Parma, 9 agosto 2022 - L’episodio di violenza risale al 14 giugno 2022 quando, alle ore 23 circa, una pattuglia dei Carabinieri di San Secondo Parmense, impegnata nel servizio serale di controllo del territorio presso quelle zone, veniva inviata presso il citato campo sportivo, in quanto era stato segnalato che alcuni dei giocatori della squadra impegnata nella partita erano venuti alle mani con quelli della squadra avversaria, tanto che taluni di essi erano stati trasportati a mezzo di ambulanza presso l’Ospedale di Fidenza.
Giunti sul posto e recatisi poi presso il citato nosocomio, i Carabinieri intervenuti hanno provveduto a ricostruire la dinamica dell’accaduto, anche grazie alle descrizioni fornite dai presenti, e a identificare i sei i giovani, risultati essere 3 di cittadinanza italiana, 2 di cittadinanza albanese e 1 di cittadinanza argentina, tutti incensurati e residenti a Parma e provincia.
L’indagine che ne è scaturita si è conclusa con la denuncia dei suddetti giovani per il reato di rissa aggravata dal fatto che taluno di essi ha riportato lesioni personali, tali per cui è stato anche sottoposto a un intervento chirurgico, e con la trasmissione degli atti al Questore di Parma previa proposta di irrogazione della misura di prevenzione del provvedimento di diffida penale ad avvicinarsi ai luoghi ove vengono svolti eventi sportivi.
A seguito dell’attività svolta dai militari dell’Arma dei Carabinieri – Stazione di Fontanellato, quindi, il Questore di Parma, coadiuvato dal personale della Divisione Anticrimine della Questura, ha emesso nr. 6 daspo motivando l’irrogazione di ciascuna di tali misure con il comportamento assolutamente censurabile posto in essere sul campo di calcio dai giovani, i quali, ancor di più in quanto in veste di giocatori, hanno offerto un esempio negativo “facendo emergere al termine della competizione atteggiamenti di bieca prevaricazione che potevano condurre ad ancor più gravi conseguenze”.
Per effetto di tali provvedimenti, dunque, ciascuno dei giovani di cui sopra non potrà accedere per un anno agli impianti sportivi ove si disputeranno una molteplicità di manifestazioni sportive, tra cui le partite di calcio di serie A, B, lega PRO, serie D, Eccellenza e Promozione, nonché gli incontri di Champions Legue, Europa League e della Nazionale di calcio.
In merito alla vicenda il Questore di Parma ha dichiarato: “l’emissione dei daspo nei confronti dei sei giocatori coinvolti nella rissa al campo sportivo di Fontevivo lo scorso giugno nasce dalla consapevolezza che i comportamenti violenti posti in essere nell’ambito delle manifestazioni sportive vanno stigmatizzati anche nell’ambito degli incontri di calcio “minore”. Solo la ferma condanna di tali episodi di prevaricazione, ancorché maturati nell’ambito di contesti aventi un’inferiore rilevanza calcistica, invero, può incidere sulla prevenzione, determinando la riduzione della violenza negli stadi. Per tale ragione, come dimostrato nel caso di specie, indispensabile risulta essere anche l’apporto fornito dai militari dell’Arma dei Carabinieri, impegnati nell’attività di controllo del territorio in provincia”.