L’operazione è scattata in stretta collaborazione con i colleghi dello S.C.I.P. della Direzione Centrale della Polizia Criminale e fondamentale è stato lo scambio informativo fra i rappresentati delle forze di polizia dei vari Paesi.
In particolare, nel corso di una riunione che si sta svolgendo in questi giorni a Buenos Aires, nell’ambito dell’operazione “Andes”, organizzata dal Fugitive Investigative Support (FIS) del Segretariato Generale Interpol di Lione, reparto creato a supporto dei vari Stati membri per individuare e arrestare i criminali pericolosi che sono riusciti ad attraversare i confini internazionali, per nascondersi e rifugiarsi in paesi terzi. La probabile presenza del latitante peruviano nel territorio italiano, nello specifico a Parma, era stata segnalata agli investigatori italiani in occasione del citato meeting internazionale, che vede la presenza dei Focal Point delle squadre catturandi di 11 Paesi sudamericani coinvolti nell’operazione “Andes”.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo, informati dal personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della probabile presenza del ricercato, hanno svolto una serrata attività tesa a localizzarlo sulla Città Ducale, riscontrando che lo stesso ha stabilmente dimorato e lavorato a Parma per diversi anni. In serata, durante uno specifico servizio di osservazione si è avuto contezza della sua probabile presenza presso l’abitazione, situata in zona Crocetta.
I militari del Nucleo Investigativo, in abiti civili si sono dunque nascosti nel condominio di residenza, mentre una pattuglia della Polizia Municipale, con un pretesto ha indotto gli occupati ad aprire l’appartamento. A quel punto è scattato il blitz. Il ricercato, in casa con i genitori, è stato prelevato dai Carabinieri e condotto al termine delle verifiche presso il carcere di Parma, a disposizione della Corte d’Appello di Bologna, per i successivi passi relativi all’estradizione in Perù.