in run'

"Women In Run è un network di donne runner senza paura nato su facebook che corre contro la violenza, ma anche di uomini che le sostengono amandole e rispettando i loro diritti, i cosiddetti WIRangel. Un progetto ideato dall'atleta Jennifer Isella (socia con me e Massimo Pileri dell'ASD) nell'estate 2014 con l'obiettivo di creare gruppi di allenamento gratuiti per consentire alle donne di correre all'aperto in totale sicurezza e libertà, senza aver più paura. Il tema della sicurezza è centrale all'interno del progetto, soprattutto dopo gli ultimi tristi avvenimenti di violenza nei confronti di donne runner. Women in Run mira infatti a combattere la violenza sulle donne attraverso la passione per la corsa. 'Il branco siamo noi' – gridano le WIR (acronimo di Women In Run), ormai virali. Una frase forte, ma che esprime al meglio la necessità di unirsi e fare gruppo per dire basta alla violenza sulle donne".

Come funziona Wir?

"A Milano, in particolare, e in diverse città d'Italia (come Lecco, Verona, Cesena, Napoli, Trieste, Arezzo, Modena, Trento, Bari, Vicenza, Roma) abbiamo gruppi di allenamento attivi gratuiti. Sul nostro sito womeninrun.it cliccando su 'Mappa WIR' è possibile visualizzare tutti i gruppi attivi. A Milano che è la piazza più grande abbiamo anche un coach che ci allena: Roberto Nava, triatleta e blogger di runlikeneverbefore.it. Oltre alla fanpage nazionale su fb (Women In Run) ogni città ha la sua pagina fanpage locale: Women In Run Milano, Women In Run Verona..."

Women In Run è stata scelta anche da Rcs Sport come supporter del programma di training femminile RUN4ME (run4me.it)".

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I vostri flashmob solidali sono stati un successo...

"Dopo il primo running flash-mob benefico organizzato a gennaio 2015 in 40 città italiane con più di 3.000 partecipanti e quasi 4.000 euro raccolti a favore di più di 20 Onlus che si occupano di violenza sulle donne, a novembre 2015 Women In Run ha replicato con un altro running flash-mob benefico nazionale. In 30 città hanno corso 4.500 persone a sostegno del progetto "Nei Panni dell'Altra" di ActionAid, Charity Partner di Women In Run. Si tratta di un kit ludico-didattico per le scuole che vuole far riflettere i ragazzi tra i 12 e 15 anni sui diritti delle donne e l'uguaglianza di genere, in maniera interattiva e stimolante. Raccolta fondi: 12.000 euro, 100% devoluti ad ActionAid. Anche a fine 2016 faremo un evento nazionale, seguiteci su facebook per rimanere aggiornati"...

Women in run flash mob

Women in run sta facendo altri progetti...

"Women in run diventa una Asd, associazione sportiva dilettantistica. Da qualche mese siamo partiti con la campagna soci, perché abbiamo fatto il grande passo: diventare una ASD affiliata Fidal, ne siamo molti onorati. I nostri allenamenti continuano a essere gratuiti ma chi volesse può diventare socio sostenitore o socio agonista di Women In Run sul nostro sito nell'area 'Tesseramenti' ".

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Lunedì, 16 Maggio 2016 11:59

1° Giro della Castellana, noi ci siamo e tu?

Domenica 5 giugno 1°Giro della Castellana, la camminata-corsa non competitiva di 5 o 10 km immersi nel verde della Castellana e del Parco dei Pioppini per una giornata all'insegna dello sport e del divertimento in compagnia nelle campagne di Sant'Ilario.

Reggio Emilia, 16 maggio 2016

1 Santilariese su 4 corre.
Ma il Santilariese non va semplicemente "a correre"...Il Santilariese "fa La Castellana".
Un gruppo di amici si è chiesto: "Ma perché non fare un evento che raccolga, per una mattina, tutti i runners di Santilio e dintorni?" Grazie all'idea di Martina, Samuele e Gabriele da quest'anno anche Sant'Ilario d'Enza avrà la sua corsa.

organizzatori giro della castellana corsa 2016

Il 5 Giugno tutti al "1° Giro della Castellana".
La camminata/corsa sarà esclusivamente non competitiva con percorso di 5 o 10 km.
Il "Giro" toccherà la campagna santilariese, nella zona della Castellana, il Parco Pioppini e tutto il lungo Enza, fino ad arrivare all'abitato nei pressi del Parco Poletti.

Il mondo associativo e sportivo si è mosso, non solo a Sant'Ilario, per offrire supporto collaborazione. Podistica Taneto, ARCI Poletti, UISP, i Circoli Fotografici Peter Parker e Tannetum, il Centro Sociale Airone sono solo alcune delle realtà coinvolte. La manifestazione di avvale anche preziosa collaborazione di AVIS Comunale di Sant'Ilario d'Enza e del contributo di numerosi esercizi commerciali e gli studi che hanno accolto con entusiasmo l'iniziativa.
Una grande festa patrocinata del Comune di San'Ilario d'Enza. Un festa aperta a tutti: giovani, meno giovani, famiglie, bambini. Ma non finisce qui: sarà anche un'occasione per poter fare del bene. D'accordo con il fratello Nicola, il ricavato della giornata sarà devoluto al Fondo "Samuele L. Colacino", per sostenere progetti a supporto dei ragazzi che, come il nostro giovanissimo Samuele, affrontano ogni giorno una dura prova.

Tutte le informazioni nella pagina Facebook dell'evento.

Programma della giornata
Ritrovo ore 8.30 per consegna moduli d'iscrizione o per iscrizione sul posto.
Partenza ore 9.30 dal parcheggio del Conad Superstore.

L'iscrizione comprende:
- Pacco gara
- Punto di ristoro a metà percorso dei 10 km
- Punto ristoro finale
- Assistenza lungo il percorso

Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
- Samuele Bertani (339 7895811)
- Martina Ghinolfi (346 1794765)
- Gabriele Manotti (347 7942177)

il giro della castellana sant ilario corsa amatoriale 2016 rid

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Dalle insidie dell'INFERNO escono con onore gli atleti del Team Farm Run di Noceto (Parma). Maria Paola Ceracchi, alla sua prima uscita in campionato si è piazzata subito a ridosso delle migliori di specialità.

di Farm Run Noceto (PR) 9 maggio 2016 -

Quasi tremila atleti si sono presentati alle porte dell'INFERNO RUN, la tappa toscana del Campionato Italiano Mudrun qualificante per il campionato europeo (OCR European Championships). Un percorso di 12 chilometri cosparso d'ostacoli, prove d'abilità, forza e resistenza fisica da completare nel minor tempo possibile.

Per la cronaca Eugenio Bianchi, già vincitore dell'edizione 2015 del campionato italiano di Mud Run, si è riconfermato il più forte anche a Cenaia di Pisa così come in campo femminile si è confermato il valore di Ginevra Cusseau.

Ma una nuova "stella" si sta levando all'orizzonte. Dopo Ginevra, Ilaria Paltrinieri e alla svedese Maria Welin ha fatto irruzione al quarto posto Maria Paola Ceracchi, che ha corso con i colori del neo costituito Team nocetano "Farm Run" attrezzato Merrell.

Una sorpresa per molti ma non per gli organizzatori della tappa parmigiana del campionato in programma per il prossimo 7 Agosto a Noceto che ben conoscevano le qualità e la preparazione di Maria Paola Ceracchi, classe 1987, l'Ufficiale Gentildonna. Già perché è meglio non farsi ingannare dalla grazia e femminilità della Ceracchi, capace di indossare con la medesima disinvoltura scarpe col tacco 13 e gli anfibi con mimetica. Maria Paola questa volta si è distinta anche in terra ferma e non solo in Accademia o in mare, forte della sua preparazione e della "copertura aerea" di Daniele Groove Lisordati (in forza all'Aeronautica Militare), il secondo atleta del Team "Farm Run", che l'ha affiancata per tutto il percorso tagliando il traguardo insieme a lei.

Una coppia di straordinari atleti che tenteranno di scalare le classifiche giocandosela alla pari con i migliori atleti di specialità ai prossimi appuntamenti.

Senza nulla togliere ai due militari, la vera sorpresa è arrivata dalle altre due componenti del Team Farm Run che si sono gettate nell'Inferno. Claudia Tosi e Patty Nevi, le due "super mamme" di Parma alla prima esperienza in questa dura disciplina. Iscritte alla prova non competitiva, nemmeno il violentissimo temporale, che le ha colte di sorpresa poco dopo avere superato metà percorso rendendo oltremodo complesso il superamento delle prove e la tenuta sui saliscendi resi insidiosi dalla pioggia, è riuscito nell'intento di fermarle o demotivarle. Anzi, il maggior impegno sembra averle galvanizzate presentandosi al traguardo con una nuova convinzione: la prossima gara sarà combattuta nel gruppo dei competitivi.

Tranquille, determinate e soprattutto convinte del passaggio alla classe superiore, con la loro prova hanno messo la ciliegina sulla torta alla trasferta pisana del Team parmigiano Farm Run.

Comprensibile quindi la soddisfazione di Giuseppe Ronchini, Presidente dell'associazione ACME ASD di Noceto, per l'ottima prestazione di Maria Paola, Daniele, Claudia e Patty che, con la loro prestazione, hanno contribuito a qualificare gli sforzi per portare questa impegnativa e appassionante disciplina sul terreno di casa. Infatti, come lo scorso anno, la Farm Run 2016 si correrà il 7 di agosto sui terreni agricoli dello stesso Ronchini, tra mandrie e natura, in piena food valley.

 

Crescono gli appassionati di mud run, la faticosa corsa a ostacoli nel fango. Agnese Soncini, nutrizionista e terza classificata alla Farm Run di Noceto dell'anno scorso, si prepara alla nuova sfida seguendo alcune basilari regole d'oro dell'alimentazione dell'atleta. Eccole!

di Alexa Kuhne

Noceto, 7 maggio 2016

Poche, efficaci regole alimentari fanno di un atleta una macchina da guerra.
Nutrirsi correttamente, in vista di una competizione che richiede uno sforzo cospicuo, ma anche durante, può determinare la buona riuscita di una gara.

agnese soncini due farm run

Basta poco, come spiega Agnese Soncini, 29 anni, di Corticelle Pieve (Brescia), sfegatata mudrunner (e non solo!), ma anche nutrizionista, in procinto di affrontare il suo secondo Farm Run, a Noceto, il 7 agosto.

agnese soncini tre farm run

Sei una fortissima atleta di questo campionato italiano. Quanto delle tue competenze professionali in materia di nutrizione hanno contribuito al successo?

"Grazie per il 'fortissima atleta', ci provo! Tutto e nulla. Direi molto sia in allenamento che in gara. D'altronde anche una Ferrari se non ha la benzina non funziona e, ancor peggio, se sbagli a fare il pieno e metti del diesel. Alla mia prima gara ricordo che in preda a formicolio per carenza di sali (c'erano litri di acqua ma non prendevo Sali) per scampare ai crampi mi leccai gli avambracci con tutto quello che ci poteva essere attaccato...Uno schifo, ma funzionò".

Qual è la tua dieta tipo e come viene modificata durante la preparazione di una gara?

"Domanda da un milione di dollari. Tengo a sottolineare che ognuno di noi ha proprie esigenze e necessità e man mano che un atleta si evolve queste cambiano. Personalmente quello che mangio in gara è uguale a quello che mangio in allenamento. Molti non sanno che la nutrizione dello sportivo parte dall'allenamento e deve rimanere tale durante la preparazione della gara. Non si deve mai sperimentare nulla di nuovo in gara se si vuole arrivare sani e salvi al finish-line. L'unica differenza è che, nei due giorni precedenti, non mi alleno, dormo il più possibile e mangio più carboidrati. Il pieno, prima di un lungo viaggio, si fa il giorno prima e non il giorno stesso!"

agnese soncini uno farm run

Qualche suggerimento per chi volesse affacciarsi a questa disciplina più per divertimento e per tenersi in forma che per raggiungere la vetta in classifica?

"Direi, prima di tutto, di bere acqua! Molti non sanno che il 73% del nostro corpo è costituito da acqua e per paragonarci sempre alla nostra Ferrari se non si raffredda il motore questo brucia e noi restiamo a piedi! Il giorno prima della gara suggerisco di berne circa 2 litri, la mattina stessa almeno un litro e di fermarsi a bere ad ogni ristoro. Dal punto di vista alimentare la sera prima non guasta mai un bel primo piatto e a colazione 3-4 fette di pane integrale fresco con burro e marmellata e magari un uovo alla coque. Mi raccomando: mangiate tutto 4 ore prima e masticate bene!"

Ci sono alimenti che, escludendo i casi di specifiche e personali intolleranze alimentari, sconsiglieresti di mangiare e perché?

"Un'altra volta mi trovo a dire che ognuno fa per sé. C'è' gente che digerisce i sassi e poi corre come se nulla fosse. In linea di massima, comunque, escluderei tutto quello che non avete mai provato in allenamento o che vi passa sotto il naso da quando partite di casa fino a dopo la gara, tipo pane, salamella e birra!"

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Le imprese da veri duri di Silvia Bigi, parmigiana doc, classe '67 che a 33 anni ha cominciato a correre e non si è più fermata, approcciando discipline sempre più pesanti. Il suo nuovo traguardo sarà il prossimo Ironman di Zurigo.

di Alexa Kuhne

Parma, 8 maggio 2016 

A vederla così esile sembra una ragazzina.
Una minuta donna dagli occhi che sorridono, di quelli un po' ingenui e aperti.
Ma Silvia Bigi, classe '67, parmigiana doc, ha un cuore potente e muscoli di acciaio.
A piccoli passi ha coltivato la sua passione, scoperta dopo la nascita del terzo figlio: la corsa.
A questa ha poi affiancato il nuoto e la bici. Una ricerca continua, senza soste, di discipline sempre più dure con cui mettersi alla prova.
A 33 anni ha cominciato a sfidare, prima di tutto, se stessa. Spesso sola, perché il marito Carlo era impegnato con il team di motocross, aveva deciso di rimettersi in forma, facendo un giro della Cittadella – 1,3 chilometri – in 9 minuti. Ora Silvia è una triatleta instancabile che si sta preparando, in questi giorni, a una prova generale, in vista della mega sfida di questa estate: domenica prossima sarà una degli ironman del Challenge Rimini. Solo un piccolo 'assaggio' per le sue gambe che si stanno riscaldando per divorare percorsi ben più sostanziosi.

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La fondista e triatleta ci sta mettendo tutta se stessa per la competizione più grossa: si accinge ad affrontare, per la prima volta, un ironman a Zurigo, il 24 luglio prossimo. 3,86 chilometri a nuoto, 180 chilometri in bici, 42,195 di corsa.
La incontriamo tra un allenamento in vasca e una training su due ruote.
Lascerà marito, tre figli, il cane e la sua casa di campagna per partire col il suo nuovo minivan, di cui è entusiasta perchè sarà anche la sua 'roulotte'.
Si, perché Silvia non ha tempo da perdere: "Bisogna essere sul campo alle cinque del mattino, pronti a partire, e io, dormendo nel mio furgone sul posto, sarò già operativa...".

Vacanza Campitello 2013 41 Copia Copia

L'ultimo bellissimo risultato, che le fa sorridere gli occhi, è stato il secondo posto al campionato italiano Ultra sky, oltre 70 chilometri di sudore.
L' impresa che sembra impossibile l'ha affrontata invece a luglio scorso, per la seconda volta: l'Ultra trail du Mont Blanc. Emozione allo stato puro. Paesaggi spettacolari. Sforzo per pochi: una durissima corsa fuoristrada, partendo da Chamonix. Oltre duemila partecipanti. Solo il 13 % donne. Silvia 50esima...
Ma la nostra appassionata di trail, schiva e modesta, omette di dire che l'ultimo Utmb che ha sostenuto è stato il coronamento delle sue fatiche, la gara più prestigiosa di tutte: 170 chilometri di un itinerario sterrato, un saliscendi lungo gli antichi sentieri di montagna, durante il quale le sue gambe hanno raggiunto diverse volte i 3000 metri di quota per poi ridiscendere. Dalla cittadina d'Oltralpe per fare tutto il giro del Monte Bianco, toccando Italia, Svizzera e tornando in Francia. Così per 44 ore, ininterrottamente. Due notti senza mai dormire, fermandosi per qualche secondo, solo il tempo strettamente necessario per bere e per alimentarsi velocemente. Una emozione senza confronto, tanti frammenti di ricordi, indelebili: "Ho ceduto alla stanchezza per 3 o 4 minuti, accovacciandomi per dormire in un cespuglio di mirtilli..".

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"Per questa gara – racconta – mi sono allenata facendo diverse competizioni: Cervino xtrail, Lavaredo, Cima Tauffi. Comunque tutte sui 60 chilometri. Ogni fine settimana poi andavo sui nostri crinali per allenamenti di almeno cinque ore. A sostenermi il mio figlio maggiore, Filippo, laureato in Scienze motorie, laureando in Fisioterapia, con un passato alle spalle da triatleta".

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Il risultato è stato soddisfacente, tanto da spingerla ad andare ancora oltre, a tentare, a 49 anni, l'intentato.
L'ironman è per i più duri, si sa. Pochissime donne, oltre i 40, sarebbero pronte a testarsi, a sacrificare tutto, a sfidare corpo e mente. Ma Silvia dice che l'emozione ti ricompensa di tutto.
"Tutti i giorni – dice l'atleta, raccontando una sua giornata tipo – mi sveglio alle sei e bado alle cose di casa. Accudisco le galline, mi occupo delle mie rose, dei miei figli, Filippo, Marco e Nicola, poi vado in vasca dalle 7,30 fino alle 9.00. Dopodichè comincia la mia giornata a scuola come insegnante. In questa routine riesco a inserire la bici due volte a settimana e la corsa che mi occupa per tre giorni".

bigi gara quattro Copia

La Bigi vive di passioni. E non ne lascia mai una indietro a vantaggio dell'altra...
"Mi piace lavorare a maglia, cucire e fare l'uncinetto. Sono le cose che mi fanno stare bene, come cucinare, preparare conserve, torte e focacce e occuparmi della mia casa che ho voluto in campagna...".

SILVIA Copia

Per chi pensa che Silvia segua una dieta particolare prima di prepararsi a una competizione lei puntualizza: "Non seguo una dieta. Tutto rimane nella normalità; mangio quello che cucino per la famiglia, che è già abbastanza impegnativa. Tutto il tempo dedicato a me viene sempre dopo di loro".

Sono proprio la normalità e l'equilbrio a fare di questa donna una persona eccezionale.
In bocca al lupo, Silvia!

 

Pubblicato in Sport Parma
Giovedì, 24 Marzo 2016 16:39

Campionato Italiano Mud Run 2016

La seconda edizione del Campionato Italiano Mud Run è stata presentata ieri mattina a Milano, dal presidente del C.O. del CIMR Mauro Leoni, dal Vice Presidente del CIMR Alberto Rovera e dal Marketing Manager Italia di Merrel Margherita Petriello. Presente alla conferenza anche il campione italiano Mud Run 2015 Eugenio Bianchi e il team Merrell.

Milano, 24 marzo 2016

Il comitato organizzativo ha presentato ieri il secondo Campionato Italiano Mud Run, che prenderà il via il 2 aprile con la prima tappa a Cesano (Roma).

Nato negli USA, dove ha circa 4 milioni di partecipanti, il movimento Mud prende velocemente piede anche in Europa e in Italia, evolvendosi fino a diventare, nel 2024, disciplina dimostrativa alle Olimpiadi estive. L'obiettivo per questo secondo campionato è quello di dare sempre più visibilità alla disciplina, facendola crescere e aiutando gli organizzatori locali, anche grazie alla partecipazione di importanti partner: Merrell, Red Bull e Parmigiano Reggiano.

«La scorsa edizione, la prima, ha visto una partecipazione di 4.000 iscritti (di cui 500 competitivi), di cui uno su tre è donna, e ha segnato una svolta nella specialità del Mud Run. L'Italia è stata, infatti, la prima nazione ad aver messo a sistema il circuito già esistente di corse nel fango indipendenti, creando così una rete di rapporti tra tutte le associazioni e dando vita – per la prima volta in assoluto - ad un vero e proprio campionato» spiega Mauro Leoni, Presidente del C.O. del CIMR

ORGANIZZATORI MUD RUN 2016

Quest'anno le tappe saranno 10, grazie alla Sardegna (18/9) che si è appena aggiunta, e interesseranno sette regioni italiane: si parte il 2 aprile con la CROSS X RACE e si finisce il 22 ottobre a Firenze con l'INFERNO RUN. Le Mud Run (o Obstacel Race) sono una disciplina in crescita, per cui servono abilità e agilità, e coinvolgono sempre più i runner tradizionali e non.

«Il regolamento per gli atleti è semplice. Saranno proclamati Campione o Campionessa italiano Mud Run 2016, gli atleti che totalizzeranno il maggior numero di punti ottenuti in 7 delle 10 prove previste» informa Alberto Rovera, Vice Presidente del CIMR. «Le gare del Campionato Italiano Mud Run 2016 inoltre saranno le uniche a valere come qualificanti al Campionato Europeo OCR che si terrà il 12 giugno in Olanda».

Merrell, brand statunitense specializzato in calzature tecnico-sportive, ha deciso di mettere la sua esperienza e il suo know-how nel trail run a disposizione di tutti gli atleti del Campionato Italiano di Mud Run, fornendo scarpe con caratteristiche uniche di robustezza e leggerezza che permetteranno ai partecipanti di superare fango e ostacoli ed arrivare in fondo al percorso.

IL TEAM MERRELL mud run 2016

«Il claim del brand: Do what's natural sintetizza il DNA del marchio, il messaggio che vuole trasmettere è che correre diventa una cosa naturale e le scarpe Merrell aiutano a superare gli ostacoli in modo naturale.
Il modello scelto per la Mud Run e' All Out Crush: una scarpa che assicura stabilità, agilità e una perfetta tenuta anche sui terreni più fangosi. Il mondo delle Mud Run in Italia sta crescendo notevolmente e speriamo di crescere insieme con Merrell!» commenta Margherita Petriello, marketing manager Italia di Merrell Italia.

Eugenio Bianchi campione mud run 2015

È stato infine annunciato oggi che nel 2016 nascerà la prima Nazionale Italiana di Mud Run, che già da quest'anno rappresenterà l'Italia ai prossimi Campionati Europei OCR.

(Fonte: Ufficio stampa Campionato Italiano Mud Run)

La più divertente e stravagante corsa a ostacoli in mezzo alla natura sta per tornare con una nuova ed avvincente edizione!

La FARM RUN, tappa del Campionato Italiano Mud Run 2016, si correrà nei campi di Noceto in provincia di Parma il 7 agosto 2016.

Un gara che l'anno scorso ha visto la partecipazione eccezionale della quattro volte campionessa mondiale di motocross Kiara Fontanesi!

Podista e madrina d'eccezione della scorsa edizione, ha messo in gioco la sua passione per lo sport e la grinta che la contraddistingue cimentandosi con gli ostacoli e il fango!

The hottest and funny Mudrun sta per tornare!

Seguite la pagina Facebook FarmRun per tutti gli aggiornamenti!

Per informazioni: www.farmrun.it email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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farm run corsa parma 2015 fango noceto 1 

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