Una volta sul posto, gli Agenti iniziano i primi controlli documentali, avvedendosi che la segnalazione era errata e che i soggetti erano entrambi in possesso di documenti che attestavano la loro regolarizzazione sul territorio. Mentre gli agenti stavano per congedarsi tuttavia la loro attenzione cadeva su di un gonfio pacchetto di banconote, adagiato su un ripiano della camera e dalla curiosa colorazione verde smeraldo.
Insospettitisi, gli Agenti decidevano di sottoporre ad un più approfondito controllo la somma, constatando che trattavisi si denaro falso. I due pertanto venivano accompagnati presso gli uffici della Questura per più approfonditi accertamenti. Qui, si appurava definitivamente che le banconote erano sicuramente falsi. Esse infatti, pur potendo essere scambiate per originali da un occhio distratto o nei pagamenti quotidiani, presentavano una colorazione più accesa delle banconote originali. Inoltre, i falsari non erano riusciti a riprodurre con perfezione la stampigliatura olografica presente sulle banconote. Anche al tatto le banconote apparivano solo lievemente diverse dalle originali circostanza che rendeva particolarmente insidiosa la loro spendita.
Negli uffici di Polizia l’uomo veniva identificato compiutamente per un cittadino marocchino in possesso di numerosi alias, pregiudicato e recentemente scarcerato, mentre la donna, che attestava la propria identità per mezzo di una carta di identità in pessimo stato di conservazione, al controllo dattiloscopico veniva associata a generalità del tutto diverse.
Considerato ciò e considerato che il documento, da più approfonditi controlli, risultava smarrito sei mesi prima, la donna veniva finalmente identificata attraverso i suoi pregressi foto segnalamenti per le sue vere generalità e denunciata per sostituzione di persona.
Entrambi venivano invece denunciati in concorso tra loro per il possesso delle banconote false, queste ultime sequestrate e poste a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.