Questo in sintesi è quello che è accaduto ad un 46enne residente nella bassa che, dopo una ricerca sul web di una polizza ad un prezzo vantaggioso, una volta individuato il prodotto di suo gradimento, ha effettuato l’acquisto.
Le garanzie c’erano tutte, la compagnia pubblicizzata, una delle più famose, i numeri di telefono a cui fare riferimento in evidenza e pertanto ritenuti affidabili, ma alla fine, con un sapiente raggiro l’uomo è stato truffato. Dopo aver contattato il numero pubblicizzato su internet ed aver parlato con un “operatore” che si spacciava per un dipendente della compagnia assicuratrice, la vittima veniva convinta ad effettuare un bonifico di 300 Euro ma, contattato il numero per avere conferma della riuscita dell’operazione, si sentiva rispondere che il pagamento non era andato a buon fine e che sarebbe stato necessario effettuarne un altro del medesimo importo.
La vittima, assolutamente convinta della necessità di ripetere l’operazione di pagamento, effettuava un ulteriore bonifico, del medesimo importo e sul medesimo codice IBAN.
L’uomo, dopo una attesa di qualche giorno e vari tentativi di avere spiegazioni in merito al ritardo dell’invio dei documenti, tutti andati falliti, si rendeva conto di essere stato truffato e si recava così dai Carabinieri di Soragna dove sporgeva formale denuncia.
I Carabinieri indagando, attraverso l’acquisizione della documentazione bancaria e dei tabulati telefonici sono giunti all’identificazione di un 26enne italiano, titolare del codice IBAN in favore del quale la vittima aveva fatto le operazioni.
Il 26enne, già gravato da segnalazioni di polizia per reati analoghi, al termine dei necessari e approfonditi riscontri, fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma perché ritenuto il presunto responsabile del reato di truffa.