Lunedì, 20 Settembre 2021 06:12

Sabato a Modena in 2.000 per Dire “No” al Green Pass In evidenza

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Reggio Emilia, 19 settembre 2021- Ieri pomeriggio, sabato 18 settembre, circa 2.000 persone si sono ritrovate al Parco Novi Sad, a Modena, nonostante la pioggia, per dire no al Green Pass: tante e tanti, tra cui anche lavoratori della scuola e dell’Università e studenti. Per ribadire ancora una volta che il Green Pass non è la soluzione alla pandemia, ma solo uno strumento di repressione e discriminazione, che divide tra cittadini di serie A e di serie B. 

Tra gli interventi anche il collegamento con Massimo Mazzucco, che ha ricordato come il Green Pass si sia configurato come il fine e non come un mezzo, ribadendo la necessità dell’impegno quotidiano di tutte e tutti per resistere a questo sistema che, con la scusa dell’emergenza, vuole darsi come strutturale.

Anche gli studenti di Unimore sono intervenuti, ribadendo il fatto che studiare è un diritto che deve essere garantito a tutte e tutti, senza sottostare a nessun lasciapassare. 

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Come gruppo “Scuola, Libertà e Costituzione” siamo intervenuti, anche a proposito di quella violenza tanto sbandierata dai media, per cui ci chiediamo: “non è violenza mettere gli uni contro gli altri, additare come criminali persone che stanno agendo nel rispetto delle leggi? Non è violenza chiamarci idioti, sorci, parassiti, scrocconi? Non è violenza spaventarci con la minaccia della perdita di un’assistenza sanitaria che paghiamo come tutti gli altri? Non è violenza titolare le prime pagine di giornali con ‘caccia all’uomo’ e ‘tolleranza zero’? ‘Tolleranza zero’ nei confronti di cosa e di chi? Di medici, docenti, educatori e adesso lavoratori di tutti i settori pubblici e privati che stanno semplicemente esercitando un loro diritto, un diritto legittimo giacché ripetiamo e sottolineiamo non esiste alcun obbligo vaccinale…”.

Ribadiamo che per noi la soluzione c’è: investire nella scuola e nella sanità pubblica, nei servizi. Che significa: più medicina territoriale, più posti negli ospedali, edilizia scolastica e nuovi contratti per i docenti, più mezzi pubblici. Perché non accettiamo di veder scaricata sui singoli la responsabilità di una gestione criminale della pandemia e ci aspettiamo che lo Stato, oltre a chiedere ai singoli di prendersi cura della comunità, se ne prenda cura esso stesso, costruendo infrastrutture che tutelino i diritti e il futuro di tutte e tutti invece che tutelare sempre gli interessi di pochi.

Nelle prossime settimane continueremo a coordinarci con i gruppi e i movimenti di Modena e delle altre città della Regione, per costruire iniziative congiunte e per continuare a far sentire le nostre voci dalle diverse piazze dell’Emilia e di tutto il paese.

Gruppo “Scuola Libertà e Costituzione”

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