Lunedì, 04 Dicembre 2023 19:05

Parma, qualità della vita: 11°posto. Vignali: "continuiamo a perdere posizioni" In evidenza

Scritto da FC
Il centro storico - veduta aerea Il centro storico - veduta aerea Ph. credits Carlo Ferrari

“Mentre le città vicine fanno passi avanti noi continuano a perdere posizioni, ora siamo usciti anche dalla top ten”.

“Dopo le tristi classifiche dei mesi scorsi in materia di sicurezza, ambiente e sostenibilità, dove Parma ha fatto preoccupanti passi indietro, non poteva che arrivare la bocciatura sulla classifica complessiva più autorevole sulla qualità della vita del Sole 24 Ore. Mentre le altre città della nostra regione fanno passi avanti – come, per esempio, Modena che è entrata nella top ten - Parma continua a fare passi indietro e a perdere posizioni, uscendo dalle prime dieci”.

Inizia così il commento dell’ex sindaco Pietro Vignali, ora capogruppo del gruppo consiliare che porta il suo nome, in merito alla classifica sulla Qualità della vita del Sole 24 Ore che vede Parma in 11esima posizione.

“Gli unici indicatori che vedono un miglioramento e nei quali siamo in posizioni alte sono quelli che non dipendono direttamente dal Comune: ricchezza, consumi, società, lavoro e demografia. In particolare, per la ricchezza, che sicuramente non dipende dal Comune, siamo quarti. Menomale che ci sono questi parametri: se non ci fossero Parma sarebbe scivolata ancora più in basso in classifica. Per quanto riguarda invece i parametri sui quali incide l’azione del Comune perdiamo posizioni”.

“Per ‘Ambiente e servizi’ siamo in discesa al 14esimo posto - continua Vignali. Dopo tanti anni di lavoro, sia da assessore alla Mobilità e all’Ambiente che da Sindaco per portare Parma ai primi posti nelle classifiche dell’ecosistema urbano dove siamo rimasti per anni sia a livello nazionale sia in Regione la città continua a perdere posizioni. Per quanto riguarda Cultura e tempo libero Parma si piazza al 34esimo posto, sempre in discesa rispetto al 2022, nonostante Parma Capitale Italiana della Cultura, iniziativa che evidentemente ha lasciato ben poco alla città. Su questi due parametri siamo sempre stati ai primi posti, in particolare per lo sport eravamo primi assoluti in Italia mentre per la cultura in passato ci siamo segnalati per grandi eventi culturali come Correggio e Parmigianino. Anche per l’indice della parità di genere non brilliamo: siamo al 31esimo posto e non è il massimo visto l’importanza del contributo che le donne possono dare alla nostra comunità.

Per quanto riguarda ‘Giustizia e Sicurezza’ siamo in discesa all’82esimo posto. Siamo in questa posizione perché si denuncia di più? Direi di no perché città a noi vicine come Reggio Emilia e Piacenza, dove sicuramente i cittadini denunciano i reati, sono in posizioni migliori: Reggio al 24esimo posto e Piacenza al 39esimo”.

“Le classifiche non vanno prese in termini assoluti ma relativi – conclude l’ex sindaco - sia per quanto riguarda il confronto con gli anni precedenti sia per quello con le città limitrofe. Parma va male in entrambi i casi: scendiamo di due posizioni rispetto all’anno scorso e continuiamo a perdere terreno rispetto a città come Modena, che ci ha scavalcato piazzandosi al settimo posto ed entrando nella top ten. Bologna è addirittura al secondo posto. La qualità di vita dei cittadini di Parma continua a deteriorarsi”.