Modena, 27 giugno 2022 – Non c’è incubo peggiore per una donna che torna a casa da sola la sera di quello di essere inseguita da qualcuno con chiare intenzioni di molestarla e usarle violenza. Questo incubo si è materializzato sabato sera, per una dottoressa modenese di 48 anni, sotto le sembianze di un nordafricano visibilmente ubriaco, che ha iniziato a seguirla al parco Novi Sad, facendole delle avances.
La donna ha tirato dritto verso via Emilia, non dandogli corda, ma l’uomo, sulla trentina, l’ha seguita fino sotto casa, in via Nazario Sauro, in pieno centro storico. Qui la 48 enne ha aperto il portone e si è nascosta dietro di esso, sperando che si chiudesse in fretta. Invece, il nordafricano ha fatto scattare la fotocellula che lo ha riaperto ed è riuscito a entrare.
A quel punto ha aggredito la donna, mettendole prima le mani al collo e poi una sotto la maglietta per palpeggiarla. La 48 enne si è messa a gridare con tutto il fiato che aveva in gola, attirando l’attenzione di condomini e passati. Due giovani gli sono corsi dietro, ma l’aggressore è riuscito a scappare. Intanto, la polizia, arrivata sul posto, ha raccolto e verbalizzato il racconto dell’aggredita in attesa di formalizzare la denuncia.
Nel frattempo, si è avvicinata un’altra ragazza, di circa 20 anni, raccontando di essere stata a sua volta seguita, 40 minuti prima, sempre al Novi Sad, da uno straniero che le era letteralmente corso dietro con l’intenzione di aggredirla sessualmente.
Anche un altro residente ha poi dichiarato di essere preoccupato per la figlia di 21 anni e che attende alla finestra di vederla rientrare la sera in quanto la zona è diventata “terra di nessuno”, tra ubriachi molesti e tossicodipendenti, a cui si aggiungono predatori sessuali che si sentono evidentemente in diritto di inseguire le donne sole, togliendo loro la libertà di vivere una serata tranquilla.