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La radio degli studenti universitari compie 10 anni proprio nel corso di Parma Capitale italiana della Cultura Parma2020. Dieci anni e una crescita da far invidia a molti e una "voce" in più nel panorama della comunicazione cittadina, non solo universitaria. Una chiacchierata con Marianna Sarselli (responsabile comunicazione), Fiorella Guerra (responsabile Programmi), Giacomo Castelnuovo (responsabile tecnico e della programmazione), Simone Bottalico (responsabile informatico) e Matteo Niero.

Di redazione Parma 30 gennaio 2020 - Ormai spesso si ha modo di intercettare il marchio e un team di RadiorEvolution in qualche evento esterno impegnato a animare con i suoi conduttori, registi e tecnici.

Ecco quindi che abbiamo cercato di scoprire da dove nascono le trasmissioni e chi sono gli attori di questa attività. Ci siamo così infiltrati nei locali di Vicolo Grossardi, dove ha preso forma e si è evoluta l'idea di questa radio in streaming ma con distribuzione anche via Spotify, come hanno sottolineato i ragazzi che ci hanno accolti e illustrato il loro cammino.

"Il 15 novembre 2020, RadiorEvolution compirà 10 anni" - raccontano i portavoce dei volontari e collaboratori della radio universitaria aderente a "RADUNI", l'associazione degli operatori radiofonici universitari che conta già 32 iscritti.
Il tutto ebbe inizio quando un piccolo nucleo di studenti volle avviare il progetto di una radio in streaming.

"Inizialmente - proseguono i ragazzi - erano solo 10-15le persone che si unirono per piantare il primo seme di quello che è oggi RadorEvolution. I primi soldini arrivarono con un bando e man mano crescendo crebbero anche le risorse e soprattutto crebbe l'interesse da parte degli studenti e del pubblico."

E infatti oggi, a dieci anni di distanza i locali si sono notevolmente ampliati per dare spazio a ben 105 persone che ruotano nella programmazione radiofonica. Chi in veste di conduttore/speaker, chi in qualità di tecnico o di regista , ognuno è portatore di idee e esperienze e ognuno ha acquisito la competenze attraverso un percorso didattico, generalmente 20 ore, creato all'interno della radio stessa.

"I contenuti sono vasti, proseguono i portavoce, e la radio lavora 24 ore su 24 con un palinsesto che sviluppa a rotazione programmazioni musicali e programmi di variegati contenuti, dal settimanale su Parma2020, ogni giovedi dalle 12 alle 13,00, ad esempio, a quello gestito dai ragazzi di Scienze Gastronomiche che verte su alimentazione, nutrizione e quant'altro connesso alle loro materie. Ma si è liberi di attivare i programmi in funzione delle proprie attitudini o passioni, musicali , di sport o cinematografiche che siano e questo ha comportato che lo scorso anno fossero ben 19 i programmi in palinsesto".

Il target di ascolto è prevalentemente composto da ragazzi con età compresa tra i 18 e i 30 anni ma "abbiamo una ampia fascia di persone comprese tra 40 e 55 anni come i rileviamo dai dati podcast, completano gli intervistati".

Insomma a ascoltare i ragazzi, "la radio è bella. Non solo per quello che si impara, ma per i rapporti che si vengono a creare che contribuiscono a una rapida crescita personale", chiosano gli speaker di riferimento della nostra intervista.

Quindi, in bocca al lupo e chissà cosa ci racconteranno i prossimi 10 anni!

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NB: cosa è SPOTIFY - Spotify è un servizio di riproduzione digitale in streaming di musica, podcast e video, con accesso immediato a milioni di brani e altri contenuti di artisti provenienti da tutto il mondo.

Pubblicato in Cronaca Parma