Sul conto dei predetti venivano raccolti inconfutabili elementi di responsabilità e colpevolezza anche in merito alle rapine effettuate agli uffici postali di Sasso Marconi e di Bologna San Mamolo, avvenute rispettivamente nei mesi di aprile e giugno 2019.
In particolare, i complessi accertamenti tecnici svolti dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bologna hanno consentito di accertare e ricostruire le precise dinamiche messe in atto dai due, nell'esecuzione delle rapine agli uffici postali, avvalendosi anche di attività tecniche specifiche, come quelle delle comparazioni antropometriche effettuate a seguito dello studio delle immagini di videosorveglianza privata e cittadina.
Il modus operandi era pressappoco sempre il medesimo: il furto di uno o più motocicli o di targhe da applicare su di essi, il travisamento, l’irruzione all’interno dell’ufficio postale con una pistola, la sottrazione del danaro mediante minaccia a cassieri o al direttore stesso e, per ultimo, la fuga a bordo di mezzi “agili” per eludere i controlli nel traffico cittadino.
I reati contestati ai due, in concorso tra loro, sono quelli di rapina, ricettazione e detenzione di armi clandestine.
In foto, da sinistra, Comandante Reparto Operativo Carabinieri Bologna, Tenente Colonnello Marco Francesco Centola e Comandante I Sezione Nucleo Investigativo Carabinieri Bologna, Maggiore Luca Treccani.