Parma 29 marzo 2022 – “Serve un cambio di rotta, chiesto, tra l’altro, in primis dal personale che opera presso il fronte detentivo, finora completamente inascoltato, prima che accada l’irreparabile.”
A chiederlo è la Segreteria Nazionale del Sindacato As.P.Pe. (Associazione Polizia Penitenziaria) nel denunciare gli ultimi due gravi episodi che hanno visto l’Istituto Penitenziario di Parma come teatro degli eventi.
Nel primo caso, alcuni detenuti magrebini, presso il reparto isolamento MS, denominato Iride, 3 avrebbero provocato dei focolai di piccole/medie dimensioni, presso le rispettive camere di pernottamento, che avrebbero però generato una fitta coltre di fumo nel corridoio del suddetto reparto.
Il personale di Polizia Penitenziaria, mostrando come sempre grande professionalità e coraggio, riusciva in breve tempo a spegnere tutti i principi d’incendio ed a mettere in sicurezza il reparto detentivo e i detenuti ivi presenti.
Purtroppo, a seguito dell'operazione di servizio che si sarebbe resa necessaria per spegnere i focolai, 6 poliziotti sarebbero stati costretti a raggiungere il nosocomio cittadino, per sottoporsi agli accertamenti diagnostici ed alle cure del caso, essendo loro stata riscontrata una intossicazione da fumo.
Dalle notizie che ci giungono dal “fronte detentivo” sembrerebbe che ai sei poliziotti intossicati siano stati riconosciuti 5 gg di prognosi a testa.
“Da tempo chiediamo l’adozione di provvedimenti esemplari per punire i detenuti facinorosi e che il personale di Polizia Penitenziaria possa essere dotato di strumenti efficaci di contrasto alle condotte aggressive. La situazione è esplosiva e prima o poi potrebbe accadere qualcosa di irreparabile. “ – commentano dal sindacato.
Il secondo episodio si è sempre verificato nel reparto isolamento MS, o Iride MS che dir si voglia, dove un detenuto magrebino, già in passato allontanato dall’istituto ducale, avrebbe incendiato tutto quanto presente nella sua camera di pernottamento, compresa TV, armadio e sgabello (in legno).
Solo grazie al tempestivo intervento della Polizia Penitenziaria si sarebbe riuscito a scongiurare il peggio e a mettere in sicurezza tutti i detenuti presenti nel reparto, che sarebbero stati prontamente condotti presso i cortili passeggi del reparto, fino al completo rientro dell’emergenza.
Purtroppo, ancora una volta, a causa dell’inalazione del fumo, proveniente dalla camera del detenuto, che ha invaso l’intero reparto detentivo, ben cinque Poliziotti Penitenziari sarebbero stati costretti a raggiungere le strutture ospedaliere cittadine, dalle quali non sono stati ancora dimessi, per cui si sconoscono, al momento, le relative prognosi, per sottoporsi agli accertamenti diagnostici ed alle cure del caso.
Come già ampiamente detto e dimostrato, la situazione presso gli II.PP. di Parma continua ad essere incandescente, anche e soprattutto, per la sostanziale sottovalutazione dei problemi che attanagliano l’istituto ducale da parte dei superiori uffici.
“Serve un cambio di rotta, chiesto, tra l’altro, in primis dal personale che opera presso il fronte detentivo, finora completamente inascoltato, prima che accada l’irreparabile.” Ha commentato il segretario nazionale Gianluca Giliberti.