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Piacenza, 11 novembre 2013
 
Conto alla rovescia per l'apertura complessiva del nuovo Pronto soccorso dell'ospedale di Piacenza. Nelle prossime settimane sono in calendario le ultime operazioni per completare la riqualificazione degli ambienti. A lavori ultimati, lo spazio sarà raddoppiato rispetto alla configurazione iniziale. Ancora per qualche tempo, quindi, gli utenti si troveranno di fronte ad alcune situazioni temporanee, decisive per completare gli ultimi lavori.
Si prosegue nella logica finora attuata: si rendono progressivamente disponibili nuovi locali, progredendo nella realizzazione del progetto per stralci, in modo da salvaguardare le normali attività del Pronto soccorso e, contemporaneamente, avanzare con i lavori previsti.
La prima area a essere completata è quella dedicata ai codici gialli e rossi, che sta entrando gradualmente in funzione. "Per il politraumatizzato, che oggi attraversa la sala d'attesa, viene creato – spiega il direttore Andrea Magnacavallo - un percorso dedicato". Sempre per i casi più gravi, è prevista una shock room, ovvero un stanza dove saranno trattate le emergenze a rischio vita.
Progressivamente il Pronto soccorso ortopedico sarà trasferito in nuovi locali attigui agli attuali, mentre negli spazi liberati inizieranno i lavori per trasferire gli ambulatori di Ortopedia, ora collocati nel nucleo antico dell'ospedale (edificio 4).
Per quanto riguarda gli spazi dell'Osservazione breve intensiva (Obi), il cronoprogramma prevede a breve il completamento dell'allestimento degli arredi, con il successivo trasferimento delle attività oggi temporaneamente dislocate al di fuori del Pronto soccorso, in contiguità con la Medicina d'urgenza (secondo piano, blocco C del polichirurgico).
Altro tassello importante è l'area dedicata alla Radiologia d'urgenza, già oggi parzialmente funzionante. Nella nuova Radiologia d'urgenza è previsto il potenziamento tecnologico, con il raddoppio della radiologia tradizionale e l'installazione di una nuova Tac, per la quale sono in corso le procedure di acquisto. La Radiologia d'urgenza, così configurata, consentirà al Pronto soccorso di essere pressoché completamente autonomo dal punto di vista radiodiagnostico.
Ultimo tassello sarà la realizzazione di uno spazio decentrato destinato ad ambulatori per la consulenza specialistica e a locali di lavoro medici.
A gennaio, una volta completati la Radiologia e anche quest'ultimo settore del Pronto soccorso, l'intera opera potrà considerarsi terminata e quindi essere ufficialmente consegnata alla città, con il taglio del nastro di rito alla presenza delle autorità.
In galleria alcune foto scattate stamattina nelle aree che stanno gradualmente entrando in funzione.
 
(Fonte: Azienda Usl di Piacenza)
Lunedì, 11 Novembre 2013 10:23

Azienda USL di Parma: sciopero di venerdì

Parma, 11 novembre 2013
 
Le Direzioni Generali di Azienda USL e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma informano i cittadini che, in occasione dello sciopero delle prime quattro ore di lavoro (o del turno di lavoro) indetto dalle Organizzazioni sindacali FP CGIL, FP CISL e UIL FPL nella giornata del 15 novembre si potrebbero verificare disagi nella consueta attività.

Saranno, comunque, garantiti tutti i servizi sanitari urgenti.

(Fonte: Gli Uffici stampa Azienda USL di Parma)

Bologna, 4 novembre 2013

Presso l'Azienda ospedaliero-universitaria di Parma è stata attivata l'unità operativa complessa di Gastroenterologia e Endoscopia digestiva, e dai riscontri si evidenzia una crescita significativa e continua delle prestazioni. In particolare, il rispetto dei tempi di esecuzione degli esami, sia per i pazienti ricoverati che esterni, ha praticamente azzerato le liste d'attesa e portato al crollo delle richieste di endoscopia in libera professione.

Gianguido Bazzoni e Cinzia Camorali, del gruppo Popolo della libertà, hanno presentato un'interrogazione alla Giunta per ottenere chiarimenti circa l'ipotesi di sdoppiare l'unità operativa complessa, di cui si parla sempre più con insistenza.

I due consiglieri chiedono di motivare su quali presupposti si fonderebbe questa ipotesi, che a loro parere non si giustifica né per i risultati finora ottenuti, né in un'ottica di contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica.

A proposito dei costi, Bazzoni e Camorali affermano che i più danneggiati sarebbero i pazienti cronici affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali, che vedrebbero disperdere risorse economiche importanti per lo sdoppiamento di un reparto senza un'apparente logica e obiettiva giustificazione.

(rg)

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Lunedì, 28 Ottobre 2013 11:36

AUSL: temporanea interruzione dei CUP

Parma, 28 ottobre 2013
 
Mercoledì 30 ottobre, dalle 13 alle 18 l' attività dei CUP dell'Azienda USL di prenotazione e disdetta di visite ed esami specialistici è sospesa, per consentire un intervento di aggiornamento al software e di manutenzione straordinaria al server.
In queste cinque ore, le prenotazioni e le disdette non potranno essere fatte nemmeno chiamando il numero verde 800.629.444 o rivolgendosi alle farmacie e ai punti di prenotazione convenzionati con l'Azienda sanitaria (patronati, medici di famiglia, ecc.).
La Direzione dell'AUSL si scusa con i cittadini per gli eventuali disagi arrecati.
 
(Fonte: Ufficio stampa Ausl Parma)
Piacenza, 7 ottobre 2013
 
Codice di comportamento dipendenti pubblici e incompatibilità per incarichi e consulenze: domani e mercoledì seminari con partecipanti da tutta la regione -
I nuovi codici di comportamento dei dipendenti pubblici e le incompatibilità tra rapporto di lavoro pubblico e incarichi o consulenze dopo la legge anticorruzione. A questi temi è dedicato un seminario in calendario domani (8 ottobre) e mercoledì 9 ottobre a Piacenza. L'appuntamento formativo è rivolto ai direttori del personale, ai responsabili trasparenza e anticorruzione e ai referenti dell'ufficio per i procedimenti disciplinari delle sette tra Aziende sanitarie e ospedaliere che compongono l'Area Vasta Emilia Nord (Aven). L'Ausl di Piacenza, che ospita i lavori nell'auditorium della propria sede di via Anguissola, accoglierà quindi circa 40 partecipanti in arrivo da Parma, Reggio Emilia e Modena. Saranno presenti anche funzionari della regione Emilia-Romagna e di altre aziende sanitarie emiliano-romagnole e lombarde oltre a rappresentanti della sede provinciale INPS di Piacenza e di amministrazioni pubbliche piacentine. Le ragioni che hanno spinto l'Azienda Usl di Piacenza a organizzare il convegno nascono dalle recente emanazione dei codici di comportamento, da cui derivano le nuove regole di condotta alle quali si devono attenere i dipendenti pubblici con ovvie ricadute in materia gestionale e disciplinare. Altro obiettivo della formazione è quello di fare chiarezza sulla tematica delle attività lavorative saltuarie e occasionali consentite per i dipendenti pubblici e individuare, viceversa, quelle ritenute incompatibili.
Il seminario sarà aperto dal direttore operativo Aven Giuseppe Grandi e dal direttore amministrativo dell'Ausl piacentina Giuseppe Arcari.
La docenza del convegno è particolarmente qualificata. Al tavolo dei relatori si alterneranno il professor Vito Tenore, magistrato e docente della Scuola superiore della Pubblica amministrazione, tra i maggiori esperti italiani in materia di procedimento disciplinare dei dipendenti pubblici, e l'avvocato Marco Rossi (Dipartimento Funzione Pubblica), esperto sul regime delle incompatibilità e autore di studi sul tema.
L'attualità della tematica affrontata e la riconosciuta competenza dei relatori hanno determinato un notevole interesse intorno all'iniziativa dell'Azienda sanitaria piacentina, che aspira a essere un punto di riferimento anche in materia amministrativa e di gestione del personale.
La formazione si apre alle ore 9 per proseguire, in entrambe le giornate, fino alle 16.30.
 
(Fonte: Comunicazione Azienda Usl di Piacenza)


Dal plasma dei donatori Avis una terapia per il casi gravi di infezione.


Emilia, 14 settembre 2013 --
Sono ricavate dal plasma dei donatori Avis dell'Emilia-Romagna le immunoglobuline che vengono somministrate ai malati gravi di West Nile, non solo all'interno della regione ma anche in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Sardegna. L'unica terapia ad oggi possibile è infatti quella immunologica: una tecnica sperimentata a partire dal 2008 dall'Avis di Ferrara in collaborazione con il Laboratorio di Virologia dell'Ospedale S.Orsola di Bologna. 

"A Ferrara – spiega il dottor Florio Ghinelli, infettivologo e responsabile sanitario di Avis Emilia-Romagna - abbiamo avuto l'idea di testare tutti i nostri donatori di plasma alla ricerca di immunoglobuline IgG, gli anticorpi del West Nile Virus. Coloro che hanno sviluppato gli anticorpi producono un plasma che può essere somministrato per la cura dei soggetti infettati dalla malattia. Quando abbiamo cominciato a fare questi test c'era un po' di scetticismo nella comunità dei trasfusionisti. Oggi ci chiedono il plasma da tutta Italia e altre provincie hanno cominciato ad effettuare il test per poter stoccare in tempi rapidi il plasma dei donatori idonei. In un futuro non lontano gli infettivologi e i trasfusionisti lavoreranno insieme per la cura delle forme acute di West Nile e altre infezioni virali."

All'inizio della sperimentazione è risultato positivo lo 0,67% dei donatori testati e 68 di essi eseguono appositamente la donazione in plasmaferesi per fornire il plasma per produrre le immunoglobuline anti West Nile Virus. Sono stati controllati anche i donatori di Bologna, Modena e Reggio Emilia, i positivi entreranno nel programma di produzione di immunoglobuline. Un anno fa il plasma dei donatori di Ferrara è stato somministrato, con esito positivo, ad una giovane paziente sottoposta a trapianto di fegato in quanto l'organo trapiantato era stato prelevato ad una paziente con infezione da Virus West Nile. Avis Emilia-Romagna ha raccolto 274.438 unità di sangue e plasma da donatori periodici, volontari e non remunerati. Parte della raccolta viene avviata alla lavorazione per la produzione di farmaci salvavita, plasmaderivati e immunoglobuline.
(fonte AVIS Emilia Romagna)

Martedì, 10 Settembre 2013 19:10

Aviaria, terzo contagio umano


Dopo il sesto focolaio riscontrato, giovedi scorso, a Bondeno ma localizzato in un allevamento per uso domestico, il bollettino odierno registra il terzo caso di contagio umano.


di Virgilio-
Emilia, 10 settembre 2013 - -


Terzo caso di contagio umano di aviaria in Emilia-Romagna. La conferma è arrivata questo pomeriggio dall'Istituto superiore di sanità. Si tratta di un operatore – dipendente della cooperativa impegnata nelle operazioni di abbattimento - che era risultato positivo ai test eseguiti al Sant'Orsola di Bologna.
Anche in questo caso, come i due precedenti, il lavoratore è stato sottoposto ad isolamento domiciliare e gli sono state fornite indicazioni igieniche da seguire ed è in sorveglianza attiva fino a guarigione clinica. Fino ad ora sono tre i casi verificati e riguardano lavoratori.
Per i 59 lavoratori esposti nei primi 4 allevamenti, anteriormente alla individuazione dei focolai si è conclusa la sorveglianza sanitaria. Un lavoratore del quinto focolaio (la pulcinaia di Mordano) è oggi in sorveglianza attiva da parte degli operatori della sanità pubblica, così come 6 familiari dei casi accertati o sospetti. Sono, inoltre, in sorveglianza attiva 10 persone per il focolaio rurale di Bondeno.
Per tutti gli altri lavoratori coinvolti (circa 300) - impegnati comunque con diverse mansioni e durata nelle operazioni di controllo dei focolai - è prevista una specifica sorveglianza sanitaria.


Dopo l'ultimo focolaio di Bondeno, sulla base dei protocolli operativi per la prevenzione della diffusione del virus è istituita una nuova zona di protezione e sorveglianza intorno al focolaio di Bondeno: la prima, più vicina, riguarda parte dei comuni di Bondeno e Finale Emilia e la seconda, più ampia, che interessa le restanti parti di Bondeno e Finale e alcune aree dei comuni di Cento, S. Agostino, Mirabello e Mirandola.


L'ordinanza per l'attuazione degli interventi previsti sarà emanata dal Ministero della Sanità poiché sono interessate dall'area di sorveglianza anche alcune zone della provincia di Mantova.


- Cosa fare per chi ha allevamenti domestici- 


Per quanto riguarda gli allevamenti domestici di galline, anatre, oche e altri volatili - definiti in gergo "allevamenti avicoli rurali" - non ci sono pericoli che possano derivare dal consumo delle loro carni o uova.


- Le precauzioni -


Le precauzioni da utilizzare sono quelle che servono per evitare il contatto con animali selvatici: in questo momento di emergenza è necessario proteggere gli animali tenendoli al chiuso. Inoltre, è opportuno che i proprietari degli animali e i loro familiari evitino sia il contatto con animali di specie sensibili (galline, anatre, oche e altri volatili) all'influenza aviaria di altri allevamenti sia lo scambio di attrezzature per la gestione di questi animali.


- Se si sospetta il contagio -

Nel caso di sospetto della malattia, ossia una morte improvvisa e contemporanea di diversi animali come nel caso di Bondeno, occorre contattare il Servizio veterinario del Dipartimento di sanità pubblica dell'Azienda Usl di riferimento, che provvederà ad effettuare gli accertamenti necessari.
 I Servizi veterinari delle Aziende Usl di concerto con il Servizio veterinario e igiene degli alimenti della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con i Comuni coinvolti stanno predisponendo ulteriori informative (F.A.Q.al fine di rispondere ai più frequenti dubbi e domande che i cittadini si pongono circa i comportamenti da tenere e le informazioni di cui disporre in questa circostanza.

(Fonte Regione Emilia Romagna)

 

Domenica, 18 Agosto 2013 08:00

Aviaria, il caso di Ostellato

 

L'abbattimento degli animali durerà una settimana.

Attive le disposizioni straordinarie urgenti previste dall'ordinanza emanata dalla Regione Emilia-Romagna

Bologna – Focolaio di aviaria in un allevamento di Ostellato (Fe): continua con regolarità l'abbattimento degli animali, la durata delle operazioni è ipotizzabile intorno ai sette giorni. Il personale dipendente addetto all'impianto e i loro familiari sono stati fin da subito sottoposti a sorveglianza sanitaria.
Venerdi mattina nella sede del Comune di Ostellato si è riunita l'unità di crisi costituita per l'emergenza, presenti il sindaco Andrea Marchi, la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Simonetta Saliera, il direttore generale dell'Ausl di Ferrara Paolo Saltari e altri funzionari e tecnici della sanità pubblica.

L'abbattimento viene svolto secondo le normative comunitarie in materia di protezione animale, alla presenza costante di veterinari ufficiali dell'Azienda Usl di Ferrara. Le carcasse animali e materiali potenzialmente infetti vengono distrutti presso una ditta specializzata in tale attività sita in Emilia Romagna e autorizzata dalla Regione.
Secondo la vigente normativa l'azienda interessata, che non ha contatti con altri allevamenti rurali della zona, verrà indennizzata per i danni subiti in conseguenza del focolaio.
Non esistendo evidenze di trasmissione del virus alle persone attraverso il consumo di uova e carne non sono state disposte restrizioni al consumo di alimenti.

L'ordinanza emessa per il ritiro delle uova prodotte nello stabilimento ha esclusivamente lo scopo di prevenzione riguardo alla trasmissione del virus ad altri animali di specie avicola.
Sono inoltre già esecutive le disposizioni urgenti previste dall'ordinanza emessa dalla Regione il 14 agosto e sono attualmente in corso le operazioni di rintraccio e i controlli veterinari in tutti gli allevamenti della stessa filiera, al fine di escludere un'eventuale diffusione in regione e oltre.

Tutte le operazioni sono svolte sotto il coordinamento del dipartimento di Sanità pubblica, in modo particolare dal Servizio veterinario dell'Azienda Usl di Ferrara con la disponibilità eventuale, in caso di necessità, dei servizi veterinari delle altre aziende territoriali della Regione.
Ogni ulteriore informazione e aggiornamento sarà reperibile sul sito del Comune di Ostellato (www.comune.ostellato.fe.it), su quello dell'Azienda Usl di Ferrara (www.ausl.fe.it) e da lunedì sul sito della Regione Emilia-Romagna (www.regione.emilia-romagna.it).

Lunedì, 12 Agosto 2013 17:33

Reggio Emilia e automediche

 

Reggio Emilia, 12 agosto 2013 - -
Dalla Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia, riceviamo e pubblichiamo -


Alcune precisazioni in merito all'articolo pubblicato in data odierna da un quotidiano locale dal titolo:' Le automediche saranno dimezzate'.

Le Aziende sanitarie di Reggio Emilia precisano che è in fase di attuazione la centralizzazione delle Centrali Operative 118 delle Aziende sanitarie di Reggio, Parma e Piacenza. Questo progetto deriva da una proposta di riorganizzazione di un gruppo di lavoro regionale composto da operatori dei Dipartimenti di emergenza e urgenza che è già stato presentato a tutti gli interlocutori istituzionali, compreso la Conferenza Sociale Sanitaria Territoriale di Reggio Emilia. Tale centralizzazione dovrebbe concretizzarsi nel corso del 2014.

Allo stato attuale, nonostante da molti anni sia difficile reperire medici di emergenza urgenza, non sono state previste e neppure concordate tra le due Aziende Sanitarie e i Sindaci della provincia (interlocutori istituzionali per le scelte strategiche di offerta dei servizi) soluzione organizzative che prevedano la riduzione delle automediche sul territorio provinciale.

I modelli organizzativi che riguardano gli interventi in Emergenza Urgenza, possono essere diversi. In alcune realtà nazionali ad esempio le urgenze territoriali sono garantite dal solo personale infermieristico debitamente specializzato, mentre in altri casi il ruolo dell'infermiere è integrativo a quello del medico.
Anche nel Distretto di Reggio Emilia oltre all'auto medica con personale dedicato è presente per 12 ore diurne un' auto sanitarizzata con infermieri addetti all'emergenza.
L'evoluzione dei Dipartimenti di Emergenza Urgenza rende necessarie periodiche valutazioni dell'efficacia e dell'appropriatezza dei servizi offerti al cittadino per cui si possono prevedere soluzioni differenziate della rete hub e spoke attualmente presente.

Nonostante queste valutazioni si ribadisce che non è previsto, allo stato attuale, un modello di centralizzazione che preveda la presenza delle automediche solo sui territori di Castelnovo Monti, Guastalla e Reggio così come riportato dall'articolo pubblicato in data odierna; non sono pertanto attendibili fonti diverse da quelle istituzionalmente preposte.

Le Direzioni Sanitarie

(Fonte Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia)

Bologna, 9 agosto 2013 -

A meno di un mese da quando il governo ha stanziato le risorse per pagare i debiti pregressi della pubblica amministrazione nel settore sanitario, oltre la metà della cifra concordata tra Regione e Stato è già stata liquidata ai creditori, mentre il restante dovrà essere liquidato obbligatoriamente e inderogabilmente non oltre il 23 agosto prossimo. Questo è quanto comunicato da Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore regionale al Bilancio, ai rappresentanti delle parti sociali (Confindustria, Legacoop, Confcooperative, Acgi, Cgil, Cisl e Uil) in una lettera. "Insieme al collega assessore alle Politiche per la salute Carlo Lusenti ci siamo occupati tempestivamente di cogliere le opportunità delle norme nazionali – spiega Saliera – . Alla fine di luglio il governo ha trasferito alla Regione Emilia-Romagna i 448 milioni di euro pattuiti; risorse che la Regione ha immediatamente trasferito alle Aziende Ausl perché procedessero, a norma di legge, al pagamento dei fornitori. A oggi la grande maggioranza dei creditori compresi nel piano di pagamento sono già stati liquidati, i restanti lo saranno obbligatoriamente e inderogabilmente non oltre il 23 agosto prossimo. A livello regionale, quindi, l'utilizzo delle risorse pattuite con il governo, cui si sono aggiunti i 244,5 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione con fondi propri, stanno consentendo di raggiungere l'obiettivo prefissato, e cioè tempi per i pagamenti non superiori a 120 giorni".

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