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Proseguono gli incontri con visite guidate a tema, a cura della casa editrice il Mulino, per riscoprire la storica dimora di via Zamboni. L'iniziativa si inserisce nell'ambito del nuovo progetto artistico della Quadreria realizzato da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit.

 

Prosegue "Nel segno dell'Arte", l'iniziativa nata dalla sinergia tra la società editrice il Mulino, la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit per illustrare alcune delle opere di maggior pregio ospitate nell'antica dimora di via Zamboni 20 a Bologna, attraverso alcuni temi artistici ad esse correlate.
Torna così mercoledì 6 dicembre l'appuntamento con la cultura a Palazzo Magnani: Fabio Isman, giornalista e scrittore, guiderà gli ospiti attraverso Storie e leggende dalla Quadreria di Palazzo Magnani.

A seguire, la Quadreria sarà aperta ai partecipanti all'incontro per una visita guidata.

Il programma fa parte delle iniziative realizzate nell'ambito del progetto artistico della Quadreria di Palazzo Magnani, a cura della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e di UniCredit.

Gli appuntamenti "Nel segno dell'Arte" proseguiranno fino al 13 dicembre, con inizio alle 18. L'ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

 

Il programma

Mercoledì 6 dicembre: Storie e leggende dalla Quadreria di Palazzo Magnani con Fabio Isman
Fabio Isman dedica da anni la sua attività di giornalista prevalentemente al tema dei Beni culturali. Da solo o con altri, ha firmato una quarantina di libri e ha coordinato per molti anni VeneziAltrove. Oltre che su «Il Messaggero», scrive sul «Giornale dell'Arte», «Art Newspaper», «Art e dossier» e «Bell'Italia». Tra i suoi libri ricordiamo: I Predatori dell'arte perduta (Skira 2009), Andare per le città ideali (2016) e L'Italia dell'arte venduta (2017), entrambi con il Mulino.

Mercoledì 13 dicembre: Il mito greco e le origini di Roma in alcuni particolari del ciclo carraccesco di Palazzo Magnani con Claudio Strinati
Claudio Strinati è storico dell'arte, già Soprintendente per il Polo museale di Roma. Ha ideato e organizzato importanti mostre in Italia e all'estero. Come divulgatore di storia dell'arte ha condotto trasmissioni televisive e collaborato con quotidiani e riviste. Esperto di pittura e scultura del Rinascimento e del Seicento, è esperto anche nel campo musicale. Ha collaborato con il Dizionario Biografico degli Italiani edito dall'Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Tra le sue pubblicazioni, Andrea del Sarto: un San Sebastiano ritrovato (Gangemi, 2013) e Il mestiere dell'artista: dal Trecento al Seicento, (Sellerio, 2014).

 

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Mercoledì, 22 Novembre 2017 15:48

Arte e volontariato per la ricerca oncologica

L'associazione Augusto per la Vita dona una borsa di studio al Core. Per i 25 anni di vita della associazione, il 22 e 23 novembre le opere pittoriche di Augusto Daolio saranno esposte al Core. La mostra è aperta al pubblico.

Reggio Emilia, 22 novembre 2017

L'arte incontra la solidarietà per sostenere la ricerca scientifica e la cura dei tumori

Con la collaborazione della sezione reggiana della Lega Tumori (LILT), l'associazione "Augusto per la Vita" dona una borsa di studio del valore di 30mila euro alla Struttura di Oncologia del Santa Maria Nuova di Reggio Emilia per un progetto di ricerca sulla cura del cancro al polmone.
La donazione è stata presentata questa mattina nella sede del Core - Centro oncologico ed ematologico dove si sta svolgendo il 2° convegno internazionale di Oncologia "Clinical Needs and Translational Research in Oncology" organizzato dalla Struttura di Oncologia del Santa Maria Nuova diretta da Carmine Pinto.

Nei due giorni di durata del convegno, 22 e 23 novembre, è allestita al piano -1 del Core una mostra di 16 quadri realizzati dal novellarese Augusto Daolio, fondatore del gruppo I Nomadi, artista poliedrico che ha attraversato con il suo talento gli ambiti musicale, pittorico e letterario. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1992 a soli 45 anni per un tumore al polmone, è nata l'associazione "Augusto per la Vita" che celebra nel 2017 i 25 anni di attività avendo all'attivo 950mila euro di donazioni a favore della ricerca oncologica nei più importanti centri di ricerca e ospedali italiani. Al Santa Maria Nuova erano stati donati 122mila euro.

"Le opere di Augusto esprimono l'amore che aveva per la sua terra" ha spiegato Rosanna Fantuzzi, per 23 anni sua compagna e oggi presidente dell'associazione "Trent'anni di canzoni e soprattutto di concerti in ogni parte d'Italia hanno coinvolto tre generazioni di pubblico appassionato, che vedeva in Augusto carisma e capacità comunicativa. Il Core rappresenta un orgoglio della nostra provincia e non soltanto, siamo certi che la scelta di destinarvi una donazione trovi consenso in tutti coloro che in questi anni ci hanno aiutato a raccogliere fondi. L'avere trovato nella Lega Tumori reggiana e nel dott. Carmine Pinto, che sarà il coordinatore scientifico del progetto di ricerca, appassionati fan di Augusto ci ha davvero gratificati".

"Lo studio finanziato da questa donazione permetterà lo sviluppo di una ricerca clinica e traslazionale sui tumori polmonari per la caratterizzazione bio-molecolare di tessuti e sangue con l'obiettivo di trovare la migliore terapia per ciascun paziente" spiega Carmine Pinto "Circa il 20% dei nostri pazienti riceve una diagnosi di tumore al polmone, nell'ultimo anno abbiamo avuto 82 ricoveri in degenza ordinaria per questa patologia. La mostra dei dipinti di Augusto Daolio, nel ricordare la figura dell'artista, testimonia l'importanza della musica e della pittura nel dare spunti vitali a una quotidianità difficile quale è quella di chi combatte il cancro".

"L'incontro con l'associazione Augusto per la Vita conferma il nostro percorso di prevenzione e sensibilizzazione che vede nell'arte una delle possibili vie al cambiamento dello stile di vita" commenta con soddisfazione Ermanno Rondini, presidente della sezione reggiana della Lega Tumori "Ancora una volta la collaborazione tra azienda sanitaria, volontariato e cittadini ha rappresentato un punto di forza nel raggiungere un obiettivo importante".

"A nome dell'Azienda desidero ringraziare la presidente Fantuzzi e tutta l'associazione per la sensibilità che, con questo gesto, manifestano nei confronti dell'attività di ricerca oncologica svolta in questa azienda a favore dei pazienti" ha dichiarato Eva Chiericati, direttore amministrativo dell'Azienda Usl "Gesti come questo incoraggiano a continuare su una strada non sempre facile sapendo che siamo sostenuti dalla nostra comunità. Grazie anche alla Lega Tumori per avere rivestito il ruolo prezioso di trait d'union tra l'azienda sanitaria e l'associazione".

La mostra è aperta al pubblico dalle 9:30 alle 18:30. L'ingresso è gratuito.

BBB17 dal 24 al 26 novembre e oltre. La grande mostra Jacovitti. Il teatrino perpetuo tra gli appuntamenti di punta dell'XI edizione

Un cambio di passo inaugura il secondo decennio di vita di BilBOlbul – Festival Internazionale del Fumetto di Bologna, la manifestazione ideata e organizzata da Hamelin Associazione Culturale. Una trasformazione riassunta dallo slogan "Un anno di BilBOlbul, tre giorni di Festival": se infatti resta invariata la consueta concentrazione di tre giorni di eventi dislocati sul territorio cittadino - quest'anno in programma dal 24 al 26 novembre - BilBOlbul si propone da questa edizione come soggetto operante tutto l'anno con progetti variabili per natura e pubblico di riferimento. Una vera e propria officina della cultura visuale, che intende agire su due fronti: uno costante e continuo dedicato alla formazione dei nuovi lettori, giovani o adulti, l'altro focalizzato su iniziative ed eventi culturali, dalle mostre ai convegni agli incontri con i più importanti graphic novelist del panorama nazionale e internazionale.

20171115-BBB17-BilBolBulUn nuovo corso, quello di BilBOlbul, inaugurato lo scorso 20 ottobre con l'apertura della mostra Mattotti. Primi lavori presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna (via delle Belle Arti, 54), progetto speciale sostenuto dal main partner Gruppo Hera: i giorni del Festival saranno l'occasione per visitare, prima della chiusura del 29 novembre, l'esposizione che vede oltre un centinaio di originali tra manifesti, disegni, tavole a fumetti che disegnano il ritratto della nascita di un grande artista: un'occasione unica con la quale BilBOlbul intende anche provocare un confronto tra gli aspiranti giovani autori di oggi e l'opera di un Maestro quando aveva la stessa età.

Il rapporto tra disegno e musica, che nell'opera di Mattotti è fondante, è anche al centro della prima delle proposte formative della nuova "anima" di BilBOlbul, realizzata in collaborazione con un'altra importante manifestazione sostenuta dal Gruppo Hera, il Bologna Jazz Festival. Si tratta di Segnosonico, che coinvolgerà 25 studenti provenienti da Accademia, Conservatorio, Liceo Musicale e Artistico in un laboratorio di improvvisazione musicale e grafica capitanato dal disegnatore Stefano Ricci e dal musicista Pasquale Mirra. Un progetto, promosso da Transbook Children's Literature on the Move, i cui risultati verranno mostrati al pubblico durante il Festival, che evidenzia la volontà di lavorare alla formazione di nuovo pubblico, favorendo le occasioni di educazione allo sguardo, che a partire dalle specificità del fumetto possano aprire confronti e ragionamenti sullo statuto delle immagini oggi, sul modo in cui le guardiamo, o non guardiamo, sui valori e significati che esse assumono.

20171116conf stampa.jpgBBB17-Un'altra novità caratterizza questa XI edizione di BilBOlbul: si tratta della pubblicazione In corso d'opera: attraverso interviste, registrazioni di conversazioni tra gli organizzatori, articoli e citazioni, il libro disegna la traccia del lavoro di preparazione del festival, i dubbi, le direzioni di ricerca, le motivazioni dietro il coinvolgimento di alcuni autori rispetto ad altri.

Il Festival: 24 – 26 novembre
L'undicesima edizione di BilBOlbul apre con una preview la sera di giovedì 23 novembre a partire dalle 18, quando inaugureranno le principali mostre off dell'edizione 2017: una vera e propria Notte Bianca del Fumetto per celebrare le tante iniziative cittadine che in BilBOlbul trovano la più importante vetrina di scoperta e promozione.

Tra i nomi di punta si segnalano Sarah Mazzetti, Otto Gabos, lo street artist Giorgio Bartocci, il talento emergente Dario Sostegni, un aficionado del Festival come Tuono Pettinato, nuove scoperte come Noemi Vola e tanti altri.

Venerdì 24 sipario alzato sul fitto programma di eventi del Festival, tra mostre, incontri, convegni, workshop e performance. Tra gli eventi più attesi la grande mostra dedicata al genio di Jacovitti, presso la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, e il focus su Rodolphe Töpffer, universalmente riconosciuto come il padre del fumetto.

E ancora la mostra dedicata ad Éric Lambé, vincitore del Premio Fauve D'or al Festival d'Angoulême 2017, e la prima edizione di URCA, il Festival nel festival dedicato alle autoproduzioni, che ospiterà una residenza d'artista e un mercato delle più interessanti autoproduzioni nazionali ed internazionali.

Tra i filoni più importanti di questa undicesima edizione un posto di primissimo piano è dedicato al comico, con mostre e incontri che vogliono mettere in evidenza la linea di collegamento tra i grandi maestri e gli autori moderni, e la sua centralità nella costituzione del linguaggio fumettistico. Saranno gli spazi della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (via delle Donzelle, 2) a ospitare uno degli eventi di punta dell'edizione 2017 di BilBOlbul, la grande mostra Jacovitti.

Il teatrino perpetuo dedicata al genio surreale di Jacovitti (inaugurazione sabato 25 novembre) nel ventennale della sua scomparsa. L'esposizione, realizzata dalla Fondazione in collaborazione con UniCredit, mostrerà al pubblico una selezione di oltre cento opere che spaziano nella sconfinata produzione dell'autore: dalle "panoramiche", le grandi illustrazioni corali intrise di surreale comicità, alle storie prodotte tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Settanta, fino ai suoi personaggi-attori alle prese con dinamiche surreali ed esilaranti.

Una mostra che intende andare al nocciolo della poetica di Jacovitti e della sua "ossessione" per il racconto, condotto attraverso una ridda di situazioni e di personaggi che continuamente vengono messi in scena, come a costruire un teatro in cui quello che conta è il movimento perpetuo, in un tentativo di tenere lontano il fondo cupo che è nascosto dietro l'irruente comicità dell'autore. In occasione del Festival sarà pubblicato da Coconino Press Fandango il volume Jacovitti. Il teatrino perpetuo dedicato all'opera di Jacovitti, con saggi e articoli inediti. Domenica 26 novembre alle 11 il Salone dei Carracci di Palazzo Magnani, sede di UniCredit (via Zamboni, 20) ospiterà il convegno Il metodo Jacovitti: un confronto sull'arte del maestro con la partecipazione di fumettisti come Paolo Bacilieri, Maicol & Mirco, Luca Salvagno e Marco Taddei, promosso da UniCredit e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Dai figli ai padri: gli spazi dell'Accademia di Belle Arti di Bologna accoglieranno venerdì 24 novembre (ore 9, via delle Belle Arti, 54) il convegno di studi dedicato a Rodolphe Töpffer, autore svizzero vissuto nella prima metà dell'Ottocento, amico di Goethe, oggi riconosciuto universalmente come inventore del fumetto. Un ruolo di precursore e padre che gli è stato riconosciuto anche da molti autori, a partire dagli anni Novanta, da Art Spiegelman a David B, da Chris Ware ad Anke Feuchtenberger. Al lavoro dell'artista svizzero è dedicato un omaggio d'artista di Nicola Robel e Francesco Cattani, una reinterpretazione in chiave contemporanea del lavoro del maestro, che sarà visibile presso la hall del Hotel Al cappello Rosso (via de' Fusari, 9) durante il festival. Robel e Cattani saranno protagonisti dell'incontro Ridisegnare Töpffer sabato 25 novembre (h. 15.30, Libreria Ubik Irnerio, via Irnerio, 27), in collaborazione con Pro Helvetia.
Rientra nel filone del comico anche l'opera di Fabio Tonetto, autore versatile che passa dall'animazione al fumetto alla scultura ai montaggi fotografici mantenendo sempre una vena surreale. La sua presenza, oltre a rientrare nella linea di valorizzazione dei talenti emergenti che BilBOlbul da sempre persegue, aiuterà a unire i discorsi sul comico e sulla narrazione non strettamente lineare: in mostra i suoi lavori a partire dal 24 novembre (Capodilucca Hub Creativo, via Capo di Lucca, 12).

Domenica 26 novembre alle 14.30 Tonetto sarà protagonista, assieme a Dottor Pira e Alessio Spataro, dell'incontro Ridere fino alle lacrime. Un incontro sulle nuove vie del comico a fumetti presso l'Auditorium della Biblioteca Salaborsa (piazza del Nettuno, 3).

Due mostre saranno dedicate a due importanti autori internazionali che esplorano percorsi alternativi nel linguaggio del fumetto, spostando l'attenzione dalla narratività a un approccio meno lineare, legato anche alla poesia.

La prima è dedicata a Éric Lambé, vincitore del Premio Fauve D'or al Festival d'Angoulême 2017 con Paysage après la bataille su testi di Philippe de Pierpont (pubblicato in Italia da Coconino Press – Fandango), protagonista di una mostra alla Pinacoteca Nazionale di Bologna (via delle Belle Arti, 56, in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Bologna, inaugurazione 24 novembre) che vuole mettere in evidenza la peculiare modalità con cui l'autore costruisce la narrazione per immagini.
L'allestimento lascerà dialogare le singole opere dell'artista per mettere in evidenza echi e risonanze. Così lo spettatore potrà rendersi conto di come l'autore usi il frammento e il dettaglio nella costruzione delle scene, dell'uso del simbolico e della citazione e della modalità in cui, per associazioni visive successive, si arriva da un'immagine all'altra.

Il giovane talento americano di Conor Stechschulte sarà presentato allo Spazio& (via Guerrazzi, 1, inaugurazione 24 novembre): autore di numerosi volumi autoprodotti ma anche di libri pubblicati dalla Fantagraphics, che da sempre porta avanti una sperimentazione sul linguaggio in chiave non-narrativa. Entrambi con le loro opere scardinano la narrazione strettamente lineare del graphic novel a cui siamo ormai abituati. A de Pierpont e alla sua parallela attività di regista (ha collaborato coi fratelli Dardenne, oltre a realizzare documentari e film di finzione) inoltre sarà dedicata una rassegna presso il Cinema Lumière, in collaborazione con la Cineteca di Bologna e promossa da Transbook Children's Literature on the Move: inaugurazione il 23 novembre con il film L'homme qui marche, che sarà proiettato alla presenza dell'autore, con un inedito Lorenzo Mattotti nei panni di attore. Sempre in collaborazione con la Cineteca di Bologna si segnala il ciclo di proiezioni dedicate ad Alessandro Rak, fumettista e illustratore, con la proiezione degli acclamati L'arte della felicità e Gatta Cenerentola (venerdì 24 novembre, rispettivamente h.18 e h. 20, Cinema Lumière, via Azzo Gardino, 56). Opere insolite nel panorama italiano, animazioni non per bambini, storie poetiche e malinconiche ambientate in una Napoli afflitta dal degrado, capaci di restituire la realtà nella sfrenata invenzione visiva del disegno animato.

Animerà i tre giorni del Festival una ricca programmazione di incontri.

Dalla collaborazione tra BilBOlbul e la Scuola di Lettere e Beni Culturali dell'Università di Bologna e Accademia di Belle Arti di Bologna nasce il ciclo di incontri Frontiere.

L'apertura internazionale, l'interesse per le forme contemporanee del fumetto e per la sua capacità di confrontarsi con linguaggi e pubblici diversi accomunano gli incontri, che vedranno confrontarsi alcuni dei protagonisti dei progetti di questa XI edizione.

Appuntamento il 24 novembre (h. 16, Scuola di Lettere e Beni Culturali, via Zamboni, 38) con Éric Lambé e Philippe de Pierpont in Apparizioni/Sparizioni; il 25 novembre alle 14.30 presso l'Auditorium della Biblioteca Salaborsa la masterclass Segnosonico con Pasquale Mirra e Stefano Ricci, promossa da Transbook Children's Literature on the Move mentre alle 16.30 sempre all'auditorium l'incontro Non sequitur con Lambé, Davide Reviati e Conor Stechschulte. Domenica 26 novembre l'Auditorium ospita alle 16.30 Ritratto d'autore: Enrique Breccia, in collaborazione con Rizzoli. Uno spazio speciale infatti è dedicato ad uno dei grandi maestri delle Historietas argentine che per l'occasione ripercorrerà per il pubblico i nodi salienti e le opere più significative del suo percorso, da Alva Mayor a La guerra della Pampa, da Tex a Che, appena ripubblicato.

Tra gli incontri spicca quello di sabato 25 novembre Corpo a fumetti. Il sesso disegnato (h. 10, Aula Magna di Santa Cristina – Biblioteca Italiana delle donne, via del Piombo, 5) in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. Nine Antico, Silvia Rocchi, Emanuele Rosso, Cristina Portolano e Laura Scarpa discutono della rappresentazione del sesso nei fumetti, di come esso viene "visto" all'interno del meccanismo narrativo e se ci sia un giudizio latente del lettore sull'autore che affronta il tema. L'incontro è promosso in collaborazione con Biblioteca Italiana delle Donne, Festival La Violenza Illustrata di Casa delle donne ed Alliance Française di Bologna.

Musica e disegno si incontrano nella mostra Più giù di Stefano Ricci (inaugurazione sabato 25 novembre ore 19.30, Squadro Stamperia Galleria d'Arte, via Nazario Sauro, 27). La mostra presenta centocinquanta disegni tratti dal libro Mia madre si chiama Loredana e da Più Giù, sintesi visiva delle prove per lo spettacolo teatrale che il disegnatore ha portato sulle scene a partire dallo scorso anno assieme ai musicisti Giacomo Piermatti e Vincenzo Core. Durante l'inaugurazione Ricci disegnerà accompagnato dal vivo dai due musicisti, che proporranno in anteprima il loro ultimo disco, Il sogno di mio fratello.

E ancora sabato 25 novembre (AtelierSì, via San Vitale, 69, ore 21.30) si segnala Dandelion, performance che vedrà protagoniste la disegnatrice Elisa Talentino e la violoncellista e compositrice canadese Julia Kent, nota al grande pubblico per la sua collaborazione con Antony and the Johnsons: durante il suggestivo live a due, i disegni realizzati da Talentino saranno accompagnati dalle musiche di Kent. Una collaborazione, quella tra le due artiste, nata in occasione del cortometraggio animato Dandelion, realizzato nel 2017 dalla Talentino, che nei giorni di festival sarà visibile presso Miro ArtGallery (via Sant'Apollonia, 25): una reinterpretazione poetica della danza tradizionale occitana, la bourrée a due tempi, ballo pregno di significati sentimentali e amorosi e messa in scena di un sottile gioco di seduzione, che la disegnatrice reinterpreta graficamente. Elisa Talentino realizzerà anche la porta dell'Ateliersi, che ogni anno viene decorata e personalizzata in occasione del Festival.

La formazione rivolta ai ragazzi si arricchisce, oltre al già citato progetto Segnosonico, di altri tre momenti dedicati agli studenti e studentesse delle scuole superiori i cui risultati saranno mostrati durante il Festival presso LOrtica (via Mascarella, 26/b-c). Il binomio musica-disegno è al centro del workshop Atmosfere narrative, presso gli spazi di CUBO Unipol (Piazza Vieira De Mello 3/5): un gruppo di studenti di un istituto artistico svizzero, guidati dall'illustratrice e fumettista Silvia Rocchi, produrranno una tavola a fumetti a partire dalle atmosfere suggerite dall'ascolto di una serie di pezzi musicali scelti dall'autrice.

Di Lingua in Lingua - tradurre il fumetto è il progetto pilota di traduzione di fumetto realizzato in collaborazione con Coconino Press-Fandango e Institut Français Italia: la classe 4H della sezione Internazionale Esabac del liceo linguistico Laura Bassi di Bologna, guidata da alcuni professori, sta lavorando ad una traduzione autonoma del libro Stupor Mundi dell'autore franco-tunisino Nejib, ospite quest'anno al festival. La classe incontrerà per un confronto Stefano Sacchitella, traduttore dell'edizione italiana edita da Coconino Press-Fandango Editore oltre che di numerosi altri libri a fumetti. Durante i giorni del festival infine la classe incontrerà l'autore Nejib, mentre alcune tavole tradotte dai ragazzi verranno pubblicate sul sito di BilBOlbul alla fine del percorso. Si segnala Wunderkammer, il titolo del ciclo di incontri rivolti a partire dal prossimo anno a classi delle scuole superiori per attivare, attraverso il fumetto, occasioni di confronto e ragionamento più ampi sulle immagini e sul modo in cui le guardiamo: dalla pittura alla fotografia, dal cinema alla pubblicità ai social network, un percorso critico nell'iconosfera e nella visualità.

Infine il 25 novembre (h. 9-13; 14-18 Cineteca di Bologna, Via Riva Reno 72) Let's picture book!, promosso da Transbook children's literature on the move, una giornata Chris Judge per percorrere i punti nodali della costruzione di un picture book, un sistema organico in cui molte componenti grafiche, iconografiche, testuali si intrecciano: dallo sviluppo di una storia, alla costruzione dei personaggi, dal respiro delle doppie pagine fino alla presentazione all'editore.

Dall'adolescenza ai più piccoli: il consueto spazio di BilBOlbul dedicato all'infanzia vedrà protagonista quest'anno Bastien Contraire, autore francese di fumetto e illustrazione, che dal 14 novembre al 2 dicembre, in concomitanza con la Settimana dei Diritti dell'infanzia, allestirà una mostra-gioco rivolta a bambine e bambini a partire dal suo albo illustrato Gli intrusi (Ippocampo). Un'occasione promossa da Transbook Children's Literature on the Move per riflettere sulle tematiche legate al genere fin dalla più tenera età, e per esplorare in maniera ludica e divertente il tema dell'identità di bambine e bambini attraverso un gioco di somiglianze e diversità. All'autore francese anche il compito di creare la nuova produzione de l'hotel Al Cappello Rosso dell'edizione 2017: una stanza in cui Bastien Contraire creerà con un gioco di stencil un fantastico giardino geometrico. Sempre al Cappello Rosso la consueta BilBOlbul Room che raccoglie le dediche della scorsa edizione del festival realizzate per l'hotel, che quest'anno sarà scenografata, sempre sul tema del giardino, dalla giovane e talentuosa Irene Penazzi.

L'omaggio a Jacovitti coinvolge anche i più piccoli, per un tuffo nel coloratissimo mondo di uno degli autori italiani più amati e conosciuti: in collaborazione con la Cinnoteca di Bologna, lo spazio che Cineteca di Bologna dedica ai più piccoli, sabato 25 novembre si potrà assistere alla proiezione di Una camomilla al burro! I cartoni animati di Cocco Bill (ore 16, Sala Cervi, via Riva di Reno, 72).
A seguire sempre negli spazi della Cinnoteca di via Riva di Reno, W Cocco Bill, un laboratorio speciale con Luca Salvagno, l'artista che continua a disegnare, ancora oggi, le avventure dello strampalato cow boy, che giocherà con i bambini a raccontare le sue mille storie.

Infine, BilBOlbul accoglie nella sua programmazione la prima edizione di URCA Festival, la manifestazione dedicata alla conoscenza e alla promozione dell'autoproduzione internazionale di fumetti. Un vero e proprio festival nel festival, a conferma della grande attenzione che da sempre BilBOlbul dedica al fumetto indipendente. URCA Festival sarà curato da Delebile Edizioni attraverso l'invito di sei progetti di autoproduzione (provenienti da Inghilterra, Svezia, Germania, Polonia, Stati Uniti), che diverranno protagonisti di incontri, di una residenza all'Ostello di Bologna e della vendita delle loro pubblicazioni in un bookshop dedicato in Biblioteca Salaborsa. Una più ampia selezione darà vita inoltre a un mercato delle principali autoproduzioni italiane e straniere, ospitato dalla stessa Salaborsa.


BilBOlbul – Festival internazionale del fumetto di Bologna
Bologna, 24-26 novembre 2017
a cura di Hamelin Associazione Culturale

Con il sostegno di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna - Assessorato alla cultura, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Alma Mater Studiorum Università di Bologna - Scuola di lettere e beni culturali, Accademia di Bell Arti di Bologna, Cineteca di Bologna

Main Partner Gruppo Hera
Partner: UniCredit, Arci Bologna, Albergo Al Cappello Rosso, Fabriano, CUBO Centro Unipol Bologna
Festival partner: Bologna Jazz Festival, La Violenza illustrata, Treviso Comic Book Festival, Ratatà Festival, Gender Bender, Scriba

BilBOlbul fa parte della Rete dei Festival del Contemporaneo di Bologna.
BilBOlbul è una tappa di TRANSBOOK- Children's literature on the move, un progetto Europa Creativa 2014/2020 coordinato da Salon du livre et de la presse jeunesse (Francia) in partenariato con Europäische Kinder- und Jugendbuchmesse Saarbrücken (Germania), Tantàgora (Spagna), Arts Basics for Children (Belgio), Nobrow Ltd (UK), Literárne informačné centrum (Slovacchia), Hamelin Associazione Culturale (Italia).

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Sabato, 11 Novembre 2017 11:53

Al Salotto Aggazzotti i due Michelangelo

Domenica 12 novembre, lo scrittore e divulgatore Claudio Corrado condurrà un pomeriggio alla scoperta di due delle personalità più forti della nostra storia dell'arte, Buonarroti e Caravaggio.

Di Manuela Fiorini

Due "giganti" della storia dell'arte italiana si "incontrano" virtualmente al Salotto Aggazzotti di Modena. Michelangelo Buonarroti e Michelangelo Merisi, più noto come Caravaggio saranno infatti i protagonisti, domenica 12 novembre, alle 17.30, di un pomeriggio di musica, arte e storia condotta dallo scrittore e divulgatore Claudio Corrado, accompagnato al pianoforte da Guido Pelati.
"I due Michelangelo" sarà un evento che metterà a confronto le vite di due immensi artisti italiani. Il Buonarroti, padre del Manierismo, e Merisi da Caravaggio, traghettatore della pittura italiana nell'era moderna", spiega Claudio Corrado. "Si tratterà di un confronto reale, basato sul racconto delle loro vite avventurose e sull'analisi delle loro opere, messe l'una accanto all'altra".

Scopriremo infatti, che Michelangelo Merisi scelse il "nome d'arte" di Caravaggio dal paese del bergamasco di cui erano originari i suoi genitori (egli invece, nacque a Milano, il 29 settembre, giorno di San Michele Arcangelo, del 1571) per non sovrapporsi all'omonimo e contemporaneo Buonarroti, già riconosciuto al suo tempo come uno dei massimi artisti di sempre.

"Tra Buonarroti e Merisi non esistono affinità, ma incredibili contrasti, che riescono a tratti a rendere confondibili le loro interpretazioni", spiega ancora Corrado. "Michelangelo Buonarroti inventa la pittura scolpita, Caravaggio è praticamente il padre e precursore della fotografia. Il primo domina con la fisicità dei corpi, sia nei disegni, ma soprattutto nella scultura; il secondo porta la luce e le ombre alla massima espressione. Il primo porta l'arte toscana a Roma, il secondo porta invece nella capitale la pittura veneziana".

Si parlerà anche della loro personalità, assai diversa. Osannato da nobili e papi il Buonarroti, che fu per molto tempo ospite della potente famiglia fiorentina dei Medici, sempre in fuga e braccato il Merisi, a causa del suo carattere irascibile e focoso, che gli costò una condanna a morte per decapitazione dopo che, la sera del 28 marzo 1606 aveva ferito a morte il Ranuccio Tomassoni al Campo Marzio, durante una rissa scoppiata per un fallo nel gioco della pallacorda e, si dice, anche per la rivalità nei confronti di una donna. Con la condanna pendente sul capo, che secondo la sentenza chiunque poteva eseguire, riconoscendo il reo per strada, Caravaggio cominciò a essere ossessionato dalle teste mozzate, al punto da riprodurre i suoi lineamenti in alcune delle sue opere più celebri, tra cui David con la testa di Golia a Giuditta che decapita Oloferne.

A seguire, brindisi e piccolo buffet. Quota di partecipazione € 10 intero ed € 8 ridotto

domenica12novembre2017

INFO e prenotazioni
Salotto Aggazzotti, viale Martiri della Libertà 38, Modena
Tel 329/0512219
www.simonettaaggazzotti.it 

Pubblicato in Dove andiamo? Modena
Venerdì, 10 Novembre 2017 16:37

"Colæzione con il Mulino. Tutto da un'altra parte"

"Colæzione con il Mulino. Tutto da un'altra parte".  Rassegna ideata da il Mulino in collaborazione con Fondazione del Monte ​e​ Mismaonda. ​Contribuiscono al progetto UniCredit e Colazione da Bianca. Bologna, Domenica 12 novembre ore 10.30 Al LabORATORIO di San Filippo Ne​ri​ ​- ​ ​via Manzoni 5​

​​Vincenzo Latronico ​e ​ Claudio Giunta ​raccontano​​: DESERTI E OCEANI (in allegato foto Paolo Gaspari)

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​​
Che cosa cerchiamo in un luogo vuoto? Cosa ci affascina in un viaggio la cui meta è definita essenzialmente in negativo - un deserto, un oceano aperto, luoghi caratterizzati dall'assenza di tutto il resto - e il cui panorama è un orizzonte piatto? Uno dice, "il viaggio interiore": ma fuor di metafora non significa niente, perché si viaggia fuori. Per esempio: nel nord-est dell'Etiopia, nell'Atlantico meridionale, in Atacama.​

La colazione sarà offerta a tutti i partecipanti e accompagnata da un quotidiano.
Ingresso libero, fino a esaurimento posti disponibili.

Rassegna ideata da il Mulino in collaborazione con Fondazione del Monte ​ e​ Mismaonda. ​
Contribuiscono al progetto UniCredit e Colazione da Bianca.

I protagonisti:

Vincenzo Latronico è scrittore, pubblica romanzi, racconti e reportage di viaggio. Recentemente ha pubblicato con Bompiani La mentalità dell'alveare (2013) e Narciso nelle colonie (Quodlibet, 2013). Scrive per «Io Donna» e «il manifesto», collabora con «La Lettura» del «Corriere della Sera».

Claudio Giunta insegna Letteratura italiana all'Università di Trento. I suoi libri più recenti ricordiamo: Tutta la solitudine che meritate. Viaggio in Islanda, (Quodlibet, 2014) e Mar Bianco (Mondadori, 2015) Con il Mulino ha pubblicato: Il paese più stupido del mondo (2010), Una sterminata domenica. Saggi sul paese che amo (2013), Essere #matteorenzi (2015), E se non fosse la buona battaglia? Sul futuro dell'istruzione umanistica (2017). Collabora regolarmente al «Sole 24 ore» e a «Internazionale». Il suo sito è www.claudiogiunta.it

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Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Venerdì, 10 Novembre 2017 16:37

"Colæzione con il Mulino. Tutto da un'altra parte"

"Colæzione con il Mulino. Tutto da un'altra parte".  Rassegna ideata da il Mulino in collaborazione con Fondazione del Monte ​e​ Mismaonda. ​Contribuiscono al progetto UniCredit e Colazione da Bianca. Bologna, Domenica 12 novembre ore 10.30 Al LabORATORIO di San Filippo Ne​ri​ ​- ​ ​via Manzoni 5​

​​Vincenzo Latronico ​e ​ Claudio Giunta ​raccontano​​: DESERTI E OCEANI (in allegato foto Paolo Gaspari)

20171110-desertooceano2 FOTO  Paolo Gaspari 1
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Che cosa cerchiamo in un luogo vuoto? Cosa ci affascina in un viaggio la cui meta è definita essenzialmente in negativo - un deserto, un oceano aperto, luoghi caratterizzati dall'assenza di tutto il resto - e il cui panorama è un orizzonte piatto? Uno dice, "il viaggio interiore": ma fuor di metafora non significa niente, perché si viaggia fuori. Per esempio: nel nord-est dell'Etiopia, nell'Atlantico meridionale, in Atacama.​

La colazione sarà offerta a tutti i partecipanti e accompagnata da un quotidiano.
Ingresso libero, fino a esaurimento posti disponibili.

Rassegna ideata da il Mulino in collaborazione con Fondazione del Monte ​ e​ Mismaonda. ​
Contribuiscono al progetto UniCredit e Colazione da Bianca.

I protagonisti:

Vincenzo Latronico è scrittore, pubblica romanzi, racconti e reportage di viaggio. Recentemente ha pubblicato con Bompiani La mentalità dell'alveare (2013) e Narciso nelle colonie (Quodlibet, 2013). Scrive per «Io Donna» e «il manifesto», collabora con «La Lettura» del «Corriere della Sera».

Claudio Giunta insegna Letteratura italiana all'Università di Trento. I suoi libri più recenti ricordiamo: Tutta la solitudine che meritate. Viaggio in Islanda, (Quodlibet, 2014) e Mar Bianco (Mondadori, 2015) Con il Mulino ha pubblicato: Il paese più stupido del mondo (2010), Una sterminata domenica. Saggi sul paese che amo (2013), Essere #matteorenzi (2015), E se non fosse la buona battaglia? Sul futuro dell'istruzione umanistica (2017). Collabora regolarmente al «Sole 24 ore» e a «Internazionale». Il suo sito è www.claudiogiunta.it

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Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Venerdì, 10 Novembre 2017 15:31

I due Michelangelo al Salotto Aggazzotti

Domenica 12 novembre, lo scrittore e divulgatore Claudio Corrado condurrà un pomeriggio alla scoperta di due delle personalità più forti della nostra storia dell'arte, Buonarroti e Caravaggio.

Di Manuela Fiorini

Due "giganti" della storia dell'arte italiana si "incontrano" virtualmente al Salotto Aggazzotti di Modena. Michelangelo Buonarroti e Michelangelo Merisi, più noto come Caravaggio saranno infatti i protagonisti, domenica 12 novembre, alle 17.30, di un pomeriggio di musica, arte e storia condotta dallo scrittore e divulgatore Claudio Corrado, accompagnato al pianoforte da Guido Pelati.
"I due Michelangelo" sarà un evento che metterà a confronto le vite di due immensi artisti italiani. Il Buonarroti, padre del Manierismo, e Merisi da Caravaggio, traghettatore della pittura italiana nell'era moderna", spiega Claudio Corrado. "Si tratterà di un confronto reale, basato sul racconto delle loro vite avventurose e sull'analisi delle loro opere, messe l'una accanto all'altra".

Scopriremo infatti, che Michelangelo Merisi scelse il "nome d'arte" di Caravaggio dal paese del bergamasco di cui erano originari i suoi genitori (egli invece, nacque a Milano, il 29 settembre, giorno di San Michele Arcangelo, del 1571) per non sovrapporsi all'omonimo e contemporaneo Buonarroti, già riconosciuto al suo tempo come uno dei massimi artisti di sempre.

"Tra Buonarroti e Merisi non esistono affinità, ma incredibili contrasti, che riescono a tratti a rendere confondibili le loro interpretazioni", spiega ancora Corrado. "Michelangelo Buonarroti inventa la pittura scolpita, Caravaggio è praticamente il padre e precursore della fotografia. Il primo domina con la fisicità dei corpi, sia nei disegni, ma soprattutto nella scultura; il secondo porta la luce e le ombre alla massima espressione. Il primo porta l'arte toscana a Roma, il secondo porta invece nella capitale la pittura veneziana".

Si parlerà anche della loro personalità, assai diversa. Osannato da nobili e papi il Buonarroti, che fu per molto tempo ospite della potente famiglia fiorentina dei Medici, sempre in fuga e braccato il Merisi, a causa del suo carattere irascibile e focoso, che gli costò una condanna a morte per decapitazione dopo che, la sera del 28 marzo 1606 aveva ferito a morte il Ranuccio Tomassoni al Campo Marzio, durante una rissa scoppiata per un fallo nel gioco della pallacorda e, si dice, anche per la rivalità nei confronti di una donna. Con la condanna pendente sul capo, che secondo la sentenza chiunque poteva eseguire, riconoscendo il reo per strada, Caravaggio cominciò a essere ossessionato dalle teste mozzate, al punto da riprodurre i suoi lineamenti in alcune delle sue opere più celebri, tra cui David con la testa di Golia a Giuditta che decapita Oloferne.

A seguire, brindisi e piccolo buffet. Quota di partecipazione € 10 intero ed € 8 ridotto

domenica12novembre2017

INFO e prenotazioni
Salotto Aggazzotti, viale Martiri della Libertà 38, Modena
Tel 329/0512219
www.simonettaaggazzotti.it 

Pubblicato in Dove andiamo? Modena
Giovedì, 12 Ottobre 2017 17:02

Le nuove stanze della Cubo Gallery

Un nuovo spazio e un nuovo nome per la Galleria LoppisOpenLab: all'interno del contenitore creativo CUBO, ex magazzino industriale di via Spezia 90 a Parma, il pubblico potrà visitare le nuove stanze della Cubo Gallery dal 14 ottobre.

La riapertura dalle ore 18, in occasione della tredicesima Giornata del Contemporaneo promossa da Amaci (Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani), con l'inaugurazione della mostra GIVING POWER TO YOUNG PEOPLE - 17 SGUARDI RIVELANO JUÀREZ, prima tappa in Europa di un progetto internazionale itinerante di grande significato sociale, di cui il ricavato della vendita delle opere sarà devoluto al supporto del progetto a cura di Marc Ibáñez, GuimTió, Marcel Cururella, all'interno dell'iniziativa Guatelli Contemporaneo.

Il progetto ha le sue radici in due viaggi che il visual artist Guim Tió ha compiuto nella città di Juàrez nel 2012 e nel 2014. Juàrez, la quinta città più grande del Messico, con 1,3 milioni di abitanti, ha sofferto di un drammatico incremento di attività criminali ed è salita ai primi posti delle città più pericolose al mondo.

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Stupito dal contrasto tra la sua percezione della realtà di Juàrez e l'immagine della città proposta dai media, Guim Tió- con Marc Ibañez (fotografo di Barcellona) e Marcel Cururella (pedagogo di Barcellona) – ha dato vita a un progetto che potesse presentare una visione alternativa di Juàrez, attraverso una mediazione artistico pedagogica. Questa iniziativa, della durata di 2 mesi, ha coinvolto 17 giovani provenienti dall'Istituto di Architettura, Design e Arte (IADA) e dal centro CIDESES della città di Juàrez. Attraverso 8 intense settimane di workshop, i partecipanti hanno beneficiato di lezioni teoriche di tecnica fotografica e, attraverso una Ilford in bianco e nero che è stata regalata a ciascuno di loro, hanno potuto osservare l'ambiente e sviluppare un linguaggio estetico personale.

Il risultato è un report fotografico che mostra la città di Juàrez nel presente, vista dagli occhi dei più giovani: nell'idea dei curatori, gli unici che possano offrire una visione alternativa rispetto a quella attuale di una città di confine, così a lungo stigmatizzata. In particolare, il progetto ha coinvolto ragazzi provenienti da situazioni problematiche, con l'obiettivo di offrire loro un'arma potente contro il degrado: il pensiero creativo.

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L'arte si fa così mezzo di trasformazione sociale e la fotografia partecipata è occasione di pratica culturale per creare opportunità e uguaglianza. Il metodo adottato nei laboratori ha stimolato sia la consapevolezza critica personale sia la coscienza collettiva dei ragazzi, attraverso un dialogo intenso studenti-docenti, lezioni personalizzate e un costante supporto dal punto di vista tecnico ed emotivo.

Una giuria di fotografi professionisti internazionali ha scelto le due immagini migliori di ogni partecipante: le fotografie sono state esposte all'University Center of The Arts (CUDA) di Juàrez dal 25 al 30 marzo 2017. Il lavoro è stato anche esposto presso UACH (Universidad Autónoma de Chihuahua, México) e UACJ (Universidad Autónoma de Ciudad Juárez) prima di iniziare un viaggio itinerante attraverso l'Europa, di cui la mostra presso la Cubo Gallery è la prima tappa.

La mostra è inserita all'interno del progetto Guatelli Contemporaneo, un nuovo sguardo intorno ad una delle meraviglie del territorio parmense, il Museo Guatelli.
L'approccio pedagogico e artistico del progetto fotografico promosso dai curatori spagnoli, infatti, ben si sposa con la metodologia di Ettore Guatelli, maestro elementare e insolito collezionista di oggetti e di storie. Così come le fotografie dei giovani di Juàrez svelano la realtà dei margini della città attraverso uno sguardo nuovo, l'opera di Guatelli racconta le recondite storie di oggetti umili, "brutti", ma umanamente eloquenti e significativi.

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In occasione della mostra sarà attivato un workshop a cura dell'Officina delle Arti Audiovisive del Comune di Parma gestito da Gruppo Scuola coop. soc. in collaborazione con APS On/Off, in collaborazione con i curatori spagnoli che svilupperanno un laboratorio fotografico con i ragazzi delle scuole superiori di Parma, l'esito finale sarà un'esposizione dei lavori realizzati.

Guatelli Contemporaneo: Arte, parole e oggetti daranno vita ad una pluralità di percorsi e interpretazioni all'interno dell'opera di Ettore Guatelli, mostrandone la contemporaneità. Il progetto culturale, promosso dalla Fondazione Museo Ettore Guatelli e dal Comune di Collecchio, è organizzato da spazio entropia, Educarte, Made in Art e curato da Stefani Cognata con il patrocinio
del Comune di Parma, Comune di Sala Baganza, International Council of Museum - Italia, Università degli Studi di Parma, Azienda Usl di Parma, Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici. Il progetto è sostenuto dall'Istituto dei Beni Artisti Culturali e Naturali – Emilia Romagna e vanta, inoltre, del contributo di illustri sponsor: Bodino Engineering, COOP Alleanza 3.0, Iren, Bioearth, Soqquadro e Vision Led. In questa seconda edizione importanti sono anche le collaborazioni che vedono come partner: BAM! Strategie Culturali, Istituto Comprensivo "E.Guatelli" di Collecchio, Associazione degli Amici di Ettore e del Museo, Fogg - art photogallery, Ars Ventuno, CUBOGallery, Sequence, Ricredo, Gallani, Ceramica del Ferlaro, Azienda Agricola Crocizia, Giacomo Mha, Romanini Fundraising, Circolo Rondine.

GIVING POWER TO YOUNG PEOPLE
17 sguardi rivelano Juàrez

A cura di Marc Ibáñez, Guim Tió, Marcel Cururella

CUBO Gallery
CUBO, via La Spezia 90, Parma
Inaugurazione: Sabato 14 ottobre dalle 18 alle 24

DAL 14 OTTOBRE AL 18 NOVEMBRE 2017
Orari:
Mercoledì 16-19
Giovedì 10-13
Venerdì 16-19
Sabato 10-13/14-19

Altre visite su appuntamento:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Ingresso Libero

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
Lunedì, 09 Ottobre 2017 16:04

40° sopra La Performance

Venerdì 13 ottobre e sabato 14 ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da Amaci, la Quadreria di Palazzo Magnani ospiterà 40° sopra La Performance, progetto ideato e curato da Fabiola Naldi e Maura Pozzati. Cinque artisti quali Cristian Chironi, Francesca Grilli, Jacopo Miliani, Davide Savorani e Sissi sono stati chiamati a interagire con performance inedite o prodotte per l'occasione con la volontà da un lato di riflettere sulla performance attuale in ambito artistico e dall'altro lato con il desiderio di "ricordare" la Settimana Internazionale della Performance svolta alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna esattamente 40 anni fa.

L'evento, che si terrà presso la Quadreria di Palazzo Magnani è stato presentato questa mattina alla stampa da Giusella Finocchiaro, Presidente Fondazione del Monte; Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit; Maura Pozzati e Fabiola Naldi, ideatrici e curatrici del progetto.

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Nella foto in allegato, da sinistra: Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit; Giusella Finocchiaro, Presidente Fondazione del Monte; e le ideatrici e curatrici del progetto Fabiola Naldi e Maura Pozzati.

40° sopra La Performance inoltre è liberamente ispirato al titolo del secondo manifesto del Nouveau Réalisme "A 40° au dessous de Dada" in cui il critico Pierre Restany individuava la longitudine temporale delle Neo Avanguardie 40 anni dopo il Dadaismo. In questa occasione la stessa fondamentale longitudine critica viene evidenziata dalle due curatrici nella nota manifestazione bolognese del giugno 1977. Ciascuno degli artisti ha scelto uno spazio preciso di Palazzo Magnani, sede di UniCredit a Bologna, per permettere al pubblico non solo di entrare in relazione con la propria ricerca ma anche con i luoghi stessi del noto palazzo storico, affrescato dai Carracci, di cui a fine maggio è stato inaugurato il nuovo percorso voluto dalla Fondazione del Monte e UniCredit per valorizzare il patrimonio artistico della Quadreria. Oralità, fisicità, suono, installazione, ambiti comuni delle produzioni artistiche internazionali attuali si affiancheranno in due giorni di azioni nelle quali potere indagare il corpo ma anche le possibili interazioni sinestetiche in una reciproca complicità fra pubblico e autori.
Anche in questa occasione è forte la collaborazione tra Fondazione del Monte, UniCredit e Accademia di Belle Arti di Bologna.

13 – 14 ottobre 2017
a cura di Fabiola Naldi e Maura Pozzati

Palazzo Magnani
via Zamboni 20, Bologna

Cristian Chironi, Francesca Grilli,
Jacopo Miliani, Davide Savorani, Sissi

 

Venerdì 13 ottobre 2017, dalle 18 alle 21

Jacopo Miliani
Body oh boy nobody!
In collaborazione con Jacopo Jenna
2017, h 18 – 21

Francesca Grilli
Gold (Gioia e Rivoluzione)
2017, h 19.30 – 20.30
Cantanti: Alessandra Bordiga, Caterina Casotto,­
Sara Persico
Falconiere: Lara Flisi

 

Sabato 14 ottobre 2017, dalle 15 alle 19

Cristian Chironi
Eco
2017, h 15 – 19
La performance è udibile dall'esterno di Palazzo
Magnani a partire dalle ore 12 e aperta al pubblico
dalle ore 15

Davide Savorani
Don't shoot at the storm
2017, h 15 – 19
Performer: Laura Bagarella, Massimo Simonetto, Davide Savorani

Sissi
Circonvolare
2017, h 17 – 18

 

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La kermesse internazionale dedicata al mondo dell'antiquariato ha preso il via sabato scorso presso le Fiere di Parma. Ben 20mila le presenze tra collezionisti appassionati e curiosi.

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Il tutto, in quattro padiglioni, 45.000 metri quadrati di superficie espositiva che accolgono 1.000 espositori e operatori da tutto il mondo

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Tanti gli oggetti curiosi e da collezione che si posso scovare, segnaliamo una riproduzione bronzea della timida ballerina Marie Van Goethem, la "Petite danseuse de quatorze ans" di Degas. Ce ne sono 100 in giro per il mondo. La versione più famosa è esposta al Museo D'Orsay a Parigi, ma la nr. 79 si trova a Mercanteinfiera. Poi ci sono le coloratissime sculture femminili di Niki de Saint Phalle e tutto l'alfabeto estetico del collezionismo dall' antiquariato al modernariato al vintage.

In concomitanza con Mercanteinfiera è tornata anche la 7ª edizione di ArtParma Fair, la fiera dedicata all'Arte Moderna e Contemporanea -presso il padiglione 7 - importante palcoscenico sia per firme di prestigio che per quelle emergenti.

La kermess chiuderà domenica 8 ottobre. Orari dalle 10.00 alle 19.00. 

Costo: Intero € 10
Ridotto architetti (con tesserino) € 7
Online € 8
Ragazzi gratuito se accompagnati da un adulto

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Pubblicato in Cultura Parma
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