Durante il quotidiano servizio di pattugliamento del territorio, i Carabinieri Forestali della Stazione di Parma hanno individuato una colonna di fumo, ai margini del centro abitato di Parma, in località Ravadese.
Giunti sul posto i militari hanno sorpreso gli operai di una ditta mentre bruciavano una parte dei rifiuti speciali non pericolosi presenti nell’area.
Dai cumuli di rifiuti incendiati si sprigionava un inteso fumo di colore nero e un acre odore di bruciato, questo a causa della natura plastica, metallica e legnosa di quanto stava bruciando.
I Carabinieri dopo aver intimato agli autori della condotta illecita di spegnere il rogo hanno proceduto alla loro identificazione; successivamente le quattro persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Parma per il reato di gestione illecita di rifiuti.
Sono in atto ulteriori specifici accertamenti volti alla caratterizzazione dei rifiuti incendiati al fine di poter escludere un possibile inquinamento del terreno.
I Carabinieri Forestali raccomandano di segnalare l’eventuale presenza sul territorio di roghi di questa natura, in quanto le emissioni derivanti dalla combustione dei rifiuti rappresentano una grave manaccia per la salute umana e per l’ambiente.
Inoltre, si informa che, seppur sia terminato il periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi, resta vietato l’abbruciamento dei residui vegetali nel periodo dal primo ottobre al 30 aprile nei comuni di: Busseto, Collecchio, Colorno, Felino, Fidenza, Fontanellato, Fontevivo, Fornovo di Taro, Langhirano, Lesignano de Bagni, Medesano, Montechiarugolo, Noceto, Parma, Polesine Zibello, Roccabianca, Sala Baganza, Salsomaggiore Terme, San Secondo Parmense, Sissa Trecasali, Sorbolo Mezzani, Torrile, Traversetolo. Questo divieto rientra tra le misure straordinarie per la salvaguardia della qualità dell’aria, al fine di evitare il superamento del valore limite giornaliero delle polveri fini, denominate PM10.