Lunedì, 09 Ottobre 2023 05:30

“La via maestra, insieme per la Costituzione”, a Roma migliaia i cittadini scesi in piazza. In evidenza

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Il segretario generale della CGIL Landini, “Questa è la piazza che vuole unire tutto ciò che è diviso”

Di Flavia De Michetti Roma, 8 ottobre 2023 (Quotidianoweb.it) - Nella giornata di ieri, a Roma, si è svolta una manifestazione, con lo slogan 'La via maestra, insieme per la Costituzione’, organizzata dalla Cgil e da quasi duecento associazioni.

L’evento si è svolto con la sfilata di due cortei, partiti da piazza della Repubblica (passando per via Luigi Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, piazza dell’Esquilino, via Liberiana, piazza di Santa Maria Maggiore, via Merulana, via dello Statuto, piazza Vittorio Emanuele II e via Emanuele Filiberto) e da Piazza dei Partigiani (percorrendo via delle Cave Ardeatine, piazzale Ostiense, viale della Piramide Cestia, viale Aventino, piazza di Porta Capena, via di San Gregorio, via Labicana e via Merulana), infine riuniti in piazza San Giovanni in Laterano per assistere a numerosi interventi.

I temi trattati sono stati il lavoro, la precarietà, il contrasto alla povertà, tutte le guerre e la pace, l’aumento dei salari e delle pensioni, la sanità e la scuola pubblica, la tutela dell’ambiente, la difesa e l’attuazione della Costituzione contro l’autonomia differenziata.

Alla manifestazione, in piazza San Giovanni in Laterano, con la partecipazione della segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, moderate da Andrea Morniroli, Forum Disuguaglianze Diversità, Giulio Marcon, Sbilanciamoci e Raffaella Bolini, Arci, sono intervenute personalità come Olga Karash, attivista pacifista bielorussa, Gustavo Zagrebelsky, costituzionalista, Sonny Olumati, Italiani senza Cittadinanza, Appello contro il razzismo per un’Italia accogliente, Giuseppe De Marzo, coordinatore nazionale Rete Numeri Pari, Alessandra Esposito, delegata Flai del pastificio Garofalo, particolarmente impegnata contro le discriminazioni di genere, le molestie e la violenza sulle donne.

Inoltre, hanno partecipato agli interventi anche Gianfranco Pagliarulo, presidente Anpi, Simona Abate, per le associazioni ambientaliste (Greenpeace, Legambiente, Wwf, Transport&Environment e Kyoto Club), Emiliano Manfredonia, presidente Acli, Camilla Piredda, associazioni studentesche (Udu, Link, Rete studenti medi, Unione degli studenti) e molti altri.

All’evento è intervenuto l’attivista Luigi Ciotti, il quale ha dichiarato che “I principi della Costituzione sono stati traditi. C'è stata una vera e propria prostituzione morale sul corpo sacro della nostra Costituzione e anche la Resistenza è stata, negli anni, svuotata di contenuto, fino a diventare adattamento, non cambiamento. Allora io dico che ci sono momenti nella vita in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un dovere morale, una responsabilità, un imperativo etico. Non possiamo tacere!” 

Il fondatore dell'associazione Libera ha, inoltre, aggiunto: “A questi provvedimenti sui poveri, sulle vittime, sui migranti. L'Italia è culla della civiltà, ma oggi alcune scelte fatte sono incivili. Come lo sono le condizioni delle carceri, dell'abitare. Come lo sono le periferie che hanno bisogno degli interventi veri, giusti, concreti. Uniamo le nostre forze per diventare una forza etica, sociale, culturale e politica di servizio al bene comune”.

Stefania Brogini, operaia, delegata Funzione Pubblica dell’ospedale di Campostaggia (Siena), coordinatrice 118, ha preso la parola dichiarando: “Sono orgogliosa di essere un dipendente del Servizio sanitario Nazionale. I ritmi di lavoro sono serrati, ma rimaneva sempre un po’ di tempo per scambiare qualche parola con le persone. Oggi, questo tempo non rimane più. Negli ultimi anni i ritmi sono diventati assurdi, sono poche le domande per assegnare il codice di priorità, poche domande per inquadrare il problema di salute, ma nessuno si occupa della persona. Noi vogliamo prenderci cura delle persone, facendo parte di un’Istituzione che garantisca le cure a tutti, anche a chi non se lo può permettere. Questo è lo spirito dell’art. 32 della Costituzione”.

Proseguendo sui diritti sociali, alla manifestazione è intervenuta Ilaria Manti, della campagna Ci vuole un Reddito: “Otto milioni le persone in povertà relativa, cinque milioni e mezzo le persone in povertà assoluta. Eppure viviamo in un Paese dove il Governo ha deciso di abolire il Reddito di Cittadinanza, unico strumento che, seppur con dei limiti, ha salvato un milione di persone dalla povertà. Viviamo in Italia, un Paese in cui i prezzi sono cresciuti di oltre il 5%, nel giro di un anno, ma i salari non crescono da anni. Allora diciamo al Governo di scendere con i piedi per terra. Venite voi a vivere una vita dove a fine mese devi decidere se curarti o pagare l’affitto. Vogliamo un Governo che faccia la lotta agli evasori e non a chi è in difficoltà economica. Vivete voi questa vita, noi non la vogliamo”.

Michela Paschetto, Europe for Peace (responsabile settore infermieristico e coordinatrice della missione di Emergency in Ucraina), nel corso del suo intervento ha raccontato: “Ho passato quasi un terzo della mia vita in guerra. Mi sono presa cura di corpi martoriati, di famiglie distrutte, di donne incapaci di raggiungere gli ospedali per poter partorire in modo sicuro, di rifugiati, sfollati e bambini, i più basilari diritti dei quali sono stati calpestati. La guerra è negazione del diritto, della sicurezza, della salute, della casa e dell’istruzione. La nostra Costituzione dice che l’Italia ripudia la guerra. Per questi motivi, Europe for Peace è mobilitata nella settimana internazionale promossa nella conferenza di Vienna per chiedere il cessate il fuoco e affinché i nostri Governi si impegnino a intraprendere percorsi che promuovano le vie diplomatiche, perché l’unica vittoria possibile è la pace!”.

L’evento si è concluso con l’ultimo intervento del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini: “Il numero dei giovani che decidono di lasciare l'Italia e di trasferirsi all'estero è superiore a quello degli stranieri che vengono nel nostro Paese. Dall'Italia i nostri ragazzi rischiano di andarsene prima ancora di poter trovare un lavoro. Vanno via perché qui sono sottopagati. Il Governo non deve fare un finto braccio di ferro a scopi elettorali sul tema dell'immigrazione, che è serio e va affrontato seriamente”.

“Con l'Europa il gioco da fare è come si scrive il Patto di stabilità e come si attivano nuovi investimenti per crescere. Il nostro nemico non è lo straniero che viene a lavorare, ma chi sfrutta tutti e deve cambiare le leggi e non lo fa. – ha sottolineato Landini, criticando duramente il Governo - Dopo un anno, con i provvedimenti che sta facendo va nella direzione di manomettere la Costituzione. Abbiamo detto con chiarezza al Presidente Meloni che noi la Costituzione l'abbiamo sempre difesa, con Berlusconi e con Renzi, perché abbiamo una coerenza precisa. Il Paese è già frantumato così, senza che ci sia qualcosa per aumentarne le differenze. Salario, pensioni, reddito sono i temi di cui parlare”.

Infine, il segretario generale della Cgil, facendo riferimento alla questione economica, ha spiegato: “Una porcheria aver liberalizzato il subappalto. Il Governo aumenta i condoni e non combatte l'evasione fiscale che in Italia è di 110 miliardi. È anche il momento di introdurre un salario orario minimo, sotto il quale nessun lavoratore possa essere retribuito: 5/6 euro l'ora sono una paga da fame, inaccettabili. Il Governo che ha subappaltato il suo ruolo al Cnel, anziché assumersi la responsabilità di convocare le parti sociali e dire cosa vuole fare sui contratti, sulla legge sulla rappresentanza, sul salario minimo, è un attacco alla libera azione dei lavoratori”.

(Immagini Flavia De Michetti)