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Martedì, 10 Dicembre 2013 09:09

Sala Baganza, statalizzare la scuola d’infanzia

 

La richiesta del Comune di statalizzare la scuola dell’infanzia condivisa dalla Gilda degli Insegnanti

Sala Baganza, 10 dicembre 2013 --

 

Il Comune di Sala Baganza ha proposto alle autorità competenti, la statalizzazione della locale scuola dell’infanzia, o comunque l’attivazione di una nuova scuola dell’infanzia statale con cinque sezioni. “E’ una richiesta che ci sentiamo di condividere ed appoggiare, la faremo nostra in tutte le sedi”, è la reazione della Gilda degli Insegnanti alle istanze espresse dall’ente locale. L’associazione sindacale dei docenti ritiene che l’onere di organizzare la scuola pubblica, e reclutarne il personale, debba ricadere sul Ministero e non sugli enti locali, del resto questo sta avvenendo in molte località. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda, precisa: “La scuola in questione, se passasse sotto la competenza del Ministero dell’Istruzione, entrerebbe sicuramente a far parte dell’Istituto Comprensivo di Felino e Sala Baganza, creando così anche un beneficio sotto l’organizzazione delle attività scolastiche, i bambini avrebbero maggiore continuità didattica in quanto, facendo parte della stessa istituzione, ci sarebbe un contatto più diretto con la scuola primaria che a sei anni li riceve e i docenti sarebbero reclutati dai ruoli statali sui parametri decisi dal Ministero”. 

(Fonte Gilda)

Martedì, 10 Dicembre 2013 09:09

Sala Baganza, statalizzare la scuola d’infanzia

 

La richiesta del Comune di statalizzare la scuola dell’infanzia condivisa dalla Gilda degli Insegnanti

Sala Baganza, 10 dicembre 2013 --

 

Il Comune di Sala Baganza ha proposto alle autorità competenti, la statalizzazione della locale scuola dell’infanzia, o comunque l’attivazione di una nuova scuola dell’infanzia statale con cinque sezioni. “E’ una richiesta che ci sentiamo di condividere ed appoggiare, la faremo nostra in tutte le sedi”, è la reazione della Gilda degli Insegnanti alle istanze espresse dall’ente locale. L’associazione sindacale dei docenti ritiene che l’onere di organizzare la scuola pubblica, e reclutarne il personale, debba ricadere sul Ministero e non sugli enti locali, del resto questo sta avvenendo in molte località. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda, precisa: “La scuola in questione, se passasse sotto la competenza del Ministero dell’Istruzione, entrerebbe sicuramente a far parte dell’Istituto Comprensivo di Felino e Sala Baganza, creando così anche un beneficio sotto l’organizzazione delle attività scolastiche, i bambini avrebbero maggiore continuità didattica in quanto, facendo parte della stessa istituzione, ci sarebbe un contatto più diretto con la scuola primaria che a sei anni li riceve e i docenti sarebbero reclutati dai ruoli statali sui parametri decisi dal Ministero”. 

(Fonte Gilda)

Lunedì, 09 Dicembre 2013 07:56

Parma, scuola e riorganizzazione

 

Riorganizzazione scolastica deliberata dalla Provincia di Parma, buone decisioni, ma gli unici tenuti all’oscuro sono gli insegnanti.

(comunicato stampa Gilda Unams)

Parma 9 dicembre 2013 - -

La Provincia di Parma nell’ambito della programmazione della rete scolastica, ha deliberato l’istituzione di indirizzo tecnico turistico all’Itc Bodoni e all’IIS Giordani; di una sezione indirizzo sportivo IIS Giordani; all’ITC Melloni, serale, ci dovrebbe essere un corso di Amministrazione Finanza e Marketing; lo stesso al serale dell’ITC Bodoni, con la possibilità di poterne aprire anche un altro agli studenti detenuti; per l’Ipsia Levi è stata deliberata l’attivazione delle opzioni: apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili; manutenzione dei mezzi di trasporto; produzioni tessili e sartoriali.

”Scelte positive che valorizzano le scuole. Precisa la Gilda Unams - peccato che di tutto ciò, anche se positivo, poco o nulla sanno le rappresentanze di categoria degli insegnanti – fa sapere il coordinatore provinciale della Gilda Salvatore Pizzo – di fronte a questa inspiegabile ed inutile carenza di concertazione ed informazione, abbiamo inviato una lettera agli uffici ed ai partiti politici degli assessori che hanno votato la delibera, facendo presente che anche di fronte a scelte positive che riguardano la scuola ci si dimentica delle rappresentanze degli insegnanti, pare che i politici siano allergici ai docenti”

la Gilda invita i docenti interessati a citare per danni i funzionari e i burocrati che non fanno bene il loro lavoro -

Parma, 5 dicembre 2013 -
La Gilda degli Insegnanti avendo ricevuto segnalazioni di docenti parmensi che non ricevono lo stipendio, o che ricevono lo stesso con notevole ritardo, invita i colleghi a verificare se gli uffici delle scuole hanno correttamente svolto le procedure previste affinché la Direzione Provinciale del Ministero dell’Economia possa correttamente accreditare gli emolumenti. Nel caso in cui fossero riscontrate anomalie, la Gilda sollecita i docenti interessati ad agire non contro l’Amministrazione ma a citare davanti al giudice, personalmente e direttamente, gli impiegati inefficienti e i funzionari che li devono vigilare (nel nostro caso i dirigenti scolastici). Ciò per rivalersi dei danni subiti. Nel caso in cui la disfunzione non dovesse essere degli uffici scolastici, ma di altri enti lo stesso bisogna fare nei confronti dei dipendenti di quegli enti. Non risultano mancanze di fondi pubblici, almeno ufficialmente, quindi qualcuno che sbaglia o non la conta giusta c’è. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda-Unams, precisa: “Noi non siamo un sindacato che tutela tutti a prescindere, chi sbaglia deve pagare, colpire al portafogli di chi eventualmente sbaglia è sicuramente importante”.


(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams)

Parma, 25 novembre 2013 -

In vista della scadenza della convenzione con il soggetto privato che gestisce le scuole dell'infanzia comunali della città di Parma, la Gilda degli Insegnanti suggerisce all'ente locale di attivarsi affinché le stesse scuole passino sotto la gestione organizzativa e tecnica del Ministero della Pubblica Istruzione, che come avviene per le altre scuole (comprese tantissime scuole dell'infanzia) le gestisce attraverso le sue articolazioni periferiche: Ufficio Scolastico Regionale ed Ambito Territoriale Scolastico (ex Provveditorato agli Studi). Esperienze che in questo territorio sono positive. Una soluzione di questo tipo sgraverebbe il Comune dagli oneri relativi al reclutamento ed al pagamento del personale: se le scuole dell'infanzia comunali divenissero statali, verrebbero sicuramente associate ciascuna agli Istituti Comprensivi (e in qualche caso alla Direzione Didattica), già presenti sul territorio creando quella sinergia tra diversi ordini di scuola, asse portante della continuità didattica. Inoltre il tutto verrebbe legato al sistema nazionale dell'Istruzione e i docenti verrebbero reclutati dai ruoli statali, con le graduatorie già esistenti ed inquadrati secondo le regole certe del Contratto Collettivo del comparto scuola, che è quello proprio degli insegnanti, e non in base ad altri criteri normativi che addirittura non prevedono nemmeno l'interlocuzione con le rappresentanze professionali/sindacali dei docenti, ma con quelle del personale degli enti locali. Precisa Salvatore Pizzo – coordinatore provinciale della Gilda – Unams - "Cambiando questo stato di cose, al Comune resterebbe la manutenzione degli immobili, la fornitura delle suppellettili, ivi compresi i riscaldamenti, e l'appalto del servizio mensa".
 
(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams Parma)
Parma, 5 novembre 2013
 
Il comunicato della Gilda Isegnanti -
 
La Gilda degli Insegnanti ha inviato una missiva a tutti i dirigenti delle scuole statali presenti sul territorio della Provincia di Parma, invitandoli a rivolgersi all'Ente Invalsi (istituzione che si occupa delle rilevazioni statistiche nelle scuole), affinchè provveda celermente a farsi carico dei costi che ogni istituzione scolastica affronta, per svolgere le attività che questo ente in maniera crescente richiede, senza mai fornire né risorse umane né economiche. Spiega il coordinatore provinciale della Federazione Gilda-Unams, Salvatore Pizzo: "La legge obbliga le scuole a somministrare agli allievi le discusse prove che questo ente invia, poi alcune sentenze, anche se solo di primo grado, hanno sancito che rientra nella funzione docente la correzione delle stesse, anche se si tratta di materiali di un ente esterno, ma – aggiunge – negli ultimi anni stiamo andando oltre, non richiedono più la correzione, ma adempimenti burocratici, tabulazione di dati, copiatura di risultati, compilazioni di schede e quant'altro, senza che l'Invalsi si faccia carico di alcun onere. Spesso questi costi aggiuntivi, non sapendo come altro fare, vengono compensati pagandoli con il Fondo d'Istituto. La parte di salario accessorio che viene contrattata a livello decentrato e che serve per migliorare l'offerta formativa, è un andazzo assurdo. A parte la carenza di fondi, l'Invalsi non può pensare che altre istituzioni paghino, togliendo alle attività di studio, per lavori che l'Invalsi pretende e che invece dovrebbe far svolgere ai suoi dipendenti – conclude Salvatore Pizzo - è un'anomalia dovuta alla trasversalità del sostegno politico che questo ente evidentemente ha. I dirigenti scolastici non possono rimanere spettatori passivi. I politici controllano poco e male come questo ente si comporta sul territorio, noi della Gilda non temiamo questa sorta di muro di gomma e non ci sentiamo schiavi di nessuno, tantomeno dell'Invalsi, ennesimo carrozzone politico italiano".
 
(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)
Parma, 17 ottobre 2013
 
Il comunicato di Gilda Unams che lamenta di non essere stata coinvolta neppure nel progetto Giocampus di cui era all' oscuro -

La Gilda degli Insegnanti informa che i contenuti del protocollo Giocampus, firmato nei giorni scorsi dalle competenti autorità scolastiche, non è stato mai reso noto ai rappresentanti di coloro che quel protocollo dovrebbero applicarlo. Un modo di fare che si ripete per la terza volta in pochi giorni, è avvenuto lo stesso per il protocollo relativo alla somministrazione dei farmaci nelle scuole e per il protocollo relativo all'integrazione scolastica. Gilda, Cgil, Cisl e Uil, hanno inviato una lettera a tutti i dirigenti scolastici interessati, alle autorità scolastiche territoriali e regionali, lamentando il perpetrarsi questo andazzo che oramai è diventato insopportabile. Giocampus è stato sempre motivo di vanto e soddisfazione per i docenti di Parma, e non si capisce perché non debbano far sapere come gli insegnanti saranno coinvolti in questa iniziativa nel prossimo futuro. E' bene precisare che quando si firmano accordi tra scuola ed enti pubblici, che interessano anche il lavoro dei docenti, il Contratto Collettivo Nazionale prevede esplicitamente che ci sia un'informativa preventiva ai rappresentanti di categoria. Adempimento che anche questa volta non è stato compiuto. Salvatore Pizzo, Coordinatore Provinciale della Gilda Unams, a tal fine precisa: "Ringraziamo chi mette in atto risorse per realizzare Giocampus, ma non vogliamo essere nelle mani di minoranze che pensano di poter agire senza far sapere nulla a nessuno, chi fomenta questo tipo di politica scolastica provoca solo risentimento e reazioni negative. Serve un intervento politico sul territorio, se non legale, che metta un freno a certi atteggiamenti che a quanto pare vanno per la maggiore".
 
In allegato la lettera la lettera inviata da Gilda, Cgil, Cisl e Uil

(Fonte: Ufficio stampa Gilda Unams)
Parma, 8 ottobre 2013
 
Un'Associazione locale di dirigenti scolastici, denominata Asapa, per il tramite della stampa locale ha espresso solidarietà al dirigente della Direzione Didattica "Fratelli Bandiera" di Parma, Giovanni Brunazzi, relativa all'interrogazione parlamentare richiesta dalla Gilda Unams alla senatrice Adele Gambaro (gruppo Misto), con la quale si chiede al Ministro dell'Istruzione se è giusto minacciare i docenti con provvedimenti disciplinari, per costringerli a lavorare gratuitamente, svolgendo lavori di esecuzione amministrativa per conto di un ente con il quale non hanno stretto alcun rapporto professionale e o di lavoro, l'Invalsi. Un ente che ha sede a Frascati (Roma) che si occupa di rilievi statistici. Il giudice del lavoro di Parma ha stabilito che correggere le prove inviate alle scuole dall'Invalsi è un dovere dei docenti, ma non è un loro dovere svolgere altri adempimenti per i quali l'Invalsi, che ha una gestione propria di nomina politica, gode di suoi dipendenti e di una sua personalità giuridica. La Gilda da tempo richiede una trattativa con questo ente affinchè i docenti non vengano costretti a prestazioni professionali extra e gratuite, ciò con il ricatto di provvedimenti disciplinari. Faccenda questa che potrebbe interessare anche la magistratura penale. Ci meraviglia che un gruppo di dirigenti scolastici, che per mestiere coordinano processi educativi, spalleggino un ente, molto amato dalla politica politicante, per conto del quale si chiede a dei professionisti, che non dipendono da esso di lavorare gratis. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda, precisa: "Se i dirigenti scolastici fossero costretti a lavorare gratis per qualcuno, cosa direbbero? Suggeriamo a loro che si pongono talvolta come manager, di fare in modo che l'Invalsi versi il dovuto alle persone che lavorano. Il fatto che molti colleghi tacciono è causato dal clima di terrore, questo non è bello è semplicemente poco civile".
 
(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)
Sabato, 05 Ottobre 2013 08:37

Parma/Scuola: siglato un accordo che nasce zoppo



(Comunicato stampa sindacati scuola)

Parma 05 ottobre 2013 -

Un comportamento gravissimo e reiterato che è diventato insopportabile, le organizzazioni sindacali Uil Scuola, Gilda, Cisl Scuola e Flc Cgil, solo casualmente sono venute a conoscenza che l'Ufficio Scolastico Provinciale, per il tramite del dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale Luciano Rondanini, insieme ai dirigenti delle scuole del nostro territorio, ha sottoscritto un "Accordo di programma provinciale per l'integrazione scolastica" insieme alla Provincia, ai Comuni, all'Ausl ed ad altri soggetti. Gli unici tenuti all'oscuro sono stati quelli che l'Accordo dovrebbero applicarlo, i docenti. Lo stesso è avvenuto proprio nei giorni scorsi per il protocollo sulla somministrazione dei farmaci nelle scuole. Le Organizzazioni Sindacali ricordano ai funzionari ed ai dirigenti scolastici che qualsiasi accordo sottoscritto con gli enti, è valido solo se preventivamente viene resa un'informativa alle rappresentanze sindacali, questo dice il Contratto Nazionale. Pare surreale che su argomenti così delicati, che coinvolgono fasce deboli, continuano a sottoscrivere atti, che poi non possono essere attuati nelle scuole per macroscopici errori procedurali. Dure le dichiarazioni dei rappresentanti del personale scolastico, ciascuno si differenzia a seconda dell'identità delle varie organizzazioni, ma hanno tutte un unico denominatore, il rispetto per i docenti: Lucia Avalli, segretario generale della Uil Scuola: "Non coinvolgere il personale addetto è un errore, specialmente su questioni come questa, che riguardano fasce sociali deboli alle quali dobbiamo delle risposte"; Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda Unams: "Per quanto ci riguarda, i dirigenti scolastici sono un segmento minoritario del comparto, la scuola la fanno i docenti, la politica farebbe bene a scegliersi gli interlocutori giusti. I presidi pretendono giustamente precisione dai docenti, poi nel giro di pochi giorni sono stati per ben due volte indisciplinati"; Maria Gentilini, segretario aggiunto della Cisl Scuola: "E' stato un fatto grave non farci sapere nulla, non è bello venire a sapere solo per caso le cose ci riguardano direttamente"; Simone Saccani, della Flc Cgil: "Troppo spesso non ci vengono rese le informazioni che ci sono dovute, non si può andare avanti così, è grave".
Parma, 25 settembre 2013
 
La Gilda degli Insegnanti ha indetto lo stato di mobilitazione generale di tutti i docenti, con astensione da tutte le attività aggiuntive: giovedì 3 ottobre indetta assemblea sindacale in orario di servizio -
 
Protesta che anche a Parma e nel Parmense avrà i suoi inevitabili effetti. Per questo la Federazione Gilda-Unams ha indetto per giovedì 3 ottobre, dalle ore 8 alle ore 10, un'assemblea sindacale in orario di servizio, alla quale potranno aderire tutti i docenti delle scuole statali con sede in città ed il personale educativo dei ruoli statali, essa si terrà nella sede della Direzione Didattica Fratelli Bandiera, prossimamente altre assemblee si terranno anche in altre scuole della provincia. Tutto scaturisce dal fatto che anche questo governo, come i precedenti, non ha dato garanzie per il rinnovo del Contratto scaduto oramai dall'anno 2009. Il potere d'acquisto dello stipendio dei docenti italiani in questi anni è calato del 15%, inoltre negli ultimi anni sono notevolmente peggiorate le condizioni di esercizio della professione docente. Il Coordinatore provinciale della Gilda Unams Salvatore Pizzo, afferma: "Ci asterremo da ogni attività non strettamente didattica, e non obbligatoria, ivi comprese le gite ed i viaggi di istruzione".La protesta proseguirà con l´indizione di assemblee su tutto il territorio e in mancanza di una risposta positiva del Governo, le azioni di lotta saranno inasprite, sino ad arrivare allo sciopero. Prosegue il dirigente sindacale – "Inoltre noi della Gilda siamo contrari alle cooptazioni concorsuali dei presidi, vogliamo che queste figure che rappresentano la comunità scolastica siano democraticamente elette dai loro colleghi, i docenti. Gli equilibri e le macchinazioni concorsuali a tutto servono tranne che a una scuola democratica e serena. Inoltre l'assemblea tratterà anche del clima ricattatorio che la categoria avverte da parte dell'Invalsi, un ente che non avendo stipulato alcun accordo contrattuale, pretende spudoratamente prestazioni professionali gratuite".
 
(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams Insegnanti Parma)
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