Fidenza 9 febbraio 2021 – L’arrestato, già gravato da vari precedenti di polizia, nella tarda serata, al culmine dell’ennesima lite aggrediva e picchiava la convivente.
Il repentino arrivo dei militari dell’Arma, allertati dalla chiamata della donna al numero di pronto intervento, permetteva di scongiurare più gravi conseguenze.
La pattuglia, giunta presso l’abitazione trovava la donna chiusa a chiave nella camera da letto, unitamente alla figlia minore. Nonostante la presenza dei militari, appariva impaurita e dolorante a causa delle percosse subite, e pertanto veniva richiesto l’intervento del 118.
I successivi accertamenti hanno permesso di appurare che dopo cena, al culmine dell’ennesima lite l’uomo, in evidente stato di ebbrezza alcoolica, ha sferrato un violento pugno alla donna che, dopo essere fuggita in camera da letto con la piccola, è stata raggiunta e ulteriormente percossa per evitare di chiedere aiuto tramite il telefono cellulare. La 46enne, riusciva a trattenere il cellulare ed a chiudere a chiave la porta della camera da letto. I militari, hanno trovato l’uomo in casa, a tratti agitato ed aggressivo.
La donna, trasportata al pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore di Parma, ha riportato varie fratture ed una prognosi di 30 giorni.
L’aggressore, come riferito dalla compagna non è nuovo a violenze mai denunciate per timore, è stato arrestato ed associato al carcere di Parma a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
A poco più di un anno dall’approvazione della legge cosiddetta “Codice Rosso”, i Carabinieri di Parma continuano a prestare particolare attenzione ai reati in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di “genere"
In tale contesto, il Comando Provinciale Carabinieri di Parma, rinnova l’invito tutti coloro che versino in stato di pericolo e di paura per tale tipologia di reati, a rivolgersi presso le caserme dislocate su tutto il territorio provinciale, ove opera personale specializzato in tali delicate materie pronto a fornire il proprio ausilio e supporto.