Mercoledì, 15 Settembre 2021 06:48

La cerimonia per la benedizione e posa della Croce sulla sommità della facciata di San Francesco del Prato (Gallery) In evidenza

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“Aspettando San Francesco del Prato”, il programma che ha accompagnato la chiesa gotica nel suo percorso verso la consacrazione per tutta la stagione estiva, ha celebrato un ultimo appuntamento. (Foto Francesca Bocchia)

Ieri, martedì 14 settembre, in occasione della Festa dell’Esaltazione della Santa Croce, alle 17.30 si è tenuta la cerimonia pubblica per la benedizione e posa della croce sulla sommità della facciata, alla presenza del Vescovo S. E. Mons. Enrico Solmi. 

Simbolo di speranza, la croce, lavorata a mano, trionferà dall’alto di San Francesco del Prato, tra il cielo e la città, come quel tocco mancante che completa l’intera opera. 

San Francesco d’Assisi scrive nel suo testamento una preghiera da lui amata e spesso ripetuta: “Ti adoriamo, Signore Gesù Cristo, qui e in tutte le tue chiese che sono nel mondo intero e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.”

Così, nella croce, leggiamo una storia di redenzione: soffrire per poi rinascere, senza nascondere le ferite, che ancora si mostrano vive nelle stigmate, o nei segni indelebili di una chiesa deturpata. Una chiesa che, però, è andata oltre, e che ora, innalzando la croce della salvezza, torna ad essere dimora di Dio.

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