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Domenica, 11 Dicembre 2016 15:07

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 15 - n° 49 11 dicembre 2016

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 15 - n° 49 11 Dicembre 2016 -
Editoriale: Un messaggio forte e chiaro ma incompreso o inascoltato. In flessione il latte spot mentre le due DOP continuano a volare. L'Italia s'è desta. Consorzio Agrario di Parma, passaggio del testimone alla direzione. "Dai falsi miti al piacere del cibo". Noceto e Pontremoli insieme per il Christmas food wine festival. Ismea, continua l'evoluzione positiva dell'economia agricola

SOMMARIO Anno 15 - n° 49 11 dicembre 2016
1.1 editoriale Un messaggio forte e chiaro ma incompreso o inascoltato.
2.1 lattiero caseario In flessione il latte spot mentre le due DOP continuano a volare
3.1 politica-referendum L'Italia s'è desta
3.2 nomine Consorzio Agrario di Parma, passaggio del testimone alla direzione
4.1 Imprese e propensione all'investimento Luci e ombre nel terziario.
6.1 Alimentazione e comunicazione "Dai falsi miti al piacere del cibo"
7.1 eventi e territori Noceto e Pontremoli insieme per il Christmas food wine festival
8.1 Agricoltura Ismea, continua l'evoluzione positiva dell'economia agricola
9.1 promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

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Cambio al vertice dirigenziale tra esperti del settore. A Parma arriva Giorgio Collina mentre Ivan Cremonini va alla guida del Consorzio Agrario dell'Emilia. Il passaggio di consegne si è tenuto nei giorni scorsi, alla presenza dei dipendenti e di Giorgio Grenzi, presidente del Cap.

Parma, 6 dicembre 2016

Il Consorzio Agrario Parma (CAP) ha da poche ore un nuovo direttore. Si tratta del bolognese Giorgio Collina, che prende il posto di Ivan Cremonini, al cui fianco aveva già lungamente operato, nel territorio bolognese e al quale è legato da un'amicizia di vecchia data. Il passaggio di consegne si è tenuto nei giorni scorsi, alla presenza dei dipendenti e di Giorgio Grenzi, presidente del Cap, il quale ha sottolineato le tre doti di Cremonini, che hanno consentito di recupeare e potenziare il Consorzio: professionalità, dedizione, grande onestà e correttezza.
Il curriculum del cinquantasettenne Collina, sposato e con un figlio, lo vede dapprima interprete diretto dell'attività agricola come fattore di una cooperativa bolognese, dal 1980 al 1996. In seguito entra nel Consorzio Agrario di Bologna, per poi diventare, nell'ordine: agente di vendita a Imola, capo area, direttore della società Quality Cid, controllata dal Consorzio bolognese, attraverso la quale conosce mercati esteri, prezzi e segreti degli andamenti dei diversi mercati. Nel 2013 diventa direttore del Consorzio Agrario di Perugia e poi ricopre lo stesso ruolo in Piemonte dove conduce una grande opera di fusione dei Consorzi del Piemonte orientale (Alessandria, Novara e Vercelli), poi approda alla direzione del Piemonte Nord Ovest (Torino, Asti, Cuneo) insieme a parte della Liguria (Imperia, Savona).
Durante il passaggio di consegne, il direttore uscente ha evidenziato di lasciare un Consorzio.
Di fatto Cremonini, arrivato all'inizio del periodo commissariale, ha tracciato il percorso strutturale dell'asset aziendale operativo con cui il Cap si è riappropriato delle proprie funzioni e sfere d'azione nel campo agroalimentare. Nel contempo è riuscito, in collaborazione con il suo staff, nell'impresa di mettere in sicurezza l'occupazione e infondere entusiasmo indispensabile per il presente e il futuro ai dipendenti.

(Fonte: Ufficio Stampa Consorzio Agrario Parma)

Domenica, 04 Dicembre 2016 15:07

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 15 - n° 48 4 dicembre 2016

Editoriale: Si o No? le due principali DOP prendono il volo. Sempre la solita storia, basta con i ricatti! Cereali e dintorni. Mercati sostanzialmente stabili. Vino: il Testo Unico è legge. Campagna pomodoro 2017, pronta una proposta per il miglioramento della programmazione produttiva. Carne bovina: domanda ancora debole

SOMMARIO Anno 15 - n° 48 04 dicembre 2016
1.1 editoriale Si o No?
2.1 lattiero caseario Le due DOP hanno preso il volo.
3.1 politica-referendum Sempre la solita storia. Basta con i ricatti!
3.2 agricoltura sostenibile La "Bandiera Verde Agricoltura" a una azienda reggiana
4.1 cereali Cereali e dintorni. Mercati sostanzialmente stabili.
6.1 agricoltura Al Cap di Parma un incontro sull'annata agraria
6.2 vino VeronaFiere. Nascono gli Evoo Day
7.1 vino Vino: il Testo Unico è legge
7.2 pomodoro Campagna pomodoro 2017, pronta una proposta per il miglioramento della programmazione produttiva
8.1 carni bovine Carne bovina: domanda ancora debole
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

Cibus-48-4dic16-cop

Domenica, 04 Dicembre 2016 08:34

Cereali e dintorni. Mercati sostanzialmente stabili.

Il mercato sembra voler trovare una stabilità con il seme a 1000 punti, la farina tra i 310 e 320 dollari la tonnellata, la fase ascensionale ha segnato un freno e non si intravvede la possibilità di discese a breve termine.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 1 dicembre 2016
Il fatto che i paesi produttori di petrolio abbiano trovato un accordo per il momento non influenza il mercato delle materie prime. La variabile più incerta sembra essere quella dei noli.

Nel mercato interno ancora poco da segnalare. Crusche in tenuta ma ormai a fine corsa, il grano segna ancora in positivo, il mais è stazionario ad esclusione del medio termine che ha iniziato a cedere con la merce ai porti sui 177/178 euro. Orzo in leggero aumento.

Proteici nel complesso ben tenuti. Mercoledi le farine di soya quotavano 358 per la 44 e 365 per la proteica 46,50%, mentre sul 2017 hanno registrato 357/367 e per i primi sei mesi del 2018 354/363. Vola il mercato del seme di soya nazionale che ormai sfiora i 400 euro alla tonnellata che potrebbe rappresentare l'apice della curva. I detentori di materiale dovrebbero presto esitare merce sul mercato prima della stagione dei nuovi arrivi dall'estero. In rincaro sensibile la farina di colza, mentre stabile cedente il mercato delle farine di girasole.

Il mercato delle bioenergie è attivo alla ricerca di basi in sostituzione del mais, ma incontra notevoli difficoltà nel trovare soluzioni economicamente valide e reiterabili nel tempo.

Rimane sempre complicato muoversi in questo contesto così fluido, dove i fondi e le loro aspettative la fanno da padrone e si muovono con logiche non convenzionali e non coerenti con i quantitativi mondiali di merce (non c'è deficienza) e a fronte di consumi mondiali ben lontani da posizioni di stress.

Consumi e commerci che, nel contesto nazionale, invece sono tendenzialmente più bassi sia per cambi di abitudini-tendenze sia per il ridimensionamento del patrimonio zootecnico e le crescenti difficoltà che l'agroalimentare italiano sta incontrando.

Indicatori internazionali 1 dicembre 2016


l'Indice dei noli è sceso a 1.204 punti, il petrolio ruota attorno 50$ e l'indice di cambio segna il rafforzamento del dollaro 1,06158.

 

20161110-USDA-9nov16

 

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia


Campagna pomodoro 2017 - Rabboni: "L'obiettivo è l'equilibrio tra domanda ed offerta, definendo con certezza i reali fabbisogni di materia prima con un accordo volontario tra i soggetti della filiera, maggiore responsabilità e prevedendo penalità per quantità prodotte o acquistate in eccesso"

L'OI Pomodoro da Industria del Nord Italia ha elaborato una proposta per la filiera per un miglioramento della programmazione produttiva in vista della campagna 2017. Il presidente dell'OI Tiberio Rabboni, su mandato del coordinamento dei soci dell'OI e con il supporto del consulente scientifico professor Gabriele Canali, punta a raggiungere un maggiore equilibrio tra domanda ed offerta e, segnatamente per la campagna 2017, a conseguire una riduzione dei quantitativi e delle superfici rispetto al 2016.

"Abbiamo illustrato – ha spiegato il presidente Rabboni intervenendo al convegno Pomodoro da industria in Spagna e nel Nord Italia organizzato da Syngenta a Piacenza - una prima proposta di lavoro incardinata su una procedura di preventiva e concorde definizione dei reali fabbisogni di materia prima dei trasformatori, su un successivo accordo volontario tra agricoltori, industriali e cooperatori sugli obiettivi condivisi per il 2017 e su di un meccanismo di responsabilizzazione delle singole organizzazioni di produttori e delle singole imprese di trasformazione al raggiungimento degli obiettivi condivisi, il tutto incentrato sulla penalizzazione economica per le quantità prodotte o acquistate in eccesso. In questo ci sarà un ruolo di supporto e di controllo da parte dell'OI".

Fondamentale la tempistica. "Tutto va determinato entro il mese di gennaio – ha aggiunto Rabboni – ossia prima della definizione tra le parti dell'Accordo Quadro e della negoziazione del prezzo. Se tutti i soci dell'interprofessione - cioè organizzazioni di produttori, industrie e cooperative - condivideranno la proposta formulata, la campagna 2017 potrà avviarsi su basi di maggiore certezza e stabilità".
(OI Pomodoro da Industria Nord Italia - 30 novembre 2016)

Domenica, 04 Dicembre 2016 09:11

Carne bovina: domanda ancora debole

Ismea, carne bovina: domanda debole ma sempre più orientata al prodotto nazionale. +5,6% le importazioni di bovini da allevamento nei primi 7 mesi del 2016.

Roma, 29 novembre 2016
Nei primi nove mesi del 2016 calo del 4,8% su base annua dei volumi acquistati di carni bovine fresche, corrispondente a un calo del 6,8% della spesa. 
Nello stesso periodo le attività di macellazione nazionale segnano una ripresa e salgono del 3,9% in termini di capi macellati e dell' 1,5% in termini di carne prodotta, con ulteriori stime di crescita a partire da gennaio 2017.

I primi nove mesi del 2016 forniscono alcune indicazioni interessanti sul settore delle carni bovine. Da un lato, evidenziano una flessione su base annua dei consumi domestici. Infatti, secondo i dati rilevati con l'indagine "Consumer Panel" di Ismea-Nielsen, dopo un 2015 chiuso con cali di oltre 6 punti percentuali sia in termini di spesa che di volume, anche il 2016 presenta un cedimento del 4,8% dei volumi di carni bovine fresche acquistate delle famiglie, corrispondente a una contrazione del 6,8% della spesa: si è comprato meno ma anche a minor prezzo.

Di contro, la ripresa delle attività di macellazione nazionale nel periodo che va da gennaio ad agosto 2016, evidenzia una crescita del prodotto italiano nei consumi. Secondo l'indagine mensile Istat, le macellazioni nazionali risultano - su base annua - incrementate del 3,9% in termini di capi macellati e dell' 1,5% in termini di carne prodotta. Ad agosto risultano avviati al macello oltre 1,7 milioni di capi bovini per un peso complessivo superiore a 507 mila tonnellate. La buona disponibilità di carne di bovino adulto nei circuiti nazionali, in presenza di consumi stagnanti, si è tradotta anche in questo primo frangente del 2016 in una riduzione del 4,2% delle importazioni di carni fresche. Nei primi 7 mesi del 2016 si è avuto un ingresso complessivo in Italia di circa 204 mila tonnellate di carni fresche, e di oltre 38 mila tonnellate di carni bovine congelate provenienti da oltre confine.

Significativo in questo senso il dato di importazione di bovini da allevamento che segna nei primi 7 mesi un aumento del 5,6%: la stima dell'offerta interna di vitelloni, che verrà avviata al macello dagli allevamenti nazionali, prevede una crescita già a partire da gennaio 2017.

(Ismea 29 novembre 2016 - in allegato il pdf Ismea completo)

Martedì, 29 Novembre 2016 17:53

Al Cap di Parma un incontro sull'annata agraria

In occasione dell'apertura straordinaria dell'agenzia di città di strada Mercati (Consorzio Agrario) si è tenuto un incontro sull'annata agraria con Romanini e Rainieri.

Parma- 29 novembre 2016 - Una mattinata dedicata al confronto sui temi più attuali dell'agroalimentare del nostro territorio e alla filiera agricola che direttamente interessa il tutto il mondo della produzione.

All'Agenzia di Città di strada Mercati del Consorzio Agrario di Parma, in occasione del week end di apertura straordinaria, si è tenuto un incontro hanno cui ha preso parte numerose autorità e, tra gli altri, l' On. Giuseppe Romanini - componente della Commissione Parlamentare Agricoltura della Camera dei Deputati - il Vicepresidente dell' Assemblea Regionale dell'Emilia Romagna Fabio Rainieri, il consigliere regionale Barbara Lori insieme al padrone di casa il presidente del CAP Giorgio Grenzi.

Presente anche il presidente di Coldiretti Parma Luca Cotti. Oltre all'analisi complessiva dell'annata agraria si è approfondito l'andamento del prezzo del grano e del Parmigiano Reggiano e l'importante riattivazione della filiera della barbabietola da zucchero.

Durante il suo intervento Romanini ha ribadito anche "la volontà dell'esecutivo di arricchire l'attuale Ministero delle Politiche Agricole in Ministero delle Politiche Agricole e Agroalimentare" : un elemento non secondario volto a consolidare il rapporto tra le imprese agricole all' industria alimentare del territorio.

Grenzi, ringraziando i presenti e augurando buone festività, ha sottolineato la ritrovata centralità del ruolo del Consorzio Agrario di Parma nel comparto agricolo locale e ha auspicato che questi incontri nelle agenzie che presidiano tutto il comprensorio CAP possano giovare al miglioramento delle numerose filiere in cui opera il Consorzio.

(Fonte CAP Parma 29 novembre 2016)

Il Campus Agroalimentare Statale "Rainieri Marcora": la realtà scolastica più imponente del territorio di Parma e Piacenza per fornire al nostro comparto agroalimentare le nuove leve.

Parma, 29 novembre 2016

Il Campus Agroalimentare "Raineri-Marcora" rappresenta la realtà scolastica più imponente del territorio di Parma e Piacenza, esso è sicuramente la struttura maggiormente attrezzata per fornire al nostro comparto agroalimentare quelle nuove leve che servono per mantenere eccellente il settore, fiore all'occhiello dell'economia parmense e piacentina. Una delle sue sedi si trova a Cortemaggiore, a cavallo tra le due province.

L'Istituto Statale "Rainieri Marcora" ha un corpo docente pari a circa 300 unità, a questi vanno aggiunti i tecnici e gli amministrativi. La celebrazione quest' anno dei suoi 50 anni di vita sono la testimonianza dell'importante ruolo che riveste in campo internazionale il comparto agrario agroalimentare, agroindustriale ristorativo e turistico. Il Polo Agrario comprende l'Istituto Tecnico Agrario, l'Istituto Professionale per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale con sedi coordinate di Castel San Giovanni, Cortemaggiore una sezione carceraria, l'Istituto Alberghiero.

L'Istituto Agrario si colloca al centro dell'azienda agraria certificata biologica, ad indirizzo foraggero- cerealicolo- zootecnico con una estensione di 27 ettari. I cereali prodotti sono: frumento, orzo, grano duro. Il foraggio viene destinato all'alimentazione del bestiame. Nella stalla vengono allevate le razze: Frisona italiana, Bruna, Jersey. Il numero di capi presenti è pari a 69 di cui 30 vacche in lattazione, il latte biologico prodotto viene conferito al Consorzio Natura Alimenta per la produzione di Grana Padano BIO. I bovini del Raineri-Marcora partecipano a competizioni in importanti fiere zootecniche per la valutazione morfologica degli animali.

Il frutteto è costituito da peri, meli, ciliegi, peschi di varietà di piante da frutto antiche, la gestione prevede la collaborazione dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, con la messa a dimora nello scorso anno di 200 nuove varietà. Il vigneto costituito da vitigni autoctoni ha permesso la produzione in via sperimentale di passito. Le serre producono Stelle di Natale, gerani ed altre piante ornamentali e piante da orto per il trapianto a pieno campo nel periodo estivo. Nell'orto botanico sono rappresentate il più riccamente possibile tutte le famiglie delle piante arboree e arbustive adatte ai nostri climi. Attualmente sono presenti circa 100 specie distribuite in 30 famiglie. Esso costituisce un valido strumento didattico per la classificazione botanica ma anche strumento per pubblicazioni ad uso di studenti ed appassionati di botanica.

L'azienda agraria pur avendo una finalità esclusivamente didattica vive unicamente con il ricavato delle proprie produzioni operando direttamente sul libero mercato.

Il campus è dotato di quattro palestre ben attrezzate, un impianto di atletica leggera, un campo da calcio e da rugby.

L'indirizzo di studi del Diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria prevede 3 articolazioni, Produzioni e Trasformazioni, Gestione dell'Ambiente e del Territorio, Viticoltura ed Enologia ( quest'ultima con possibilità di frequentare un sesto anno di corso dopo la maturità per il conseguimento della specializzazione di enotecnico).

L'Istituto Professionale di Castel San Giovanni è integrato con la realtà produttiva del proprio territorio possiede una attrezzata cantina dove vengono prodotte e poste sul mercato ben sei tipologie di vino (spumante metodo classico, passito di Malvasia, Gutturnio e Ortrugo). Sperimentazione di sidro di mele e pere spumantizzato.

L'Istituto Professionale di Cortemaggiore fornisce al diplomato competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali. Integrato nel territorio gestisce le filiere produttive di carne e latte.

L'Istituto Professionale di Piacenza ha come indirizzo di studi Servizi per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale con opzione valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio. Integrato nel territorio gestisce la coltivazione di piante da semina e da frutto in campo e in ambiente protetto.

L'Istituto Alberghiero prevede 4 articolazioni del piano di studi Enogastronomia, servizi di sala e vendita, accoglienza turistica, prodotti dolciari artigianali e industriali. E' dotato di locali che consentono l'attività didattica quale laboratorio di cucina, ristorante didattico, accoglienza turistica, laboratorio di pasticceria e sala bar.

(Fonte: Gilda degli Insegnanti Parma e Piacenza)

 

 

Domenica, 27 Novembre 2016 14:24

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 15 - n° 47 27 novembre 2016

Editoriale: Gli occhi puntati sul nostro referendum. Grana e Parmigiano, trend in crescita. Verlinvest, nel capitale della Mutti Spa. Enologica, degustando il successo. Cereali e dintorni. Parmigiano Reggiano Identity. Ortofrutta, l'UE un mercato ristretto.

SOMMARIO Anno 15 - n° 47 27 novembre 2016
1.1 editoriale Gli occhi puntati sul nostro Referendum
2.1 lattiero caseario Grana e Parmigiano. Trend in crescita.
3.1 imprese Mutti annuncia l'ingresso di Verlinvest nel capitale dell'Azienda
3.2 Vino Degustando enologica
4.1 cereali Cereali e dintorni. Prezzi condizionati dal cambio valutario
5.1 cereali Cereali e dintorni. Prezzi tendenzialmente in salita
6.1 vino Enologica 2016: positivo il bilancio
7.1 Ortofrutta Export, per l'ortofrutta il mercato europeo si è fatto stretto.
8.1 Parmigiano Reggiano Identity. Caseifici e ristoratori a confronto
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 27 Novembre 2016 08:38

Cereali e dintorni. Prezzi tendenzialmente in salita

Prezzi tendenzialmente in salita. Il dollaro si rafforza e ci si avvicina alla stagione critica dei trasporti. Settimana statunitense più corta per la Festa del Ringraziamento e l'avvio delle "spese natalizie", Black Friday.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 25 novembre 2016
Il mercato da giorni tende alla salita, i motivi sono diversi: dagli acquisti della Cina, spinta dai timori della svalutazione della loro moneta qualora la nuova presidenza Usa dovesse imporre dazi alle merci, al fatto che l'Agenzia Goldman & Sachs ha pronosticato una fase di rialzo delle materie prime, e che i consumi e le esportazioni tengono. Infine sussistono varie turbolenze monetarie e fiscali in essere in sud America dove in un prossimo futuro - gli analisti stimano luglio 2017 - l'areale a soya potrebbe ridursi a favore di altre coltivazioni.

Da ultimo, nella serata di mercoledi, l'ente Usa che regola le produzioni di gasolio ed etanolo da fonti rinnovabili ha aumentato il tetto della possibile produzione, dando così "fuoco" al mercato dell'olio e spingendo quello del seme.
Una settimana più corta negli USA per la festa del Ringraziamento e perciò solo lunedi si potrà valutare la reale portata dei prezzi della farina di soia e del seme.

Nulla di nuovo da segnalare nel mercato domestico. Crusche ancora in aumento, grano in rincaro con spiccata tendenza a crescere ancora. Mais ancora forte, i contratti sul gennaio marzo 2017 quotavano, mercoledi scorso, 185 euro arrivo Brescia e il gennaio-giugno 12017 a 188, la merce sui porti quotava circa a 180 euro. Quotazioni stazionarie per l'orzo seppure cominci a risentire degli effetti rialzisti. In generale i proteici registrano una tendenza al rialzo, mentre continua la crisi logistica sulla merci dall'estero, peraltro peggiorata da un clima di sfiducia degli esportatori esteri verso la penisola.

Attenzione infine all'entrante mese di dicembre che, storicamente, per la logistica ricalca le problematiche di agosto con pochi camion disponibili e prezzi dei trasporti che si surriscaldano.
Il mercato delle bioenergie attivo alla ricerca di basi differenti dal mais, ma in crisi nel trovare soluzioni economicamente valide e reiterabili nel tempo.

Nel complesso gli scenari attuali sono difficilmente interpretabili.

Indicatori internazionali 24 novembre 2016


l'Indice dei noli ha subito un nuovo sensibile rialzo sino a 1.224 punti, il petrolio ruota ancora attorno 48$ e l'indice di cambio segna il rafforzamento del dollaro 1,05449.

 

20161110-USDA-9nov16

 

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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