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Alessandro Bertucci e il suo sogno americano. Alessandro, ha partecipato alla fase finale di "ISSNAF Young Investigator Award 2018".

Di Nicola Comparato - Oggi intervisteremo Alessandro Bertucci, nato a Parma il 26 aprile 1987, un giovane e intraprendente studente italiano, che attualmente vive a San Diego, in California e che ha partecipato alla fase finale di di "ISSNAF Young Investigator Award 2018"

1) Ciao Ale, vivi negli States per motivi di studio, ti va di parlarci un po' del tuo percorso?

Certo. 2006 – 2009 Laurea triennale Scienze e Tecnologie Chimiche – Università di Parma. Dal 2009 al 2011 Laurea Magistrale in Chimica, specializzazione in Chimica Analitica – Università di Parma, quindi dal 2012 al 2015 Dottorato in Scienze Chimiche in co-tutela Italia-Francia 1anno e mezzo Università di Parma (Prof. Roberto Corradini) – 1 anno e mezzo Università di Strasburgo in Francia (Prof. Luisa De Cola). – 2015 – 2016 Postdoc Università di Roma Tor Vergata, Prof Francesco Ricci ( di cui, 6 mesi a Roma e 6 mesi come Visiting Researcher alla University of California San Diego, USA) – 2016 Postdoc ("Endeavour Research Fellow") University of Melbourne, Australia (Prof. Frank Caruso). – 2017 – 2020 Marie-Curie Research Fellow University of California San Diego (Prof. Michael J. Sailor) – Università di Roma Tor Vergata (Prof Francesco Ricci)

La mia posizione attuale è appunto quella di Marie Curie Postdoctoral Fellow, supportato da una fellowship Marie Curie Global della Commissione Europea. Trattasi di una posizione in partnership tra la University of California San Diego, in cui mi trovo ora, e l'Università di Roma Tor Vergata. Il mio attuale lavoro di ricerca è basato sul combinare nanomateriali e biomateriali a base di silicio (l'expertise del gruppo in California) con l'ingegneria biomolecolare, in particolare la cosiddetta DNA Nanotechnology (che è invece l'expertise del gruppo a Roma). Combinare insieme le proprietà dei nanomateriali con quelle degli acidi nucleici artificiali è alla base dello sviluppo di oggetti con proprietà uniche a cavallo tra la multifunzionalità dei materiali nanostrutturati e la programmabilità biomolecolare. Applicazioni di questo tipo di ricerca, su cui sto lavorando ora, vanno nella direzione dello sviluppo di nuovi agenti per la terapia del cancro basati sul delivery di acidi nucleici artificiali tramite nanoparticelle che riconoscono specificatamente l'ambiente tumorale, piattaforme per la cultura di cellule in 3D combinate con il rilascio a lungo termine di acidi nucleici funzionali, e sistemi per la diagnostica basati sul riconoscimento e la detection di acidi nucleici biomarker di diverse forme tumorali.

2) Sappiamo che hai appena partecipato ad un importante concorso negli Stati Uniti, arrivando alla fase finale, una bella soddisfazione, perché non ci dici di cosa si tratta?
Il Concorso a cui ho appena partecipato è lo "ISSNAF Young Investigator Award 2018". ISSNAF (Italian Scientists and Scholars of North America Foundation) è una fondazione scientifica no-profit che raccoglie gli scienziati Italiani che lavorano attualmente in Stati Uniti e Canada, patrocinata dall'Ambasciata d'Italia a Washington. Lo Young Investigator Award è un concorso per il quale vengono selezionati alcuni finalisti che hanno la possibilità di andare ad esporre il proprio lavoro di ricerca all'ambasciata d'Italia a Washington durante l'evento annuale dell'ISSNAF. I finalisti vengono selezionati sulla base di un giudizio della commissione scientifica tra i più promettenti ricercatori italiani under 40 che lavorano in Nord America, prendendo in considerazione l'innovazione nel proprio settore di ricerca, l'impatto del lavoro, e il curriculum scientifico. Io ho partecipato come finalista nella sezione "Young Investigator in Environmental Sciences, Astrophysics and Chemistry".

3) Davvero una bellissima esperienza, complimenti. Ma un ragazzo giovane come te avrà qualche passatempo oltre lo studio?! Quali sono le tue passioni, come occupi il tempo libero, ascolti musica, vai al cinema? Hai qualche sogno nel cassetto?
 Non ho particolari sogni nel cassetto, anche perché ogni nuova opportunità e avventura ti porta a rielaborare le tue priorità e cambiare le tue prospettive, quindi è un continuo evolversi. A livello lavorativo, l'obiettivo è quello di diventare Group Leader di un gruppo di ricerca. Dove e come, dipende da mille circostanze che sono spesso di difficile controllo nella vita accademica. Questo è ciò che mi piacerebbe fare però.

Nutro una grande passione per il Parma (calcio) – non poter andare allo stadio è una delle poche cose che mi manca qui in America. Non ho grandissima cultura cinefila, non guardo in pratica nemmeno quasi mai la tv. Uno dei miei film preferiti è comunque Gran Torino di Clint Eastwood, lascia un messaggio forte tramite una storia veramente ben interpretata. Ultimamente ascolto molta indie e alternative, anche se è molto variabile il mio gusto musicale. Ringrazio la redazione della Gazzetta dell'Emilia per avermi concesso questo spazio e spero in futuro di avere successo nelle cose che faccio. Ciao.

"Noi della redazione siamo certi che Alessandro arriverà lontano. Il ragazzo è un genio. Non ci sono dubbi. Forza Ale!"

 

(in allegato il CV di Alessandro Bertucci)

 

Pubblicato in Lavoro Emilia
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