Parma, 4 dicembre 2024 - Il 27 novembre è stato arrestato per tentato furto di capi d’abbigliamento dall’interno di un noto negozio del centro storico di Parma. Processato per direttissima è stato sottoposto alla misura non custodiale del divieto di dimora nella Provincia di Parma. Invece, il 37enne nel pomeriggio del 29 è tornato sui suoi passi e dopo essere entrato in un negozio di calzature ubicato periferia si è da subito fatto notare dal personale addetto alle vendite per il suo atteggiamento sospetto.
Una delle commesse presenti nelle corsie ha notato l’uomo prelevare da uno scaffale una scatola di scarpe per poi riporla dove l’aveva presa priva delle calzature e con all’interno il solo sistema antitaccheggio. Intuendo che poteva trattarsi di un furto in atto la commessa ha immediatamente avvisato il responsabile del negozio che in quel momento si trovava alle casse. Di lì a poco il 37enne ha tentato di uscire dal negozio passando nella corsia “senza acquisti” ma è stato fermato dal responsabile che ha notato un forte rigonfiamento sotto la giacca all’altezza della vita ed ha voluto verificare personalmente la circostanza.
Alla domanda se avesse della merce non pagata addosso il 37enne ha ammesso le proprie responsabilità ed ha consegnato al responsabile un paio di scarpe sportive del valore di 55 euro che aveva occultato sotto la giacca.
All’evidenza del furto il responsabile ha richiesto l’intervento dei Carabinieri che sopraggiunti in pochi minuti hanno preso in consegna il 37enne accompagnandolo in caserma per meglio ricostruire l’intera vicenda.
Sulla scorta delle risultanze investigative acquisite, tenuto conto dei filmati che esaminati hanno reso inequivocabili le responsabilità penali del 37enne, fermo restando il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, il 37enne, già gravato da vicende di polizia per reati analoghi, è stato dichiarato in stato di arresto e su disposizione del Pubblico Ministero di turno, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Stazione di Parma Oltretorrente in attesa della celebrazione del giudizio per “rito direttissimo”.
A seguito della convalida dell’arresto, il giudice ha emesso, nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari da scontare presso l’abitazione di un suo famigliare fuori provincia.